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Notiziario Sezione di Torino Marzo 2024



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   Quote sociali


Il 15 Marzo, per chi non ha avrà ancora rinnovato la quota sociale, scadrà la
copertura assicurativa.
Invitiamo quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione
alla Giovane Montagna a farlo al più presto.
Soci Ordinari 44,00 €
Soci Ordinari Giovani (*) 28,00 €
Soci Aggregati 28,00 €
Soci Ordinari Anziani (**) 35,00 €
Soci Aggregati Giovani (***) 18,00 €
(*) Ord. Giovani Soci che NON HANNO compiuto i 25 anni al 31/12 dello scorso anno;
(**) Ord. Anziani Soci che HANNO compiuto gli 85 anni al 30/9 dello scorso anno;
(***) Agg. Giovani Soci che NON HANNO compiuto i 18 anni al 31/12 dello scorso anno;
Si invitano i Soci ad effettuare i pagamenti utilizzando il Bonifico
sul seguente Conto Corrente Bancario:
"GIOVANE MONTAGNA - SEZIONE DI TORINO"
IBAN: IT 09 T 02008 01112 000103068902
BIC/SWIFT: UNCRITM1AB2

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ATTIVITÀ PREVISTA


   7 Aprile 2024 Rocca la Marchisa (3071m) (SA)


Località di partenza : Rif. Melezè (Chiazale) 1800m
Dislivello in salita : 1270m
Tempo di salita : 4h
Difficoltà : BS
La Rocca la Marchisa è una delle mete scialpinistiche più note della Val Varaita
e offre svariati itinerari di salita, tutti molto frequentati in quasi tutto l'arco della
stagione (neve permettendo!).
Il percorso più classico segue, poco dopo la chiesetta di S. Anna di Bellino, il lungo
e facile Vallone di Traversagn fino a raggiungere con un ultimo strappo il Colle
Ovest della Marchisa 2945m. Di qui ci si sposta sull'opposto versante meridionale,
dove la salita si fa un po' più ripida e permette di raggiungere le due croci
poste sulla Spalla Est 3065m dove termina normalmente il percorso sciistico.
Per raggiungere la croce più alta, posta sui 3071m del punto culminante, occorre
percorrere a piedi, normalmente con i ramponi, l'ultimo breve tratto un po' aereo.
La discesa si può svolgere per lo stesso itinerario o con molteplici varianti, prima
fra tutte lungo il bellissimo Vallone di Sagneres, che valuteremo sul momento in
funzione delle condizioni.
Attrezzatura : scialpinistica, compresi rampant e ramponi (obbligatori:
ARTVA, pala, sonda)
Note logistiche : da definire il giovedì precedente.
Coordinatrice di gita: Mariateresa Bolla
mariateresa.bolla@gmail.com
cell. 335 7750213

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   20 Aprile 2024 "Quattro passi" nei Parchi (E)


Riprendiamo dopo la pausa invernale le nostre passeggiate tranquille nei parchi
di Torino e dintorni.
La meta potrebbe essere il Parco della Certosa di Collegno raggiungibile, oltre
che in auto, con il bus n. 33 o con la metropolitana fino al capolinea più il bus 33.
In alternativa c'è sempre il Parco della Pellerina, che alcuni di noi conoscono a
memoria ma è talmente vasto che offre molte varianti e ce n'è per tutti i gusti.
Prima di allora ci vedremo ancora in sede per i nostri soliti incontri pomeridiani
e avremo modo di confrontarci e di scegliere la meta più richiesta.
Per ora...arrivederci!!
Coordinatrice di gita: Laura REGGIANI Cell. 335 68 14 056
Tel. 011 38 88 59

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   21 Aprile 2024 Roc del Boucher (3285m) (SA)


Località di partenza : Val Thuras
Dislivello in salita : 1300-1550m (a seconda del punto di partenza)
Difficoltà : BS
Gita di grande sviluppo e notevole impegno, qualunque sia il punto di partenza,
che dipende dall'innevamento.
Torino - Susa - Cesana - Bousson - Thuras. In genere si parcheggia al fondo del
piano dopo la frazione Rhuilles, nei pressi dei tornanti a quota 1750. In stagione
avanzata, si procede in auto oltre i tornanti e si parte dal piano a quota 1960. Da
Thures in ogni caso pochi km di agevole sterrato.
Attraversato il torrente (ponte) si risale la sponda sinistra orografica fino alle
grange di Thuras superiore (2070m), dove ci si porta su sponda destra e si prende
a risalire i bei pendii in direzione NE. Ci si sposta progressivamente a sx, fino ad
entrare nel vallone che dà accesso all'anfiteatro p.ta Ciatagnera - Roc del Boucher,
già visibile dal basso.
A metà del pianoro, si supera un grande masso per poi trovare il sentiero che
procede per breve a fianco di un piccolo ruscello che interrompe il pianoro, e sale
a tornanti superando la prima rampa erbosa; da qui vi sono degli ometti segnalatori.
A quota 2800 circa, si piega verso N, in direzione della punta ormai evidente,
risalendo i pendii che si fanno sempre più ripidi fino a 100m sotto la cima dove
superano i 30°.
Gita d'impegno sia per il dislivello (1300-1550, a seconda del punto di partenza),
sia per le pendenze non banali. Coltelli indispensabili, utili i ramponi
Attrezzatura : scialpinistica, compresi coltelli e ramponi (obbligatori:
ARTVA, pala, sonda)
Note logistiche : da definire il giovedì precedente.
Coordinatrice di gita: Maria Luisa Debernardi cell. 347 3810014

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   25-28 Aprile 2024 Scialpinismo in Oberland (SA)


L' Oberland Bernese, conosciuto anche come Jungfrau Region, è un vasto territorio
che si trova nelle Alpi svizzere a nord del Vallese. I suoi enormi ghiacciai lo
rendono particolarmente interessante per lo scialpinismo.
Le cime di questo gruppo che superano i 4000 m sono dieci; nessun gruppo alpino
presenta l'isolamento del Berner Oberland, con i suoi lunghi spostamenti da rifugio
a rifugio e un ambiente quasi "himalayano".
Il "nostro" giro ci permetterà di ammirare uno dei paesaggi più affascinanti e
famosi delle Alpi.
Programma
25 aprile : Torino - rifugio Monchsjochhutte 3624 m
Partenza da Torino molto presto, in modo da arrivare a prendere il treno a Goppestein
alle ore 8,00.
Sono previsti 4 cambi, l'ultimo dei quali ci porterà a salire nel cuore della montagna,
fino a giungere all'Jungfraujoch 3464 m, verso le ore 11,30/12,00.
Da qui, calzati gli sci, in circa 1 ora, si arriva al rifugio Monchsjochhütte 3624 m.
26 aprile : Jungfrau 4158 m BSA disl. 900 m circa
Partendo dal rifugio scendere in direzione S-SO fino a circa 3250 m.
Risalire in un vallone e puntare verso NE, superando un ripido pendio.
Seguire la dorsale sino ad arrivare sotto al Rottalhorn, per poi puntare verso dx,
sino al Rottalsattel 3885.
Lasciare gli sci poco sotto al colle e rimontare a piedi il ripido pendio terminale,
tagliando decisamente a sx a ridosso delle rocce, che con l'ausilio di fittoni metallici
conducono fino alla cima.
Trasferimento alla Konkordiahütte 2850 m
27 aprile: Grosses Fiescherhorn 4049 m BSA/PD disl. 1340 m circa
Hinteres Fiescherhorn 4025 m BSA/PD disl. 1310 m circa
Ritorno alla Konkordiahütte 2850 m
28 aprile:
Rientro passando dal Lotschenlücke 3151 m, attraverso la lunghissima Valle di
Lotschental per una discesa entusiasmante fino a Blatten 1500m. Con un breve
trasferimento in bus postale raggiungeremo le auto a Goppenstein.
Possibilità di salire, dal Lotschenlücke (3151 m) all'Ebnefluh 3962 m (disl. tot.
1240 m dalla Konkordiahütte).
In base alle condizioni ed al meteo saranno possibili eventuali modifiche al percorso.
Si tratta di gite impegnative, ad alta quota ed abbastanza lunghe (dislivello +
spostamenti) per cui si richiede un buon allenamento. Gli organizzatori si riservano
di valutare l'idoneità dei partecipanti.
Costi:
Totale: viaggio in treno + 3 mezze pensioni nei rifugi 376 FCH (400 € circa)
Viaggio in auto da dividere in base al numero dei passeggeri.
Da aggiungere costo parcheggio a Goppestein
Abbigliamento: da alta quota
Equipaggiamento: da scialpinismo (utili i coltelli)
Attrezzatura: ARTVA, imbracatura, 2 moschettoni con ghiera,
piccozza, ramponi, corda, pila frontale.
Ritrovo di partenza: Piazza Rebaudengo alle ore 4:00
Mezzo di trasporto: auto private
Coordinatore di gita: Daniele CARDELLINO Cell. 366 3247130
daniele.cardellino71@gmail.com

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   1 Maggio 2024 Sentiero Frassati (1382 m) (E)


Località di partenza : Traves (620 m)
Dislivello : 830 m
La salita alla Punta Lunelle ci consente, come già fatto altre volte, di ripercorrere
il sentiero Frassati che parte da Traves e raggiunge la punta seguendo la
mulattiera lastricata serviva le vecchie miniere di ferro e rame. Il sentiero fu
intitolato al beato Piergiorgio il 28 giugno 1997 e più recentemente è stata posata
in vetta una targa a ricordo del beato Pier Giorgio.
Si tratta quindi di una salita che ha un sapore particolare, anche in vista del
centenario della morte del beato che ricorrerrà nel 2025 e che ha visto la costituzione
di un comitato per la celebrazione della ricorrenza, a cui la GM Torino parteciperà.
Ritrovo di partenza : Ritrovo e orari di partenza saranno definiti in prossimità
della gita
Coordinatore di gita : Marco VALLE Cell. 347 6510744
Iscrizioni : Entro venerdì 26 aprile 2024

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   5 Maggio 2024 Fotografia naturalistica - Passo Roccia Verde o Colle del Vallone (E)


La gita prevede la partenza da Rochemolles 1768m ( Bardonecchia ) percorrendo
il sentiero che porta al Passo Roccia Verde 2818 m.
Andando a cercare animali selvaggi
è difficile garantire cosa
incontreremo e dove, l'obiettivo
della gita è raggiungere la
zona dove normalmente si trovano
branchi di stambecchi e
camosci e se saremo fortunati
potremmo anche ammirare
l'aquila reale e/o i gipeti che
talvolta sorvolano la zona.
Il primo tratto della gita si
svolge su un contrafforte un
po' ripido che con una serie di
tornanti fa rapidamente guadagnare quota, nella parte superiore ci sono alcuni
passaggi un po' esposti attrezzati con una catena (se qualcuno temesse i tratti
esposti non rinunci comunque alla gita, probabilmente incontreremo già degli
stambecchi già prima di questi punti).
Spesso in questo tratto si incontrano già
gli stambecchi mentre i camosci normalmente
si trovano più in alto nel vallone
che conduce al Passo Roccia Verde,
dipende dalla presenza o meno di residui
di neve in quota.
Per quanto riguarda invece aquile e gipeti
occorrerà tenere sempre gli occhi
bene aperti verso il cielo perché compaiono
improvvisamente e sorvolano la
zona molto rapidamente.
L'attrezzatura da montagna necessaria
è quella per una normale gita escursionistica
a queste quote, nel caso ci fossero
ancora dei residui di neve possono
essere utili i ramponcini.
Per quanto riguarda l'attrezzatura fotografica consiglio di portare un teleobiettivo,
un sacchetto impermeabile per riparare l'attrezzatura in caso di pioggia, non
porterei il cavalletto ma se lo possedete un monopiede può essere comodo ma non
indispensabile. Può essere una buona abitudine portare una batteria ed una
scheda di riserva.
Ritrovo di partenza: Da definire
Coordinatore di gita: Marcello BADIALI
badiali59@yahoo.it
Cell. 348 0909868

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   10 - 12 Maggio 2024 BENEDIZIONE degli Alpinisti e attrezzi Roma


Quest'anno gli amici di Roma ci propongono un trekking urbano per festeggiare
i 110 anni della nostra Associazione.
Nel 2000 Roma era stata il punto di arrivo della Via Francigena, tracciata per
festeggiare il grande Giubileo, ora, invece, si pone come punto di partenza di un
nuovo percorso che ci condurrà al Giubileo del 2025.
Trascorreremo 2 giorni con gli amici delle altre sezioni con i quali percorreremo
3 diversi itinerari, per poi fermarci, nella mattina di domenica, in Piazza San
Pietro dove, dopo la Santa Messa, contiamo di ricevere un saluto particolare da
parte del Papa.
Come scrive il Presidente Centrale nella lettera di invito: "... Saranno due giornate
importanti, vissute con lo spirito dei pellegrini, nella prospettiva di accompagnare
e di essere accompagnati negli anni a venire sulle varie strade che da
110 anni ci spingono a guardare verso l'Alto e verso l'Altro.
Una prima bozza di programma e il successivo invito è già stato inviato tramite
newsletter nei mesi scorsi.
Ricapitolando le 3 opzioni sono:
A) Giro delle basiliche maggiori e zone verdi di Roma circa 20 km e 9 ore di
percorso.
B) Giro delle basiliche maggiori circa 14 km e 8 ore di percorso.
C) Possibile opzione Visita, da prenotare a cura degli interessati e con largo
anticipo, ai Musei Vaticani o, se possibile ai Giardini Vaticani e salita alla Cupola
di San Pietro. I partecipanti potrebbero poi raggiungere nel pomeriggio
uno dei due gruppi.
Ulteriori dettagli sono disponibili in Sede.
Marta RAINETTO

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   18 Maggio 2024 Monte Malamot (2917 m) (E)


Località di partenza: Diga del Moncenisio (1880 m)
Dislivello: 1117 m
Questa è la prima gita propedeutica al percorso di avvicinamento all'alpinismo
che si svilupperà nei mesi di giugno e luglio. L'obiettivo è fornire una gradualità
nella difficoltà dei sentieri, dando la possibilità ad appassionati di escursionismo
di prendere la giusta confidenza in terreni un po' più esposti ed innevati in
preparazione eventualmente alle gite di alpinismo che richiedono una preparazione
più specifica.
Descrizione gita:
Partenza dal piazzale della Grand Croix, si segue una strada sterrata che attraversa
un piano erboso adibito a pascolo. Superata una deviazione da ignorare per
il Forte Varisello, si continua in salita sulla sinistra lasciando sulla destra la diga
del Moncenisio, fino ad incontrare una sbarra che vieta il transito ai veicoli. Da
qui l'ascesa è prevalentemente su strada militare (circa 10 km), fino a giungere
prima ad un bel pianoro e poco dopo al Forte Malamot, ancora parzialmente visitabile
con cautela. La cima della montagna, anche nota come "Pointe Droset", è
posta alcune centinaia di metri più ad ovest, ed è facilmente raggiungibile passando
su un crestone di detriti ben percorribili, sempre con adeguata attenzione
rispetto all'esposizione del sentiero e ad eventuali resti di piccoli nevai (essendo
inizio stagione). Eventuale alternativa per raggiungere la vetta è il passaggio dal
Lago Bianco, con proseguimento della salita per il crestone Est (o sul versante
sud) dove la neve sparisce più facilmente.
Mezzo di trasporto: Auto private
Equipaggiamento: Scarponcini, abbigliamento da escursionismo,
ramponi
Coordinatore di gita: Commissione gite
torino@giovanemontagna.org

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   19 Maggio 2024 Colle di Luca (2436 m) (E)


Località di partenza: Cappella Madonna della Neve
Sampeyre (1722 m)
Dislivello: 828 m
Esposizione: Sud
Da Costigliole Saluzzo si risale la Valle Varaita fino a Sampeyre. Proseguendo
oltre, si passa la borgata Calchesio e si svolta poco dopo a destra per Roccia. Si
tralascia un bivio a sinistra per Villar e, subito prima della borgata Roccia, si
prende a sinistra per Foresto. Si inizia una lunga salita che tocca le borgate
Ciampanesio e Pui ed infine raggiunge Colletto di Sopra, ove si lascia l'auto.
Dalla chiesetta della Madonna della Neve di Colletto di Sopra (1711 m) saliremo
verso i laghi Cibùo (2187 m), Louserot (2320 m) e Luca (2371 m) alternando sentieri
a tratti su sterrati e tracce lungo pascoli di alta montagna. Una volta arrivati
al Colle di Luca (2436 m), per chi volesse, sarà possibile salire sulla punta Rasciassa
(2664 m).
Torneremo quindi alla Madonna
della Neve di Colletto di Sopra
(1711 m) scendendo lungo il vallone
del Rio Milanese.
Attrezzatura: da escursionismo
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita: Alberto ZENZOCCHI Cell. 338 8825148
alberto.zenzocchi@alice.it

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   25 Maggio 2024 "Quattro passi" nei Parchi (E)


Dove andiamo questa volta? Nel pomeriggio dedicato ai compleanni avremo
modo di decidere insieme.
Propongo il Boschetto di Nichelino con inizio dal Mausoleo della Bela Rosin oppure
una passeggiata lungo il Po partendo dal Ponte Balbis (Molinette) verso
Moncalieri.
Coordinatrice di gita: Laura REGGIANI Cell. 335 68 14 056
Tel. 011 38 88 59

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   25 - 27 Maggio 2024 Escursionismo nel Parco dell'Aveto (E)


Mini trekking alla scoperta di un angolo poco conosciuto dell'Appennino Ligure:
il Parco Naturale Regionale dell'Aveto, un'area naturale protetta che abbraccia
tre valli dell'entroterra del Tigullio (la Val d'Aveto, la Val Graveglia e la Valle
Sturla) e offre una notevole ricchezza geologica, floristica e faunistica.
Faremo base a Malga Zanoni, un confortevole
rifugio adagiato a 1.100 m fra pascoli e
faggete secolari, gestito dall'amico Angelo
della sezione GM di Genova.
Il programma di massima prevede il primo
giorno il trasferimento in auto verso il
Parco dell'Aveto, una prima escursione in
zona (es. M. Ramaceto) e la salita al rifugio
Malga Zanoni (circa 40 minuti); il secondo
giorno un'escursione ad anello con partenza
e ritorno al rifugio (es. Anello del Monte
Aiona); il terzo giorno un'ulteriore escursione oppure una visita turistica in Val
d'Aveto prima di intraprendere il viaggio di rientro.
Il Monte Ramaceto è un affascinante e suggestivo anfiteatro naturale, unico nel
suo genere, la cui cresta offre un percorso spettacolare in bilico tra la bellissima
faggeta del versante nord e le pareti rocciose stratificate del versante sud.
Il Monte Aiona è invece caratterizzato da versanti poco inclinati, con paesaggi
che paiono quasi lunari, e da zone di anomalia magnetica.
Nelle giornate limpide, l'altopiano sommitale offre un panorama vastissimo
verso il mare, le Alpi e gli Appennini. Dal rifugio è raggiungibile in poco più di
due ore, con la possibilità di estendere l'escursione con vari percorsi ad anello.
Note:
Le escursioni potrebbero variare in funzione dei partecipanti e delle condizioni
meteo.
Il numero di partecipanti è vincolato alla capienza massima del rifugio, gli interessati
sono pregati di mettersi in contatto con i coordinatori per ulteriori informazioni
ed iscrizioni.
Coordinatori di gita: Mariateresa BOLLA Cell. 335 7750213
Marco VALLE Cell. 347 6510744

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   26 Maggio 2024 Rio Chalamy (TR)


Località di partenza: fraz. Gettas, Champdepraz (AO), 480 m
Dislivello: 250 m
Lunghezza: circa 1 Km
Difficoltà: v3 a3 II
Tempi: 20' avvicinamento, 2h discesa, 5' rientro
(navetta 4 km).
Il Rio Chalamy è uno dei grandi classici di torrentismo della Val d'Aosta. Facile
gola, piuttosto ludica e mai troppo incassata, è scavata nelle serpentiniti del Mont
Avic, all'interno dell'omonimo parco. Presenta una successione di 8 calate, la più
alta delle quali di 30 metri.
Accesso a monte: seguire i tornanti della strada che sale ripidamente in direzione
Gettas. Dopo circa 300 metri in discesa, si posteggia la vettura nello spiazzo in
prossimità del ponte che attraversa la gola del Chalamy. Dal ponte, il torrente è
chiaramente visibile ed è possibile valutare le condizioni di portata dell'acqua.
Avvicinamento: lasciata l'auto, si imbocca un sentiero che parte dalla sponda opposta
del ponte e sale lungo la riva destra; attenzione a non imboccare il ripido
sentiero molto evidente sulla sinistra che riporta sulla medesima strada carrabile.
Il sentiero costeggia la forra e in circa 20 minuti raggiunge, a mezza costa,
una cascata di circa 20 metri, alla base della quale vi è una grande pozza. Qui il
sentiero è attrezzato con alcuni cordini che consentono di raggiungere una piccola
cengia dalla quale si arma la prima calata (su albero).
Rientro: dopo avere superato l'immenso caos di blocchi che segna la fine del percorso
si esce in riva destra.
Mezzo di trasporto: Auto private
Ritrovo di partenza: Verres ore 9.30
Coordinatore di gita: Emanuele BENA Cell. 340 8144909

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   1 Giugno 2024 Monte Orsiera (2890 m) (EE)


Località di partenza: Rifugio Selleries (2032 m)
Dislivello: 858 m
La gita al Monte Orsiera ci vedrà percorrere la sua "via normale", partendo dal
Rifugio Selleries e percorrendo il sentiero che porta al Colle dell'Orsiera.
Giunti lì valuteremo (condizioni della roccia permettendo) di fare un salto tanto
sulla punta Nord che sulla Sud (due speroni gemelli che, presi insieme, danno
forma alla vetta dell'Orsiera e rimangono l'uno accanto all'altro, a poche decine
di metri di distanza in linea d'aria).
Questa traccia, nel bellissimo scenario della Riserva Naturale del Rocciavrè,
viene comunemente presa come escursionismo esperto ma, visto il suo ultimo
tratto di roccia (leggermente esposta su alcuni passaggi), la consideriamo più precisamente
come alpinismo facile.
Coordinatore di gita: Umberto LEPORE Cell. 340 5005285

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   2 Giugno 2024 Falesia del Toupè (A)


Bella falesia nei pressi di Novalesa, recentemente richiodata e risistemata, offre
un'ampia possibilità di scelta di tiri che possono soddisfare sia il neofita, sia chi
vuole cimentarsi per la prima volta ad arrampicare "da primo ", sia chi ha già
esperienza e vuole osare su gradi maggiori.
Avvicinamento di pochi minuti.
Attrezzatura per arrampicata:
Imbrago, casco, discensore, assicuratore e un
paio di moschettoni a ghiera.
Ritrovo e orario: Verrà concordato il giovedì precedente.
Coordinatore di gita: Alberto BELLO Cell. 324 9521693

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   8 Giugno 2024 Lavori di apertura del Natale Reviglio


Chissà se i propositi ed i progetti che stiamo portando avanti per la nostra Casa
si saranno concretizzati!
In programma ci sono anche alcuni adeguamenti tecnici che vorremo riuscire a
fare nella primavera.
Comunque, l'8 giugno andremo ad aprire il Reviglio e ci saranno da svolgere i
soliti lavori: riordinare le stanze, pulire bagni e locali comuni, verificare l'impianto
idraulico, riordinare la cucina, ecc.....
Tutto quanto è necessario per predisporre la nostra Casa ad accogliere nuovamente
tutti i soci che vorranno trascorrere in tranquillità le loro vacanze.
Un caloroso ringraziamento va sin da ora a tutti i soci che aiuteranno.
Per ulteriori informazioni e dare la propria disponibilità rivolgersi a:
Daniele CARDELLINO Cell. 366 3247130
daniele.cardellino71@gmail.com
oppure in segreteria.

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   9 Giugno 2024 Monte Zerbion (2722 m) (E)


Località di partenza: Barmasc (Brousson, AO) 1900 m
Dislivello: 820 m
Difficoltà: E
Tempo di salita: 3 ore
Lo Zerbion è senza ombra di dubbio una delle mete più frequentate della Valle
d'Ayas, grazie alla sua eccezionale posizione panoramica: si trova infatti proprio
al centro della Valle d'Aosta, domina St. Vincent e separa la Val d'Ayas dalla
Valtournenche. Con buone condizioni meteorologiche è possibile riconoscere gran
parte delle cime della Valle d'Aosta, buona parte dei massicci del Bianco e del
Rosa, il Cervino, il Grand Combin, il Rutor, il Gran Paradiso e altre vette note
tra cui l'Emilius e la Tersiva.
La camminata ha inizio a Barmasc, comodamente raggiungibile in auto da Antagnod,
poco oltre Brousson. Si lascia la macchina sul piazzale dell'area pic-nic al
termine della strada.
Dapprima una sterrata che attraversa una pineta, e poi un sentiero (segnavia
105) conducono per radi boschi e ampie zone aperte alla base del canale più ripido
che sale al Col Portola.
Gli ultimi ripidi metri di sentiero, in parte scavati nella roccia, conducono al colle
(2410 m) che si affaccia sul dolce declivio che scende in Valtournanche.
A questo punto si imbocca l'evidente sentiero che percorre la dorsale settentrionale
dello Zerbion (arricchito delle stazioni di una via Crucis) fino alla monumentale
statua della Madonna, ideata dal "Comitato Femminile di St. Vincent" e posta
in loco nel 1932 "in memoria dei grandi eroi d'Italia".
Discesa lungo il percorso di salita.
Ritrovo di partenza: Barmasc ore 9.30
Mezzo di trasporto: Auto private
Coordinatore di gita: Emanuele BENA Cell. 340 8144909

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   15/16 Giugno 2024 Monte Pelvoux (3943 m) (A)


Contesto:
Il Pelvoux è una montagna del massiccio des Écrins, nelle Alpi del Delfinato. Si
trova nel Département des Hautes-Alpes.
Storicamente era considerato come la vetta più alta del massiccio e di tutte le alpi
francesi. Infatti, il Pelvoux si presenta come una immensa montagna di neve e di
roccia molto isolata. Dalla valle della Durance la sua mole imponente nasconde
buona parte del massiccio des Écrins ed anche la vetta più alta: la Barre des
Écrins.
Il monte Pelvoux comprende quattro punte abbastanza individuabili, tra queste
quattro cime si distende il ghiacciaio del Pelvoux, ghiacciaio che dona una connotazione
particolare alla vetta.
Descrizione itinerario:
Per salire al Pelvoux si parte da Ailefroide si svolta a sinistra seguendo le indicazioni
per il rifugio del Pelvoux e dopo pochi minuti si giunge al parcheggio nei
pressi del campeggio comunale.
Si risale quindi il vallone del Selé, prima nel bosco quindi lungo il torrente. Giunti
al bivio per il rif. Selé si piega a destra e con numerosi tornanti si prende finalmente
quota fino al rifugio del Pelvoux 2704 m (3-4 h dal parcheggio).
Il mattino seguente si salgono le rocce gradinate dietro il rifugio (I-II, un po' ostiche
a buio), e giunti a quota 2900 circa si attraversa verso ponente il torrente del
Glacier de l'Homme alla base dei seracchi del ghiacciaio omonimo (neve dura a
inizio stagione - attenzione alle scariche dall'alto).
Si prosegue in piano per macereti o nevai alla base delle Rouchers rouge fino ad
incontrare una barra rocciosa. Superatala (I-II, attenzione con i ramponi ai piedi),
si prosegue per nevai o sfasciumi fino al colletto della Bosse de la Sailouze, oltre
il quale giace il ghiacciaio omonimo.
Si volge a destra e si risale l'evidente canale coolidge (400 m, 35-40 gradi, max
pendenza a metà canale), facendo attenzione alle scariche di pietre. A seconda
delle condizioni l'uscita può essere di neve, ghiaccio o pietrame.
Si esce sul Ghiacciaio del Pelvoux, si piega a sinistra ed in pochi minuti si raggiunge
la cima Puiseaux, punto culminante del Pelvoux (4 h dal rifugio).
Discesa: per lo stesso itinerario oppure per il Glacier des Violettes.
Note:
Tra le gite di avvicinamento all'alpinismo in calendario si colloca tra le più sfidanti
e soddisfacenti offrendo un panorama stupendo sul Delfinato. Si consiglia
una buona preparazione atletica e la partecipazione alle gite precedenti.
Parallelamente sarà importante raggiungere il canale di buon'ora per ridurre al
minimo il rischio di scarico pietre visto l'andamento globale delle temperature e
della copertura glaciale.
Chiedo gentilmente a tutti i potenziali partecipanti di farmi sapere del loro interesse
nelle prossime settimane, per gestire al meglio le prenotazioni al rifugio
e non scontentare nessuno.
Coordinatore di gita: Lorenzo GAIDO Cell. 339 8020007

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   15 Giugno 2024 Fondovalle Beaulard - Bardonecchia (E)


Classica camminata tranquilla sulla pista di fondo che porta da Beaulard a Bardonecchia,
tutto in piano, di circa 1 ora.
Pranzo al sacco.
Ritrovo alla stazione di Beaulard in orario da definire e rientro nel primo pomeriggio
sempre alla stazione.
A presto.
Coordinatori di gita: Ivana e Rodolfo Risatti
Cell. 335 5818601
Cell. 340 0850079

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SERATE IN SEDE


   Sabato 6 aprile 2024 - Festa per... compleanni


Come ormai da consuetudine troviamo la "scusa" dei compleanni per ritrovarci
in sede e rinvigorire la nostra amicizia condividendo il piacere della tavola,
della chiacchiera e magari di nuovi video che sto preparando per il mio, e spero
anche vostro, piacere; in alternativa potremo organizzare giochi con le carte o
altri.
Il ritrovo sarà, come sempre intorno a mezzogiorno per l'aperitivo e a seguire un
piacevole pranzo insieme. Chi è "da festeggiare" cioè ha compiuto gli anni tra
gennaio e marzo me lo faccia sapere e tutti quelli che vogliono festeggiare si prenotino
in tempo...GRAZIE!!!!
Laura REGGIANI

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   Giovedì 11 aprile 2024 - Alle ore 21.15 Fauna delle nostre montagne


Serata fotografica a cura di Marcello Badiali a tema faunistico.
Lo stesso Marcello sarà coordinatore della gita a tema fotografico che si effettuerà
il 5 maggio successivo e questa serata vuole esserne un anticipo.

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   Giovedì 16 maggio 2024 - Alle ore 21.15 MONTAGNE RUSSE NEL DESERTO e BOTSWANA


RISATTI Stefano
presenta:
MONTAGNE RUSSE NEL DESERTO e
BOTSWANA i grandi parchi
Ci sono tanti deserti e ognuno ha le sue caratteristiche, ma di certo quello Tunisino
è uno dei più singolari, in quanto molto sabbioso, con tante dune piccole e
grandi catini. Sicuramente molto bello esteticamente e, tecnicamente parlando,
tra i più difficili da affrontare con un mezzo 4x4. Sta di fatto che viaggiare su
questo deserto con un fuoristrada implica giocare come quando si va sulle montagne
russe!
AFRICA AUSTRALE: i grandi parchi del BOTSWANA (anche quelli poco turistici).
L'Africa è immensa, tant'è che ci siamo stati tante volte ma con sempre ancora
qualcosa di nuovo da scoprire.
In questo nuovo viaggio siamo tornati a visitare le grandi saline del Botswana, le
cascate Vittoria in Zimbabwe, ma in particolare i grandi parchi del Chobe e Moremi
e non ci siamo fatti mancare qualche piccola disavventura.
Il delta dell'Okavango è un luogo magico fatto di acqua, animali e tanto silenzio.
La ciliegina del viaggio è stata una piccola area del deserto del Kalahari, grande
come il Piemonte, poco frequentata dai turisti anche per il fatto che possono accedere
solo dieci veicoli al giorno.
Una settimana in completa autonomia nel nulla a contemplare la bellezza del
paesaggio e dei suoi animali.

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   Giovedì 6 giugno 2024 Alle ore 21.15 Islanda


Serata fotografica naturalistica a cura di Luca Giordano.
Fotografo naturalista, conosciuto al raduno di Ivrea, dove ha dimostrato le sue
ottime capacità e la sua passione presentando foto di animali del Parco del
Gran Paradiso veramente eccezionali.
A noi mostrerà invece mostrerà le bellezze della "Terra del ghiaccio".

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ATTIVITÀ SVOLTA


   6 Gennaio 2024 - L'Arpelin


Le ultime stagioni sono decisamente magre ma il Briançonnais non delude. Così
un bel gruppone formato da 19 soci, di cui ben 5 del gruppo ragazzi, si è ritrovato
in bassa val di Susa per scollinare il Monginevro e arrivare a parcheggiare a Le
Laus. Qui, meraviglia, è tutto bianco! Anche la strada non era del tutto pulita.
Ah, la France!
Come di consueto qualche centinaio di metri di dislivello
sulla pista di fondo e poi su verso il Col
Perdù su ottima traccia in trenta cm di farina.
Ma come si riforniscono da queste parti?
Il sole del mattino lascia il passo a velature e dal
colle in su ad un discreto venticello che, per fortuna,
è un po' meno brioso in cima. Spellata di gruppo,
foto, preghiera e giù per il pendio Est, dove ci sono
ancora ampi spazi per le firme di tutti, decisamente
di soddisfazione. Non male anche il bosco, anche se
un po' più tracciato. Lo slalom tra i pini val pur sempre
la fatica!
Ultime curve lungo la pista di fondo che ci riporta
comodamente sci ai piedi alle auto, mica roba da
tutti i giorni negli ultimi anni.
Pane, salame, brindisi e saluti. Alla prossima!
Luca MARMO

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   14 Gennaio 2024 - Aggiornamento Neve - Cima Fournier (Bousson)


Una splendida giornata di sole ha
dato il benvenuto al gruppetto di 13
soci che si è ritrovato a Bousson per
un appuntamento importante che la
sezione di Torino organizza periodicamente:
l'aggiornamento Neve ovvero
la prova sul campo di autosoccorso
dei travolti da valanga con l'ausilio di
Artva Pala e Sonda, il kit indispensabile
di ogni frequentatore dell'ambiente
innevato invernale. Particolarmente
gradita è stata la presenza di
due soci giovanissimi, Paolo e Cecilia,
che hanno per la prima volta sperimentato
questa pratica.
L'occasione è organizzata con una
gita di dislivello contenuto, in questo
caso la cima Fournier (2.424 m) sopra
il Lago Nero in modo da consentire
poi nella seconda parte della giornata
lo svolgersi dell'esercitazione sotto la
supervisione di Daniele Cardellino.
Dopo la salita in un ambiente innevato
di recente da 20 cm di neve fresca
abbiamo potuto godere di
un'ottima prima parte di discesa fino
ad arrivare ad un ampio e dolce pendio
in cui abbiamo organizzato l'esercitazione.
Divisi in gruppetti di 2/3 abbiamo potuto
seguire diverse simulazioni di
soccorso, con Artva sepolti a differenti
distanze/profondità e anche una
prova di sondaggio.
La presa di coscienza della differenza
tra teoria "in aula" e pratica sul
campo è stata tangibile per tutti, ed
ancor di più è emersa la consapevolezza
dell'importanza di conoscere il
proprio apparecchio Artva e provarlo
sul campo.
Una bella giornata di soddisfazione
per la bella sciata e per essere cresciuti
come bagaglio di conoscenza
conclusa splendidamente con una bicchierata
e dolce finale all'arrivo alle
auto.
Guido VALLE

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   21 Gennaio 2024 - Colle Costa Piana


Il giovedì precedente la gita la situazione non era delle migliori. La meta della
gita a calendario era da escludere a causa della situazione neve.
Una serie di telefonate a qualche rifugio non mi hanno rasserenato, alternanza
di piogge, anche in quota, seguite dall'abbassarsi della temperatura facevano preventivare
passeggiate su sentieri ghiacciati.
Fortunatamente uno scambio di parole con Marco mi hanno fatto optare per il
Colle Costa Piana da Sauze d'Oulx.
Al ritrovo, domenica mattina eravamo in 10 e raggiunto Sauze abbiamo iniziato
la passeggiata dapprima nel bosco per poi proseguire sulle piste ormai abbandonate
che ci hanno portati in un paio d'ore al Colle, "porta di ingresso" del Gran
Bosco di Salbeltrand. Dal colle, parte del gruppo ha raggiunto la vetta del Monte
Genevris per poi riunirci tutti per il pranzo, sulla pista di discesa, dove complice
un'ottima crostata abbiamo augurato buon compleanno a Daniele.
Mentre il cielo, fino a quel momento lattiginoso con aria piuttosto fredda, diveniva
nuovamente terso, un tiepido sole ci ha accompagnato alle macchine, dove
soddisfatti per la giornata ci siamo salutati.
Alberto ZENZOCCHI

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   28 Gennaio 2024 - Col de la Ponsonniére


Ormai ci stiamo abituando a questi inverni particolari, in quanto dire strani è
difficile, vista la lunga serie di stagioni fredde che fredde non sono, o per lo meno,
sono più fredde in pianura che in montagna (per il fenomeno dell'inversione termica).
Questa condizione, sommata alla scarsità di precipitazioni, causano difficoltà a
trovare gite di scialpinismo con neve sufficiente a svolgere la nostra amata attività.
La scelta, questa volta, è caduta sul Col de la Ponsonnière, situato nei pressi del
Grand Galibier.
Partiti da Pont de l'Alpe ci siamo diretti verso l'Alpe du Lauzet, seguendo la stradina
che con alcuni tornanti, supera la prima balza.
Dopo pochi minuti di salita, abbiamo notato la presenza di un magnifico stambecco
che sembrava si mettesse in posa per stagliarsi orgogliosamente contro il
cielo.
Il percorso si è snodato in un susseguirsi di valloncelli e dolci dossi per portarci
al bivio verso il Pic de la Mouliniere, cha abbiamo salito in gita sociale alcuni anni
fa.
Proseguendo verso il fondo del vallone, abbiamo optato per deviare leggermente
dalla meta del colle, preferendo aggiungere qualche decina di metri di quota e
puntare ad una insellatura più a est, che prometteva pendii più continui e "cotti"
dal sole al punto giusto.
Dopo un breve riposo, tolte le pelli e chiusi gli scarponi, abbiamo potuto affrontare
la discesa, godendo della neve in condizioni perfette in tutti i pendii rivolti a sud,
inanellando belle serie di curve.
Purtroppo, tutto ha una fine, infatti non appena siamo arrivati nella parte finale
della discesa, dove il sole non ha potuto fare mollare la neve, ci siamo ritrovati
con un fondo completamente ghiacciato e rotaiato dai precedenti passaggi, che ha
messo a dura prova i muscoli e le giunture delle nostre gambe.
Un ultimo saluto allo stambecco che pazientemente ci ha aspettato sul suo poggio
assolato e, dopo aver affrontato la stradina, siamo giunti alle macchine.
Bella gita con 11 partecipanti.
Marco BARBI

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   1 Febbraio 2024 - Stagione di cascate 2024


1° febbraio, scrivo queste righe mentre sono in
giardino in maniche corte a 25 gradi! Presumibilmente
la stagione di cascate è già finita.
Ma almeno un paio siamo riusciti a farle.
Un mercoledì mattina (neanche capace di indicare
la data) piovoso io e Sergio ci troviamo a Pinerolo
per salire fino ai 2000 metri di Sestriere e superare
lo zero termico. Ci incamminiamo verso la valle del
Chisonetto e la neve caduta ha cancellato le tracce
e con enorme sforzo raggiungiamo la colata.
Bella cascata, compatta, verticale e in un ambiente
notevole, ma una serie di piccoli inconvenienti ci
fanno perdere un mucchio di tempo e tornati alla
base è già il momento di rientrare.
Tanta fatica per poca soddisfazione.
Sergio e Alberto riescono ancora a fare il Rio Guccie
in Val Argentera prima che il rialzo termico ponga
fine alla stagione.
Dario FRANCO

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   2 Febbraio 2024 - "Fuori programma" a Vezzolano


Il 2 febbraio un gruppo di noi ha fatto
una gita non in calendario a Vezzolano
per vedere il famoso presepe che
chiudeva i battenti il giorno 4. Scrivo
ugualmente la relazione perché mi
sembra bello informare chi fosse interessato
a provare le nostre stesse
emozioni anche se...dovrà aspettare
il prossimo Natale.
Questo presepe è un'opera ciclopica
se si pensa che è stato ideato e realizzato
da una sola persona: una vera
artista dotata di una manualità e
creatività fuori del comune. Una volontaria
entusiasta ci ha guidati a notare
particolari che ci sarebbero sfuggiti
e ci ha spiegato come l'artista costruisce
i personaggi e gli oggetti
esposti. È un intero paese con ogni
tipo di mestiere (e relativi attrezzi) e
di bottega, abbondantemente fornita
di prodotti cesellati con maestria.
Spiegare...non rende l'idea della
magnificenza di questa opera d'arte
e alla fine abbiamo realizzato che la
parte meno appariscente è proprio la
capanna con il Bambinello!!!
Eravamo in 15 (tutti quelli che hanno
trovato posto nelle auto a disposizione)
e tutti sono stati MOLTO SODDISFATTI.
Laura REGGIANI

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   3 Febbraio 2024 - P.ta di Fontana Fredda


Dopo mesi di tempo bello stabile e (ahimè), rigorosamente
asciutto, la speranza di trovare ancora
neve adatta per la nostra seconda ciaspolata si andava
affievolendo, e ciononostante, siamo riusciti
nell'intento di divertirci, tra l'altro confermando la
meta fissata nel calendario alcuni mesi prima, circostanza
ormai piuttosto rara nelle uscite su neve.
E così la conca di Cheneil ci ha accolto con un gran
bel sole e un innevamento ancora più che sufficiente,
offrendoci una piacevole salita verso il colle
di Fontana Fredda e poi fino alla punta omonima,
raggiunta con un centinaio di metri di cresta che
alternava neve, terra e qualche roccetta.
Poi un ultimo traverso per raggiungere il santuario
di Clavalité, situato poco a monte del colle Fontana
Fredda e dedicato a San Domenico Savio. Un
bello spuntino al sole e poi giù in discesa verso
Cheneil per un'ultima sosta al sole gustando un
buon moscato fresco e qualche biscottino.
Un grazie a tutti gli otto partecipanti a questa bella uscita (anticipata al sabato),
semplice ma molto godibile, al cospetto del Cervino e di tutta la testata dell'alta Valtournenche,
sfondo che da solo valeva il giro.
Marco VALLE

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   11 Febbraio 2024 - La Gardiole


La recensione della gita su Gulliver recitava: "Risalire il bosco, subito ripido, a
tratti molto ripido". Quindi non si può dire che non fossimo stati avvertiti, però il
richiamo degli ampi pendii superiori con bella neve fresca era più forte dei dubbi
sul percorso, e comunque di questi tempi trovare belle gite non è così facile.
Quindi si parte: a Névache ci ritroviamo in una decina di soci più qualche altro
amico incontrato sul posto.
Si inizia subito con il bosco, che mantiene le promesse di ripidezza anche se per fortuna
la neve fresca agevola la salita e gli alberi ammantati di bianco rendono l'ambiente
fiabesco.
Superato questo primo (lungo) tratto, gli alberi si fanno sempre più radi e si apre
davanti a noi l'ampio Vallone di Cristol. Dopo una prima sezione in saliscendi fra
dolci dossi, inizia la salita dei pendii di sinistra che portano verso la cresta nord
della Croix de Gardiole, la nostra meta.
Man mano che si sale, le folate di vento
diventano sempre più forti, continue e fastidiose.
Ovviamente dove c'è vento c'è anche
neve ventata, quindi l'ultima parte
della salita non appare particolarmente
invitante neanche in prospettiva della discesa
futura.
Qualcuno ne ha presto abbastanza e si
ferma nell'unico punto un po' riparato ma
quasi tutti proseguono fino all'inizio della
cresta finale, sferzata da vento molto
forte, dove infine ritengono saggio fermarsi
e cambiare assetto il più rapidamente possibile.
La prima parte della discesa è un traverso non particolarmente entusiasmante, poi
qualche valletta riparata permette belle curve in simil farina un po' pesantuccia
ma piacevole, quindi si attraversano i dossetti con qualche brevissima scalettata e
infine ci si affaccia sul famoso bosco. Per chi ama lo slalom tra i pini qualche parte
è sciabile e perfino divertente, ma per chi non conosceva ancora (o aveva dimenticato)
il significato profondo del termine "ravanare" ecco servita una lezione completa
di tronchi, rami, radici, sassi, ghiaccio che emerge sotto la neve fresca, bastoncini
che si perdono, tanto dérapage e qualche caduta.
Silvia, alla terza gita della sua vita, e alla prima con gli scarponi nuovi, è un po' dolorante
ma soprattutto perplessa: lo scialpinismo è questo? (risposta: non sempre!)
Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene, soprattutto quando finisce con un brindisi
e una capatina alla boulangerie di Névache!
Mariateresa BOLLA

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VITA SEZIONALE


   Pomeriggi in Sede 16 Dicembre 2023 - 6 e 20 Gennaio 2024


Sapete che alla G.M. girano personaggi molto importanti?
Sabato 20 gennaio si sono esibiti due eccellenti "CHEF": il mitico Livio osannato per
la sua superba bagna caoda e la super pasticcera Nina che ogni volta ci coccola con
un tiramisù davvero eccezionale.
Qualcuno dice che gli anziani vivono di brodini e frullati...venite a vedere!!!! Solo il
raccontare non rende il tono di questa splendida abbuffata terminata con altri dolcetti
per festeggiare il compleanno di Jolanda.
E qualche tempo fa, il 6 gennaio, è venuta a trovarci nientemeno che la Befana in
persona !!! Un po' in ritardo...(al pomeriggio invece che di notte!) perché ha cavalcato
un moderno "mocio vileda" invece della scopa tradizionale che era veramente più
efficiente...
Ha comunque fatto il suo dovere portando doni ai "bimbi" buoni (anche lei invecchia
e la vista comincia a far cilecca...)
Mah...lei perde la vista ed io la bussola!!!!
Mi accorgo di aver dimenticato un'altra giornata da ricordare e un altro personaggio
di spicco!!
Il 16 dicembre, per festeggiare un po' di compleanni, abbiamo infatti invitato l'ormai
famoso Gianni Antonucci con il suo magnifico video sulla storia del nostro Bivacco
sul Rocciamelone. Del personaggio è arrivata solo la fama...(perché chiamato a fare
lo zampognaro sui monti) ma il suo lavoro, nato dalla collaborazione di parecchi
amici, ci è stato presentato da Maria Teresa (moglie/supplente) per alimentare lo
spirito dopo aver spazzolato quattro metri quadrati di pizza mista.
Applausi maiuscoli a Gianni e consorte e... cerchiamo spunti per nuovi incontri: pillole
di serenità per combattere le solitudini.
Laura REGGIANI

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   8 Febbraio 2024 - Serata "Oman" e molto altro...


Nella serata in sede Laura ci ha riproposto le immagini sempre emozionanti del
deserto dell'Oman dove il vento lavora incessantemente la sabbia creando dune altissime
che sembrano onde immobili dal colore dorato. Il commento musicale di accompagnamento
ha valorizzato ulteriormente le immagini proposte.
Il deserto affascina sempre per la morbidezza delle linee che si creano e si modificano
continuamente riempiendo il nulla della vastità disabitata e suscitando nello spettatore
un senso di stupore per la bellezza inattesa in un luogo così inospitale.
Ma la serata ha avuto anche il pregio di una seconda serie di immagini proposte da
Laura, di tutt'altra natura.
Siamo così passati dalle estreme temperature del deserto allo zero del ghiaccio che
tappezza la galleria della antica miniera del Ghinivert. Dalle morbide curve di sabbia
agli spigoli vivi dei cristalli cresciuti sulla volta della galleria. Un contrasto veramente
notevole: dai colori caldi delle sabbie al bianco azzurrino dei delicati pizzi
di ghiaccio formati per cristallizzazione del vapore.
Dopo questo contrasto che si può definire una "doccia scozzese" per immagini siamo
ritornati in Oman nella capitale Muscat dove lo sfarzo dei palazzi e il lusso dei negozi
dominano incontrastati.
Un sentito ringraziamento a Laura che anche in questa serata ha dimostrato il suo
notevole gusto estetico.
Alberto GUERCI

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   Lutti


Lunedì 5 Febbraio è mancata Annita Di Stefano.
Aveva 88 anni compiuti un mese fa. Già mi manca il suo sorriso. Il suo volto sempre
sorridente esprimeva la sua serenità interiore, nonostante gli acciacchi della vita e
dell'età.
Era nella GM da1992 e certamente quelli "Diversamente Giovani" la ricordano. Nonostante
il desiderio non ha frequentato molto viaggi ed escursioni GM ma ricordava
volti e nomi e finché ha potuto cercava di non mancare all'incontro annuale al Monte
dei Cappuccini per rivedere e salutare gli amici. Del suo soggiorno allo Chapy mi ha
raccontato più volte dell'aiuto ha avuto dai compagni di escursione nella discesa dal
Dalmazzi quando un ruscelletto del mattino al pomeriggio è diventato una cascata
irruente!
Con lei, Beppe, Luciana e Gino ho avuto la possibilità di fare molte camminate,
escursioni nella nostra valle e con lei e Beppe molte volte si terminavano le ferie
estive con la salita al Rocciamelone!
E così è stato nel 2008... siamo arrivate sul piazzaletto con le lacrime agli occhi,
consapevoli che, forse, era l'ultima volta.
Ora Annita è salita ancora più su... un ultimo passo per riabbracciare Beppe e rivedere
gli amici...
Ciao Annita... arrivederci!
Maria ALOTTO

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   Varie


La "Cà dë Studi Piemontèis" ha prodotto un breve video commemorativo
in ricordo della Socia Carlottina Rocco, stimata poetessa piemontese;
chi è interessato può trovarlo al seguente link:
https://youtu.be/QDeJGTufDAE

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   Varie


Nel ringraziare la collaborazione da parte dei Soci nell'inviare puntualmente
i contributi relativi alle gite effettuate o da effettuare, così
come quelli per gli appuntamenti in sede, mi preme ricordarvi che il
Notiziario Sezionale non deve essere sentito come un qualcosa di vecchio,
che bisogna fare per forza, ma come qualcosa che appartiene a
tutti noi e che vogliamo contribuire a rendere sempre più accattivante.
Sono ben accette quindi critiche, consigli e suggerimenti atti a far sì
che il risultato finale sia sempre migliore.
Per qualsiasi suggerimento non esitate a contattarci, vi ringraziamo
sin d'ora.
La redazione:
Alberto GUERCI : galberto53@hotmail.com
Alberto ZENZOCCHI : alberto.zenzocchi@alice.it

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