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Notiziario Sezione di Torino Giugno 2023



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.







ATTIVITÀ PREVISTA


   Apertura estiva del Natale REVIGLIO


Vi ricordiamo che si sono aperte le iscrizioni per le settimane di soggiorno estivo
alla nostra casa per ferie N. Reviglio, lo "Chapy", ad Entreves sotto il monte Bianco!
Saranno riservati ai Soci le settimane che vanno
dal 30 Luglio al 27 Agosto
L'ultima settimana (20/27 Agosto) si svolgerà solo se sarà iscritto un numero minimo
di partecipanti
Qualsiasi informazione potrete richiederla inviando una mail all'indirizzo:
natalereviglio@gmail.com o telefonando il Giovedì sera, dalle 21.20 alle 22.45, al
numero 011 747978 della sede.

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   2 Giugno 2023 - Lavori di apertura del Natale Reviglio


ATTENZIONE!!!

La data dei lavori di apertura del Reviglio è stata anticipata di 1 settimana!!!
.... Finalmente ritorna l'estate e si può riaprire il Reviglio, per accogliere anche
quest'anno i soci di tutte e Sezioni.
Il fine-settimana 10/11 giugno ci saranno i primi ospiti, ed avremo il piacere di
accogliere il gruppo di soci che parteciperà alla Spedizione in Bolivia nel 2024, per il
loro secondo incontro preparatorio.
Quindi il 2 giugno andremo ad aprire il Reviglio e ci saranno da svolgere i soliti
lavori: riordinare le stanze, pulire bagni e locali comuni, verificare l'impianto
idraulico, riordinare la cucina, ecc.... e sistemare tutto in modo che sia perfettamente
operativo già dalla settimana successiva.
Un caloroso ringraziamento va sin da ora a tutti i soci che aiuteranno.
Per ulteriori informazioni e dare la propria disponibilità rivolgersi a:
Daniele CARDELLINO Cell. 366 3247130
daniele.cardellino71@gmail.com
oppure in segreteria.

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   17 Giugno 2023 - Gran Bosco di Salbertrand (E)


Anziché la solita gita nei dintorni di Oulx, abbiamo pensato di visitare nei dintorni
di Salbertrand, il laghetto, la ghiacciaia e la miniera.
Ritrovo alla stazione di Salbertrand, di lì si prosegue fino all'area attrezzata (Km.
1,3).
Di questa al lago, alla ghiacciaia e alla miniera altri 300 metri. Se si vuole poi
arrivare al paese per una visita, si cammina ancora per 1 Km.
Per chi arriva in macchina, ritrovo sempre nel piazzale della stazione. Orari da
confermare in sede o telefonicamente fra i partecipanti.
Coordinatori di gita: Ivana e Rodolfo Risatti
Cell. 335 5818601
Cell. 340 0850079

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   24 Giugno / 2 Luglio 2023 - Settimana in Val Roya / Finale (GF)


Si informa che la settimana: Val Roya/Finale del 24 giugno / 2 luglio non ha potuto
essere organizzata.
In sostituzione si propone la settimana: 10/16 luglio presso la nostra casa per ferie
Natale Reviglio.
Coordinatore: Dario FRANCO Cell. 331 8126912
francodar@tiscali.it

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   25 Giugno 2023 - Pic du Lac Blanc (2980 m) (E)


Località di partenza: Fontcouverte - Nevache (1850 m)
Dislivello: 1130 m
Esposizione: Sud
Itinerario molto vario con numerosi laghi e splendidi panorami sulle vette della Clarée e
sul gruppo des Ecrins.
Dopo avere lasciato l'auto nel grande
parcheggio, ritornare fino al ponte vicino alla
chiesetta, da cui si risale (cartelli per Rifugio
Ricou) lungo la stradina sterrata che entra nel
bosco e sale piuttosto ripida conducendo alla
bella balconata erbosa dove sorgono le
costruzioni del Refuge Ricou 2115 m, in
splendida vista sul massif des Cerces.
Dal rifugio, seguendo le indicazioni per i laghi,
si prosegue con comode svolte lungo il pendio
erboso rivolto a sud, in direzione dei Laghi
Laramon e du Serpent.
Questo sentiero a tratti è molto dolce, si trovano
però alcune scorciatoie. Dopo avere superato
l'incrocio con il Chemin de Ronde, si traversa
leggermente verso destra sbucando nella conca
che ospita il bellissimo Lac Laramon 2359 m.
Superato il lago mantenendosi sulla sinistra, in
circa 20' prima in leggero falsopiano, e poi per svolte sul pendio di roccette ed erba,
si raggiunge il Lac du Serpent 2448 m. Da qui quale si continua a salire seguendo
l'evidente sentiero e si perviene in altri 30' alla conca dei Lacs des Gardioles, a circa
2600 m, che rimangono un po' defilati e nascosti sulla sinistra in un vasto altopiano
sotto la Crete de la Cula.
Da questo punto la vetta del Pic du Lac Blanc è ben visibile in direzione nord;
seguendo il sentiero si sale a destra tralasciando le deviazioni secondarie per i laghi
Gardioles, e con un ultimo tratto tra ghiaioni e detriti, si raggiunge il col du Grand
Cros 2820 m.
Dal colle si prosegue infine a sinistra lungo la facile dorsale detritica inizialmente,
che poi diventa più rocciosa ed articolata; si può decidere se percorrerla pressoché
sul filo (blocchi di roccia e traccia con ometti), oppure se usufruire di una traccia di
sentiero più comoda che si mantiene a mezza costa 30 m più in basso sul versante di
Fontcouverte. In entrambi i casi si arriva alla cima senza particolari difficoltà (in
assenza di neve).
La vetta è formata da due cime di pari quota, la principale è la prima che si incontra,
contrassegnata da un ometto e un rudere utilizzabile come riparo dal vento.
Per la discesa si può ritornare sui propri passi, oppure compiere un anello parziale,
scendendo per la Crete de la Cula, che diparte direttamente dalla cima e si sviluppa
in direzione nord.
Attrezzatura : da escursionismo
Mezzo di trasporto : Auto private
Logistica Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita : Alberto ZENZOCCHI Cell. 338 8825148
alberto.zenzocchi@alice.it

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   1-2 Luglio 2023 - Torre del Gran San Pietro (3692 m) (A)


L'ascesa alla Torre del Gran San Pietro (3692mt) parte dalla Diga di Teleccio, dalla
quale di buon'ora (obbligatorio partire presto per aver maggiori possibilità di trovare
posti nel bivacco Carpano) ci si incammina in direzione del bacino sottostante alla
Torre del Gran San Pietro puntando al bivacco Carpano, di proprietà della GM di
Ivrea, e ai suoi 10 posti letto!
(A seconda del numero di partecipanti, valuteremo l'opzione per qualcuno di dormire
eventualmente in tenda fuori dal bivacco Carpano o a mali estremi pernottamento
al rifugio Pontese poco sopra la Diga di Teleccio).
La mattina seguente, sempre di buon'ora come consueto per gite alpinistiche, si
parte in direzione del Colle di Teleccio, che una volta raggiunto ci indica la via verso
il Colle San Pietro raggiungibile risalendo un canale, potenzialmente ancora
innevato, altrimenti composto da sfasciumi. Da qui la via di salita si riallaccia a
quella proveniente dalla val Money e comincia dunque la vera e propria cresta
alpinistica che porta fino alla vetta!
La cresta non presenta particolari difficoltà alpinistiche (PD+), ma il terreno misto,
neve a tratti e rocce sfasciume, rendono la salita delicata e da affrontare con
attenzione! Seguendo la cresta si giunge in vetta (4/4.30 ore circa dal bivacco
Carpano)! Dalla vetta, se il meteo sarà favorevole, si ha la vista su tutto l'arco alpino,
da Sud a Nord!
Discesa per la medesima via di salita. Discesa alla quale bisognerà prestare assoluta
attenzione soprattutto in fase di discesa dalla cresta che, come per la salita, si
affronta su terreni instabili!
La gita richiede ai partecipanti un considerevole sforzo fisico ed è dunque aperta a
chiunque abbia piacere di partecipare; si richiedono ad ogni modo una conoscenza di
base alpinistica e dimestichezza minima su terreni instabili e esposti!
Attrezzatura : da alpinismo
Mezzo di trasporto : Auto private
Logistica Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita : Matteo VALLE Cell. 346 3354043

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   8-9 Luglio 2023 - Benedizione degli Attezzi Rocciamelone ( 3538 m ) (E + A)


Come ormai saprete, l'8 e 9 Luglio si svolgerà, a cura della nostra Sezione,
l'incontro nazionale per la Benedizione degli Attrezzi e degli Alpinisti.
Ci ritroveremo a Susa con il seguente programma:
Sabato 8 luglio
Accoglienza di tutti i convenuti; saluto del Presidente Centrale e del Presidente della
Sezione di Torino presso la struttura ospitante di Susa (Villa S. Pietro) con, a seguire,
un pranzo a buffet.
L'accoglienza iniziale sarà l'unico momento unitario che vedrà insieme tutti i
partecipanti alla manifestazione.
Al termine, i partecipanti si divideranno nei due gruppi:
Il primo salirà alla Riposa dove, mentre una parte si fermerà nell'omonimo Rifugio
(2050 m), una seconda parte proseguirà verso il Rifugio Cà d'Asti (2854 m).
Il secondo, invece, dopo la sistemazione nelle camere della struttura di accoglienza,
parteciperà ad una visita, con due guide locali, della città.
Nella serata di sabato a Villa S. Pietro è prevista una breve illustrazione della storia
della costruzione della Cappella e del bivacco, posti in vetta.
Domenica 9 luglio
Salita al Rocciamelone, per il primo gruppo, con S. Messa in punta prevista per le
ore 11 circa, con benedizione degli Alpinisti, come da tradizione della Giovane
Montagna. Dopo il pranzo al sacco discesa con rientro al parcheggio auto e ritorno a
Susa.
Per i partecipanti alla Gita escursionistica, partenza per Novalesa dove,
nuovamente, ci si dividerà.
Mentre un primo gruppo seguirà una visita guidata all'Abbazia di Novalesa, il
secondo gruppo salirà al delizioso paesino di Moncenisio seguendo, per quanto
possibile, l'antica Strada Reale (per un dislivello di circa 650 m).
Dopo il pranzo al sacco rientro a Novalesa, per poi raggiungere il Santuario Madonna
del Rocciamelone a Mompantero, per la celebrazione della S. Messa, prevista per le
14 circa.

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   29-30 Luglio 2023 - Polluce (4092 m) (A)


Sabato 29 luglio
Arriveremo per metà mattinata circa a St. Jacques (Val d'Ayas) dove lasceremo le
auto; percorreremo così l'avvicinamento al Guide d'Ayas, sul sentiero n.7, che ci
porterà a passare per la Piana di Verra e lungo la morena del ghiacciaio omonimo in
direzione Rifugio Mezzalama (3009 m.);
un breve pausa, per poi proseguire verso il Guide d'Ayas (3420 m.), dove passeremo
la notte (cena + pernottamento).
La nostra prima giornata di cammino non richiederà dunque l'uso di attrezzatura
alpinistica e sarà percorsa interamente sul sentiero 7; qualche tratto di questo,
soprattutto sulla parte finale, si rivelerà un po' più scomodo.
Questa sosta, intermedia nel nostro percorso totale, si rivelerà già di per sè un
soddisfacente punto d'arrivo, una balconata con panorama su Val d'Ayas, gruppo del
Gran Paradiso e Monte Rosa Occidentale (Gruppo Breithorn e Roccia Nera).
Domenica 30 luglio
Svegliati di buon'ora inizieremo l'avvicinamento alla base del Polluce, tratto che sale
dolcemente senza presentare particolari difficoltà (sperando nel ghiaccio stabile);
raggiunto dunque l'attacco del suo versante sud, si procede su rocce sconnesse ma
abbastanza stabili, con difficoltà mai sopra il II grado;
il primo passaggio chiave della via sarà una sottile cengia, munita di canapone per
aiutarsi nel salire;
segue un canalino di circa 30 mt. pressoché verticale, munito anche lui di canapone
(in assenza, si tratterebbe di un tratto di III-III+);
all'uscita dal canalino, saremo alla base della calotta sommitale (3939 m.), dove è
posta una statuetta della Madonna.
A questo punto la cima del Polluce sarà vicina, basterà percorrere il tratto di cresta
nevosa finale (lunga qualche decina di metri e non particolarmente affilata).
Prenderemo la via del ritorno ripercorrendo la strada d'andata: potrebbe essere
necessario, nel tratto del collo di bottiglia tra la Madonna e la parte bassa del
ghiacciaio, accelerare i tempi calandoci (è verosimile troveremo traffico, essendo una
domenica d'estate ed essendo la via una delle classiche del Rosa).
Questo tratto, dunque, a scendere come a salire, è preferibile che sia raggiunto con
una buona conoscenza delle manovre di arrampicata.
Gli orari ottimali (su entrambe le giornate e da tutti i vari punti di partenza) per
percorrere in serenità la nostra gita verranno valutati con l'avvicinarsi della data,
come ovviamente anche le condizioni del ghiaccio e della traccia tutta.
!! Sebbene questa uscita non presenti particolari difficoltà (soprattutto per persone
aventi già esperienza alpinistica pregressa), chiedo a chiunque di noi soci
intenzionati a parteciparvi di fare un passaparola consapevole, valutando la portata
della gita sull'arco di entrambe le giornate: la quota non indifferente che andremo a
raggiungere, il tratto di roccia sul verticale (sebbene attrezzato) e il tratto di
ghiacciaio in quota (sebbene non affilato) !!
Attrezzatura: da alpinismo
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica Verrà definita la settimana precedente
Coordinatore di gita: Umberto LEPORE Cell. 340 5005285

Attenzione!
Causa posti letto già esauriti presso il Guide d'Ayas, pernotteremo al Rifugio
Mezzalama.
Segnalo dunque che la giornata di domenica 30 luglio (la gita effettiva) ci vedrà
percorrere un dislivello maggiore e svegliarci un'ora (o qualcosa di simile) prima del
previsto.

Con l'occasione invito gli interessati a contattarmi e riservarsi un posto in rifugio!

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   30 Luglio 2023 - Corno Bussola (3023 m) (E)


La gita al corno Bussola gode di un panorama eccezionale.
Dislivello previsto 1.210 m. per raggiungere la cima a 3.023m.
Si parte dal piazzale Estoul, paesino sopra Brusson in Val d'Ayas a circa h.1,30 da
Torino.
Si sale all'Alpe di Palasina (2100m). Ad un certo punto, la strada che sale alla fine
degli impianti da sci si sdoppia: trascurata la diramazione di destra, per il lago
Literan, mantenersi su quella bassa che risale la sponda sinistra idrica della valle.
Ci si dirige verso una lunga costruzione, che ci si lascia alla propria sinistra, per
rimontare un valloncello che conduce alla conca occupata dal pittoresco Lago della
Battaglia (2487m).
Seguire il sentiero 4C, ignorando la diramazione per il colle di Palasina, e
raggiungendo il bellissimo Lago Lungo (2632m, 2 h.), dalle acque di color verde cupo.
Il sentiero s'innalza sulla sinistra del lago e prosegue nei pressi del marcato crestone
scendente verso NE dalla quota 2836 m.
Guadagnata quota, taglia un pendio di detriti e, con un'ultima salita, raggiunge il
Passo Bussola (2824m).
Dall'incisione si sale verso N e si incontra subito un salto di rocce un po' esposto, da
superare sulla sinistra (cavo di metallo).
A questo punto si è a 30 minuti dalla vetta, che si raggiunge con un ripido tratto
finale detritico (3 ore da Estoul).
Attrezzatura: da escursionismo
Mezzo di trasporto: Auto private
Logistica Verrà definita la settimana precedente
Coordinatrice di gita: Chiara FRIZZI Cell. 349 6281420

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   2 - 6 Agosto 2023 - Settimana di Pratica Alpinistica Capanna Albigna (A)


La 42° edizione della "Settimana di Pratica Alpinistica" organizzata dalla
Commissione Centrale di Alpinismo e Scialpinismo (C.C.A.SA.) della Giovane
Montagna, si svolgerà quest‘anno nella zona dell'Albigna, valle laterale della val
Bregaglia nella settimana dal 2 al 6 agosto, e avrà come base logistica il rifugio
Capanna Albigna (2334 m).
La qualità eccezionale della roccia, l'attrezzatura impeccabile degli itinerari e la
comodità nel raggiungere gli attacchi delle vie, fanno di questo luogo una metà
perfetta per gli arrampicatori.
Programma ATTIVITA' e OBIETTIVI
In continuità con le settimane degli ultimi anni, la XLII Settimana di Pratica
Alpinistica non si configura come un corso di alpinismo ma punterà a favorire lo
scambio di conoscenze e a migliorare l'autonomia delle cordate. Si confida quindi
sulla partecipazione di soci già attivi in ambito sezionale e che siano in grado di
condurre una salita alpinistica in sicurezza e autonomia.
La scelta degli itinerari sarà subordinata al numero e al livello tecnico dei
partecipanti nonché alle condizioni meteorologiche.
Il posto offre la possibilità di scalare ogni giorno in una zona diversa, tutti assieme
nello stesso sito dividendo poi il gruppo a seconda delle difficoltà.
L'attività pratica potrà essere integrata da momenti dedicati alla didattica.
Programma di massima:
Mercoledì 2 agosto: arrivo entro le ore 12.30 alla capanna Albigna, sistemazione,
pranzo al sacco, nel pomeriggio arrampicata presso le placche del lago. Cena e
programmazione del giorno successivo.
Da giovedì 3 a sabato 5 agosto: attività alpinistica nelle strutture circostanti. Le
attività potranno spaziare da vie sportive, a vie di stampo più alpinistico fino al
boulder.
Domenica 31 luglio: attività alpinistica da definire in base alle diverse esigenze di
viaggio.
Requisiti dei partecipanti
La partecipazione è riservata ai soci della Giovane Montagna maggiorenni, in regola
con il pagamento della quota associativa, che già praticano attività di alpinismo, con
buona preparazione fisico-atletica e con sufficiente esperienza.
I requisiti richiesti possono essere di seguito riassunti in:
a) CAPOCORDATA. Alpinista che può offrire agli aspiranti primi di cordata le proprie
conoscenze, in grado di affrontare con padronanza ed autonomia almeno il grado
IV+, che abbia consolidate capacità nella gestione della cordata, buona
conoscenza delle manovre e delle tecniche di progressione, capacità all'uso delle
protezioni veloci, spirito di servizio e predisposizione all'insegnamento.
b) ASPIRANTE PRIMO DI CORDATA. Persona che intende migliorare le proprie capacità
di progressione e approfondire le proprie conoscenze tecniche, anche per metterle
a frutto nella propria Sezione. E' richiesta la capacità ad affrontare almeno il IV
grado, una sufficiente esperienza su vie di più tiri, la conoscenza di base delle
tecniche di progressione, di assicurazione del primo di cordata, di discesa in corda
doppia e di realizzazione di soste.
Posti disponibili 15, iscrizioni entro il 30 giugno
A breve, tramite la newsletter nazionale, verrà pubblicato il programma
dettagliato, con i relativi costi.
Per tutte le informazioni e per le iscrizioni venire in sede il giovedì sera oppure
rivolgersi a:
Daniele CARDELLINO Cell. 366 3247130
daniele.cardellino71@gmail.com

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   31 Agosto / Settembre 2023 - Trekking dell'Adamello (E)


Il trekking estivo che la sezione di Torino da tempo organizza si terrà quest'anno
nel parco Adamello Brenta.
Si partirà risalendo la valle di Saviore per raggiungere il rifugio Baita Adamé, dal
quale attraverseremo, trasversalmente una dopo l'altra, le valli che dal ghiacciaio
scendono verso Ovest in territorio Lombardo, fino a raggiungere il rifugio Garibaldi
ed infine il paese di Temù, dove ritroveremo le auto che il primo giorno gli autisti
avranno piazzato con il loro consueto andirivieni, questa volta in Val Camonica.
Se il tempo ce lo permetterà, daremo al grande ghiacciaio soltanto un'occhiata dalla
vetta del Monte Plem: abbiamo rinunciato in anticipo a percorrerlo, aspettandoci che
ai primi di settembre non sarà in condizioni così attraenti.
Un giro in Lombardia, quest'anno, dopo il Piemonte, la Francia, la Slovenia, il
Trentino, l'Alto Adige degli anni scorsi.
2015: l nevai della Bessanese
2016: L'aspro Piccolo Moncenisio
2017: Queyras, coi grifoni de "Les Alpes du sud"
2018: Triglav, Krn e crauti
2019: Lagorai e Cima d'Asta
2020: Da Braies a San Candido, circumnavigando le Tre Cime.
2021: Elva, le sorgenti del Maira ed il grande altopiano della Gardetta, sorvegliato
dalla Rocca La Meja
2022: Fassa - Sasslong - Gardena (anche col bus)?
?
Troverete foto e resoconti nei nostri notiziari e gruppi Facebook a partire da metà
settembre.

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   16 - 17 Settembre 2023 - Lavori di manutenzione bivacco Pol (3173 m) (E)


Località di partenza: Valnontey 1660 m
Dislivello in salita: 1520 m
Tempo di salita: 6 h
Difficoltà: F+/PD
Il bivacco Pol è situato sulla sommità dell'alto ed imponente sperone roccioso,
inserito fra le colate meridionale e centrale del ghiacciaio della Tribolazione che, con
il passare degli anni, si stanno progressivamente ritirando.
Tra tutti i bivacchi della Sezione di Torino è probabilmente il meno frequentato e,
sicuramente, quello con l'accesso più lungo ed impegnativo.
Sono ormai trascorsi quasi sette anni dall'ultimo intervento di manutenzione.
Infatti, nel 2017, eravamo saliti 2 volte per riparare la porta, sostituire i coprimaterassi
e le federe, dare l'impregnante e fare tutta una serie di altri lavori
necessari.
Poi, negli scorsi anni, complice anche il periodo del Covid, lo abbiamo un po'
trascurato...
Al momento non ci è stata segnalata nessuna particolare criticità, ma è necessario
andare a fare almeno un po' di pulizia ed un sopralluogo per verificarne le condizioni.
(Se nel frattempo qualche socio avesse l'occasione di salire al bivacco o fosse a
conoscenza di qualcuno che voglia andare, lo pregherei di comunicarmelo, in modo
da poter usufruire di ulteriori informazioni.)
L'avvicinamento è molto lungo, gli zaini, con l'eventuale materiale per i lavori, non
saranno certo leggeri però la salita al bivacco è già una gita di grande soddisfazione!
L'itinerario, nella prima parte, percorre il fondovalle con comodo sentiero, poi, dopo
aver attraversato i torrenti che scendono dal ghiacciaio, si inerpica sulla morena con
percorso più impervio e faticoso.
La seconda parte della salita si compie su balze rocciose, in parte attrezzate con
catene; con percorso esposto e delicato.
......Il tutto per giungere in uno dei luoghi più spettacolari dell'intera cerchia alpina.
Dallo sperone ove è ubicato si può godere dello stupendo scenario che, a valle,
abbraccia tutta la Valnontey; a monte incombe il Gran Paradiso.
Chi ha voglia di vivere un'esperienza come questa?
Per la salita al bivacco è indispensabile un buon allenamento e la capacità di
procedere su terreno esposto e delicato.
Termine iscrizioni: giovedì 7 settembre
Attrezzatura : imbracatura, longe o fettuccia, 2 moschettoni a ghiera,
casco.
abbigliamento idoneo alla quota, sacco lenzuolo, pila
fontale.
Ritrovo di partenza : Piazza Rebaudengo h. 5.00
Coordinatore di gita : Daniele CARDELLINO Cell. 366 3247130
daniele.cardellino71@gmail.com

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   24 Settembre 2023 - Traversella (1000-1250 m) (A)


Località di partenza: Traversella (Valchiusella, IVREA)
Tempo di avvicinamento: 30 minuti
Difficoltà: dal 2 all' 8a
Esposizione: Sud/Ovest
Descrizione:
Dal casello di Ivrea, prendere direzione Cuorgnè (a sinistra) e svoltare dopo circa 7
km. a destra seguendo le evidenti indicazioni per la Valchiusella e Traversella.
Dal piccolo parcheggio all'interno del paese di Traversella, parte un unico sentiero
che in circa mezz'ora di cammino conduce al rifugio "Bruno Piazza", alla palestra di
roccia e lungo il sentiero delle Anime (con incisioni rupestri). I 18 settori hanno più
di 300 linee con difficoltà dal 2° grado all'8°, quindi copre tutte le esigenze, da
quelle formative a quelle per mettersi alla prova. Essendo un sito storico, la
chiodatura è molto varia e deve essere valutata attentamente dai primi di cordata.
Riproponiamo questa uscita, non effettuata a maggio causa maltempo, nella
speranza che le adesioni possano essere numerose anche fra i più giovani; la
Falesia ha un settore con chiodatura ravvicinata, dedicato ai ragazzi, pertanto
potranno aggregarsi anche le persone che vogliono progredire come primi di
cordata.
Attrezzatura : da arrampicata (obbligatorio: casco, imbrago,
scarpette, 2 moschettoni a ghiera)
Mezzo di trasporto : Auto private
Ritrovo di partenza : Corso Regina Margherita (ex Istituto Maffei)
Coordinatori di gita : Alberto BELLO Cell. 324 9521693

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   30 Settembre 2023 - Parco della Rimembranza (E)


Il parco della Rimembranza offre ogni genere di percorso da quello più dolce a quello
più ripido. C'è quindi pane per ogni genere di denti e vedremo sul posto, in base ai
presenti, quale itinerario scegliere. L'ambiente è sempre curato e piacevole,
provvisto qua e là di utili panchine. Si può raggiungere il punto di partenza (Pian
del Lot) in auto o con il bus n. 70.
Chi è interessato mi contatti per telefono per ritrovo e orari, grazie.
Coordinatrice di gita: Laura REGGIANI Cell. 335 68 14 056
Tel. 011 38 88 59

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   8 Ottobre 2023 - Becca d'Aver (2464 m) (E)


Dall'area attrezzata di Champlong (raggiungibile in auto da Torgnon e poi dal colle
di St. Pantaleone) si vedono bene le due punte e la larga spalla che le collega; si parte
seguendo l'interpoderale per il col di Bornes, e dietro la cascina, si sale a sinistra e
poi a destra verso una presa dell'acqua, poi su terreno ripido fin sopra i larici, mentre
si allarga il panorama sulla valle centrale e sull'alta Valtournanche. Sopra i larici,
si attraversa il pendio verso nord, giungendo ad un colletto.
Si prosegue verso la valle centrale fino ad una baita; dietro la baita, a pochi metri,
c'è la cappellina dedicata alla Madonna, e una croce; salire dietro la cappellina e in
pochi minuti sarete sulla Becca d'Aver 2464 m (panorama spettacolare).
Volendo, dalla cima si può scendere lungo il largo dosso che collega le due punte fin
sotto la Cima Longhede e risalire in una decina di minuti i pochi metri che vi
separano da questa vetta 2416 m; prestare attenzione agli ultimi dieci metri.
Discesa: è possibile seguire l'itinerario di salita oppure introdurre una variante, che
sarà valutata al momento.
Ritrovo: P.zza Rebaudengo h.7.45
Dislivello: 800m
Località di partenza: area attrezzata di Champlong (1650m)
Attrezzatura: da escursionismo
Coordinatore di gita: Marco VALLE Cell. 347 6510744

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   28 Ottobre 2023 - Spiaggia del Meisino (E)


Inizieremo il percorso dove lo abbiamo interrotto nella gita precedente (ex
Galoppatoio) per goderci un angolo di "mare" nel cuore di Torino.
La spiaggia....è veramente una spiaggia dove sarà possibile, volendo, camminare a
piedi nudi nella finissima sabbia del fiume.
Chi volesse fare un tuffo in Po...ricordi il costume da bagno!!!
Per orari e ritrovo come sempre...ci sentiamo.
Coordinatrice di gita: Laura REGGIANI Cell. 335 68 14 056
Tel. 011 38 88 59

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ATTIVITÀ SVOLTA


   26 Febbraio 2023 - Pitre de l'Aigle


La meteo prometteva una finestra di bel tempo fino alla tarda mattinata, prima di
cedere il passo a due giorni di copiosa nevicata.
In nove valorosi ci presentiamo al ritrovo nella frazione Villardamont sopra
Pragelato e un bel sole ci spinge a indugiare in po' in partenza prendendocela
comoda, ma già alle 9,30 cala il sipario di nebbia e lentamente inizia a nevicare.
Proseguiamo con qualche difficoltà legata alla scarsa visibilità, e alle 11,30
raggiungiamo il colle da cui il crestone (pelato) conduce in vetta, a cui rinunciamo
senza esitazioni.
La discesa
all'inizio è
surreale, ma poi
con il migliorare
della visibilità ci
regala qualche
curva di
soddisfazione.
Poi il rientro è storia di togli e metti gli sci, mentre la nevicata cresce di intensità e
ci accompagna fin quasi alle porte di Torino.
Un grazie speciale a Lorenzo che ha coordinato la gita, aiutandoci per una volta a
non conformarci alla legge delle previsioni.
Marco VALLE

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   11 Marzo 2023 - Ciclabile di Ferriera


11 marzo ore 7: dal balcone vedo montagne burrascose, pallido sole, vento discreto
(ieri era fortissimo...):
nessuno disdice la presenza quindi coraggiosamente si parte.
A Ferriera una Maria Alotto molto in forma e un bellissimo arcobaleno ci danno il
benvenuto. Come da programma ci mettiamo in marcia lungo la ciclabile: le gambe
vanno lentamente, lingue e orecchie invece a pieno ritmo. Le montagne sono
imbronciate, cade qualche goccia portata dal vento ma noi, indomiti, andiamo avanti.
Verso dove? Forse S. Ambrogio o forse no. Il sentiero non si trova ma nessuno si
preoccupa, si va un po' a caso: l'importante è la compagnia.
Ci affezioniamo ad un certo ponte sulla Dora (che attraversiamo ben quattro volte!!!)
ma alla fine ci accampiamo sulla riva del fiume per la sosta pranzo al sole e al riparo
dal vento.
In conclusione abbiamo
fatto più chiacchiere
che passi (era proprio
quello che ci voleva...)
ma siamo tutti
soddisfatti e chiudiamo
la giornata in bellezza
con un buon gelato.
GRAZIE Maria !!!!!
Laura REGGIANI

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   26 Marzo 2023 - Punta Cerisira


Accingendomi a scrivere la relazione della gita, ho dato un'occhiata alla precedente
relazione, in cui una pioggia battente aveva convinto a rientrare i tre partecipanti
senza neppure uscire dalla macchina.
Questa volta le cose sono andate in modo del tutto differente; infatti, gli iscritti
presenti alla partenza erano 13 e non solo tre e la pioggia non era abbondante ma
solo una leggera pioggerella primaverile.
Proprio per non deludere le aspettative, siamo partiti lo stesso, sci a spalle da
Giordano in quanto l'innevamento, almeno in basso, non era dei migliori, sufficiente
però ad impedire l'accesso alle auto a Ribba.
Da Ribba a Bout du Col abbiamo percorso la stradina che da giovedì, quando siamo
andati a provare la gita, alla domenica, si è completamente liberata dai 40 centimetri
di neve che la ricopriva.
Arrivati al pianoro abbiamo finalmente calzato gli sci e iniziato a salire seguendo il
percorso del sentiero per il Lago Verde.
Poco sopra, la pioggia è cessata, virando in una nevicata leggera.
Arrivati al traverso esposto, la situazione è ulteriormente cambiata: si è alzato il
vento, la nevicata si è infittita e la temperatura è precipitata.
A questo punto abbiamo dato forfait e, tolte le pelli, abbiamo fatto ritorno.
Nota positiva, la neve appena caduta ci ha permesso di goderci le poche centinaia di
metri di dislivello appena saliti.
Alle macchine ci siamo comunque consolati con due bottiglie e due dolci.
Marco BARBI

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   12 Marzo 2023 - Rocca dell'Abisso


Caldo, neve, vento e pioggia sono gli ingredienti che, nelle ultime due settimane, si
sono mescolati e rimescolati in tutte le combinazioni possibili, rendendo molto
difficile scegliere un itinerario di scialpinismo soddisfacente e, soprattutto, sicuro.
Così, dopo giorni di consultazioni frenetiche di bollettini meteo e valanghe, siti di
relazioni, libri, amici, amici di amici, cartomanti e oroscopi... si finisce per
confermare la gita a calendario! Come dire, ad ottobre si era visto lungo!
Certo però che la situazione generale non è molto allettante, così dopo qualche
incertezza e rinuncia ci ritroviamo solo in sei iscritti.
A Limonetto arriviamo tra i primi ma è questione di pochi minuti e il piazzale si
riempie di scialpinisti e ciaspolatori: anche oggi non soffriremo la solitudine.
Per fortuna, nella zona sono possibili più itinerari e quindi la folla si sparpaglia:
qualcuno devia subito per il Chiamossero, dove il sole inonda già la poca neve
rimasta, altri più avanti prendono per la Bastera e la Punta Lago dell'Oro. Anche
noi siamo tentati da questo itinerario, che nessuno ha mai percorso, così facciamo
una piccola deviazione fino ad arrivare in vista del canale iniziale, che però appare
molto poco invitante, quasi del tutto senza neve. Breve consulto e si torna all'idea
originaria: Rocca dell'Abisso doveva essere e Rocca dell'Abisso sia!
Continuiamo così il lungo viaggio nei valloni e valloncelli, tra sole e ombra, neve già
cotta e tracce gelate.
Il passaggio del ripido canalino che
conduce ai pendii superiori è decisamente
disagevole e lo superiamo sci a spalle,
come tutti.
Ancora un po' di fatica e siamo tutti in punta, dove è piacevole fermarsi vista la
temperatura gradevole.
La discesa è un susseguirsi di neve varia: a tratti (pochi) bella e a tratti (tanti)
sciabile ma senza eccessivo divertimento. Il canalino è un esercizio di pura derapata
tecnica, fortuna che è breve. Di pendio in pendio, cercando sempre le esposizioni
migliori, arriviamo alla stradina finale che in breve ci riporta sui pochi metri di pista
che sovrastano il parcheggio.
Qui, con il sottofondo della musica che arriva dal vicino bar, riordiniamo con calma
l'attrezzatura e chiudiamo con una fetta di panettone.
Mariateresa BOLLA

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   7-11 Aprile 2023 - Scialpinismo nel Gran Sasso


Partecipanti, 12:
Federica, Feli, Gianni, Giorgio, Guido, Igi, Marco B., Marco O., Mariateresa, Renzo,
Silvana, Teddy.
Un resoconto nel quale si parlerà più di cucina che di scialpinismo.
Partiamo il venerdì di Pasqua per l'Abruzzo confidando che le previsioni, ancora
incerte, si rivelino benevole. La nostra "sporca dozzina" torinese è accolta con
calorosa ospitalità nella singolare residenza di Castel del Monte, sul versante sud
del Gran Sasso, dove ci attende una ricca cena con pasta alla mugnaia e
naturalmente arrosticini e bistecche di agnello.
Sabato, diretti al Monte Camicia, arriviamo sull'altopiano di Fonte Vetica mentre
dalle nuvole che coprono le cime inizia a scendere qualcosa tra il nevischio e la
pioggerella. Due locals stanno partendo per il Monte Tremoggia, itinerario più
diretto e più breve del Camicia. Dopo breve consultazione decidiamo di seguirli. Ci
incamminiamo per uno stretto canalino innevato che incide un paesaggio desolante,
erba gelata coperta di brina.
Verso il monte Tramoggia - Foto di Marco Orsini
Ma l'innevamento quest'anno è così. Mentre le nuvole si abbassano minacciose, ci
riuniamo per decidere di proseguire in fila indiana. Con l'aiuto del GPS tocchiamo
nel più completo white-out la cima del Monte Tremoggia, segnata da un mucchio di
sassi già coperto di neve nuova, al culmine di un largo dosso spelacchiato dal vento.
Rapido dietrofront, un primo tratto a piedi e poi, usciti gradualmente dalle nubi,
una divertente sciata nel canale con curve molto strette.
Spuntino al classico ‘bar della stazione' in quel di Bazzano mentre fuori pioviggina.
Rapida visita a l'Aquila, città praticamente deserta e ancora in ricostruzione. Poi
trasferimento a Montorio al Vomàno, non lontano da Prati di Tivo, sul versante
settentrionale del Gran Sasso, per sistemarci in un agriturismo in posizione super
panoramica, se si riuscisse a vedere qualcosa.
Oggi, giorno di Pasqua, sarebbe destinato al Corno Grande ma, viste le previsioni, lo
rimandiamo a domani, ultimo giorno. Saliamo a Prati di Tivo su una strada
imbiancata che attraversa un bosco invernale, mentre da un tetto di nubi cade la
solita pioggerella mista a neve. Renzo, Feli e Fede partono a piedi lungo una
stradella boschiva, gli altri in sci vanno in esplorazione verso la Madonnina, primo
tratto della via normale al Corno Grande, seguendo gli impianti quest'anno fermi.
Entrati dopo un'oretta nella nebbia fittissima, ormai a poca distanza dalla
Madonnina, su pendii sempre più ripidi e carichi di neve fresca, ci ripariamo presso
i provvidenziali paravalanghe e cambiamo assetto. Discendiamo con cautela uno alla
volta i primi 100 m. La neve appena po' pesante ma ben sciabile, più in basso, dove
torna la visibilità, diviene gessosa.
Tornati al parcheggio, decidiamo di muoverci ancora un po'. Ripelliamo e ci avviamo
lungo la stradina che scollina nella Val Maone. Intanto smette di nevischiare e le
nubi si alzano un po'. Attraversiamo un bellissimo bosco di faggi con tanta neve
appiccicata ai rami.
Nella Val Maone - Foto di Marco Orsini
Dal punto culminante sul dosso divisorio tra le due valli percorriamo in discesa un
tratto suggestivo sotto ripidi pendii, per fortuna non troppo carichi. Entrati nella Val
Maone le nebbie si diradano e possiamo ammirare le scoscese pareti di splendida
roccia calcarea che sostengono a sinistra il Corno Piccolo e a destra il Pizzo
d'Intermesoli. Risaliamo per un po' la valle fino allo sbocco del Vallone dei Ginepri,
poi torniamo. Mentre riprende a nevischiare siamo di ritorno al parcheggio dove
ritroviamo gli altri amici. Meritato spuntino al bar degli impianti. Pomeriggio di
riposo e cena all'agriturismo con gli ‘avanzi' del pranzo di Pasqua, che raggiunge il
culmine con un meraviglioso timballo.
Pasquetta. Previsioni come al solito. Vorremmo almeno esplorare il versante
Assergi e Campo Imperatore. Ma ci avvisano che la sezione superiore degli impianti
è chiusa per il vento. Nulla da fare. Cerchiamo un'alternativa per una semplice
camminata e proviamo a cambiare zona.
Ci dirigiamo a Campotosto sul grande lago omonimo, uno degli invasi artificiali più
vasti del paese, a nord ovest di Montorio al Vomàno. Pioviggina e tira vento, senza
speranza. I quattro più a corto di ferie pensano giustamente di rientrare a Torino
oggi stesso. Noi rimasti ci avviamo verso il vicino monte Cardito, percorso che
dovrebbe essere molto panoramico sul lago.
I container a Campotosto - Foto di Federica Raineri
Attraversiamo il paese di case vuote, ancora disastrate dal terremoto del 2009,
crepate, ingabbiate, puntellate, deserte. Dei container ospitano la farmacia, le poste,
il negozio di alimentari, la chiesa e il bar trattoria "da Peppina" e formano una
piccola piazza. Dal paese seguiamo una stradina che risale ampi dossi spogli e lunari
al cospetto delle severe montagne spruzzate di neve del massiccio della Laga che a
tratti sbucano dalle nebbie. Il lago lo avvistiamo per pochi minuti. Al rientro, mentre
riprende a piovigginare, onoriamo la Pasquetta in trattoria. Ambiente verace e
atmosfera da paese. Amatriciana e gricia, entrambe eccellenti come la bistecca di
pecora. La sera all'agriturismo ultima cena di gran classe con rintroceri e arrosto di
maialino.
E arriva il momento di rientrare anche per gli ultimi irriducibili, allietato dalla
cerimonia del taglio della colomba, portata da Torino e rimasta finora intonsa, che
finisce affettata e gustata sul coperchio di una spazzatura all'esterno di un autogrill
troppo affollato.
In conclusione, se le previsioni erano poco promettenti, ogni volta la realtà le ha
superate in peggio, lasciando davvero poche possibilità, che peraltro abbiamo cercato
di sfruttare al meglio. Il gruppo, pur costretto a improvvisare man mano obiettivi di
ripiego, è stato sempre coeso, l'ottimismo non ci ha mai abbandonati e non abbiamo
mai perso il buon umore, soprattutto nei momenti conviviali allietati dalla eccellente
ospitalità e dal buon vino locale.
Legenda:
Pasta alla mugnaia: rotolini di pasta fatta a mano, conditi con ragù rosso di agnello
Timballo: lasagne di crespelle, condite con formaggio, piccole polpette, besciamella e
sugo rosso
Gricia: amatriciana in bianco
Rintroceri: passatelli di farina e acqua conditi con ragù bianco
Igi SALZA

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   16 Aprile 2023 - Rognosa del Sestriere


Bella salita alla Rognosa di Sestriere da Sestriere Borgata. Gita in ottime
condizioni, agevoli anche gli ultimi metri prima dell'uscita al colle grazie ad una
buona copertura nevosa e all'ottima traccia. Saliti con calma, tra chiacchiere,
allegria e un po' di fatica.
Dieci soci quasi tutti in punta ma sicuramente tutti contenti di questa bellissima
giornata di sole, neve, montagna, amicizia e splendide curve.
Discesa meravigliosa su ottima trasformata e sci ai piedi alla macchina.
Luca MARMO

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   28 Aprile - 2 Maggio 2023 - Grande Traversata dell'Elba (GTE)


Eh sì, dopo tanto consultare di previsioni meteo, cartine e itinerari, scrivere mail ai
gestori degli alberghi per aumentare il numero di partecipanti...eccoci al dunque. Si
parte per la Gran Traversata Elbana!
Siamo 20 persone che si trovano in sincronia quasi perfetta a Piombino e altre 3 che
ci raggiungeranno la sera direttamente a Patresi, punto di partenza per la GTE che
svolgeremo da ovest a est nei tre giorni successivi. Le previsioni, come spesso capita
in questi periodi di siccità.... sono piovose! Viaggio tranquillo in traghetto fino a
Portoferraio, bus fino a Patresi animato da terribili bigliettai e arrivo all'hotel S.
Stefano con ottima accoglienza da parte del proprietario Vincenzo, un gran
riferimento per la GTE. Gran cena con tramonto da cartolina e qualche canto, poi
tutti a nanna.
29 Aprile
Iniziamo subito la GTE con una bella salita con cielo nuvoloso ma in un ambiente
incontaminato, punteggiato da fioriture di cisti e lavande tra boschi di eriche,
corbezzoli, mirti e pini.
La bella mulattiera si avvicina lentamente al Monte Capanne, una struttura
rocciosa di aspetto arcigno che costituisce l'altura più prominente dell'Elba e
raggiunge i 1000 metri. Entrando e uscendo dalle nubi, con qualche goccia di pioggia
qua e là, contorniamo in alcuni tratti il crinale e in altri lo seguiamo sul filo con aereo
cammino.
Alla località La Tavola, nome quanto mai propizio, facciamo una sosta picnic
approfittando di uno squarcio che ci consente di ammirare la baia di Marciana
Marina. Poi ci dividiamo in due gruppi: uno percorre la GTE che contorna il monte,
l'altro prosegue più direttamente lungo la divertente via attrezzata in cresta fino in
cima al Capanne. Ci riuniamo poi al Malpasso.
Da qui soltanto più discesa (che
ogni tanto si ostina a salire...)
attraverso il cosiddetto Santuario
delle Farfalle che però, in questa
giornata umida e poco assolata,
non si fanno vedere. Infine,
arriviamo alla nostra casetta
incantata nella foresta, la Fonte
di Zeno, dove veniamo accolti con
grande cordialità. Bei momenti di
sole nel silenzio del bosco, sorseggiando le gustose birre locali sotto un enorme cedro
dell'Himalaya. Un po' ammonticchiati, perché il nostro numero eccede la
disponibilità di posti, ci arrangiamo per la notte dopo avere consumato una cena
indimenticabile.
30 Aprile
Oggi ci attende una tappa dal grande sviluppo, con molti saliscendi e lunghi tratti
immersi nella vegetazione fiorita, a quota man mano più bassa, dovendo
attraversare la piatta parte centrale dell'isola. Scavalchiamo un primo Colle Reciso,
tra campi e foreste, quindi approdiamo al Colle di Procchio, tocchiamo un ulteriore
Colle Reciso e scendiamo infine a Case Marchetti. La varietà di fiori ci incanta e
compensa la povertà di panorami: ginestre, ciclamini, papaveri, cisti di tutti i colori,
asfodeli, orchidee, pervinche e ancora...
Dopo un lungo, lungo camminare ci attende finalmente l'albergo in prossimità di
Magazzini. La corsa alle stanze, ansiosi di scrollarci di dosso l'umidità, mette in crisi
la gestrice, ma tutto si risolve per il meglio.
Piove tutta la notte, quella pioggerella insistente che al mattino non mostra alcuna
intenzione di smettere. Per non sbracare del tutto e semplificare la logistica della
ritirata, si decide di traversare su Porto Azzurro, sulla costa sud, e da lì prendere un
autobus per Capo Pero, nei pressi di Cavo, dove termina il trekking e dormiremo.
Giunti sulla cresta dove il sentiero si biforca, da una parte per Porto Azzurro
dall'altra per il proseguimento della GTE, si palesa improvvisamente un gruppo di
irriducibili, di quelli che, bagnato per bagnato, tanto vale proseguire e completare la
traversata. Così mentre alcuni scendono, gli altri riprendono a salire. I primi, appena
giunti a Porto Azzurro, riescono ad acciuffare al volo un autobus che per l'ora di
pranzo li porta a Capo Pero. Gli altri intraprendono un lungo girovagare sulla cresta,
che nuovamente si innalza fino circa 500 m e offre scorci molto belli sui monti che
ornano il crinale e sulle due coste, da un lato la Rada di Porto Ferraio e dall'altra
Porto Azzurro prima e poi Rio Marina. Con le nebbie che vanno e vengono, l'ambiente
risulta selvaggio e la visione del Volterraio con la sua fortezza è ancora più severa.
Si susseguono diversi saliscendi per scavalcare la Cima del Monte, il Monte
Capannello e il Monte Strega finché abbandoniamo la GTE per portarci verso Capo
Pero. Nei pressi delle miniere di Monte Calendozio, tra terre rosse per gli ossidi di
ferro, ci rincontriamo con l'altro gruppo che ha visitato la miniera e insieme
scendiamo al delizioso B&B di Capo Pero.
La cena nel ristorante poco lontano soddisfa i palati più esigenti e suggella la fine
del trekking. Ora non rimane che riprendere domani l'aliscafo per Piombino e
salutarci.
In conclusione un'isola verde, ma proprio verde, ricca di profumi e di colori (miniere
comprese!), una cucina ricca e varia, scorci decisamente non ancora estivi ma
comunque suggestivi.
Abbiamo gustato angoli dell'Elba meno noti, dall'estremo ovest di Pratesi alla punta
di Capo Pero, godendo di un volto dell'isola inconsueto, autentico e di grande bellezza
naturale.
Riassaporare la bellezza di camminare insieme, alternando silenzi e chiacchierate
con il compagno di viaggio di turno, ci ha fatto proprio bene. Grazie a tutti noi per la
compagnia e per l'allegria!!!
Federica RAINERI
Igi SALZA
Marco VALLE

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   29 Aprile 2023 - Ex galoppatoio militare


In una bellissima giornata di sole abbiamo camminato sulle sponde del Po e goduto
della compagnia degli amici di sempre.
Dal ponte di Sassi i più veloci hanno raggiunto la passerella pedonale sul fiume con
l'intenzione di osservare le nutrie che però...non si sono presentate
all'appuntamento. I meno veloci dopo un breve tratto verso la chiesa Madonna del
Pilone hanno fatto dietro front e preceduto gli altri in direzione Galoppatoio. Breve
sosta in vista della confluenza Po /Dora poi eccoci nel "nuovo" Parco: nuovo nel senso
di aperto al pubblico (prima era visibile solo dall'esterno) ma purtroppo ancora privo
di arredi: le panchine ogni tanto sarebbero gradite. Infatti, in mancanza d'altro ci
siamo accontentati di un enorme tronco su cui tutti ci siamo sistemati per la nostra
sosta-pranzo in un bosco selvaggio per niente cittadino.
La passeggiata è proseguita nel pomeriggio fino all'inizio del parco del Meisino:
ritorno al punto di partenza con bus di linea.
Come sempre abbiamo mosso più la lingua che i piedi ma...anche di questo abbiamo
bisogno.
Laura REGGIANI

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   28 Aprile - 2 Maggio 2023 - La Roche Brune


La tanto desiderata Ormelune, dovrà attendere
ancora il suo momento, ma un primo sopralluogo,
degno di nota, è stato compiuto.
Tra acciacchi, matrimoni e impegni vari,
l'alzataccia e la scarsa fiducia nella finestra di sole,
al ritrovo in Piazza Rebaudengo, alle 5, siamo solo
in 3: Daniele, Maria Teresa ed io.
Il cielo, pur nel buio, non lascia presagire nulla di
buono ma noi fiduciosi saliamo in macchina alla
volta di Usellière 1926 m (Valgrisenche).
Qui, parcheggiata l'auto, carichiamo gli sci in
spalla per percorrere un breve pezzo della strada
poderale che conduce alle baite Grand Alp; dopo
una prova di equilibrismo per attraversare il
torrente sulle sole traversine metalliche possiamo
finalmente calzare gli sci.
Un lungo falso piano ci porta alla base degli erti
pendii dove è già scesa ed assestata una grossa
valanga. Il sole inizia a scaldare e la salita non necessita dei coltelli. Usciti dal ripido
canale abbiamo percorso i primi 680 m di dislivello, ma la pendenza e il gran caldo
ci fanno concordare che è meglio scendere.
In un batter d'occhio siamo nuovamente alla base del valangone, con una sciata che
non avremmo neanche immaginato così "bella", date le condizioni.
Che fare? Il sole va e viene e dovrebbe arrivare poi il brutto tempo.... Maria Teresa
suggerisce di "ripellare" per collezionare almeno1000 m di dislivello e così
rimettiamo le pelli, dopo averle accuratamente... strizzate.
Vai che vai ci avviciniamo al Col du Mont e così...giacché siamo venuti fin qui...si
prosegue. Il traverso sotto il colle non ci convince troppo e decidiamo di seguire delle
tracce più ripide sulla sinistra e...arriviamo solo fin lì...e poi fin là finché un ometto
di pietra ci fa fermare.
Siamo sulla punta La Roche Brune 2724 m. Il sole va e viene e così, tolte le pelli,
recitata la nostra preghiera, decidiamo di scendere, approfittando della ancora
buona visibilità.
La neve ci regala anche qualche bella curva per poi obbligarci, nel falso piano, a
spingere come su una pista di fondo. Con un po' di fatica arriviamo nuovamente al
ponte che ormai non ci spaventa più. Alle baite una breve sosta per il pranzo e poi a
piedi all'auto. Sono le 14 ed inizia a scendere una leggera pioggerella ma ormai poco
importa. La gita ci ha dato comunque soddisfazione, il vallone è davvero bello e
torneremo senz'altro per la desiderata Ormelune.
P.S.
i 1000 m di dislivello alla fine sono stati ampiamente superati.... non c'è da fidarsi
di certi compagni di gita....
Marta RAINETTO

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   14 Maggio 2023 - Quinzeina


La gita proposta era la semplice escursione alla Quinzeina, percorso panoramico,
non impegnativo e senza particolari difficoltà.
Le previsioni meteo davano tempo più che accettabile, quindi i sette partecipanti
fiduciosi accompagnati dal simpatico quattro zampe Asch hanno raggiunto Pian del
Lupo punto di partenza previsto per l'escursione; ma invece del parzialmente
soleggiato previsto il percorso di salita si è presentato ai partecipanti piuttosto
nebbioso e con poche speranze di trovare il sole in vetta.
"... non sembra anche a voi che la nebbia stia salendo? "
Superata la metà del percorso è pure comparsa la neve fresca che, normalmente
assente a maggio, a causa di recenti perturbazioni è venuta a complicare la salita
rendendo scivolosi i passaggi fra rocce ed erbe. Conquistata da tutti la vetta con
visibilità ridotta al minimo, scarponi inzuppati, umidità al 100%, dopo una breve
sosta per rifocillarci, abbiamo affrontato la discesa cercando di ridurre al minimo gli
scivoloni sulla neve marcia e di salvare dal fango il fondoschiena.
Soddisfazione dei partecipanti piuttosto modesta, fatta eccezione di Asch che libero
di scorrazzare per prati e rocce incurante della nebbia e della neve si è divertito (e
sporcato) come non mai. Una breve sosta al bar a Santa Elisabetta, a cui Asch non
ha potuto partecipare, ha ristabilito l'equilibrio risollevando il morale a tutti.
Alberto GUERCI

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SERATE IN SEDE


   9 Marzo 2023 - L'anno passato (in fotografia)


Anche quest'anno, la serata che ha riassunto la scorsa stagione, è stata presentata
dai rappresentanti le "tre anime" dell'associazione:
- Daniele con la consueta sequenza di foto accuratamente montate.
- Laura, per il gruppo delle "lumache stanche", che poi tanto stanche non sono e
- Daniela, per il gruppo dei ragazzi, sempre più impegnati in attività coinvolgenti
e di un certo livello

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VITA SEZIONALE


   25 Febbraio 2023 - Carnevale in Sede


La scusa oggi è il carnevale anche se da qualche giorno è quaresima. Sarà una colpa
grave? Io non credo...! Tanti di noi fanno quaresima tutto l'anno tra acciacchi vari e
solitudine! Oggi invece siamo contenti di vederci in tanti (siamo in 22) e dopo il
consueto aggiornamento sulle proprie e altrui patologie siamo pronti per l'aperitivo
e per sederci a tavola in attesa delle pizze assortite.
E qui....SORPRESA !!! Accanto a ogni piatto c'è una maschera colorata, se la volti
trovi una frase saggia o spiritosa che ognuno è invitato a leggere ad alta voce:
"Se dalla tavola vai via...ti perdi tutta la compagnia".
"Chi fa da sé...fa molta più fatica".
" La montagna è come il vino, più la conosci più la vuoi vicino"... Ecc.
Complimenti alla "creativa" del gruppo: la nostra brava Iolanda, pozzo di idee e
fantasia.
Nel pomeriggio facciamo un nuovo gioco di società proposto da M. Grazia che oggi si
è rivelata una vera animatrice nonché specialista in bugie. Bugie dolci,
naturalmente, da tutti graditissime. Per finire in bellezza sono comparse alcune
maschere (sempre dalla fantasia di M. Grazia) per fare tra di noi quattro risate.
Laura REGGIANI

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   Lutti - In ricordo di Renato Casalicchio


Renato, nostro caro amico e socio della Giovane Montagna, ci ha lasciati.
Era la notte di uno dei primi giorni del mese di Maggio 2023.
Ha lasciato in silenzio famiglia e amici dopo tanti anni di sofferenza sopportata
con pazienza e rassegnazione.
Di lui rimane in tutti noi il ricordo della sua cordialità, disponibilità ed amicizia.
L'immagine che ci accompagnerà è legata alle sue passioni: la musica, il canto
(chi non lo ricorderà con la fedele armonica a bocca, allietarci in sede o al Rifugio
Reviglio?), la bicicletta e le osservazioni filosofiche nelle lunghe conversazioni.
Un ricordo particolare ed il nostro affetto alla cara moglie Giovanna e a tutta la
famiglia.
Gianni e Bruna RICCABONE

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