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Notiziario Sezione di Torino Marzo 2019



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.







ATTIVITÀ PREVISTA


   ATTIVITÀ PREVISTA


Cari amici, quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario
dall’inaugurazione del Natale Reviglio, e per celebrare questa ricorrenza
abbiamo pensato di organizzare il 16 giugno proprio al Reviglio la consueta
Benedizione degli Alpinisti e degli attrezzi, invitando i soci di tutte le sezioni
occidentali della Giovane Montagna.
Sarà un’occasione di festa speciale per noi e per la nostra “casa”; ovviamente,
perché sia festa vera, servono due ingredienti fondamentali, oltre
al festeggiato, che è già là e dal 1959 non si muove (per fortuna!):
1. gli organizzatori della festa (= cioè TUTTI NOI, ovvero chi potrà e vorrà
dare una mano per la riuscita della festa); l’appuntamento è per i lavori
d’apertura del Reviglio dall’1 al 4 giugno; rivolgersi a Daniele
CARDELLINO tel. 366 3247130 - daniele.cardellino@tin.it
2. gli invitati alla festa (= cioè TUTTI NOI, oltre ai soci delle altre sezioni
che vorranno festeggiare con noi); l’appuntamento è per il 16 giugno.
Per l’apertura serve un contributo di manodopera aggiuntivo per alcune
sistemazioni straordinarie rispetto alle stagioni standard, in particolare
per alcuni lavori in cucina. Come detto, abbiamo programmato di avviare i
lavori il primo giugno e fino al 4.
Per l’appuntamento con la Benedizione degli attrezzi e degli alpinisti,
servirà la presenza di alcuni volontari dal giorno precedente per facilitare
l’accoglienza dei soci che pernotteranno il 15 sera e per gestire al meglio
le varie incombenze. Trovate più avanti nel notiziario il programma di massima
della giornata.
Segnalate per favore in sede entro l’11 aprile la vostra disponibilità in
sede per i due appuntamenti, in modo da consentirci di programmare al
meglio l’evento.
Grazie sin da ora da parte mia e del Natale Reviglio!
Marco Valle

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   24 marzo - Passeggiata nel Parco Paleontologico Astigiano


Località di partenza ... : Frazione Valleandona, circa 8 km ad ovest di Asti
Descrizione: La gita è destinata alla scoperta dei reperti paleontologici
dell’Astigiano, noti a studiosi e ricercatori fin dal Settecento; negli ultimi
decenni si è manifestato un vivo interesse per salvaguardare e valorizzare
questo patrimonio.
Infatti fino a 1,8 milioni di anni fa il mare occupava tutta la Pianura Padana
fino all’arco alpino: l’area dell’Astigiano era un’ampia insenatura di mare
poco profondo, per cui il ritrovamento di fossili nelle nostre vigne e nei terreni
delle nostre colline è cosa frequente.
Il percorso si svolge prevalentemente in piano: partendo dalla frazione di
Valleandona dopo circa 45 minuti si raggiunge il parcheggio della Riserva
naturale di Valleandona e Valle Botto.
Questa è visitabile solo con visita guidata: il nostro accompagnatore, un
esperto del Museo Paleontologico Astigiano, ci guiderà alla scoperta degli
affioramenti fossiliferi.
Il ritorno avverrà per la stessa strada.
Dopo un breve spuntino, ancora da definire in un locale del centro di Asti,
raggiungeremo il Museo Paleontologico della città per una visita guidata.
Al termine si attraverserà in circa 20 minuti il centro storico di Asti per
raggiungere la stazione ferroviaria (partenza per Torino Porta Susa prevista
alle ore 16.10).
Equipaggiamento e Attrezzatura: escursionistici
Ritrovo di partenza.... : Porta Susa (binario 5), partenza treno, direzione
Asti, alle ore 8.49.
Arrivo a Villanova d’Asti alle 9.20.
Sul piazzale della stazione troveremo un bus privato che ci accompagnerà
per tutta la mattina.
Coordinatori di Gita ... : Piera AGNELOTTI tel. 348-0437923
Sandro ANSALONItel. 339-1531632
Termine prenotazioni . : tassativamente entro giovedì 14 marzo 2019.

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   31 marzo - Monte Albergian (3041 m) (SA)


Località di partenza ... : Souchères Basses 1475 m (Pragelato, TO)
Dislivello in salita ...... :1565 m Tempo di salita........: 4 - 5 h
Difficoltà ................. :BS
…… Avete ragione!
Il Monte Albergian non è una nuova proposta, se non ricordo male è
già il terzo anno che viene inserito nel Calendario Gite.
Vi chiedo scusa e cerco di motivare questa scelta.
L’Albergian è una delle più belle gite della zona, proprio per i motivi
che ne fanno una gita che difficilmente si trova in condizioni ottimali.
Il dislivello notevole è causato da una partenza relativamente a bassa
quota, che quindi richiede un innevamento abbondante, a meno di volersi
sobbarcare un lungo tratto con gli sci in spalle.
Per contro, in caso di innevamento abbondante, nella parte superiore
della gita è importante che ci siano condizioni di sicurezza.
Quindi, al momento di proporvi questa gita, spero che avremo le condizioni
ideali per poterla fare.
Altrimenti provvederò a trovare una gita alternativa.
Descrizione: Gita con dislivello importante, che necessita un buon allenamento,
ma sicuramente di grande soddisfazione.
Una classica della Val Chisone.
Si parte dal paese di Souchères Basses salendo per la strada forestale che
porta a Capanna d’Amont. Usciti dal bosco l’itinerario si presenta evidente,
risalendo l’ampio vallone. Si guadagna dapprima la Cote de la Saume, e,
risalendola, si percorre il pendio adducente all’evidente colletto a monte de
la Cote Blegier.
Per cresta si arriva con gli sci fin sotto la Croce.
Discesa per l’itinerario di salita.
Iscrizioni .................. : entro giovedì 28 marzo.
Equipaggiamento ...... : da scialpinismo
Attrezzatura ............. : ARTVA, pala, sonda
Ritrovo di partenza.... :parcheggio Euro Spin di corso Orbassano h 6,00
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Daniele CARDELLINO tel. 366 3247130 -
daniele.cardellino@tin.it

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   Sabato 6 aprile - S. Anna dei boschi Castellamonte (E)


Località di partenza ... : Chiesa di S. Anna dei boschi 540 m
Dislivello: ................ ± 100 m
Difficoltà: ............... nessuna, quasi tutto il percorso si snoda su strada
asfaltata
Descrizione: dopo aver parcheggiato le auto sul piazzale della chiesa,
scendiamo verso il laboratorio di Camerlo Corrado uno degli ultimi ceramisti
di Castellamonte, dove assisteremo a una dimostrazione sulle varie fasi
di lavorazione della ceramica della durata di 1,30 - 2 ore . Terminata la visita,
un breve sentiero ci condurrà sul luogo dove l’erosione dell’acqua ha
creato i castelletti. Sono questi dei particolari calanchi che causa le condizioni
meteo diverse, nel tempo si erano ridotti; attualmente sono stati eseguiti
alcuni lavori di manutenzione per ripristinarli. Il percorso per questa
1° parte di gita è di 1500 m tra andata e ritorno. Il signor Camerlo ha
chiesto un piccolo contributo pari a 2 euro cadauno, oppure 5 euro dando
però un oggetto in ceramica come ricordo.
Dopo aver pranzato al sacco al parcheggio, ci avvieremo verso il bivio del
santuario della Piovà ritornando per una carrareccia; questo percorso è di
circa 2000 m.
Come consuetudine concluderemo la gita a casa di Enrico Prinetto per un
tè o un caffè
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 8,45 h
Da Busano casa Prinetto alle 9,30 h
Coordinatori di gita: Enrico e Laura PRINETTO tel 012448403

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   13 aprile - Cima Baraccone di S. Giacomo (2898 m) (SA)


Località di partenza ... : Giordano di Prali (Prali, TO ) 1495 m
Dislivello.................. : 1403 m
Tempo di salita......... : 4 h
Difficoltà ................. : BSA
Descrizione: Visto che oramai da anni si propone la Punta Cerisira senza risultato,
proviamo con la sua vicina, la Punta Baraccone di S. Giacomo.
Da Giordano raggiungere Bout du Col utilizzando la strada o il sentiero estivo
che parte da Pomieri. Seguire il sentiero estivo per il rifugio Lago
Verde fino al ripido traverso detto Eitrangoulou: attenzione
all’attraversamento dei pendii della Costa Viaforcia ripidi e valangosi.
Si perviene così ad un ampio pianoro sotto la parete est della Gran Guglia;
sulla sinistra si aprono i pendii del vallone che porta alla Cerisira e al Baraccone
di San Giacomo. Mantenersi sulla sx in pieno nord, verso la cresta
che sale dalla Costa di Viaforcia alla Cerisira Superato il versante e raggiunta
quota 2500, spostarsi verso destra, superando in orizzontale il pendio
per la Cerisira e prendere quota non appena introdotti nel versante finale
del Baraccone, la cui punta è da subito evidente.
In caso di innevamento non perfetto ci si ferma al colle, 50 metri più basso
a sinistra.
Nel caso la salita non avesse soddisfatto i gitanti, le varianti sono numerose,
dalla Gran Guglia (con un facoltativo di circa 80 m e, se le condizioni
fossero consone, la discesa dal canale) oppure, con una risalita di circa
200 m si può salire l’agognata Cerisira, con esaltante discesa.
Coltelli necessari.
Attrezzatura ............. : da scialpinismo (obbligatorio: ARTVA + pala +
sonda) COLTELLI
Ritrovo di partenza.... : C. Orbassano, parcheggio di Lentini’s ore 06.00
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Marco BARBI tel. 3351078079

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   4/5 maggio - Parco Naturale Regionale del Beigua (E)


Dopo aver conosciuto la realtà del Geoparco del Beigua in occasione
di una bella serata all’assemblea Delegati di fine Ottobre a Genova abbiamo
deciso di inserirla come meta di una gita nel calendario.
Il Parco del Beigua nell’entroterra di Genova è una delle zone più importanti
dal punto di vista naturalistico della Liguria. La sua vicinanza al
mare unita ai forti dislivelli altitudinali tra i settori, al clima caratterizzato
da notevoli contrasti e alle condizioni meteorologiche spesso contraddistinte
da mutamenti repentini, sono alla base della diversità vegetazionale che
si riflette in un’altrettanta spiccata biodiversità riscontrabile in modo peculiare
tra la flora e la fauna del Parco.
Il comprensorio del Parco Naturale Regionale del Beigua è la più vasta
area naturale protetta della Liguria e custodisce gelosamente la storia geologica
della regione, raccontata attraverso affioramenti rocciosi, mineralizzazioni,
giacimenti fossiliferi e spettacolari forme modellate senza sosta
per effetto degli agenti esogeni. Per l’eccezionale patrimonio geologico
presente, nel marzo 2005 il comprensorio del Beigua è entrato a far parte
delle reti internazionali come Geoparco Europeo e Mondiale.
Successivamente, nel novembre 2015, lo stesso territorio è stato riconosciuto
come sito UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista dei Geoparchi
Globali (UNESCO Global Geoparks).
Offre un ottimo terreno meta di escursioni grazie ad una fitta rete di
sentieri (tra cui Alta via dei Monti Liguri) con la particolarità di panorami
mozzafiato tra mare e montagna.
Abbiamo la possibilità di effettuare una gita anche di due giorni ma
per il momento vorrei posizionarmi su una giornata sola il 5 Maggio e vi
chiedo innanzi tutto di fornire al più presto, entro il 7 marzo al più tardi la
vostra iscrizione. Sarà possibile prenotare una guida Ambientale escursionistica
per mezza giornata o giornata intera (con un costo indicativo di 10-
18 euro per persona per un gruppetto di 10-12 persone; max 25 partecipanti),
e definire un itinerario preciso di visita di una parte del parco. Il periodo
di Maggio è molto bello per fioriture e panorami in generale.
In base alle iscrizioni vedremo se possibile organizzare anche una escursione
della durata più limitata.
Abbigliamento .......... : da escursionismo
Viaggio.................... : auto private
Ritrovo .................... : da definire ma indicativamente alle 7:00
Iscrizione ................. : in sede entro il 7 Marzo
Coordinatore ............ : Guido VALLE cell. 3292305458 -
valle.guido@gmail.com

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   12 maggio - Orridi di Uriezzo e cascate del Toce


La Val d’Ossola insieme alla più selvaggia Val Formazza sono sempre
state considerate un po’ troppo “lontane” e pertanto dimenticate come
mete per gite ed escursioni. Per rimediare ho proposto di andare a visitare
le cascate del Toce aperte solo la domenica e gli orridi di Uriezzo forre
scavate dal torrente glaciale in recente epoca geologica. L’escursione proposta
è quindi una facile passeggiata geologica naturalistica alla scoperta
di quell’angolo di Piemonte che si spinge più a nord della confinante Valle
d’Aosta.
Come prima tappa raggiungeremo la cascata del Toce da sempre considerata
il richiamo turistico più significativo della valle. Stante la loro altezza
non aspettatevi di vedere un salto verticale in quanto l’acqua fluisce
su diverse balze rocciose originando una multiforme serie di giochi
d’acqua. Come curiosità sono visitabili solo di domenica quando l’Enel
(bontà sua) apre lo scarico di fondo della diga di Morasco per alcune ore.
Durante la settimana la cascata è solo una serie di rigagnoli che non merita
un viaggio fino là.
La Val Formazza è particolarmente ricca d’acque per il suo orientamento
nord-sud che favorisce l’ingresso di perturbazioni portatrici di pioggia.
Per questo la valle è stata oggetto di una notevole sfruttamento idroelettrico
con la realizzazione di diverse dighe e relative centrali idroelettriche.
Il vicino lago di Morasco può costituire un’ulteriore meta.
La seconda tappa, già sulla via del ritorno, si trova all’intersezione fra
la Val di Devero e la Val Formazza Qui andremo in esplorazione degli orridi
di Uriezzo una interessante serie di forre scavate nei micascisti a granati
dall’antico corso del torrente Toce durante le ultime glaciazioni del quaternario.
La visita non presenta particolari difficoltà in quanto nei punti difficili
ci sono comode scalette metalliche per superare modesti dislivelli. Volendo
poi approfondire il tema geologico possiamo spostarci nelle vicinanze dove
oggi scorre il Toce. Qui le acque hanno scavato nel basamento granitico
una serie di vasche e pozze particolarmente estetiche. La roccia esposta
unico esempio nelle alpi rappresenta il basamento più profondo su cui appoggiano
tutte le successive falde.
Per i dettagli geologici e la descrizione delle rocce rimando alla visita
quando potremo illustrare dal vivo le diverse tipologie litologiche.
Attrezzatura ............. : scarponcini
Ritrovo di partenza.... : piazza Rebaudengo
Ora di Partenza......... : 7,30 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Alberto GUERCI tel. 329 9774628

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   12 maggio - Pointe de Lamet (3505 m) (SA)


Località partenza ...... : Plan des Fontainettes (2093 m) (Colle del Moncenisio)
Dislivello totale ......... : 1412 m
Esposizione .............. : Nord-Ovest
Difficoltà ................. : OSA
Avvicinamento: In auto Torino - Susa- Colle del Moncenisio, si parcheggia
3 km prima del colle in prossimità del Restaurant Le Savoie (giardino botanico,
centro informazioni)
Itinerario: Si risalgono i pendii in direzione del forte Roncia, si attraversa il
successivo falsopiano (piano delle Cavalle) sino a raggiungere il laghetto
Clair, si prosegue sulla sinistra del lago e ci si inoltra nel vallone delimitato
a sx idrografica (Nord) dalla parete sud della Roncia. Il vallone piega progressivamente
verso sud e lo si risale fino al fondo, dove la pendenza aumenta
decisamente in corrispondenza del seracco del ghiacciaio du Lamet
(3100 m circa). Si risale il canale nord del seracco generalmente con picca
e ramponi (45° abbondanti su
circa 100 m), Superatolo (3200 m circa) si giunge su pendii più tranquilli,
comunque BS. Si risalgono i pendii in direzione Ovest verso il colletto situato
a nord della cima , e in breve su facile cresta si raggiungono le roccette
del piccolo torrione sommitale generalmente sci ai piedi.
Note tecniche: Piccozza e ramponi obbligatori per superare il seracco a
quota 3100. In discesa necessaria confidenza con pendenze di 45°. Il tratto
ripido è relativamente breve (100 m dsl circa) e non particolarmente esposto
ma si tratta comunque di pendenze al limite dello sci ripido
Coordinatore di gita... : Luca MARMO cell. 339 1531629

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   19 maggio - Uscita in falesia - Catteis-soft (AR)


Località di partenza ... : Da Bussoleno, fraz. Falcemagna
Dislivello.................. : 100 m
Difficoltà ................. : dal 4a al 7a
Descrizione: Eccoci a proporre la consueta uscita in falesia primaverile.
Questa volta si propone l’uscita in una falesia nuova nuova: Catteissoft!!!
Diversamente dalla più nota ed ambita Catteissard, si rivolge ad un pubblico
più… Soft, con gradi e chiodature che permettono anche ai non super
atleti di godere di questa parte delle nostre montagne in modo sicuro e divertente.
La falesia è nata dalla volontà di Andrea Giorda e Claudio Battezzati
nell’autunno/inverno 2018, ed è stata approntata e chiodata proprio per le
scuole e per le uscite didattiche .
Sono infatti una trentina di vie dal 4 al 7a, con chiodatura impeccabile e
soste omologate.
Forza allora, anche la scusa ‘non ho voglia di andare lontano e vicino ho
già visto tutto’, non è più valida.
Andate a rispolverare l’imbrago, lucidate il casco, controllate le scarpette e
preparatevi ad una nuova uscita in falesia, o meglio un’uscita in una nuova
falesia!
Considerata la assoluta novità del sito, l’uso del casco, anche da parte degli
assicuratori e di tutte le persone alla base delle pareti, sarà tassativo.
Per ulteriori approfondimenti e/o notizie:
https://www.planetmountain.com/it/notizie/arrampicata/dalla-resina-allaroccia-
cateissoft-falesia-delle-scuole-val-di-susa.html
Attrezzatura ............. : da arrampicata (obbligatorio: casco, imbrago, 2
moschettoni a ghiera, longe)
Ritrovo di partenza.... : P. Pitagora ore 07.30;
2° appuntamento Avigliana Ovest 08.00
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Marco BARBI cell. 3351078079

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   26 maggio - Punta Quinzeina (2244 m) (E)


La Punta Quinzeina si eleva al termine della pianura canavesana, a
Nord della zona di Castellamonte Pont Canavese, montagna formata dalla
congiunzione di tre grandi costoloni Est, Sud-Est, Sud
La salita alla cima Sud è una salita facile e ben segnalata, ed è inoltre
un ottimo balcone panoramico. Nelle belle giornate lo sguardo spazia dalle
Alpi Liguri, alla pianura torinese, alle Marittime, Cozie e Graie fino al Gruppo
delle Levanne, del Gran Paradiso e del Monterosa con un panorama
grandioso.
Nel periodo invernale e/o primaverile non è raro assistere allo spettacolo
dell’emergere delle montagne dal “mare di nuvole” che copre tutta la
pianura. L’itinerario prevede la salita dal Santuario di Santa Elisabetta
(1400 m) in direzione della dorsale Sud-Est della Punta Sud.
La continuazione verso la Punta Nord della Quinzeina (2344 m), è un
itinerario di cresta con difficoltà EE.
Abbigliamento .. : da escursionismo
Trasporto......... : auto private
Ritrovo ............ : 7:30 Torino Ex Maffei C. Lecce ang. C. R. Margherita
Coordinatore .... : Guido VALLE cell. 3292305458 -
valle.guido@gmail.com

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   16 giugno - Raduno Intersezionale sez. occidentali


Benedizione degli Alpinisti e Attrezzi al Natale Reviglio
Il consueto appuntamento intersezionale dedicato alla benedizione degli
alpinisti e degli attrezzi sarà organizzato dalla nostra sezione e avrà come
base la nostra Casa per Ferie Natale Reviglio.
Oltre ad essere un momento di incontro con gli amici delle altre sezioni,
per noi sarà una festa speciale: quest’anno ricorrono infatti 60 anni
dall’inaugurazione di questa casa per ferie a cui siamo particolarmente legati.
Generazione dopo generazione, molti nostri soci hanno dedicato tempo
e fatica alla cura e manutenzione della struttura e tantissimi di noi vi
hanno soggiornato, estate e inverno. Il raduno sarà l’occasione per ritrovarci
di nuovo insieme nello splendido scenario di Chapy e anche per ricordare
chi non c’è più.
Ci aspettiamo dunque una folta partecipazione da parte dei soci di Torino
e contiamo sulla disponibilità generosa di molti per l’organizzazione e
la buona riuscita dell’evento.
Di seguito trovate il programma di massima, che potrà variare in base
alle condizioni meteorologiche e alle esigenze logistiche.
Verranno proposte escursioni di impegno e lunghezza differente, tra cui ad
esempio:
A. Mont Chetif (2332 m). Partenza dal Rifugio Monte Bianco (Val Veny).
Difficoltà EE. Dislivello 650 m. Tempo di salita 2 ore e 30 minuti
B. Lago Chécrouit (2165 m). Partenza dal Rif. Monte Bianco (Val Veny).
Difficoltà E. Dislivello 500 m. Tempo di salita 1 ora e 40 minuti
C. Rifugio W.Bonatti (2025 m). Partenza da Lavachey (Val Ferret).
Dislivello 330 m tempo di salita 1 ora.
Percorsi alternativi (ad esempio il giro panoramico con la funivia Sky-
Way) dovranno essere organizzati autonomamente dai soci.
Chi non partecipa alle escursioni potrà usufruire dei locali del Reviglio.
In ogni caso ciascun socio dovrà provvedere autonomamente al pranzo al
sacco.
PROGRAMMA DI MASSIMA
Ore 8:30 Ritrovo dei partecipanti alle escursioni presso il parcheggio libero
antistante il parcheggio SkyWay a Pontal d’Entrèves
(Courmayeur). Organizzazione degli equipaggi e trasferimento
in auto ai rispettivi punti di partenza.
Ore 9:00 Partenza per le escursioni. Pranzo al sacco lungo il percorso.
Ritorno alle auto entro le 13:30 e trasferimento alla Casa per
Ferie Natale Reviglio
Ore 14:00 Riunione di tutti i partecipanti presso la Casa per Ferie Natale
Reviglio.
Ore 14:30 S. Messa e benedizione degli alpinisti e attrezzi.
Ore 15:30 Rinfresco offerto dalla sezione di Torino.
Ore 16:30 Commiato e scioglimento del raduno.
NOTA - per chi lo desidera è possibile arrivare sabato 15 e usufruire della
mezza pensione al Reviglio (sacco lenzuolo necessario). Poiché la disponibilità
di posti è limitata, sarà data priorità a chi collabora all’organizzazione
e ai soci delle sezioni più distanti.
Coordinatori .. : Marco VALLE tel.347 6510744
Mariateresa BOLLA tel. 011 3472307 cell. 335 7750213

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   23 giugno - Beaulard (1140 m) Forte Bramafan (1474 m) (E)


Si posteggiano le auto a Beaulard (1140 m) vicino alla stazione ferroviaria
e si seguono i cartelli Beaulard-Bardonecchia (pista di fondo) fino al ponte
(1223 m e 4,8 km di cammino).
Dal ponte, chi lo desidera, può salire al forte di Bramafan per strada militare
carrozzabile per 2 km. Il forte è visitabile tutte le domeniche di settembre
con orario 10-18.30 al costo di 8 euro ridotto 6.
Dopo la visita si può tornare a Beaulard per il medesimo percorso oppure
scendere alla stazione di Bardonecchia per la stessa carrozzabile usata in
salita, indi, dopo 750 m abbandonarla e seguire il sentiero fino alla Dora e
poi alla stazione ( 2,8 km dal forte). Con il treno si arriva alla stazione di
Beaulard in 6 minuti.
La gita potrebbe subire qualche variazione, per programmi definitivi e orari
informarsi in sede.
Coordinatore di gita... : Vittorio GERMANO tel. 3687265071

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   29-30 giugno - Bivacco Ravelli (2860 m) Lavori di manutenzione


Località di partenza ... : Usellières (Valgrisenche) 1785 m
Dislivello in salita ...... : 1075 m
Tempo di salita......... : 3 ore
Difficoltà ................. : E
Purtroppo a fine estate 2017 ci è stato segnalato che la porta si chiude
con difficoltà; si è deciso quindi di fare un sopralluogo a inizio stagione per
valutare il da farsi ed avere un certo margine di tempo per organizzare un
intervento risolutivo. Poiché sono ormai passati più di tre anni dall’ultima
manutenzione (metà settembre 2015), approfittiamo di questo intervento
per ripetere il trattamento con impregnante della facciata (il legno è molto
degradato) e del pavimento (soprattutto la zona di calpestio).
Sono perciò necessari alcuni (5 o 6 potrebbero essere sufficienti) volontari,
equipaggiati di zaino capiente, per il trasporto dei materiali necessari; la disponibilità
di posti nel bivacco (10 su tavolato) limita il numero di partecipanti.
Maggiori dettagli a fine maggio/primi di giugno.
Nota: in funzione delle previsioni meteorologiche la gita potrà essere rimandata
ad altro fine settimana.
Equipaggiamento ...... : normale da escursionismo + sacco-lenzuolo + indumenti
da lavoro
Ritrovo di partenza.... : P. Rebaudengo alle ore 05:00
Mezzo di trasporto .... : auto private
Termine prenotazioni . : giovedì 27 giugno
Tutte le informazioni in sede

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   Escursionismo bimbi


In questo trimestre le uscite dedicate al gruppo bimbi-famiglie saranno:
- 14 aprile - da definire
- 26 maggio - Punta Quinzeina, assieme agli adulti - vedi presentazione di
Guido Valle
- 29 giugno/ 7 luglio - settimana bimbi al Reviglio
- il 18 maggio potremmo rifare l’esperienza torrentistica che ha avuto tanto
successo quest’anno
A queste date si potranno aggiungere attività comuni come l’apertura
Reviglio e la benedizione degli attrezzi che ci saranno a giugno.
Per qualsiasi informazione contattare i singoli coordinatori o il sottoscritto
al 331-8126912 o francodar@tiscali.it

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   1-4 giugno - Lavori di Apertura del Natale Reviglio


Anche quest’anno dovremo predisporre lo Chapy all’apertura estiva;
i giorni scelti sono dal I al 4 giugno.
Oltre alle necessarie pulizie, per rimuovere la polvere dell’inverno, bisogna:
riordinare le stanze, i bagni, verificare attentamente tutto l’impianto idraulico
al fine di individuare gli eventuali danni causati dal gelo, e altri interventi
di manutenzione troppo a lungo rimandati.
L’elenco è decisamente lungo, di conseguenza ci sarà bisogno dell’aiuto
del maggior numero di soci.
Un caloroso ringraziamento va sin da ora a tutti i soci che aiuteranno.
Per ulteriori informazioni e per dare la propria disponibilità rivolgersi a:
Daniele CARDELLINO 366 3247130 - daniele.cardellino@tin.it
oppure in segreteria.

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   APERTURA ESTIVA DEL RIFUGIO NATALE REVIGLIO


21 luglio / 1 settembre - Soggiorno estivo 2019
La Casa riapre ad una nuova estate, per accogliere i Soci della Giovane
Montagna e permettere loro di trascorrervi una serena vacanza.
Vi possono soggiornare tutti i Soci in regola con la quota sociale 2019.
I turni sono SETTIMANALI, da domenica a domenica, con il seguente calendario:
21 - 28 luglio 11 - 18 agosto
28 luglio - 4 agosto 18 - 25 agosto
4 - 11 agosto 25 agosto - 1 settembre (*)
(*) Il turno verrà effettuato solo con un numero minimo di partecipanti.
PRENOTAZIONI - Le prenotazioni si accettano da GIOVEDÌ 14 marzo 2019
Si ricorda che prima dell’invio della scheda di prenotazione, bisogna
verificare la disponibilità dei posti con una delle modalità seguenti:
• Telefonando al responsabile per le prenotazioni sig. Luca BORGNINO,
tel. 011-0437704 - ore serali;
• Inviare un mail a natalereviglio@gmail.com;
• Passando o telefonando in sede il giovedì sera tra le 21:30 e le 22:30,
tel. 011747978
Chi desidera parteciparvi deve attenersi al Regolamento della Casa.
Il Socio, all’atto dell’iscrizione, si impegna anche ad aiutare e collaborare
con il responsabile del turno per il buon funzionamento della Casa.
L’assegnazione dei posti camera è ad insindacabile cura del responsabile
del turno.
AAA COORDINATORI STAGIONE ESTIVA AL REVIGLIO CERCASI: oltre
ai nostri collaudati soci, abbiamo bisogno di nuove leve, una settimana
senza spese allo Chapy può essere propizia anche per lo studio, il
relax, lo spirito. Forza!

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Sabato 30 marzo in sede PRANZO DI PRIMAVERA


Menù e particolari non sono ancora stati messi a punto ma sicuramente,
dopo il letargo invernale, avremo voglia di passare una giornata insieme
godendo della reciproca compagnia ma anche gustando qualche sfizioso
manicaretto. Segnatevi quindi la data sul calendario e tenetevi informati
presso la sede.

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   Attività in Sede e Serate


Eccoci al secondo trimestre 2019, sempre con l’obbiettivo di aprire
sempre più la nostra sede a nuovi ospiti. Di seguito la scaletta di
appuntamenti previsti da aprile a fine maggio 2019. Chiedete sempre
conferma in sede sui dettagli della serata che vi interessa, in quanto
piccole variazioni possono intervenire indipendentemente dalla nostra volontà,
stante l’anticipo con cui dobbiamo pubblicare gli eventi.
Come sempre, ove non diversamente indicato, le serate presso la nostra
sede inizieranno alle 21.15.
Vi aspettiamo!
28 marzo - proseguirà il tour virtuale nella storia di Torino attraverso i
suoi edifici, eccoci alla seconda puntata, sempre a cura di Rosalba Fano.
11 aprile - presentazione della visita guidata al geoparco del Beigua,
alle spalle di Genova, in programma per il 5 maggio 2019; avremo la
possibilità di vedere in anteprima alcune interessanti immagini delle ricchezze
ambientalistiche e naturalistiche del parco, e di entrare nei dettagli
di questa affascinante area.
9 maggio - ”Non sono un’alpinista”: questo è il titolo del libro su Bianca
di Beaco, alpinista triestina tra le prime donne a eccellere
nell’arrampicata di alto livello. Il libro, edito dal CAI e consistente in una
raccolta di scritti di Bianca di Beaco, ci verrà presentato da Silvana Rovis,
socia tra l’altro della sezione di Mestre della GM e da due soci del
CAI di Valmadrera, che hanno lavorato con lei alla redazione del libro.
23 maggio - ”La mia trasgressione era la montagna”. Così si espresse
un Primo Levi inedito durante un’intervista. Roberta Mori ci condurrà nel
corso della serata a scoprire il rapporto di Primo Levi con la montagna,
intesa sia come luogo concreto che come fonte di ispirazione letteraria.

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   6 giugno 2019 alle 21,00 h SERATA DEDICATA AI DORMIENTI


{\rtf1\ansi\deff0\nouicompat{\fonttbl{\f0\fnil Arial;}{\f1\fnil\fcharset0 Arial;}}
{\*\generator Riched20 10.0.14393}\viewkind4\uc1
\pard\f0\fs16\lang1040 (nel vero senso della par\f1 o\f0 la\f1 )\f0\par
VIDEO - POESIE - MUSICA animeranno la serata invitandoci\par
a volgere uno sguardo semi-serio ai \ldblquote diversamente giovani\rdblquote della\par
Giovane Montagna. E per finire uno spunto di riflessione autobiografico\par
ed una esecuzione canora con voci a cappella.\par
Olga ha un bel coraggio a riproporre questa serata, dopo le ultime bellissime\par
offerteci da veri professionisti (leggi Gianni ecc\'85) ma un po\rquote\par
d\rquote incoscienza ci vuole nella vita! Ma promette che forse sar\f1\'e0 l\rquote ultima volta\par
che si propone per cui\'85.partecipate\'85fatela contenta.\f0\par
}

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ATTIVITÀ SVOLTA


   19 novembre 2018 - Uscita in Falesia del Toupè


Dopo molti tentennamenti, lettura degli àuguri, carte cinesi e tarocchi
maltesi, abbiamo deciso di non andare alla falesia delle Placche di Lorenzo,
ma di puntare alla falesia del Toupè, a Novalesa.
La partecipazione è stata oltre le più rosee speranze, ci siamo ritrovati in
ben 17 partecipanti. Molti erano volti nuovi, altri decisamente conosciuti,
ma da subito non ci sono stati problemi a fare combriccola tutti assieme.
Dopo la spartizione del materiale e una piccola parentesi relativa ai
comportamenti da evitare, abbiamo fatto un rapido ripasso dei nodi e delle
manovre di base. Finiti i preamboli ci siamo lanciati a “mettere su” le corde
sui tiri più semplici per permettere a tutti di scaldarsi un po’, attività assolutamente
non banale, viste le temperature decisamente basse.
Man mano che il tempo passava, le difficoltà affrontate di sono alzate
fino a permettere a tutti di trovare il proprio limite di difficoltà oppure il limite
della pelle delle dita.
Purtroppo il previsto falò per fare le caldarroste non è stato possibile
farlo in quanto la pioggia della notte precedente aveva inzuppato tutta la
materia prima e un solo giornale non ci ha permesso di innescare il fuocherello.
A parte il freddo e la mancanza di caldarroste la giornata è trascorsa
senza problemi.
Non appena il sole è tramontato, le temperature già non miti si sono
ulteriormente abbassate, invitandoci a togliere le tende. L’invito è stato
colto al volo da tutti quanti ed in fretta ci siamo infilati nelle rispettive auto
per il rientro, non prima di averci dato appuntamento in primavera, alla
prossima uscita in falesia.
Ancora un caloroso grazie a Guido & C. che con le loro attività hanno
ripristinato questa bella falesia oramai quasi in disuso, permettendo a noi,
arrampicatori della domenica, di goderne appieno, in tutta sicurezza.
Mb

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   Capodanno al Rif. Reviglio


Quest’anno ci ha accolto un panorama decisamente più brullo, invece
del metro di neve, attorno alla casa non c’erano che prati!!
Ma pazienza… sicuramente abbiamo avuto il vantaggio che, per scaricare
i bagagli, siamo arrivati in macchina fino su! La neve, poi, siamo andati
a cercarla dove c’era.
Come già collaudato nel 2017/18 abbiamo adottato la formula
MULTISPORT: pattinaggio nel bellissimo palazzetto di Dolonne, Sci di fondo
in val Ferret (fino al termine dell’anello), Sci di pista a La Thuile e Sci
alpinismo a Testa dei Frà (solo per genitori).
Le nostre auto sono un incrocio tra un negozio di sport e un camion
per traslochi!!
L’ultimo giorno mancava solo più una bella bobbata …. Ma dove
Partiamo tutti convinti di andare verso la val Veny per raggiungere con una
camminata la prima neve utilizzabile.
Vestiti da neve saremmo morti di caldo, vestiti da camminata avremmo
avuto i figli fradici alla prima chiazza di neve. Scesi al nostro parcheggio
ecco l’idea risolutiva: i genitori stravaccati sul bordo del prato nel pezzo
al sole e asciutto, e i bimbi sul bob nella parte in ombra …. Poco ripida
ma ben compatta e scorrevole.
Dopo il pranzo a pic-nic una telefonata ci sveglia dal torpore “Se volete
il caffè è già nel termos… ma qualcuno deve salire a prenderlo al Reviglio”.
Veramente una gita faticosa, un coraggioso si sforza per tutti!!!
Con tanta allegria, botti e lanterne volanti (che danno sempre qualche
problema!!) il soggiorno è sempre piacevole e divertente…. Senza dimenticare
il lato culinario che si eleva sempre di più con manicaretti d’eccellenza
delle nostre cuoche.
Dario

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   20 gennaio - Monte Arp Vieille


In questo inizio anno così tristemente avaro di neve, alcuni amici ci riferiscono
che in Valle d’Aosta e in particolare in Valgrisenche la neve invece
c’è, ed è pure bella. Peccato che la stessa notizia sia stata
ampiamente diffusa sui siti specializzati e quindi partiamo sapendo bene
che, oltre alla farina sperata, troveremo folla sicura.
Cerchiamo di giocare d’anticipo e partiamo abbastanza presto, in modo
da trovare ancora comodo parcheggio a Bonne ed illuderci per pochi attimi
che la montagna sia (quasi) solo per noi sette. Fa freddo - il termometro
segna 12 gradi sottozero - e verrebbe voglia di correre per scaldarsi
(se uno avesse il fiato per farlo!). Ci incamminiamo per la stradina innevata
e presto iniziamo ad essere incalzati da vari gruppi di scialpinisti, anche parecchie
“tutine” che ci sorpassano in velocità e che incroceremo ancora,
perché loro faranno la gita almeno due volte.
Per fortuna ci sono vari itinerari tra cui disperdersi e tutto sommato
quello dell’Arp Vieille non sembra il più affollato. La salita procede tranquilla
e presto adottiamo una formazione 3+2+2: tre gruppetti che si tengono
in contatto radio perché il freddo, complice anche un venticello gelido,
non facilita i ricompattamenti. In compenso il cielo, in partenza prevalentemente
velato, diventa sempre più azzurro e permette di godere il bellissimo
panorama.
Alla fine arriviamo in punta in tre (il presidente e il suo gemello più la
capogita), appena in tempo per ridiscendere prima che il grosso delle truppe
scialpinistiche si scateni tritando ogni centimetro di farina residua. Ritroviamo
Marta e Luca che si sono fermati più in basso e insieme cerchiamo
di disegnare le nostre curve migliori. Sulla stradina di rientro ci ricongiungiamo
anche con Daniele & Daniela che hanno formato il gruppo ciaspole.
I salatini di Daniele, il panettone e infine un caffè al bar sigillano una
bella giornata e la prima uscita della stagione.
Mariateresa

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   2/9 febbraio - Corso di Sci fuori pista - Prali


Questa volta abbiamo avuto parecchia fortuna! In una stagione avara
di neve in generale siamo stati “salvati” da una bella nevicata il 1 Febbraio,
giorno precedente la prima lezione. E venivamo già da uno spostamento
delle due lezioni in precedenza in calendario a Gennaio.
Alle 8:30 siamo in 9 pronti, sci ai piedi, a Prali per l’inizio della nostra
lezione, Simona e Stefano nostri maestri ci accolgono e dopo l’attenta verifica
degli Artva iniziamo la lezione. Un breve riscaldamento e poi ripasso
delle tecniche moderne, alternato a discese in pista e fuori. La condizione è
di circa 30 cm di neve farinosa sul fondo duro della pista: i saggi conduttori
degli impianti hanno lasciato, come spesso fanno, una pista non battuta
a disposizione degli sciatori come noi amanti del fuoripista.
Fuori dai tracciati delle piste è meglio non avventurarsi perché manca
totalmente il fondo e si rischia di toccare le pietre.
Siamo divisi in due gruppetti per capacità e ci alterniamo con tutti e
due i maestri. Una bella prima lezione.
Il sabato successivo sole con un po’ di vento ma nessuna nuova precipitazione
per cui più lezione tecnica in pista con qualche breve puntata
fuori per provare anche le curve di “emergenza” in nevi brutte e crostose.
In complesso bella esperienza con 3 ragazzi giovani tra i partecipanti,
tutti soddisfatti dall’iniziativa. La ripeteremo il prossimo anno; molto valido
il supporto dei maestri che abbiamo conosciuto attraverso Alberto Bello
(grazie!) che frequenta la località da alcuni anni. Tra l’altro i maestri frequentano
anche la montagna come sci alpinisti e non è detto che non si
possano fare altre iniziative insieme.
Buon proseguimento di stagione!
Guido Valle

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   3 febbraio - Colletta Sellar e Rocca Bianca


Dopo tanta attesa, per sfruttare al meglio la bella nevicata del 1°
Febbraio, ci lanciamo domenica 3 su questo bell’itinerario che parte da Indiritti,
piccola frazione sopra Ghigo di Prali: in 5 calziamo le ciaspole e
muoviamo lentamente in un bosco fiabescamente ricamato, insieme al piccolo
drappello di 3 nostri soci scialpinisti, con i quali condivideremo la parte
bassa dell’itinerario.
La traccia precedente è in parte ricoperta, ma consente comunque di
procedere senza troppa fatica. Giunti al punto in cui gli amici skialper deviano
verso destra alla volta della Rocca Bianca, realizziamo che a breve ci
dovremo cimentare con una nuova traccia tutta nostra, lungo lo stradello
che serve le varie cave della zona: al di là della fatica nella progressione (la
neve deposta il giorno prima arriva ai 40- 50 cm), la sensazione di leggerezza
e morbidezza nell’affondo, insieme all’aria ‘fine’ e pungente, valgono
sicuramente il giro. Alle 12 in punto raggiungiamo la Colletta e ci sistemiamo
al riparo del vento presso alcuni ruderi, per avventarci sui viveri; il
contatto radio con gli skialper ci informa che anche loro stanno giungendo
in cima e si apprestano a tracciare i pendii vergini sottostanti (invidia…!).
Dopo una breve preghiera, la discesa con passo regolare ci riporta nel
primo pomeriggio alle auto, ormai accompagnati da un bel sole dorato, dove
ci riuniamo con gli sciatori.
Il finale è da manuale, in piola a Prali, con tanto di panini con le acciughe
al verde e birra!
Semplicemente….una gran bella gitarella!
Grazie a tutti i partecipanti!
Marco Valle

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   9 febbraio - cascate di ghiaccio a X-ice


Finalmente io e Stefano siamo riusciti a trovare un giorno libero in
comune per fare ghiaccio!!
Dall’anno scorso ho da inaugurare un po’ di attrezzatura… le picche e
un chiodo nuovo.
Per riprendere la mano il posto migliore è X-ice a Ceresole, perché ci
permette dei monotiri anche eventualmente con la corda dall’alto.
Il posto è affollato per la presenza di un corso, le uniche vie libere sono
2 candele strapiombanti e una via un po’ nascosta nel meandro di fondo…
decisamente buona per noi.
Tolta la ruggine ecco il mio momento, invece di sceglierne un’altra
verticale propongo a Stefano di lanciarmi per la prima volta da primo di
cordata sull’ultima cascata un pelo più appoggiata.
Sono pronto; riguardo la notevole attrezzatura appesa all’imbrago e
via. Sotto lo sguardo attento di Stefano provo un paio di chiodi in posizione
comoda prima di avventurarmi. Improvvisamente il freddo è scomparso
e procedo sciolto verso la catena. Provo un po’ di impressione soprattutto
all’uscita, dove il ghiaccio finisce e devo piantare la picca nella terra!!
Soddisfatto la rifaccio 2 volte e poi concludiamo la mattinata con un
buon panino toma e lardo al negozietto di Locana. Ottima conclusione!!
Dario

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SERATE IN SEDE


   giovedì 17 gennaio - "Incontriamo l'Ottettomila e il Triglav..."


La serata rievocativa del trekking estivo nelle Alpi Giulie tra Italia e
Slovenia del luglio 2018 è stata introdotta dal gruppo canoro Ottetottomila
che con alcuni canti a più voci egregiamente eseguiti ha evidenziato
l’elevato livello di preparazione artistica affiancata da un’indubbia passione
per il canto.
Il racconto del trekking è stato reso dinamico con un originalissimo
filmato che ha colpito non tanto per la descrizione dettagliata dell’impresa
quanto per l’estro creativo di Gianni Antonucci che come regista si è rivelato
in grado di valorizzare l’avventura paragonandola alle imprese belliche
della 1° guerra mondiale di cui proprio l’anno scorso ricorreva il centenario
della fine.
Grazie al sapiente montaggio delle sequenze alcune delle quali in bianco
e nero fatte passare come originali dell’epoca è riuscito a trasformare i
partecipanti alla escursione di più giorni in truppe militari pronte ad assaltare
e conquistare le mete prefissate cioè il Triglav e il Monte Nero. E
l’inventiva del bravo regista è stata in grado di creare pure un nemico impersonandolo
non certo nelle truppe austroungariche, ma nelle condizioni
meteo avverse che nel caso del Triglav ostacolavano la conquista della
vetta respingendo i nostri prodi fanti della divisione GM con pioggia nebbie
e vento.
Fortunatamente la valorosa costanza dei nostri prodi aveva la meglio
contro il nemico riuscendo a conquistare la seconda meta: il monte nero.
Devo dire che l’essere appassionato di montagna è servito al bravo
Gianni come spunto per esprimere in modo originale una vena artistica di
cui non ero a conoscenza e che ha permesso ai partecipanti alla serata di
rivivere un’avventura alpinistica nei luoghi dove realmente si è combattute
una “inutile strage” rendendo memoria a quei tragici eventi con il racconto
di escursioni alpinistiche in modo del tutto incruento.
A conclusione il gruppo Ottetottomila ha ancora proposto brani per siglare
in modo originale la riuscitissima serata.
Alberto Guerci

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   24 gennaio - Isole Canarie: La Palma, Tenerife e Lanzarote


Lo scorso 24 gennaio si è tenuta la serata dedicata alla scoperta
dell’arcipelago di origine vulcanica delle Isole Canarie. Quest’arcipelago,
che si compone di sette isole, appartiene, in seguito a varie vicissitudini e
conquiste storiche, al territorio spagnolo; pur trovandosi al largo
dell’Oceano Atlantico Settentrionale, di fronte alle coste dell’Africa e più
precisamente del Marocco.
Grazie alle immagini proposte dai nostri amici, siamo venuti a conoscenza
di un aspetto di questo arcipelago più naturalistico, lontano dalle
rotte vacanziere e balneari, per cui sono assai note molte località di queste
isole.
Giorgio e Silvana, ci hanno presentato il loro viaggio, fatto in maggio,
a Lanzarote. Isola che per una sua vasta parte, ha ancora ben evidenti le
tracce di eruzioni vulcaniche. Immagini lunari provenienti dal Timanfaya
National Park, che loro hanno visitato, ci hanno potuto far apprezzare una
natura brulla ma dai forti contrasti cromatici, spettacolari le terre dai riflessi
rossi e bruni.
Grazie a Mariateresa e Gianni, abbiamo invece viaggiato con loro in
settembre, alla scoperta delle isole di La Palma con il suo verdeggiante
Parco Nazionale della Caldera de Taburiente, di cui ci hanno presentato un
trekking, e dell’isola di Tenerife. Sull’isola di Tenerife, i nostri amici, hanno
anche salito il Monte Teide (3.718 m), per cui, dopo aver scoperto sul posto
che occorrono permessi speciali dalle lunghe liste di attesa, per poter
raggiungere la cima, hanno potuto aggirare l’ostacolo solo con la salita integrale
e notturna alla cima stessa. Le belle immagini di una “temporalesca”
salita passando per il rifugio Altavista, che alla fine li ha portati, e con
le loro immagini anche noi, a godere dell’alba dalla cima più alta
dell’arcipelago, spaziando a 360° sulle Isole Canarie.
Avvincenti le narrazioni e spettacolari le immagini in entrambi i casi,
ringraziamo i nostri amici per la condivisione dei loro viaggi.
Daniela Mollichella

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   giovedì 7 febbraio - Una passeggiata originale per Torino


a cura della signora Rosalba Fano
L’intenzione della nostra relatrice era di raccontarci la storia di Torino,
dalle origini ai giorno nostri, attraverso le immagini degli edifici ancora visibili
e le curiosità e gli aneddoti ad essi legati.
Ora, data la vastità degli argomenti, servirà una serata supplementare.
Per la mitologia un principe egizio, Eridano, partì dalla terra dei Faraoni,
arrivò in territorio che oggi corrisponde al Piemonte e a Torino, fondò
una città ed ivi impose il culto di Iside. Il principe morì poi annegato nel
fiume che fu chiamato Eridano.
Nella mitologia greca: Fetonte, figlio del Sole, rubò il carro infuocato e
si mise a scorrazzare nel cielo, ma non riuscì a controllare i cavalli che, avvicinandosi
alla terra, incendiavano i raccolti. Giove, per fermarlo, gli lanciò
una freccia e lo fece precipitare nel fiume sottostante, l’Eridano.
Un’altra leggenda è quella che racconta di un drago spaventoso che
afferrava e divorava i viandanti che osavano attraversare i boschi. A sconfiggerlo
fu mandato un enorme toro rosso che qualcuno aveva in città.
L’animale riuscì ad abbattere il drago e quindi fu accolto come un liberatore.
Da allora la sua immagine divenne simbolo della città.
La relatrice ci ha parlato della fondazione di Torino, delle sue origini
celtico-liguri divenuta poi città romana con il nome di Augusta Taurinorum.
In centro è ancora ben conservato il reticolo viario ereditato dai romani.
Sono ancora ben visibili il cardo e il decumano.
Il cardo è in direzione nord-sud e la sua Porta superstite, la Palatina,
conserva ancora due torri poligonali e una duplice serie di finestre nel muro
centrale; ma solo la torre di destra è originale.
Il decumano (oggi via Garibaldi) è in direzione est-ovest e della sua antica
Porta Pretoria sono rimaste due torri incorporate nella facciata di Palazzo
Madama. Molto materiale archeologico è conservato nell’omonimo
museo.
La nostra città, in ottima posizione geografica, allo sbocco nella pianura
dei valichi alpini, era già allora importante centro strategico e
commerciale.
A Lodovico di Savoia si deve la fondazione dell’Università nel 1404.
Ancora visibile l’antico palazzo che ospitava le aule, ma nei piani superiori
erano alloggiati anche i docenti e gli studenti. Un vero campus universitario!
Torino ha sempre anticipato i tempi!
Della chiesa di S. Andrea abbiamo ammirato il campanile, oggi annesso
al Santuario della Consolata. Bella foto del Duomo, in stile rinascimentale,
dedicato a s. Giovanni Battista. Nella battaglia di S. Quintino, ultima fase
del conflitto franco-asburgico, Emanuele Filiberto, a capo dell’esercito
che combatte contro i francesi, ha la meglio sui “cugini d’oltralpe”. Grazie
questa vittoria, con il trattato di Cateau-Cambrésis, Torino diventerà definitivamente
la capitale del Ducato, a scapito di Chambéry.
Il duca riesce a trasferire anche la Sindone. L’occasione si presenta
quando l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, decide di recarsi in pellegrinaggio,
a piedi, a visitare la Sindone, per sciogliere un voto da lui fatto
durante l’epidemia di peste degli anni precedenti. Per abbreviare il viaggio
all’arcivescovo, Emanuele Filiberto, decide di portare a Torino la Sindone,
che da allora sarà spostata solo per brevi periodi.
Abbiamo ancora appreso che nell’area occupata dal Cimitero Monumentale
e nella zona adiacente si estendeva il Regio Parco, famosa “delizia”
creata dallo stesso duca.
Dopo aver ascoltato le vicende extra-coniugali di alcuni regnanti di casa
Savoia abbiamo rimandato la seconda parte di questa interessante conferenza
ad una prossima serata.
Per ora ringraziamo caldamente la signora Rosalba con un arrivederci …
Bruna Riccabone

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VITA SEZIONALE


   LUTTI


Giancarlo Destefanis
Giancarlo ha iniziato ad amare la montagna già fin da bambino, grazie
alla presenza in famiglia di genitori e cugini appassionati. Poi, ancora
studente, la Giovane Montagna con tutti i suoi componenti lo ha accolto
e, da allora ha iniziato a “scarpinare” per sentieri, poi a salire verso vette
più alte con l’aiuto delle pelli di foca, quindi, con piccozza e ramponi
verso ghiacciai silenziosi …. Quante gite memorabili condivise con gli
amici della Giovane!
Poi la vita, il lavoro sovente lontano … negli ultimi anni Gian si è accontentato
di gite che definiva “da pensionato” e si è misurato con i
“numeri”, sempre della sua Giovane Montagna, ricordando con molta
gratitudine le emozioni e le gioie vissute sulle cime.
Ricordate Giancarlo con affetto e tutto ciò che di bello e di buono ha
saputo trasmettere e dare nella sua vita.
Lucetta e Riccardo Destefanis
Nel mese di gennaio è mancato Leonardo Viano; ad Andrea e famigliari le
nostre preghiere siano di conforto.

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   QUOTE SOCIALI 2019


Hanno già rinnovato la quota associativa 2019 soltanto il 51% degli ordinari,
il 49% degli aggregati e il 32% degli aggregati ragazzi.
Come da Statuto della Sezione, è necessario pagare la quota associativa
entro il 31 MARZO dell’anno in corso.
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione
alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo
in sede al giovedì sera (21,15÷22,30 h) - se no che ci sta a fare? -,
oppure mediante versamento sul seguente Conto Corrente Bancario:
“GIOVANE MONTAGNA - SEZIONE DI TORINO”
IBAN: IT 09 T 02008 01112 000103068902
BIC/SWIFT: UNCRITM1AB2
con la seguente causale: “QUOTA 2019: Nome Ordinario + numero Aggregati
e/o Aggregati Ragazzi”. Vi preghiamo di rispettare questa dicitura.
In caso contrario questo è l’ultimo Notiziario che verrà loro inviato, sarà
sospeso l’invio della Rivista e non usufruiranno della copertura assicurativa.
Il pagamento oltre la data indicata inoltre potrà comportare dei ritardi
nella regolarizzazione della posizione del socio rispetto alla Sede Centrale.
Vi ricordiamo le quote 2019: SOCI ORDINARI 40,00 euro
SOCI ORDINARI ANZIANI 32,50 euro
SOCI AGGREGATI 27,00 euro
SOCI AGGREGATI ANZIANI 19,50 euro
SOCI AGGREGATI RAGAZZI 18,00 euro
Sono definiti Anziani coloro che hanno compiuto 80 anni entro il 31-12-2018.
Sono definiti Ragazzi fino a 15 anni compresi.
Coloro che nel frattempo si fossero già messi in regola non tengano conto
di questa comunicazione

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