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Notiziario Sezione di Torino Giugno 2018



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   Giovedì 11 ottobre 2018 - ore 21,15 - ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI


L'assemblea Ordinaria dei Soci è convocata mercoledì 10 ottobre 2018 alle
ore 12,00, ed in mancanza del numero legale, in seconda convocazione,
giovedì 11 ottobre 2018 alle ore 21,15 presso la Sede Sociale,
per discutere e deliberare sul seguente:
ORDINE del GIORNO
1) Relazione del Presidente.
2) Esame del Bilancio Consuntivo 01/10/2017 - 30/09/2018.
3) Relazione dei Revisori dei Conti.
4) Approvazione del Bilancio Consuntivo 01/10/2017 - 30/09/2018.
5) Quote sociali 2019
6) Esame e Approvazione del Bilancio Preventivo 01/10/2018 -
30/09/2019
7) Varie ed eventuali.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   Invito alla Montagna 2018


Cari soci ed amici,
sono anni ormai che ci ripetiamo, nelle riunioni del Consiglio e nelle
Assemblee, che sarebbe opportuno aprirci un po' di più all'esterno, farci
conoscere ed attirare persone che possano essere affascinate dalle nostre
proposte?
Quest'anno cerchiamo di passare dalle parole ai fatti, e vogliamo farlo
con un semplice Invito.
Un Invito alla Montagna che ha una duplice valenza:
In primo luogo vuole essere una proposta varia, piacevole e non troppo
impegnativa, per giovani e non, che vogliano accostarsi alla montagna
ed all'escursionismo.
In secondo luogo è sicuramente un pressante invito a tutti i soci perché,
oltre a partecipare alle gite (ovviamente ognuno in base alle proprie
possibilità), si impegnino a divulgare questo programma.
In Sede sono disponibili dei pieghevoli che vi chiedo di diffondere tra
amici e conoscenti.
Nel calendario 2018 abbiamo voluto evidenziare alcune gite, graduali
per impegno e difficoltà, che vorremo proporre:
27 maggio Uja di Calcante E
3 giugno arrampicata in falesia
17 giugno Bivacco Ravelli E
22 luglio Rio Claretto (torrentismo)
2 settembre Rocciamelone EE
7 ottobre Bivacco Soardi E
21 ottobre Colma di Mombarone E
Vi rimando alle prossime pagine del Notiziario per il programma più dettagliato
di ogni gita.
Per ogni informazione o per eventuali contatti con persone interessate ma
che non possono venire in sede vi invito a metterli in contatto con me.
I miei recapiti ed anche quelli della Sezione li trovate anche sul volantino.
Daniele CARDELLINO tel 3663247130 daniele.cardellino@tin.it

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   1 luglio - Picchi del Pagliaio (2030 m) (A)


difficoltà .................. : PD+
quota partenza ......... : 1100 m
dislivello complessivo : 1000 m
località partenza ....... : Ruata (Coazze, TO)
Note tecniche: Facile e divertente itinerario in cresta. La traversata estovest
dei tre picchi è molto bella e panoramica e non presenta passaggi
obbligatori, permettendo numerose varianti di media difficoltà. La roccia di
serpentino è abbastanza solida ed è in alcuni tratti molto scivolosa a causa
della grande frequentazione. È necessario qualche rinvio, nut ed friend medio-
grandi, fettucce e cordini per i numerosi speroni rocciosi.
Per la discesa è necessario fare alcune brevi calate in corda doppia.
Iscrizioni .................. : entro giovedì 28 giugno
Attrezzatura ............. : imbracatura, casco, discensore, scarponi e abbigliamento
idoneo.
Ritrovo di partenza.... : palazzina ex Maffei h. 6,30
Coordinatore di gita... : Daniele CARDELLINO tel. 011.8120681/ 366
3247130

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   15 luglio - Aiguilles Marbrées (3541 m) (A)


difficoltà .................. : PD+
esposizione prevalente: Nord-Est
quota partenza ......... : 3352 m
dislivello complessivo : 322 m
località partenza ....... : Rifugio Torino (Courmayeur, AO)
punti appoggio ......... : Rifugio Torino
Questa salita, seppur breve, presenta tutte le caratteristiche
dell'Alpinismo: alta quota, percorso su ghiacciaio, arrampicata su
roccia
Descrizione: Gran parte del dislivello dal fondovalle lo faremo in funivia, fino
al Rifugio Torino (3352m), per poterci dedicare alla parte più bella della
salita.
Attraverseremo quindi il ghiacciaio del Gigante, fino al Col de Rochefort,
dove inizia il tratto di roccia. (ovviamente, a seconda delle condizioni, anche
parte della cresta rocciosa potrebbe essere innevata). La facile arrampicata
presenta alcuni brevi passaggi esposti; il punto più difficoltoso è un
tratto di III su una placca ben fessurata nella prima metà della cresta.
L'ambiente della salita si trova in uno splendido contesto di alta montagna
tra Monte Bianco e Dente del Gigante con la vista a nord verso l'ampia distesa
del ghiacciaio del Gigante e le Aiguilles di Chamonix.
A seconda delle condizioni della salita e del numero dei partecipanti si valuterà
se completare la traversata oppure rientrare per la via di salita.
In considerazione che per il sabato 14 è previsto anche l'approvvigionamento del
Reviglio, sarà possibile organizzare alla nostra casa il pernottamento, in modo da
poter usufruire della prima funivia.
Iscrizioni entro giovedì 5 luglio
Attrezzatura ............. : piccozza, ramponi, imbracatura, casco, discensore,
abbigliamento idoneo all'alta quota.
Coordinatore di gita... : Daniele CARDELLINO tel. 011.8120681/ 366
3247130

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   19-23 luglio - Trekking estivo GM Torino - Slovenia


Il tradizionale trekking estivo della Giovane Montagna si svolgerà
quest'anno dal 19 al 23 luglio in Slovenia.
Il programma di massima prevede le seguenti tappe.
Giovedì 19 - raggiungeremo direttamente da Torino in auto il paesino di Valbruna,
patria di Julius Kugy, nella splendida Val Saisera che si stende ai piedi dei mille
metri delle muraglie nord del Montasio e del Jof Fuart. Saremo a poche centinaia
di metri dal confine triplo Italia-Austria-Slovenia. Sfruttando gli impianti di
risalita visiteremo lo spettacolare santuario di Lussari, prima di rimetterci in auto per raggiungere il rifugio Koca na gozdu ("Capanna nel bosco") dove pernotteremo;
il rifugio è quasi al passo Vrsic, luogo caro a tutti i ciclisti sloveni,
spartiacque tra i bacini della Sava (le cui acque vanno nel Mar Nero) e
dell'Isonzo (che sfocia in Adriatico).
Venerdì 20 - mattina gli autisti sposteranno le auto in fondo al Vallone di Lepena,
dove arriveremo alla fine del trekking dopo la salita al Krn (il famoso Monte
Nero degli Alpini); il resto del gruppo, sceso dalle auto poco dopo Trenta, si
avvierà intanto per la selvatica salita che porta al rifugio Trieste (Trzaska Koca);
gli autisti si porranno dopo poco all'inseguimento. Avremo tutta la giornata
a disposizione per una tappa in ambiente severo e speriamo che il bel tempo
ce la renda meno dura.
Sabato 21 - saliremo al Triglav (che si può ammirare ... sulla moneta slovena da
50 cent) e raggiungeremo poi in discesa il rifugio della Sava (Zasavska koca);
anche qui, avere tutto il giorno a disposizione ci permetterà di affrontare con
buon margine le (non eccessive) difficoltà della salita alla cima più alta di Slovenia
(2864 m).
Domenica 22 - ci attende una lunga tappa di trasferimento: toccheremo gli
splendidi (e freschi!) laghi del Triglav ed il passo Bogatin, per arrivare al rifugio
del Krn, dove speriamo che i gestori ci possano offrire ancora qualche leccornia
slovena (Ajdovi ganci, "trukli), anche se ormai ci troveremo in ambiente
più italiano che austriaco o slavo.
Lunedì 23 - infine sveglia all'alba, salita al Krn (2244 m) e successiva lunga discesa
a Lepena, dove termina il Trekking; la possibilità è tornare direttamente
a Torino in serata/nottata oppure fermarsi in zona per ulteriore pernottamento
e godere ancora per un giorno dei panorami, dei vini e della storia dei bellissimi
luoghi intorno a Caporetto, al Matajur ed a Cividale del Friuli.
Coordinatore........ : Renzo MAINA - 3248357854 lorenzo.maina@gmail.com
Marco VALLE - 3476510744 mtwin64@gmail.com
Partenza ............: il ritrovo è fissato indicativamente alle h. 6:30 del 19/7 presso
ex Maffei a Torino (c.so R. Margherita ang. C.so Potenza)
- soggetto a conferma dei coordinatori; il viaggio avverrà
con auto private
Equipaggiamento.. : da montagna medio alta, giacca vento/pedule impermeabili
Posti disponibili .... : max 18-20; necessario allenamento per i dislivelli/distanze
indicati
Iscrizioni entro ..... : 28 Maggio

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   22 luglio - Rio Claretto (superiore) (torrentismo)


Località di partenza ... : Novalesa
Avvicinamento ......... : 2 ore | Tempo di discesa : 5 ore
Difficoltà ................. : v5 a1 V| Calata più alta : 40 m
Una successione senza respiro di 24 calate, senza vie di fuga, tra
pareti perfettamente levigate.
Avvicinamento: a sinistra (guardando la parete) delle due cascate del Claretto e
del Marderello, sale ripido un sentiero in direzione del Rifugio Stellina con una
mulattiera che porta fino alla baita "La Mojun de paréin Steu" in prossimità del
ponte in legno che supera il Rio Claretto all'inizio della parte inferiore. Si prosegue
sul sentiero (che taglia più volte ed in parte segue una strada forestale) per il
rifugio e si continua seguendo sempre le indicazioni "Sentiero dei Monaci".
Quest'ultimo si stacca dalla sterrata in direzione nord est e dopo un centinaio di
metri raggiunge la partenza del percorso torrentistico.
Descrizione: La discesa richiede ottima padronanza delle tecniche di calata
sotto cascata, ma in nessuna pozza di ricezione è necessario nuotare. Indispensabile
tempo bello e stabile.

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   28 luglio - 1 agosto - Raid Alpinistico Ortles Cevedale


Organizzata dalla C.C.A.S.A, la cinque giorni avrà come finalità quella
di riportare al centro delle attività delle sezioni l'alpinismo di ampio respiro,
in questo caso con una traversata di difficoltà contenute ma dove si concentrano
diversi terreni classici.
Il desiderio è quello di rilanciare l'interesse per le attività alpinistiche
nelle sezioni, non necessariamente legate alla difficoltà pura di un itinerario
quanto ad una solida conoscenza della montagna. Infatti la partecipazione
ad un raid di questo tipo dovrebbe richiedere un'attività alpinistica condotta
con una certa continuità.
Sinteticamente, si tratterà di una traversata in quota con pernottamenti
in rifugio, prevalenza di terreno glaciale o misto di difficoltà media
ma che richiede buona dimestichezza con le tecniche di progressione in
conserva, cramponnage e tecniche connesse allo scopo di mantenere buona
autonomia e sicurezza.

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   2 settembre - Pian Gelassa: da Susa con la strada del Frais (E)


Descrizione: In auto fino al bivio con l'ex strada carrozzabile per gli ex impianti
sciistici ed i ruderi interrati della Batteria settecentesca il cui muraglione nord ospitava
una fontana. Il piazzale-parcheggio auto si trova circa un chilometro oltre
la borgata ex monastero Madonna della Losa, che si potrà visitare al pomeriggio
prima del rientro a Torino.
La gitarella inizia, e prosegue, sulla strada ormai solo più carreggiabile (anche con
buche) ed in circa tre chilometri ci fa raggiungere la prima meta (che potrebbe
anche essere definitiva) rappresentata da un ameno pianoro che i locali chiamano
"Pian del Re" (e che, a ricordo dei vecchi, ospitava una coltivazione di piante di
tabacco con annesso fabbricato per l'essiccazione) fornito di fontana con ottima
acqua sorgiva. Proseguendo per altri tre chilometri e circa 200 m di dislivello,
sempre con salita moderata e costante, si raggiungono i resti degli impianti sciistici.
Camminando ci si può imbattere in: funghi pinaroli (boletus elegans), fragoline,
lamponi, ortiche, spinaci ecc.
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 08,30 h
Stazione FF.SS. di Susa alle 09,30 h
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore gita ...... : Giovanna RASTELLI Tel: 011 4372589 -
333 5768973

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   2 settembre - Rocciamelone (3538 m) (EE)


Contrariamente a quanto indicato in calendario, dove la salita al Rocciamelone
era prevista per domenica 8 luglio, abbiamo pensato di posticiparla
al weekend del 1-2 settembre 2018, data per la quale don Andrea
Zani della parrocchia di S. Ignazio a Torino ci ha dato disponibilità
per celebrare la S. Messa in punta (valuteremo eventualmente
l'anticipo al sabato 1 settembre in caso di condizioni avverse la domenica).
L'uscita originariamente prevista all'Uia di Mondrone viene pertanto
annullata. Torniamo sulla "nostra" montagna e approfitteremo
anche per effettuare la visita periodica al Bivacco in cima.
Descrizione: Seguiremo l'itinerario escursionistico, la via normale dalla valle
di Susa (cresta SSO) che parte da loc. La Riposa (2050 m).
Si svolge su sentiero ben segnalato, privo di difficoltà ma con alcuni tratti
ripidi con gradoni rocciosi nell'ultima parte prima della vetta (sono attrezzati
con mancorrenti di corda, utili in caso di maltempo). Discesa per lo
stesso itinerario. Il dislivello è impegnativo e richiede un buon allenamento.
Coordinatore ......: Guido VALLE - 3292305458 valle.guido@gmail.com
Partenza ............: il ritrovo è fissato indicativamente alle h. 5:30 del 8/7
presso lo svincolo Avigliana Ovest dell'autostrada della
Val di Susa - soggetto a conferma dei coordinatori; il
viaggio avverrà con auto private
Equipaggiamento : da montagna medio alta, giacca vento, pedule impermeabili

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   9 settembre - Diga di Teleccio e centrale idroelettrica


Descrizione: L'idea di organizzare un'escursione nel vallone del Piantonetto
per visitare la diga del Teleccio e la relativa centrale in caverna che sfrutta
le acque del bacino di Valsoera è stata da me proposta per evidenziare un
aspetto della montagna diverso dal consueto ambito della pratica delle più
svariate attività sportive: quello dell'utilizzo energetico.
Anche se in un contesto sempre più "green" gli impianti per la produzione
di energia idroelettrica vengono spesso apostrofati con termini giornalistici
negativi come sfruttamento, pesante impatto ambientale, sconvolgimento
dell'ecosistema e altri simili attributi, approfondire l'aspetto energetico legato
alla montagna ci consente di rivalutare questa caratteristica.
Ma veniamo all'oggetto del programma.
Il bacino del Telessio a 1917 m di quota alimenta insieme a quello del lago
d'Eugio una parte delle turbine posizionate nelle centrale di Rosone. Le restanti
sono alimentate dal bacino di Ceresole
Nel vallone ad est di quello del Piantonetto alla quota di 2414 m si trova il bacino
di Valsoera sbarrato da una diga più piccola e di minore capacità. Inizialmente
questo serviva solo da accumulo senza alimentare direttamente alcuna centrale.
L'idea di costruirne una solo per il piccolo bacino di Valsoera risultava antieconomica
e così si pensò di realizzare qualcosa di più funzionale: un impianto di
pompaggio/generazione che avrebbe permesso di accumulare l'energia nelle ore
di basso consumo trasferendo acqua dal bacino inferiore a quello superiore per
poi riutilizzarle nel ore di maggior consumo invertendo il ciclo; in parole povere un
accumulatore ad acqua.
Poiché il nuovo impianto veniva a trovarsi per intero nel territorio del parco Nazionale
del Gran Paradiso si cercò di ridurre al minimo l'alterazione dell'ambiente
naturale. Questa esigenza fece optare per la realizzazione dell'intero impianto totalmente
in caverna senza che nulla fosse visibile all'esterno.
Per questo chi con l'auto raggiunge l'imponente diga di Teleccio non si accorge
della centrale completamente nascosta in caverna al fondo di una galleria di 120
m di lunghezza.
I particolari tecnici e altri dettagli relativi all'impianto verranno illustrati dal personale
che ci accompagnerà nella visita.
Per completare la giornata e stimolare l'appetito propongo la classica passeggiata
che costeggiando il lago porta al rifugio Pontese con dislivello inferiore
ai 300 m.
Vi aspetto numerosi per una bella uscita originale e poco faticosa!
Coordinatore ............ : Alberto GUERCI cell. 329 9774628
Dislivello in salita ...... : trascurabile
Ritrovo di partenza.... P. Rebaudengo alle 8,15

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   9 settembre - Arrampicata Bimbi - Avigliana


Come sempre un po' di arrampicata fa bene al fisico e alla mente.
Può venire chiunque: esperto o principiante, bimbo o adulto, con attrezzatura
o senza.
Basta aver voglia di provare.
Luogo e ritrovo lo comunicherò in seguito sulla mailing-list Bimbi.
Coordinatore ....... : Dario FRANCO 331.8126912 francodar@tiscali.it

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   14-15-16 settembre - Raduno Intersezionale Estivo nel gruppo del Monte Cavallo (Prealpi Bellunesi)


Questo Raduno è organizzato dalle sezioni di Padova e Venezia nelle Prealpi
Bellunesi, nel sottogruppo del Monte Cavallo ricco di itinerari escursionistici
ed alpinistici.
Come ribadito nel programma ricevuto da Tita, l'importanza degli incontri
intersezionali risiede nello spirito di servizio di chi organizza l'evento verso
le altre sezioni e nell'offerta di occasioni di incontro per rafforzare legami
personali di conoscenza e appartenenza associativa. Non ultimo
l'obbiettivo di far conoscere un territorio montano ricco di storia e cultura.
Alloggeremo all'Hotel Ristorante All'Alba, via Tambruz 89, 32010 Tambre
d'Alpago (Tel 0437 439700), raggiungibile:
· In auto: da MESTRE (Venezia). Da qui autostrada A27, uscita per
l'Alpago - SS51 fino alla sella del Fadalto - strada panoramica del Lago di
S. Croce fino a Farra - SP18 fino a Tambre.
· In treno: stazione ferroviaria di Belluno.
· In autobus: linea autobus da Belluno Dolomitibus.
COSTI:
Per chi arriva al venerdì`: 2 pensioni complete 135,00 euro.
(Venerdì: cena e pernottamento - Sabato: colazione, cestino per il pranzo,
cena e pernottamento - Domenica: colazione e pranzo di commiato).
Per chi arriva al sabato: 1 pensione completa 75,00 euro.
(Cena, pernottamento, colazione e pranzo di commiato),
Pasti: cena 17 euro, pranzo di commiato 25 euro.
L'Hotel Ristorante All'Alba fornisce 95 posti suddivisi in camere doppie,
triple e quadruple che verranno equamente distribuite in base al numero
dei partecipanti delle singole sezioni e previo il versamento della caparra.
La caparra per la prenotazione è di 30,00 euro a persona per chi arriva al
venerdì e di 20 euro per chi arriva sabato. Ambedue da versare entro il 30
luglio. Entro il 30 agosto il saldo.
Tutto avviene attraverso bonifici. Non si riceveranno quote all'arrivo.
Inviare le prenotazioni a Piasentini Tita (piasentini.tita@virgilio.it)
L'IBAN della Giovane Montagna di Venezia:
IT40O0306902117100000011329 San Paolo
Programma:
Venerdì 14 settembre | Sabato 15 settembre
Accoglienza: dalle ore 14.00 | Colazione: ore 7.00
Cena: ore 19.30 | Partenza per le escursioni: ore 7.45
Descrizione dei percorsi
Itinerari A e B
Tambre. Col Indes 1159 m - M.ga Pian delle Lastre 1270 m - Rifugio Semenza
2020 m - Cima del M. Laste 2247 m.
Punto di partenza: Col Indes 1159 m
Dislivello: 861 m fino al rifugio - 1088 m fino M. Laste.
Tempo medio di percorso: ore 5 circa per l'itinerario A, ore 6 per
l'itinerario B.
Equipaggiamento: Normale da escursionismo (zaino, abbigliamento da
montagna, scarponi).
Cartografia: Carta Tabacco 1:25.000 Fg. 012-Alpago-Cansiglio-
Piancavallo-Val cellina.
Difficoltà: E
Descrizione di salita: L'escursione inizia da M.ga Pian delle Lastre (1270 m) che
si raggiunge da Tambre, passando per Col Indes, e dove è possibile parcheggiare
l'auto o pullman. Qui si prende la strada forestale che porta nell'ampio pascolo
dove iniziano i sentieri 926 e 923 e appena dopo aver oltrepassato lo steccato
che delimita il pascolo, si sale per il sentiero 926 che inizia alla nostra sinistra e
continua, tagliando in pendenza, il prato in direzione della M.ga Pradosan. Si supera
la malga e dopo essere entrati nel bosco il sentiero continua a salire, con alcuni
tratti ripidi, fino a quando si comincia a vedere il fianco di Cima delle Vacche
dove spiccano i radi larici rinsecchiti e dove il panorama si apre verso la piana del
Cansiglio, l'Alpago e la Val Belluna. Da questo punto in poi il sentiero si fa meno
ripido e permette di vedere tutta la sottostante Val de Piera, esempio tipico di
valle glaciale. Si prosegue incrociando il segnavia 923 che sale dal fondo della
valle e si raggiunge così il Rifugio Semenza a quota 2020 m in circa 2 ore. In
questo ultimo tratto, sotto lo sperone che diparte dal M. Cornòr, si trova l'unico
breve passaggio su roccia che richiede un po' di attenzione. Dal rifugio si prosegue
sino a forcella Laste dove si può vedere il vicino bivacco invernale (tipo Fondazione
Berti in lamiera) e poi, seguendo il sentiero 924, si sale velocemente, in
circa 30 minuti, alla Cima del M. Laste (2247 m). Da quassù, nonostante davanti
a noi ci sia Cima Manera (2251 m) che copre parte del panorama verso la pianura
pordenonese, la vista è amplissima sulle Dolomiti Bellunesi e Carniche fino alle
Alpi Giulie e soprattutto su tutto l'Alto Adriatico dalla Dalmazia alle lagune veneto-
friulane.
Descrizione di discesa. Dalla cima si scende al Rifugio Semenza per la stessa
via e poi, per tornare alla M.ga Pian delle Lastre, si segue interamente il segnavia
923 che essendo stato tracciato nel 1891 dalla sezione del CAI di Venezia è il
più antico sentiero segnato di tutte le Prealpi Carniche. Seguendo le indicazioni
per il 923 si scende per il ripido versante su fastidiose ghiaie fino ad incontrare il
Sassòn de la Madonna: un grande masso roccioso che si è depositato sul margine
della parte alta della valle e sul quale è stata posta una piccola statua dedicata
alla Madonna. Si continua a scendere fino ad una piccola spianata dove vediamo
alla nostra destra la Baita degli Alpini (piccolo fabbricato in legno) e dove il nostro
sentiero diventa ora strada forestale. Procedendo quindi sempre in direzione Ovest
si attraversa una magnifica faggeta adulta, con esemplari di faggio di notevoli
dimensioni, per poi arrivare al punto di partenza in circa 2 ore dal Rifugio
Semenza.
Itinerario B
Questo è comune con l'itinerario A fino alla Cima del M. Laste 2247 m.
Descrizione di discesa. Cimon del Cavallo 2151 m - Cimon di Palantina
2190 m - Col Indes.
Difficoltà: EE
Di ritorno si percorre l'Alta via n° 7 sentiero n° 924. Per cresta rocciosa esposta,
qualche attrezzatura fissa, e attraverso la forcella Alta del Caval in risalita si
perviene alla Cima del Cavallo. Con facile arrampicata in discesa si percorre la
cresta ovest del M. Cavallo e attraverso le forcelle Sughet e Palentina si risale la
cresta sud del Cimon di Palantina e si raggiunge la cima omonima. Con una ripida
discesa su balze erbose si raggiunge Casera Palantina. Seguendo le indicazioni
per il sentiero n° 923 si percorre la forestale fino a Col Indes.
Sabato ore 18.00 S.Messa prefestiva a Tambre: Parrocchia dei santi Ermagora
e Fortunato
Domenica 16 settembre
Da Pian Cansiglio al Villaggio Cimbro Vallòrch per la Strada del Taffarèl
Punto di partenza: Pian Cansiglio a destra l'Albergo S. Osvald
Dislivello 350 m ( Pian Cansiglio 1000 m - Pian Grande 1350 m )
Tempo di Percorrenza: 3 ore (percorso ad anello).
Segnaletica sentieri Cansiglio R, F, S
Interesse prevalente: vegetazionale, paesaggistico, storico-etnografico.
Difficoltà: E
Come arrivare alla partenza da Tambre seguendo le indicazioni Cansiglio.
Dopo la salita, superata la località Pian Osteria si scende in Pian Cansiglio
fino ad incontrare a destra l'Albergo S. Osvaldo dove si parcheggiano le
auto.
Cartografia: Carta Tabacco 1:25.000 Fg. 012-Alpago-Cansiglio - Piancavallo-
Val cellina.
Il luogo. L'itinerario, con il suo ampio svolgimento, percorre quasi interamente il
rilievo e il relativo versante occidentale del Cansiglio. L'itinerario sfrutta le caratteristiche
oro-idrografiche del territorio addentrandosi verso sud-ovest nel profondo
vallone di Vallòrch, l'unica vera, grande incisione erosiva di questo lato
della conca.
Il villaggio di Vallòrch, storico insediamento delle popolazioni cimbre in Pian
Cansiglio, in parte ricostruito forse in modo discutibile, ma che costituisce, in ogni
caso, una testimonianza visibile di questa antica presenza.
Il Cansiglio è costituito da un altipiano leggermente ondulato caratterizzato da
una vasta depressione centrale (1000 m circa) contornata da cime non molto elevate,
comprese tra i 1300 e i 1600 m. In epoche remote al posto dell'odierno
Cansiglio si estendeva un mare profondo che si spingeva verso il Bellunese; questo
mare era separato dalla zona lagunare friulana da un complesso di scogliera
dove, grazie alle acque poco profonde e ben ossigenate, prolificavano numerosi
organismi. Le rocce del Cansiglio, tutte di natura carbonatica, devono la loro origine
in gran parte ai sedimenti marini accumulati, tra 135 e 65 milioni di anni fa,
in ambiente subacqueo. Il Cansiglio interno si presenta come un'unità distinta,
anche se inscindibile dal resto del territorio. Le peculiarità della sua vegetazione
dipendono dalle condizioni climatiche fortemente caratterizzate dall'inversione
termica. Tale fenomeno influisce sulla vegetazione, anch'essa invertita. Il fondo
della conca è così occupato da prati e pascoli delimitati da una pecceta pura, seguita
nelle zone più elevate da un'ampia fascia a faggeta pura.

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   22 - 23 settembre - Bivacco Rainetto - manutenzione


Sono in corso di valutazione gli interventi necessari e le relative modalità di
esecuzione; il programma dettagliato sarà perciò disponibile in Sede a inizio
settembre.
La Commissione Rifugi e Bivacchi

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   sabato 22 settembre - Chiusura Reviglio


Come sempre, dopo una bella stagione estiva di vacanza nella nostra amata
casa, toccherà risistemare e prepararsi per l'inverno.
In poco tempo, ci occuperemo delle necessarie risistemazioni e cambiamenti
di assetto quali ad esempio la sistemazione della paratia divisoria in
refettorio, i vari svuotamenti degli impianti idraulici, il ritiro di attrezzature
vari e magari anche qualche piccola manutenzione per preparare la casa
non solo al lungo riposo invernale, ma anche all'apertura invernale di Capodanno.
A questo scopo, ci si ritroverà sabato 22 settembre, con quanti volenterosi
vorranno dare una mano nella manutenzione della nostra casa, ai quali va
sin d'ora un caloroso grazie
Per ulteriori informazioni e dettagli sulla giornata, e per dare la propria disponibilità,
in prossimità della data, informarsi presso la segreteria o con i
referenti della Commissione Reviglio.
Commissione Reviglio

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   sabato 22 settembre - Torrentismo - Comboè


Come torrentisti non ci siamo mai spinti in alta val d'Aosta. I fiumi sono
freddi, impraticabili fino a settembre e lontani.
Quest'anno vorrei così unire un'uscita in forra con la chiusura del Reviglio
di domenica.
Si tratta sicuramente di una uscita severa, adatta a chi ha già fatto esperienza
in fiume. Ma è descritta come bella e particolare, ..e come potete
intuire è nuova anche per me.
Visto che parecchi torrentisti sono padri di famiglia ricordo che la giornata
di chiusura si può anche abbinare ad una uscita di ESCURSIONISMO BIMBI,
così da passare un fine settimana in allegria e dividerci in modo poco
faticoso i lavori della domenica
Vi aspetto numerosi
Coordinatore ....... : Dario FRANCO 331.8126912 francodar@tiscali.it

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   29-30 Settembre - Sicurezza e autosoccorso in alpinismo


Il fine settimana dedicato alla sicurezza e all'autosoccorso in ambito
alpinistico avrà come finalità quello di aumentare la capacità di movimento
su terreno alpinistico nonché la capacità di gestire emergenze in un quadro
ambientale - quello alpinistico- generalmente ostile ed in cui la sicurezza
della cordata è molto legata alla velocità ed efficacia di progressione nonché
alla rapidità con cui si adottano misure di emergenza.
Lo scopo è quello di aggiornare le conoscenze delle tecniche più per
gestire la progressione individuale su terreno classico:
dalla progressione in conserva a quella a tiri passando per diversi gradi
in cui la corretta valutazione del rischio prevalente fa la differenza. Inoltre
formare sulle principali tecniche di autosoccorso che dovrebbero essere
presenti nel bagaglio degli alpinisti.
Sarà effettuata una formazione teorico-pratico sulle tecniche di progressione
in conserva, le legature, la gestione della cordata a due e tre
componenti, gli ancoraggi (1 giorno). Manovre di autosoccorso e di emergenza
nella cordata: recuperi, paranchi, calate di emergenza, recupero in
ghiacciaio con test pratici. (2 giorni).
Al momento dell'uscita del notiziario non sono ancora giunte informazioni
relative al luogo di svolgimento del fine settimana di pratica alpinistica.
Per gli interessati, rivolgersi in sede il giovedì sera oppure alla commissione
gite:
Guido VALLE............ : 3292305458 - valle.guido@gmail.com
Daniele CARDELLINO : 3663247130 - daniele.cardellino@tin.it
Alberto ZENZOCCHI.. : 3388825148 - alberto.zenzocchi@alice.it

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   30 settembre - Beaulard (1140 m) - Forte Bramafan (1474 m)


Si posteggiano le auto a Beaulard (1140 m) vicino alla stazione ferroviaria
e si seguono i cartelli Beaulard-Bardonecchia (pista di fondo) fino al ponte
(1223 m e 4,8 km di cammino).
Dal ponte, chi lo desidera, può salire al forte di Bramafan per strada militare
carrozzabile per 2 km. Il forte è visitabile tutte le domeniche di settembre
con orario 10-18.30 al costo di 8 euro ridotto 6.
Dopo la visita si può tornare a Beaulard per il medesimo percorso oppure
scendere alla stazione di Bardonecchia per la stessa carrozzabile usata in
salita, indi, dopo 750 m abbandonarla e seguire il sentiero fino alla Dora e
poi alla stazione ( 2,8 km dal forte). Con il treno si arriva alla stazione di
Beaulard in 6 minuti.
La gita potrebbe subire qualche variazione, per programmi definitivi e orari
informarsi in sede.

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   7 ottobre - Bivacco. Soardi (2297 m) (E)


Bellissima gita nel solitario vallone di Sea, patria dell'arrampicata
torinese. Ottime possibilità di osservare animali e panorama di
prim'ordine sull'Uja di Mondrone, sulla Nord dell'Albaron di Sea
e sul canalone del Passo delle Disgrazie.
Descrizione: Da Forno Alpi Graie incamminarsi sulla sterrata per il santuario.
Prendere la strada che sale ripida sulla destra. Superate alcune costruzioni
dell'acquedotto arrivare sino al punto in cui la carrozzabile attraversa
il torrente Stura di Sea.
Qui abbandonarla e proseguire sul sentiero che si mantiene sul lato sinistro
orografico. Il sentiero prosegue sotto la Costiera Malatret e, dopo una breve
salita percorre ancora il fondovalle sino ad attraversare la Stura di Sea
grazie ad un ponte nei pressi del Gias Balma Massiet.
Il sentiero prosegue sulla destra orografica del torrente, prima ripido con
alcune serpentine, poi più dolcemente.
Si giunge così in un altro vasto pianoro e poi dopo una salita abbastanza
ripida a un enorme roccione sotto il quale sono edificate le costruzioni
dell'Alpe di Sea.
Passato l'Alpe, il sentiero prosegue contornando il roccione e con breve
salita disagevole raggiunge il vastissimo e ampio pianoro del Gias Nuovo.
Il sentiero prosegue su prati e al fondo del pianoro rimonta molto deciso
una stretta gola prima con una serie di strette serpentine, poi, dopo aver
attraversato un ponticello in acciaio e lose, risale l'ultimo tratto su una
scalinata rocciosa posta tra due enormi massi. Il sentiero sbuca così sul
pianoro del Gias Platou.
Il sentiero risale la costola erbosa molto ripida, poi volge a destra superando
a svolte una dorsale in direzione del Gias .
Da qui è già possibile scorgere la costruzione del Bivacco Soardi-Fassero.
Continuando lungo una cresta erbosa e in ultimo con alcune serpentine su
terreno ripido si giunge infine al Bivacco.
località partenza ....... : Forno Alpi Graie 1219 m (Groscavallo, TO)
Coordinatore ............ : Guido VALLE - 3292305458
valle.guido@gmail.com
Partenza .................. : il ritrovo è fissato indicativamente alle h. 6:30 del
7/10 presso istituto "ex Maffei" - soggetto a conferma
del coordinatore; il viaggio avverrà con auto
private
Equipaggiamento ...... : da montagna medio alta, giacca vento/pedule impermeabili
Iscrizioni in sede entro: giovedì 4 ottobre

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   14 ottobre - Alpe Toglie (1546 m) (MTB)


Località di partenza ... : Fraz.Giordani/Gillo (730 m)
Dislivello di salita ...... : 816 m
Tempo di salita......... : 3,30 h
Difficoltà ................. : per medi ciclisti (MC)
Descrizione: Dalla Borgata Gillo si segue l'indicazione per Toglie: il primo
tratto fino al ponte è su asfalto e subito dopo su ottimo sterrato. La salita
risulta impegnativa per la sensibile pendenza. Tralasciata sulla destra la
deviazione per la pista forestale Bosco Nero (che sarà presa in discesa) si
prosegue fino al bivio per Pra La Grangia che, volendo, si può raggiungere
in breve. La piccola Borgata merita la deviazione.
Tornati sullo sterrato principale la pendenza diminuisce e con un lungo traverso
in un bel bosco di faggi si raggiunge le Toglie. Con un ultimo tratto
più sostenuto si perviene all'alpeggio a quota 1546 m.
Discesa lungo il percorso di salita.
Attrezzatura ............. : mountain bike e abbigliamento adeguato - Caschetto
da bici obbligatorio!
Ritrovo di partenza.... : Parcheggio Uscita Autostrada To/Bardonecchia -
Avigliana Ovest - alle ore 8.30
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Alberto ZENZOCCHI tel. 338 8825148
alberto.zenzocchi@alice.it
Termine prenotazioni . : giovedì 11 ottobre

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   20-21 ottobre - Certosa Montebenedetto (EB)


Località di partenza ... : Villarfocchiardo 450 m
Quota arrivo............. : 1150 m
Dislivello in salita ...... : 700 m circa
Difficoltà ................. : facile
Tempo di percorrenza : tutto il giorno! Dipende dalle gambe dei bimbi
Avventura di due giorni con i GM bimbi, dormendo in una foresteria
del 1200, tra boschi di faggi tinti d'autunno
Descrizione: Comincia a fare freddo per salire in quota, ma la stagione non
è ancora terminata! Riproponiamo l'esperienza di due giorni, che l'anno
scorso ci ha portato a pedalare e arrampicare in Liguria. Questa volta si
cammina, ai margini del Parco Naturale Orsiera Rocciavrè, tra splendidi boschi
di latifoglie.
La Certosa di Montebenedetto è di proprietà della Regione Piemonte ed è
stata recentemente dotata di una foresteria autogestita, con circa venti
posti letto. Esistono diversi sentieri che la raggiungono e studieremo un
percorso ad anello che ci permetta anche di visitare i resti abbandonati della
Certosa di Banda.

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   21 ottobre - Colma di Mombarone (2365 m) (E)


Località di partenza ... : Trovinasse (Settimo Vittone) 1495 m
Dislivello di salita ...... : 870 m
Tempo di salita......... : 3 h
Difficoltà ................. : per escursionisti (E)
La Colma di Mombarone è uno dei più bei punti panoramici facilmente raggiungibili
dal fondovalle. Si trova a tutti gli effetti in Piemonte, ma il colpo
d'occhio sulle montagne valdostane è davvero notevole!
Descrizione: Lasceremo la macchina in corrispondenza di una sbarra in corrispondenza
di un tornate posto dopo il paese di Trovinasse.
Sul lato destro dello sbarramento inizia il sentiero 858a che passando tra
gli alberi e superando un piccolo torrente vi porta per un breve tratto su
una piccola strada asfaltata. Proseguendo si incontra alla nostra destra un
bellissimo ponte in pietra. Passandoci sopra o superandolo si arriva dopo
pochi metri subito a destra al bivio con il sentiero 858.
Si sale la comoda strada e si arriva poco dopo all'indicazione per il
Mombarone. Da qui si prosegue attraverso un prato adibito a pascolo che
ci porta all'interno di un piccolo boschetto. Superato il boschetto si arriva
ad un bellissimo alpeggio e ad una bellissima baita denominata Garitta (dove
al momento del nostro passaggio era possibile prelevare acqua). Il sentiero
man mano diventa leggermente più roccioso e si arriva ad una seconda
baita dove si prosegue sulla destra.
Il Mombarone intanto è lì ad attenderci. Dopo un altro tratto di salita
rocciosa si arriva alle baite di un bellissimo alpeggio, il ripiano di Brengovecchio,
che offre l'opportunità di riprendere fiato. Il terreno qui però diventa
molto umido e intriso di acqua.
Si prosegue sempre dritto, si passa alla sinistra di una vecchia stalla e
dietro di questa si ritrovano i segni del sentiero. Ancora una salita ed un
terzo alpeggio: la conca dell'Alpe di Mombarone. Più lontano alla nostra
sinistra le baite dei pastori e poco davanti, quasi invisibile, il lago del Mombarone,
ormai ridotto a poco più di uno stagno.
Pian piano ecco palesarsi più chiaramente sulle nostre teste la statua
del Redentore che domina la Colma. Ma prima occorre arrivare al rifugio
passando per il Colle della Bocchetta (dove si incrocia il sentiero proveniente
da San Giacomo di Andrate) da dove è possibile ammirare in lontananza
la Serra e il lago di Viverone.
Seguendo il sentiero a sinistra arriviamo al rifugio e poco sopra, proseguendo
per pochi minuti il sentiero dietro al rifugio, alla Colma del Mombarone
da dove è possibile ammirare il panorama a 360 gradi, e nelle giornate
più limpide dalle nuvole può fare capolino il Monviso.
Attrezzatura ............. : da escursionismo
Ritrovo di partenza.... : Piazza Rebaudengo alle ore 8.00
Mezzo di trasporto .... : auto private
Coordinatore di gita... : Alberto ZENZOCCHI - tel. 338 8825148
alberto.zenzocchi@alice.it
Termine prenotazioni . : giovedì 18 ottobre

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   21 ottobre - Sulle falde del Mombarone


Nella terza domenica di ottobre di ogni anno il comune di Nomaglio propone
"La sagra della castagna" con visite turistiche, mostre mercato e gite
escursionistiche. Noi potremo partecipare alla gita: "sulle falde del Mombarone"
escursione guidata tra boschi, prati, terrazzamenti e abitati lungo un
sentiero panoramico affacciato sulla valle della Dora Baltea, tra i più belli
del Piemonte. A seguire, visita al mulino ad acqua per la macina delle castagne,
all'essiccatoio ed alle edicole sacre del Sentiero dei Salmi.
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini ore 8.30 Maffei ore 8.40
Coordinatore gita ...... : Giovanna RASTELLI tel. 011 4372589 -
333 5768973

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   27-28 Ottobre - Assemblea dei Delegati - Genova


Di seguito un breve sunto del programma relativo all'Assemblea dei delegati
organizzata dagli amici genovesi (seguirà a breve il programma completo
che potrete visionare in Sede).
Il soggiorno sarà presso il Grand Hotel di Arenzano.
Sabato 27: Assemblea presso il Santuario del Bambin Gesù di Praga, dove
avrà luogo anche la Santa Messa.
Per gli accompagnatori visita al Parco di Villa Durazzo Pallavicini.
Domenica 28. Sarà possibile effettuare tre diverse gite:
- facile escursione a quota zero da Arenzano a Varazze. Rientro in treno
- visita centro ornitologico monte Beigua
- arrampicata in zona monte Pennone.
Pranzo conclusivo in Hotel
Il programma completo verrà esposto a breve in sede.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   10 febbraio - Quattro passi e polenta a Moncalieri


Quella di oggi per me è una gita speciale, proprio oggi ricorre il mio
compleanno (non vi dico quanti sono, ma vi do? un consiglio? gli anni
contateli in EURO, così sono la metà)!
Dopo un avvio un po' avventuroso, in cui una ventina di soci della
Giovane Montagna di Torino, finalmente si trovano a Moncalieri, ci aspetta
un socio della locale sezione a farci da guida nella nostra passeggiata lungo
l'argine sinistro del torrente Chisola. Si tratta di un percorso che si snoda
tra case di campagna e orti, con magnifica vista sul Castello di Moncalieri
e, foschia permettendo, sulle alte vette del nostro Piemonte. Anche se
alcuni inevitabili segni del progresso, come i tralicci dell'alta tensione, mi
disturbano un po' l'inquadratura delle mie fotografie, trovo alcuni spunti interessanti
lungo il percorso. Ad esempio, c'è un grosso recinto che accoglie
un centro di addestramento in cui i cani imparano a tenere a bada un
gregge di pecore, dovete vedere e ammirare come corrono ubbidendo al fischio
dell'istruttore!
Strada facendo, incontro anche un mio compaesano (io sono di origini
venete) che conduce a mano la sua bicicletta. Ci scambiamo alcuni ricordi
di com'era la vita tanti anni fa, quando la bici era un mezzo di trasporto
più comune di oggi.
Ma affrettiamoci, i due passi lungo il Chisola erano per guadagnarci
(sono parole di Laura) la polenta che i soci di Moncalieri stanno preparando
da alcune ore nella loro sede. Anche qui, arrivo avventuroso per non per
dersi tra i sensi unici, alla ricerca di un parcheggio possibilmente non a pagamento,
poi finalmente ci sediamo a tavola?
Ci aspetta un menu di tutto rispetto, e facciamo soprattutto i complimenti
al cuoco Riccardo per la sua ottima polenta.
Tino

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   11 febbraio - Sci in pista a Monginevro


Non siamo particolarmente numerosi, ma alle 10 siamo già in pista.
Con gli sconti che ci ha fornito Luca, la giornata è più "leggera" per
tutti, il sole splendente e la neve ottima completano il quadro perché la
soddisfazione sia al top. Ovviamente lo sci non è particolarmente aggregante:
c'è chi ha il corso, chi sta imparando sul tapis-roulant, chi serpeggia
elegantemente e chi sfreccia a uovo!!
Ci ritroviamo sul colle a pranzo per condividere due chiacchiere e
qualche spuntino, ma i bambini scalpitano e vogliono ripartire. Nel pomeriggio
riusciamo ad essere un po' più uniti, azzardando anche qualche passaggio
in fresca dietro a papà Luca che conosce i boschetti e i passaggi
nascosti. Come sempre l'ultima pista è in compagnia degli addetti alla
chiusura degli impianti!
Ottima giornata, in auto alla prima curva si sono addormentati tutti
dalla stanchezza.
Famiglie Franco, Marmo e Bena

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   18 febbraio - Rifugio Fontana Mura


Il Rifugio Fontana Mura ha sostituito come meta il Monte
Lion che era originariamente in calendario.
Partiti di buon'ora dal punto ritrovo del "Maffei" di Torino, dove una
temperatura bella rigida accoglieva i partecipanti che man mano arrivavano,
diretti al "famoso" parcheggio di Avigliana, a tutti noto, per incontrare
gli altri partecipanti alla gita e lì compattarci in poche macchine, prendiamo
insieme la direzione Coazze - Forno. Nuovo parcheggio prima di raggiungere,
a piedi, la Fontana Mura dove ci attendevano altri due partecipanti con
un magnifico cane di pelo chiaro-beige, molto vivace, entusiasta e, a modo
suo e con i suoi tempi, ubbidiente al comando "seduto" ripetuto in tempi
molto ravvicinati. Considerata la poca neve presente, si parte con ciaspole
trasportate a mano o ben saldate agli zaini, già pieni di materiale ARTVA e
quant'altro per la sicurezza.
Il sentiero è ben segnato visibile e noto e ci porta a un facile guado di
un limpido torrentello. Superatolo, continuiamo a camminare in lieve pendenza
finché la neve più presente e discreta ci invita a saldarci le ciaspole
agli scarponi? finalmente! e si riparte con rinnovato vigore. Anche "Ash"
è contento del "vai" dei suoi padroni e si rotola e ri-rotola con evidente
piacere nella bianca neve fresca. Si sale e ad un certo punto della salita
una piccola deviazione nella pineta ci permette la vista di una stretta alta
cascata di acqua in un rotondo laghetto alpino (Loja scura?) che ammiro
ricordando, io, di averlo già visto in una precedente camminata e sentendo
uno di noi parlarne quasi con affetto ricordando, lui, i tempi di quando,
bambino, aveva giocato e nuotato lì appresso.
La ciaspolata riprende e si fa via via più faticosa e impegnativa distinguendo
tra di noi gli agili e allenati ciaspolatori da chi, ormai più stanco e
meno allenato, avanza? deciso sì, ma con calma godendosi ogni tanto il
magnifico panorama ancora soleggiato. Ad un certo punto ci accorgiamo,
guardando a dx il monte e a sin. la valle, che ci troviamo proprio sulla
traccia di una cospicua valanga di neve, ammassata a fondo valle senza
apparenti danni. Al momento nessun pericolo di ulteriori cedimenti. Si continua
verso l'Alpe Sellery Sup. e il sospirato Rifugio Fontana Mura che,
benché affollato, ci accoglie in una saletta all'aperto dove possiamo sederci
e consumare il nostro pranzo al sacco, con ancora la forza di ridere per
qualche buona battuta!
Il ritorno si fa urgente per il rannuvolamento del cielo con nuvoloni
grigio piombo veramente promettenti acqua a volontà. Prontamente si
forma un drappello di persone che comunicano di voler rifare il percorso
dell'andata, cui io mi aggrego. Volgendo per un attimo lo sguardo
all'indietro scorgo Ash correre giù dal monte a rotta di collo, inseguito a
grandi passi dalla sua padrona e, a seguire, dal suo padrone cui, per ovvi
motivi, interessava non perdersi reciprocamente di vista.
Noi intraprendiamo con ritmo sostenuto, ma non con minor attenzione
al cielo plumbeo sovrastante, il tracciato meno ripido che ora sembra disperdersi
nel gelido biancore del paesaggio. Però? lassù, lontano, alla nostra
destra, tra le montagne, uno spicchio di cielo azzurro-bianco immobile
e persistente ci conforta e accompagna durante tutta la discesa.
Arrivati alle macchine'sorpresa!... un piccolo banchetto di buone cose
ci attende, allestito e ingrossato da ciascuno con allegria e cin-cin? il
brindisi finale.
Roberta

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   4 marzo - Rally Scialpinistico


Quando la sezione di Verona e Padova incaricata di organizzare il Rally
2018 in val Casies (BZ) decise la data nessuno avrebbe immaginato che il
4 marzo scelto per l'evento sarebbe coinciso con le elezioni nazionali, e sia
per senso civico che per ragion di stato non si è potuto né voluto anteporre
a tale importante appuntamento istituzionale un semplice evento sportivo.
Così non potendo riprogrammare a breve tutti gli impegni organizzativi
che la sezione di Verona Padova aveva già assunto si è preferito rinviare
tutto di un anno.
Peccato perché le condizioni meteo e l'ottimo innevamento avrebbero
comunque garantito un contesto ideale per l'evento.
Auguriamoci che nel 2019 non si presentino in primavera altre scadenze
elettorali tali da rinviare nuovamente il rally....

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   18 marzo - Punta Prato di Fiera


Hai presente quelle gite un po' così, che al giovedì sera le previsioni
sono bruttarelle e sul foglio gita c'è segnato tipo quasi nessuno? e poi entro
sabato sera spuntano chissà come undici paia di attrezzi tra sci e ciaspole.
Ovviamente alla Fiera di domenica ci va un sacco di gente e quindi al
parcheggio troviamo tipo il mondo, bipedi e quadrupedi variamente equipaggiati,
abbigliamento classico inframmezzato da tutine, con aggiunta di
numerose tavole e splitboard.
Così partiamo dalla Fontana della Batteria al gran completo, con la
partecipazione straordinaria del direttore di gita emerito e sotto i nuvoloni
che dopo un po' cominciano a nevischiarci addosso, non troppo minacciosi
ma abbastanza incombenti da raffreddare eventuali velleità di Pintas.
La discesa è oltre le aspettative, buona neve fresca che copre le innumerevoli
tracce vecchie, un po' più umida nel settore inferiore; ci viene
in ausilio qualche trucchetto acquisito in lunghi anni di pratica - con
l'apporto della maneggevolezza degli sci moderni - e il divertimento è assicurato.
Sul pianoro fantasma di Pian Gelassa la sosta pranzo è accompagnata
da chiacchierate e pensate varie sui prossimi appuntamenti della sezione:
GM Giovani, il trekking nel parco del Triglav, l'approvvigionamento del N.
Reviglio.
La pioggia novembrina che ci attende in valle fa pregustare un rilassante
fine pomeriggio casalingo.
Silvana

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   8 aprile - Lungo il Po a Carmagnola


Inizio a raccontare della gita lungo il Po e mi chiedo: sarà corretto
chiamare "gita" il nostro camminare lemme lemme, alla velocità delle lumache
stanche, col fiato corto ma sufficiente per tante chiacchiere con gli
amici, su un comodo sterrato assolutamente in piano
Cerco sul vocabolario. GITA: l'andata in un luogo per diporto o per altro
fine. Sono tranquilla, posso chiamare gita anche i nostri quattro passi
lenti, le frequenti soste per osservare la natura, per raccogliere erbette, per
aspettare chi è in fondo alla fila, per ricordare quando ci si alzava presto al
mattino per andare a scarpinare e raggiungere una delle tante vette che
ora ci appaiono in lontananza. Come era bello salire, salire pregustando la
meta! Che fatica, ma che bellezza poi spaziare con lo sguardo verso
l'infinito! Ora il nostro orizzonte è più ristretto, ma la bellezza si può cercarla
anche qui, è a portata di naso, basta cercarla.
Camminiamo in un'area di protezione integrale, un bosco sulla sponda
del Po che volutamente è stata abbandonata a se stessa per vedere come
la natura si evolve senza intervento umano. Questo ambiente può aiutarci
a capire come doveva presentarsi la pianura Padana quando l'uomo non
l'aveva ancora "addomesticata" per usi agricoli. Ai nostri occhi appare disordinata,
aggrovigliata, brutta, ma questo arruffìo di piante ha un suo
perché, anche se non ci è chiaro. Costeggiamo un'ansa del fiume con
l'acqua quasi ferma: al di là alberi e arbusti sono letteralmente nascosti
dall'abbraccio di rampicanti di ogni genere che li hanno avvolti strettamente
nella rete delle loro spire fino a piegare i rami verso terra. Sembra che
su tutta la vegetazione sia stata buttata un'unica rete: forse è opera di una
zucca americana? Ci fotografiamo vicino a una sorta di capanna vegetale
un po' inquietante poi torniamo al punto di partenza, raccogliendo ogni
sorta di erbe buone e fiori. Pranzo alla cascina Bricco e pomeriggio culturale
a Carignano dove un volontario, molto preparato, ci guida alla scoperta
dei gioielli della città: Chiesa del Valinotto e Duomo, entrambe opere del
Vittone.
Laura

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   22 aprile - Tallorno - Valchiusella


In calendario la gita era stata fissata per domenica 15 aprile, poi spostata
alla settimana seguente per le cattive condizioni climatiche. E non
potevamo trovare una giornata migliore, molto calda e direi quasi estiva.
Il gruppo formato da 14 partecipanti, lasciate le auto a Fondo, dove
termina la strada che percorre la Valchiusella, inizia a percorrere la strada
sterrata e poco dopo, sopra la frazione, ci troviamo di fronte ad una imponente
cascata formata dal torrente Ribordone, affluente del Chiusella. Proseguiamo
sempre per la strada e verso mezzogiorno arriviamo alla meta
prefissata : Tallorno ( corno della valle). È un piccolo borgo caratterizzato
da semplici case di pietra abbellite da dipinti murali e graziose meridiane.
Sostiamo per il pranzo al sacco, nelle vicinanze di una cappella del 1760
che è il santuario della Valchiusella, dedicato alla Vergine della Neve. Dopo
un po' di riposo, iniziamo la discesa costeggiando il torrente dall'altra riva
per poi riattraversarlo utilizzando il ponte romanico del? 700. Risaliti in auto,
facciamo ancora una sosta nei pressi di Alice per ammirare la gola del
Garavot. Oggetto di numerose e suggestive leggende è caratterizzata dalla
presenza di due specchi d'acqua, messi in comunicazione da una stretta
forra, e da pareti denudate e lisciate che indicano l'altezza raggiunta dal
torrente nel corso degli eventi di piena. Presso la boscaglia, sopra le gole
di Garavot, vi è una roccia con l'impronta di una specie di zampa che la
leggenda vuole essere stata lasciata dal diavolo, qualcuno però sostiene
essere solo un'incisione per segnare il confine tra i comuni di Meugliano e
Alice . E infine per terminare questa bellissima giornata insieme non poteva
non mancare la consueta e accogliente merenda nella casa dei coniugi Prinetto
a Bausano. Grazie ancora per l'organizzazione della gita e per la loro
ospitalità.
Maria Piera Leone

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   21-25 aprile - Scialpinismo in Val Senales


La proposta scialpinistica della CCASA quest'anno aveva tutte le caratteristiche
adatte a me: sistemazione presso affittacamere locale anziché
in uno spartano rifugio (la signora Maria Ladurner a Certosa di Senales non
ha tradito le attese, offrendoci un'accoglienza molto familiare), l'utilizzo
degli impianti di risalita per raggiungere il ghiacciaio, belle gite, e infine,
una ricca attività formativa che ha coperto a tutto tondo il muoversi in
ambiente glaciale con gli sci.
Queste le ragioni che mi hanno spinto ad aggregarmi, purtroppo in
versione "solitaria", in quanto ero il solo partecipante dalla sezione di Torino,
e, fatta eccezione per i 4 partecipanti da Genova, organizzatore incluso,
anche dalle altre sezioni nessuna presenza.
Ad accompagnarci ed istruirci due valenti guide alpine, Fabio Palazzo
(anche lui da Genova?) e Luca Storoni da Cortina. In breve: dopo una
prima giornata dedicata allo sci con gli impianti, via con le uscite formative,
con salita alla Palla Bianca (m 3739) e a seguire altre due cime della
zona, in un ambiente glaciale molto bello e in condizioni di innevamento
più che buone; peccato solo le temperature piuttosto alte, con rigelo notturno
a volte insufficiente, nonostante la quota.
Che dire, una gran bella iniziativa...per pochi fortunati; personalmente ringrazio
Alberto Martinelli che ha organizzato il tutto e le guide Fabio e Luca
che ci hanno prodigato consigli e dritte senza risparmiarsi. Nonostante la
scarsa adesione, mi sento di confermare in pieno la validità della proposta.
Marco Valle

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SERATE IN SEDE


   12 aprile - Serata di immagini, poesie e musica a cura di Olga


La poesia è lo spontaneo straripare di potenti emozioni" diceva il poeta
romantico inglese Wordsworth nel 1800, e possiamo convenire con lui
che è ancora così, grazie alla bellissima esperienza poetica che ci ha fatto
vivere Olga nella sua serata arricchita dalle immagini della montagna nelle
diverse stagioni, del mare, con le isole dell'Italia del sud. Particolare spazio
è stato dedicato all'amato Colletto, piccola e suggestiva borgata della Valle
Grana dove Olga è nata, continua a tornarvi con la sua famiglia e ne
mantiene la tradizione con l'allestimento di un museo che fa vivere la cultura
occitana. Magnifiche immagini floreali e vignette, accompagnate da
riflessioni affettuose, sono state dedicate all'amica Lidia in occasione del
suo compleanno. Il tutto con sottofondo di gradevole musica. Nel finale
abbiamo ascoltato e cantato " Lis Esteles" sentendoci così tutti un po' ?
occitani
Grazie Olga e arrivederci ad una prossima puntata!!
Bruna Riccabone

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   giovedì 28 aprile - PRANZO con vista sul M.Bianco


Questa volta la proposta pubblicata sul notiziario di marzo era veramente
allettante: possibilità per tutti di salire in montagna in una giornata
di sole garantito, con vista spettacolare sul Monte Bianco, pranzo e tanta
buona compagnia! Cosa volete di più? E in tanti abbiamo aderito a questo
invito ( eravamo una trentina) pronti a'mangiare e poi'partire!!
Dopo un ottimo aperitivo sono stati serviti alcuni piatti di verdure preparate
da Laura con ricette "sperimentali" (per chi voleva provare?) in attesa
del "cous-cous", piatto forte del nostro chef Livio, molto gustoso ed
apprezzato da tutti. Per finire: frutta, caffè, torta di mele (brava Alda!!) e
possa-caffè (bravo Renzo!!).
Ed ora'pronti per l'ascensione! Che spettacolo magnifico! Senza la
minima fatica abbiamo potuto ammirare cime innevate, cieli azzurri, panorami
grandiosi, accompagnati da un sottofondo musicale molto gradevole,
attraverso una carrellata di bellissime fotografie scattate naturalmente dalla
nostra fotografa Laura. Un vero piacere per chi, avendo già fatto questa
salita, ne ha ricordato i momenti più belli e un invito a chi, non avendo ancora
provato l'emozione di questa esperienza, desiderasse farla. Un grazie
a quanti hanno contribuito a farci trascorrere una serena giornata con tanti
amici.
Giovanna

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VITA SEZIONALE


   Notizie dalla Presidenza Centrale


Si fornisce di seguito una breve sintesi del Consiglio di Presidenza Centrale svoltosi
a Milano il 7/4/2018, in particolare focalizzata su due temi principali.
RIVISTA DI VITA ALPINA - Il presidente Vezzoso ha comunicato di aver preso
alcuni contatti informali per consentire la continuità della gestione della Rivista,
preso atto delle dimissioni rassegnate da Marco Ravelli dal ruolo direttore; è stato
segnalato che per un errore nella gestione della mailing list i soci approvati nel
2017 non hanno ricevuto la Rivista e che lo stesso Vezzoso intende porvi rimedio
con apposita comunicazione e demandando alle sezioni la distribuzione delle copie.
COMMISSIONE CENTRALE DI ALPINISMO E SCIALPINISMO - È stato trattato il
tema del ricambio nei membri della Commissione, preso atto della chiusura del
ciclo di attività condotto da Francesca Carobba. Il presidente Vezzoso, pur comprendendo
la situazione di difficoltà, ha chiesto alla coordinatrice nonché ai
membri uscenti della commissione e ai presidenti delle sezioni, di adoperarsi per
consentire lo svolgimento delle attività programmate per il 2018, in particolare
GM Giovani ormai imminente, e di poter quindi poi affrontare nel 2019 la creazione
di una nuova squadra di collaboratori, anche muovendo da una riflessione
sul ruolo della Commissione stessa verso le sezioni.

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   LUTTI


Il 14 aprile è mancata Luciana Cavalliato in Bardina: ci uniamo ai famigliari
con le nostre preghiere di suffragio.

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   Pausa estiva sede


Avvisiamo che la sede sarà chiusa per la consueta pausa estiva da giovedì
26 luglio a giovedì 23 agosto compresi. Si riapre giovedì 30 agosto. Vi auguriamo
buone vacanze e fate un pensierino a una permanenza nella nostra
Casa "Natale Reviglio".

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   APERTURA ESTIVA DEL RIFUGIO NATALE REVIGLIO


La casa è aperta per accogliere i Soci della Giovane Montagna, amici e conoscenti
e permettere loro di trascorrervi una serena vacanza
da domenica 22 luglio a domenica 26 agosto .
La settimana dal 12 al 19 agosto è completa, quindi non disponibile; affrettatevi
a prenotare le altre settimane!
Anche per quest'anno le quote del soggiorno sono rimaste invariate, ed
inoltre è confermata la politica a favore delle famiglie con figli, per loro
sono previste condizioni particolarmente favorevoli.
Le PRENOTAZIONI sono aperte e sono ancora disponibili dei posti.
Per informazioni e prenotazioni, passare o telefonare in Sede il giovedì sera
al 011 747978 oppure contattare il responsabile prenotazioni sig.
BORGNINO LUCA (telefono 011 0437704, ore serali; e-mail:
natalereviglio@gmail.com). Si ricorda che l'assegnazione dei posti camera,
come sempre, è a insindacabile cura dei responsabili.

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