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Notiziario Sezione di Torino Settembre 2012



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.







ATTIVITÀ PREVISTA


   25 novembre - S. Messa al Monte dei Cappuccini


Alle 09,30 h di domenica 25 novembre ci troveremo al Santuario di
Santa Maria del Monte, o Monte dei Cappuccini, per il consueto incontro
annuale. Ci sarà la Santa Messa in suffragio dei soci defunti che come
l'anno passato sarà celebrata nella chiesa. Al termine ci ritroveremo per
festeggiare i soci a noi fedeli da 20, 50, 60 ed anche 70 anni, e cioè:
20 anni: Alda GAIA, Vittorio GERMANO
50 anni: Giovanni MARCHISIO, Pier Massimo PONSERO
60 anni: Laura CARTOTTO, Maria Teresa MORELLO
70 anni: Ernesto PROSERPIO

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   27-28 ottobre - Assemblea dei Delegati a Verona - San Fidenzio


Dalla fatica alla Speranza: camminare verso i 100 anni '1914-2014.
Spiritualità, Cultura, Alpinismo
Ecco il programma:
Sabato 27 ottobre
14.00 - 14.30: Ritrovo e accoglienza, presso la casa di spiritualità della
Diocesi di Verona di San Fidenzio, sulle colline di Novaglie, frazione di
Verona.
Saluto del Presidente della sezione di Verona
Saluto del Presidente Centrale
"Dalla fatica alla Speranza" pensiero introduttivo di un sacerdote, in
rappresentanza del Vescovo di Verona
Lavori assembleari:
relazione del Presidente Centrale
relazione della C.C.A.S.A.
relazione su La Rivista
relazione di bilancio
appuntamenti intersezionali 2012-2013
dibattito
"Quale Alpinismo per la nostra Associazione", Massimo Bursi, sezione
di Verona
20.00: Cena
21.30: comunicazioni organizzative, breve presentazione libro dell'80°
della Sezione di Verona
Domenica 28 ottobre
7.30 - 8.15: colazione
8.30: S.Messa
9.45: partenza per Bosco Chiesanuova (30 km) per visita al Museo etnografico
"La Lessinia l'uomo e l'ambiente" (è prevista anche una breve
camminata per la visita all'antico baito della Coletta, struttura casearia
del 1729)
13.45 Festa insieme alla Casera Parparo Vecio con Gnochi de Malga.
16.00 Chiusura e saluti
NOTE ORGANIZZATIVE.
Iscrizioni entro il 5 ottobre in sede al giovedì sera (tel. 011747978) oppure
da Daniele CARDELLINO (tel. 0118120681).
Costo: 65 euro (+ 15 euro per l'eventuale pasto del sabato)
Sabato pomeriggio per gli accompagnatori viene proposto uno spazio culturale
con visita ad alcuni scorci della città e ad un monumento

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   11 novembre - Passeggiata sulle colline astigiane (E)


Località di partenza ... : Villanova d'Asti, frazione Savi
Dislivello.................. : inferiore a 300 m, su e giù per le colline
Tempo di percorrenza : circa 3 ore
Difficoltà ................. : nessuna
Descrizione:. Percorso ad anello fra campi e boschi lungo la valle del rio
Traversola, con partenza ed arrivo alla frazione Savi, dove verrà servito il
pranzo nella sede della locale Pro-Loco.
Equipaggiamento e Attrezzatura: escursionistici
Ritrovo di partenza.... : P. Bernini alle 08,30 h
Mezzo di trasporto .... : vetture personali
Coordinatori di gita ... : Piera AGNELOTTI tel. 348 0437923
Alessandro ANSALONI tel. 339 1531632
Termine prenotazioni . : giovedì 25 ottobre (giovedì 1 novembre festivo)
NOTA: A causa della stagione avanzata con elevato rischio di piogge, il percorso,
che si svolge su stradine e sentieri sterrati, potrebbe essere inagibile.
In questo caso la gita sarà annullata.
Se possibile sarà proposto un programma alternativo.
ATTENZIONE
IN CASO DI PIOGGIA NEI GIORNI PRECEDENTI LA GITA, GLI ISCRITTI SONO
PREGATI DI CONTATTARCI PER AVERNE CONFERMA.

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   18 novembre - Gita di chiusura a Saint Nicolas (1200 m)


Ritorniamo in Val d'Aosta per ammirare in autunno lo splendido Saint Nicolas
(1200 m).
Programma della giornata:
Ore 08.00 - partenza da Torino
Ore 10.00 - arrivo a Saint Nicolas; dopo una breve pausa caffè ci dirigiamo
verso la chiesa parrocchiale (circa 600 metri) per partecipare alla Santa
Messa delle ore 10.30, animata dalla nostra corale.
Al termine proponiamo due alternative:
1. Visita all'attiguo piccolo museo Cerlogne, dove faremo la conoscenza
della spiccata personalità di questo sacerdote locale che ha contribuito a
trasmettere i valori delle tradizioni locali del patois valdostano e delle lingue
franco provenzali
2. Brevi passeggiate sull'adiacente promontorio che propone 3 facili itinerari,
uno dei quali ci permette di vedere la cappella dei partigiani costruita
nel 1948 dall'architetto Reviglio, già socio della Giovane Montagna.
Ore 13.00 - pranzo presso il ristorante Saint Nicolas. Il ristorante, immerso
nel verde, permette ai più giovani un momento di gioco.
Ore 15.30 - risalita a piedi o in pullman (1 km circa) per ammirare dall'alto
le formazioni calcaree geologiche dette "crete" sulla strada per la frazione
Vence.
Ore 16.30 - (se rimane tempo) visita al Museo dei pionieri delle falciatrici.
Ore 19.00 circa - arrivo a Torino
Iscrizioni entro il 9 novembre in sede o contattando le coordinatrici:
Jolanda RASTELLI (011 727561 - 339 7101220)
Maria Teresa MORELLO (011 5682490 - 347 2907155)
Mezzo di trasporto .... : pullman
Luogo di ritrovo ........ : da concordarsi
Partecipate numerosi!

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   9 dicembre - M. Baron (818 m) (E)


Punto di partenza...... : piazza della Chiesa - Valdellatorre
Dislivello.................. : 400 m
Tempo di percorrenza : 2 ore
Descrizione:. Per questa gita ci accodiamo alla sezione di Moncalieri che ci
ha fatto avere queste informazioni.
Dalla piazza della chiesa si imbocca via Gardera poi, indicato da vistose
frecce blu e dal cartello VDT 9, si individua, a sinistra, un sentierino in discesa,
che si immette in uno più grande; poi si prosegue a destra, in salita.
Il primo tratto (breve) è un po' ripido e accidentato, poi spiana e il fondo
diventa buono.
La maggior parte del percorso è in piano a mezzacosta, prima in pineta e
poi su terreno aperto.
Dopo un lunghissimo traverso che aggira la montagna, si raggiungono
nuovamente gli alberi e dopo alcuni tornanti ben tracciati si giunge in cima
dove, oltre al panorama, ci aspetta una confortevole tettoia con tavolo.
Ritrovo: P. Bernini ore 8.00 - Valdellatorre (davanti alla chiesa) ore 9.00
Equipaggiamento .... : calzature adeguate alla stagione
Coordinatore di gita. : Maria Rosa CAROSSA CASTAGNERI (0113197309)

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 8 novembre alle 21,15 h


Presentazione del libro:
Racconti in quota con Giuseppe Petigax, quattro
generazioni di Guide Alpine.
di Ada Brunazzi
Chi ha soggiornato allo Chapy può aver conosciuto di persona Giuseppe
Petigax o forse ne ha sentito parlare, sicuramente a Courmayeur ha visto i
monumenti e la piazza dedicati ai suoi antenati che come lui hanno fatto
grande per quattro generazioni l'alpinismo italiano nel mondo accompagnando
clienti illustri e meno noti sempre con la stessa professionalità ed
entusiasmo.
Il libro racconta quanto narrato da Giuseppe Petigax con grande simpatia,
naturalezza e umorismo.
Spunti che danno il via ad una narrazione totalmente inattesa ed entusiasmante,
racconti che non vorremmo finissero mai.
Giuseppe Petigax ha scalato le più interessanti e difficili vie alpinistiche
d'Europa. Tra le varie imprese nel 1992 ha scalato con successo
l'Everest senza ossigeno. Ha girato il mondo accompagnando i suoi
clienti sulle cime più importanti e affascinanti. Ha anche ripercorso a
cento anni di distanza le importanti ascensioni compiute dal Duca degli
Abruzzi e dal suo bisnonno Joseph e dal nonno Lorent. È Commendatore
della Repubblica Italiana; ha inoltre ricevuto dal Parlamento Europeo il riconoscimento
"La Torretta".
Ada Brunazzi è Giornalista pubblicista e fotografa professionista dal 2007.
Appassionata di sport di montagna pratica l'alpinismo nelle sue varie discipline
da parecchi anni. Ha scalato diversi 4000 m nelle Alpi e cime tra
i 5000 e i 6300 m nelle Ande.

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   Giovedì 29 novembre ore 21.00


Vijà Piemontèisa
MONTAGNE DËL ME PIEMONT
Serata di poesie e canzoni popolari piemontesi con il gruppo VOS GRISE
La vijà: veglia serale, un'antica tradizione contadina, ormai scomparsa, che
consisteva nel passare le prime ore della sera nella stalla lavorando, conversando,
cantando.
Noi delle VOS GRISE vogliamo riproporre la magia di queste serate; con
l'aiuto della poesia e della musica questa sera parleremo delle nostre montagne.
Il gruppo VOS GRISE an libertà è un gruppo spontaneo di amici che, da
circa una quindicina d'anni, si trova per stare e cantare insieme in allegria
e amicizia, come si faceva una volta nelle osterie, nelle stalle, mentre si lavorava,
mentre si vendemmiava, rubandosi come in un gioco il motivo da
un filare all'altro.
Cantiamo soprattutto vecchie canzoni che raccontano la vita, le fatiche e
le speranze di chi ci ha preceduto e conoscerle è un po' visitare le nostre
radici non solo canterine.
Radici intese non come vincolo al passato ma quali canali di linfa vitale che
possono far sbocciare nuovi germogli e possono dare agli altri la possibilità
di conoscere il nostro mondo, le nostre tradizioni, la nostra cultura.
Cantare diverte e fa bene alla salute, mentre assistere al canto diverte soltanto.
Noi non abbiamo nulla da esibire, tranne la nostra passione per il canto e la
nostra amicizia, non facciamo spettacoli o concerti, vogliamo solo che la
gente canti insieme a noi perché:
canté a fa bin al cheur, canté a l?é già "n boneur
"Là dove senti cantare fermati, gli uomini malvagi non hanno canzoni"
Léopold Sedar Senghor
(poeta senegalese, ex presidente della Repubblica del Senegal,
9 ottobre 1906 - 20 dicembre 2001)
La serata sarà preceduta da una cena insieme come è ormai nostra consuetudine.
Quindi:
ore 19.00 aperitivo -19.30 cena - 21.00 serata
Si prega di prenotare entro il giovedì precedente (22 novembre) in sede o
contattando Laura REGGIANI (011 388859 - 335 6814056)

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ATTIVITÀ SVOLTA


   27 maggio - Escursionismo bimbi - Rifugio Barfé


La GM ha bisogno di "ringiovanire" e quindi "allevare gli escursionisti
e alpinisti di domani.
Dopo l'esperimento avviato felicemente anni fa di un gruppo famiglie
più bimbi, che oggi sono ragazzi agguerriti ed entusiasti, ripartiamo dai più
piccoli nella speranza che si formi di nuovo un gruppo affiatato e simpatico.
Eccoci quindi oggi con 13 genitori, 10 bimbi e 4 nonni. La giornata non
è delle migliori ma non piove quindi, dopo qualche errore nel percorso in
auto, si cammina. Ci sono gambe corte, gambe cortissime e gambe stanche:
quelle robuste si devono adeguare al passo lento e ogni tanto portare
a spalle i più piccini. La fila si sgrana presto anche perché ogni fiore e ogni
insetto sono una buona scusa per fermarsi. Tra salti, filastrocche e canzoncine
arriviamo tutti al rifugio dove un buon gruppo si rifocilla al coperto
mentre gli altri, dopo un pranzo veloce, iniziano il rientro. Bella giornata ma
" c'è stato troppo poco tempo per conoscerci e chiacchierare.
Arrivederci alla prossima!
Una nonna

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   3 giugno - Laghi di Champlong


Previsioni del tempo pessime, ma tanta voglia di camminare e di stare
con gli amici.
In pochi (sedici in un piccolo pullman) ci siamo avviati in Valtournenche,
iniziando il cammino un po' sopra La Madeleine, seguendo una bella
stradina non faticosa.
Un po' di nebbia rendeva il paesaggio ancora più magico, tra il verde
dei boschi, la fioritura incredibile dei prati, il colore dei laghi e dei ruscelli,
particolarmente vivaci.
Durante la salita era una continua scoperta di praterie, di baite, di ruscelli
mentre il sole, a tratti, scopriva con altri colori il magnifico spettacolo
di una natura grandiosa.
Molto interessanti inoltre le spiegazioni scientifiche che si trovavano
lungo il cammino, su piccoli ceppi.
Il Cervino non siamo riusciti a vederlo, ma il tempo ci ha permesso
comunque di fare questa bella camminata che si è conclusa con poche
gocce di pioggia al ritorno.
Per chiudere la giornata ci siamo fermati per una "merenda sinòira"
con tipici prodotti valdostani a Echallod (vicino ad Issogne), dopo aver
"scoperto" un bel ponte romano (restaurato dopo la recente alluvione).
Grazie Franco per averci proposto questa bellissima gita!
Marina

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   10 giugno - Denti di Chiomonte


Il giorno dieci giugno 2012 siamo andati in gita con il gruppo la Giovane
Montagna ai Denti di Chiomonte. Partiti da Torino, dopo un breve
viaggio in auto siamo arrivati a Chiomonte (abbiamo dovuto cambiare il
punto di partenza perché la corsa automobilistica Susa Moncenisio bloccava
l'accesso dalla val Clarea), e successivamente in un piccolo paesino
dove abbiamo parcheggiato le macchine e iniziato il cammino.
Dopo circa un quarto d'ora di salita abbastanza ripida abbiamo raggiunto
una piccola frazione composta da quattro baite, abbiamo subito ripreso
il cammino perché il tempo non era bellissimo e temevano la pioggia.
passate tre ore di cammino abbiamo finalmente raggiunto i Denti. Purtroppo
non abbiamo potuto osservare il panorama a causa delle condizioni atmosferiche,
infatti eravamo circondati dalla nebbia. Subito dopo pranzo
siamo ripartiti per scendere sperando di evitare la pioggia.
Durante la discesa ci siamo fermati ad ammirare il "Pertus", la galleria
scavata da Colombano Romean che attraversa la montagna per irrigare la
nostra valle. Mentre sostavamo il capo gita Guido Valle ci ha letto la storia
di questo buco, e dopo una breve preghiera siamo subito ripartiti. L'ultima
parte della discesa l'abbiamo percorsa sotto al pioggia con gli ombrelli aperti e per il terreno scivoloso e ripido qualcuno è scivolato. Nonostante
ciò e il tempo che non era dei migliori è stata una bella gita.
Elena

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   10 giugno - Una domenica fuori programma


Ormai è diventata una consuetudine ben collaudata, che per fortuna si
ripete quasi annualmente. Perché, perdersi questo incontro "superconviviale"
che si tiene nel gazebo di Rodolfo e Ivana Risatti, nello scenario
splendido della nostra collina, sarebbe davvero grave !!!!!
Così, a conclusione dell'anno della nostra modesta attività canora, ritrovarsi
insieme per una super grigliata e altre prelibatezze, è stata una vera
bellissima festa.
E poi, non mi stancherò mai di ripeterlo, è proprio grazie all'impegno
settimanale del coro che noi, meno giovani, ci ritroviamo ogni giovedì sera
per la gioia di stare insieme e riprendere in mano vecchi e nuovi spartiti.
Ci siamo però accorti che come coristi dovremmo impegnarci di più
anche perché ci attende il 2014 anno del nostro centenario e abbiamo anche
tanto bisogno di voci nuove (o anche un po' usate?)
Quindi, chi se la sente, venga con noi: saremo lieti di accogliervi in
sede ogni giovedì sera dalle 20,30 alle 22 dal prossimo mese di settembre.
Vi aspettiamo!!!!!!
Iolanda Rastelli

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   17 giugno - Colle della Vecchia (2480 m)


È un'allegra comitiva quella che da Torino raggiunge Pragelato, dove
ci aspettano Laura, suo figlio e tre nipoti. Tutti insieme arriviamo con le
automobili al Colle delle Finestre, dove lo sguardo viene subito attratto dalla
maestosa piramide del Rocciamelone. Dopo un breve tratto di sentiero ci
immettiamo su una ex-strada militare, che ci condurrà alla meta della nostra
gita: il Colle della Vecchia. Dall'ultimo tornante prima di giungere al
colle si possono ammirare le varie sfaccettature di un grosso masso chiamato
il Dente della Vecchia. Facciamo a gara perché ci venga scattata una
foto ricordo vicino a questo fenomeno geologico.
Tutt'intorno persistono ancora dei grossi nevai e lo sguardo si spinge
a ovest verso la Cima Ciantiplagna, distante ancora circa un'ora e mezza
dal punto in cui ci troviamo.
Poi viene il momento di consumare il pranzo al sacco, possibilmente in
un angolo erboso in compagnia di qualche violetta che timidamente si affaccia
sul terreno.
Con dispiacere, un po' alla spicciolata, intraprenderemo il cammino
del ritorno: ci è davvero sembrato di godere un po' di Paradiso, in mezzo a
queste montagne!
Sabina Gianasso

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   23-24 giugno - Grande Uja di Ciardonei


Richiuso nel cassetto il sogno del Gran Zebrù, gita annullata per mancanza
di iscritti (troppo lontano, poco allenamento ecc.), rispolveriamo la
relazione della Grande Uja di Ciardonei (altra gita che in passato era stata
annullata a causa delle avverse condizioni meteo).
Il ritrovo è per il sabato mattina con Giorgio, Silvana e Daniele.
Lasciata l'auto a San Giacomo di Piantonetto (1125 m), in una splendida
giornata, ci incamminiamo sul ripido sentiero che si inerpica nel fitto
bosco.
Salendo incontriamo alcuni ragazzi che stanno ripulendo il sentiero da
rovi ed erbacce: sono i pastori che presto condurranno agli alpeggi le loro
mucche.
All'uscita del bosco ci concediamo una breve pausa, poi, ricaricati gli
zaini in spalla, procediamo sino all'ampio pianoro del lago della Balma, a
quota 1886 m, dove ci fermiamo per rifocillarci un po....
Il sole cocente, che ci ha fatto faticare sino a qui, viene coperto da
nubi minacciose e si alza una fresca aria che apprezziamo nel ripido e faticoso
pendio che ci attende.
Nubi e nebbie vanno e vengono e donano a questo luogo selvaggio un
aspetto un po' sinistro.
Arriviamo finalmente alla diga del lago di Valsoera e percorrendo
un'ultima ripida scalinata raggiungiamo, a quota 2440 m, il rifugio (non
custodito) Pocchiola-Meneghello: ci siamo solo noi.
Dopo esserci sistemati, ci concediamo il meritato riposo.
Il mattino seguente la sveglia suona presto.
Lasciato il rifugio, dopo aver salito il dosso sovrastante ed essere discesi
per circa 100 m, raggiungiamo il lago Nero.
Il paesaggio che ci attende è davvero suggestivo! Attraversiamo il
breve pianoro e risaliamo il ripido canale di erba e massi che conduce
all'ampia conca del Lago di Motta: nebbie, sole, neve, ghiaccio, massi, tutto
appare quasi irreale!
In questo silenzio immobile costeggiamo il lago, fermandoci ogni tanto
a consultare guida e cartina: non c'è alcuna traccia di passaggio, non ci
sono segni da seguire.
Finalmente le nebbie si diradano ed un caldo sole ci rinfranca.
Superiamo un risalto più ripido giungendo alla quota 2901 m, dove il
laghetto è ancora sepolto dalla neve. Nei pressi di un grosso masso Silvana
preferisce fermarsi.
Noi mettiamo le ghette e proseguiamo nella neve: prima un lungo pianoro
poi il percorso si fa sempre più dritto sui ripidi sfasciumi e detriti che
portano allo stretto Colle delle Uje 3224 m.
Qui ci concediamo una breve pausa, indossiamo gli imbraghi e ci leghiamo.
La roccia è bella: procediamo a tratti facendo tiri ed a tratti di conserva.
Man mano che saliamo la cresta si fa più aerea ed affilata.
Lo sguardo spazia sulle cime e nei dirupi, peccato solo per i nuvoloni
che si stanno addensando.
Superiamo il "passo del ragno" ed in breve siamo in vetta.
Foto di rito, benché lo spazio sia risicato, la recita della nostra preghiera,
un po' di frutta secca e, con attenzione, cominciamo la discesa.
Al colle facciamo ancora una breve pausa poi, sfruttando veloci le lingue
di neve, torniamo dove Silvana ci sta aspettando.
Percorriamo a ritroso il cammino del mattino per ritornare al Rifugio;
recuperiamo tutto ciò che avevamo lasciato, riordiniamo un po' il locale e
riprendiamo l'interminabile discesa.
Marta

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   24 giugno - Cappella del Bandito


Lasciate le auto in frazione Comba di Forno Canavese, la nostra brigata
sale al Mulino del Val, precedentemente da noi ammirato da sotto, poiché
sorge su uno sperone di roccia.
Qui ci accoglie una giovane signora (attuale proprietaria) che ci fa visitare
l'interno del mulino. Trattasi di un autentico esemplare olandese, acquistato
tempo fa da una famiglia del luogo, per accontentare il desiderio
del loro unico figlio adolescente. L'interno, tutto in legno pregiato, consta
al piano terra di soggiorno con angolo cucina, servizio e scala per raggiungere
la zona letto al primo piano e per poi salire fino alla sommità.
Salutata la padrona gentile, dal piazzale inizia la salita nel bosco ombroso
fino alla sommità della collina dove raggiungiamo la Cappella del
Bandito e facciamo una sosta. La discesa avviene sempre nel bosco, fino a
riprendere le auto per rientrare a Torino.

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   1 Luglio - Cronaca di una Giornata Speciale


1 Luglio: non è una normale gita sociale, è PIÙ? che una gita sociale!
È l'incontro di chi ancora cammina con le gambe (anche un po' doloranti ,
a volte) con chi ci aiuta a trovare la forza per continuare la strada.
Siamo saliti in parecchi al Colletto, in Val Grana, a trovare Graziano
che ormai ha preso là la sua residenza stabile e che ci aspettava col suo
solito sorriso. Era sicuramente felice di vederci insieme in quel borgo che
tanto ha amato, indaffarati a piantare begonie e tagete, a zappettare e bagnare,
uniti in una stessa preghiera attorno alla sua famiglia. Come era sicuramente
felice di vederci seduti alla stessa tavola a chiacchierare amabilmente
come tante volte in passato. C'era chi ha avuto la fortuna di conoscerlo
in gioventù e chi, come me, è arrivato fra gli ultimi, solo una decina
di anni fa, ma tutti ci sentivamo uniti in un unico affetto.
Non sarà facile, Graziano, venire spesso a trovarti lassù sui monti ma
abbiamo lasciato presso di te delle piantine che speriamo fioriscano a lungo
a nostro ricordo.
Olga ha composto un saluto sentito e commovente che ti ha lasciato
sulla tomba e che ha condiviso con noi. È scritto in occitano, la sua lingua
madre, ma è anche tradotto per noi "stranieri". È così bello che le ho chiesto
di poterne scrivere almeno una parte sul notiziario perché arrivasse anche
a quegli amici che non hanno potuto salire al Colletto con noi.
A Olga e famiglia ancora grazie di tutto e a Graziano arrivederci lassù.
Laura
(da una poesia di Olga)
..................................................................................
Non mi par ancor vero che tu ci hai lasciati!
Sei vivo nel mio cuore.
Ti parlo, ti guardo con immensa tenerezza;
mi parli, mi abbracci forte,
mi dai forza e coraggio
per continuare a vivere e a sperare,
ma perdonami... se le lacrime
non smettono di cadere!
Il lumino dinanzi al tuo ritratto l'ho spento
perché sei tu che emani luce,
sei tu la mia luce;
una luce sempre accesa e delicata
che accompagna la mia vita,
che scalda e dà senso e colore
ad ogni sofferenza,
ad ogni mio dolore.
.....................................................

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   7-8 luglio - Bivacco Rainetto - Petit Mont Blanc


Sto quasi per annullare la gita (mancanza di iscritti) quando all'ultimo
momento ricevo ben 2 adesioni. Le previsioni meteo non sono perfette, ma
neanche troppo brutte. Telefono alla Soc. Guide a Courmayeur: condizioni
generali della montagna buone, neve fresca in quota, mancanza di tracce,
meteo instabile sabato, poi in miglioramento.
Partiamo da La Visaille alle 9 di sabato, zaini enormi e pesanti, neve
nel canalone sopra i 2600 m, servono ghette e piccozza, arriviamo al bivacco
alle 14. Pomeriggio parzialmente soleggiato, qualche folata di vento
quasi fastidiosa, due femmine di stambecco con un piccolo girano intorno,
arrivando fino a prendere direttamente dal palmo della mano pezzettini di
crakers salati.
Arieggiamo coperte e materassi, i topi hanno lasciato le loro tracce sui
letti più bassi, facciamo pulizia. La vetta del Monte Bianco è coperta da
una nube, che per breve tempo assume un inquietante aspetto lenticolare
(il famoso "pesce" premonitore?).
Sveglia alle 3:15, partenza alle 4: la luna invece di rischiarare la salita
scompare presto inghiottita dalle molte nubi che si addensano tutto intorno.
Risaliamo i dossi del ghiacciaio ed in circa 1 ora siamo al Petit Mont
Blanc; mentre scendiamo per ripidi sfasciumi e roccette sul ghiacciaio del
Petit Mont Blanc il tempo peggiora ed inizia a nevicare; Aiguille de l'Aigle
ed Aiguille Orientale de Trélatête scompaiono nelle nubi. Attendiamo invano
una schiarita, poi risaliamo giusto in tempo prima dell'arrivo della tormenta,
che accompagnerà il veloce ritorno al bivacco con raffiche di vento,
neve gelata e pioggia. Mentre il bivacco è flagellato da violenti scrosci
di acqua e grandine per quasi 2 ore, consumiamo i viveri avanzati
nell'illusione di alleggerire gli zaini. Finalmente poco dopo le 9 il maltempo
sembra attenuarsi: iniziamo la discesa, accompagnati da schiarite ma anche
da altra pioggia. Quando poi accompagniamo Marco a Chapy c'è il sole
per qualcuno è stato il terzo tentativo di salita all'Aiguille Orientale de
Trélatête fallito a causa del brutto tempo - più che un dubbio è quasi una
certezza: sarà lui il colpevole?
Giorgio

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   8-15 luglio - Settimana Ragazzi al Reviglio


Arrivare a Chapy ogni anno, è una delle cose più emozionanti che mi
capita durante l'estate. Dal momento in cui entro in macchina per arrivare
fino lì, comincio a lasciare ogni preoccupazione e ogni problema là
dov'erano in modo tale da arrivare al rifugio spoglia di qualsiasi pensiero
spiacevole, così da immergermi completamente in tutte le cose che mi
succederanno durante la settimana. È sempre meraviglioso rivedere quelle
piccole grandi persone, che riescono a rendere possibile questo evento e lo
rendono indimenticabile e, anno dopo anno, vederle crescere, cambiare,
maturare.
Prima Gita- Mont Fortin
Iniziamo la gita percorrendo la solita strada asfaltata che porta al fondo
della Val Veny per poi arrivare ad un pezzo in salita immerso nella vegetazione.
Dopodiché abbiamo percorso il tratto sulla pietraia. Qui alcuni
hanno avuto un po' di difficoltà perché era abbastanza a strapiombo, pertanto
bisognava prestare particolare attenzione a dove si mettevano i piedi.
Alla meta ad aspettarci c'era un panorama mozzafiato: la nostra fatica
è stata premiata!
Seconda Gita- Bivacco Comino
È stata una gita semplice e per niente faticosa, pertanto molto apprezzata
da noi ragazzi. Il sentiero era talvolta sulle rocce talvolta sulla terra,
ma costantemente in salita, è stato infatti piuttosto strano che non ci
siamo stancati più di tanto. Ad un certo punto abbiamo dovuto utilizzare
delle corde per assicuraci ma solo per un piccolo tratto.
Quest'anno ho davvero capito com'è appagante arrivare alla meta, ci
si sente invasi da un senso di piacevole stanchezza, pace e soddisfazione,
tutto accompagnato dai sorrisi che vedi sui volti degli altri appena vedono
che la fatica è finita. Ogni anno capiamo sempre di più cosa significa il rispetto,
lo stare insieme, l'amicizia e la solidarietà. Spero che questa settimana
piena di emozioni e di esperienze di crescita continui a ripetersi anno
dopo anno perché, parlo per me, io ne ho proprio bisogno.
Francesca
Aggiungo i ringraziamenti di tutti noi ai nonni Franca e Cesare che, instancabili,
si sono prodigati come cuoca e come manutentore tutto-fare, a Laura
che anche quest'anno non ci ha fatto mancare il suo prezioso sostegno
e a Silvana e Giorgio che per alcuni giorni si sono uniti a noi e ci hanno dato
una grossa mano nella gita al bivacco Comino (per niente banale, anche
se ai ragazzi è sembrata addirittura "semplice e per niente faticosa").
Mariateresa

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   15 luglio - Punta Clotesse (2872 m)


A Torino, il caldo del mese di luglio, sollecita a lasciare la città per
luoghi più freschi la gita in programma è quindi più che mai gradita ?
Ci ritroviamo in 6 all'appuntamento in corso Regina Margherita, è sufficiente
l'auto di Luca per condurre tutti; dopo un paio d'ore di auto di cui
un bel po' su strada sterrata decisamente poco agevole siamo alla partenza
del sentiero che ci condurrà alla nostra meta.
La gita inizia percorrendo una strada sterrata immersa nel verde, il sole
non è ancora riuscito a penetrare la vegetazione e fa abbastanza freddo;
proseguiamo e, quando il sole inizia a riscaldarci, siamo su un sentiero che
con ampi tornanti risale un vallone coperto di detriti.
In circa 2 ore raggiungiamo un ricovero ricavato in un'ex casermetta
militare, ci fermiamo un attimo per poi riprendere il cammino e raggiungere
il passo di Desertes; nonostante il sole, fa molto freddo e nonostante tutto
un po' rimpiangiamo il caldo di Torino.
Daniela si ferma alla casermetta; noi proseguiamo la salita che dal
passo conduce, seguendo la dorsale e su sentiero non molto agevole, fino
alla Punta Clotesse. Giunti in punta il vento gelido non ci permette una sosta
prolungata; ci concediamo però il tempo per ammirare il panorama, per
scattare alcune foto e per recitare insieme la preghiera della Giovane Montagna;
riprendiamo poi la discesa.
In breve siamo nuovamente alla casermetta dove insieme a Daniela
consumiamo un frugale pasto per poi ricominciare la discesa che ci condurrà,
lungo il medesimo itinerario di salita, all'auto.
A parte il freddo decisamente fuori stagione, la gita è veramente interessante;
consigliabile a quanti non hanno potuto partecipare in quest'occasione
anche se occorre prestare un po' di attenzione nella parte terminale
che presenta un terreno un po' scivoloso, alquanto ripido ed esposto.
Carola e Mauro.

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   Anche la "PUGLIA" passa nella nostra Storia......


Il 26 maggio siamo tornati dopo un lungo viaggio durato 9 giorni ed
aver percorso circa 3000 km.
Ma è stato bello perché attraversando l'Italia abbiamo visto usi e costumi
che ci hanno dato un'idea di come è bella la nostra penisola e di
come sono belli, bravi, simpatici, accoglienti, spiritosi, graziosi, generosi,
ecc. i nostri compatrioti del Sud.
Abbiamo percorso migliaia d'anni di Storia, milioni d'anni di geologia,
la straordinaria evoluzione della Natura, il carattere genuino della Gente, gli
usi ed i costumi, le tradizioni, le specialità culinarie e gastronomiche di una
terra generosa, anche se avara e complessa da gestire.
Insomma: siamo ritornati con un bagaglio culturale importante e con
negli occhi visioni straordinarie di mare, di coste, di coltivazioni, di paesi e
di opere d'arte tali che sarà difficile cancellare dalla memoria.
A completare le "visioni" sono stati anche Bolsena, Civita di Bagno
Regio, Piediluco e le cascate delle Marmore visitate nei viaggio di andata e
ritorno.
La soddisfazione, mi sembra, sia stata totale; solo qualche mugugno
per le lunghe trasferte, ma è stato bello stare insieme e conoscerci di più.
Il tempo è stato favorevole e gli assaggi nelle Masserie più che prelibate.
Gli Hotel accoglienti e gradevoli. Ma un cenno particolare lo meritano
tutti i partecipanti per la loro disponibilità, disciplina e partecipazione. Non
è stato difficile organizzare il "gruppo" composto da 30 Soci e 20 simpatizzanti
che si sono ben adattati allo spirito dell'Associazione. Ovviamente
ognuno ha il suo carattere, ma, accettandone le caratteristiche, nessuno
ha dimostrato incertezze o fastidio; anzi !
Tutti mi hanno esortato a non tralasciare questo impegno per i prossimi
anni; l'impegno non è da poco, ma la soddisfazione è tanta e
l'amicizia e la fiducia che si è creata, mi da stimolo per provarci ancora.
Per questo ho visitato il Friuli-Venezia-Giulia, la Slovenia e l'Austria
confinanti, e ne ho tratto buoni motivi per conoscerla da vicino come siamo ormai abituati a fare, entrando nei meandri di quella società che ha
tante cose da raccontare.
Ne parleremo nel nostro incontro tradizionale post-viaggio, e, più dettagliatamente
nel prossimo numero della Rivista.
Auspichiamo che il prossimo anno i Soci siano numerosi e con la partecipazione
delle Sezioni sorelle del Piemonte e di altre regioni.
Un saluto ed a tutti un "abbraccio" da
Franco

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   LAVORI AL NATALE REVIGLIO -16 e 17 giugno 2012


Come consuetudine, un drappello di volonterosi si è ritrovato di buon mattino
sabato 16 giugno per approntare il rifugio per la stagione estiva; alcuni
lavori erano già stati eseguiti, tra cui la revisione della balaustra in legno
della terrazza, sapientemente ripristinata. Dopo il caffè di rito, sono partiti i
vari lavori: oltre alle varie attività di routine per arieggiare e pulire le camerette
dopo la lunga pausa invernale, sono stati fatti interventi straordinari
sull'impianto elettrico da parte di Enrico. Il pranzo comunitario al sacco sulla
terrazza ha consentito di gustare un sole già caldo e decisamente godibile.
In due giorni il nostro rifugio era pronto per una nuova stagione di accoglienza.
Ai volenterosi, lo Chapy ha come sempre offerto i suoi panorami
unici e un'aria frizzante, ingredienti che da sempre apprezziamo, rigorosamente
sul posto. Si tratta - come sempre - di vincere la pigrizia e fare lo
sforzo di partire? un po' come per tutte le gite in montagna!
Marco Valle

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SERATE IN SEDE


   7 giugno - Cena & "Canti e Poesie"


Ho invano cercato un volontario per relazionare sulla serata ma pare
che tutti abbiano così tanto da fare da non poter dedicare neppure le briciole
del loro tempo ad una attività così impegnativa.....e come al solito,
dopo aver organizzato la serata e cucinato (con Maria Rosa) per tutti, mi
tocca anche scrivere ( tanto io non ho niente da fare.....)
Cena: non mi pare onesto fare i commenti in prima persona anche se mi
pare che nessuno sia andato a casa con la pancia vuota. Ormai tutti i
soci dovrebbero aver capito che le cene in sede non sono appuntamenti
di alta cucina ma occasione di incontro piacevole tra amici e opportunità
di ritrovare anche quei soci che, per vari motivi, non vediamo più molto
alle gite. (Altro motivo non sempre sottolineato ma sottinteso è quello di
contribuire nel nostro piccolo a rimpinguare la cassa della sezione). Questa
volta c'erano anche facce nuove: speriamo di rivederle prossimamente
e di non aver deluso nessuno.
Serata: La serata inizia con la presentazione, da parte della corale, dell?
"Inno Sociale della Giovane Montagna" scritto da un socio, Saverio Fino,
nel lontano 1923. Musica e testo rispecchiano i gusti di quei tempi ma
lo abbiamo "rispolverato" in vista dei prossimi festeggiamenti nel centenario
di fondazione. Nei primi tempi abbiamo storto un po' il naso di
fronte ad un canto così "storico" ma adesso lo cantiamo volentieri: è
una marcetta che mette allegria. Seguono altri canti, molto meno seri,
della tradizione popolare.
Il poeta Beppe Sinchetto ci ha riproposto alcune poesie a cui è affezionato
insieme ad altre inedite da lui presentate negli ultimi concorsi dove hanno
ottenuto consensi di giurie e di pubblico.
Il "Duo Guido/Renato" è stato direi molto apprezzato e applaudito dai
presenti che hanno gradito sia la scelta dei brani che l'esecuzione.
Sulla corale (facendone parte) non faccio commenti personali; mi limito
a riportare le osservazioni che mi sono state fatte:
_ Alle prove avete cantato meglio, forse la sala non ha una buona
acustica?
_Mah'non avete gridato un po' troppo forte
_......La serata nel complesso è stata buona
Riporto, per dovere di cronaca, anche lo scritto di una persona che
chiede di non essere nominata (è sempre poco facile criticare gli amici?)
_?Ho gradito molto le poesie così tenere e attente ai sentimenti: chi le
scrive dev'essere una persona dolcissima. Mi dispiace non aver capito alcune
parole, forse usate in poesia ma non nel linguaggio comune.
Ho gradito anche la parte strumentale, veramente originale e ben eseguita.
Quanto alla coraleha visto tempi migliori. Forse mancavano elementi o
non erano in piena forma ma soprattutto c'era chi cantava per conto suo e
veramente fuori delle righe. Forse colpa delle libagioni troppo abbondanti?
Se ognuno canta come vuole si rischia di ridursi a'coro da osteria
Non è certo questo l'augurio che facciamo al coro per il prossimo anno!
Prendiamo nota eMettiamoci d'impegno!!!
Laura

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VITA SEZIONALE


   LUTTI


È mancato il padre di Anna Faletti a cui siamo vicini con le preghiere
di suffragio di tutti i soci.

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   CONSIGLIO DI PRESIDENZA SEZIONALE


L?ultima riunione del Consiglio (06 settembre 2012) ha avuto la partecipazione
anche dei soci su richiesta del presidente Cardellino.
Argomento unico proposto è stato il miglioramento dell'attività sezionale
per invogliare persone nuove a partecipare alle attività della Giovane Montagna.
Ciò che è scaturito dal dibattito è stato quello di proporsi alle persone che
incontriamo, attenuando i passaggi burocratici di accettazione, proponendo
i nominativi nuovi al consiglio successivo per approvazione.
Le proposte di presentarsi nelle scuole o nelle parrocchie non sono state
condivise dai più poiché per presentarsi alle scuole bisogna avere un programma
e le risorse umane per farle, mentre nelle parrocchie non sempre i
parroci accolgono di buon grado associazioni che propongono una propria
attività al di fuori della parrocchia.
Come ultime approvazioni si è deciso di eliminare dal calendarietto la suddivisione
delle attività e di fare solamente un elenco cronologico. È stata
inoltre approvate nuovamente la stampa del Calendario della Sezione, visto
il successo riscosso lo scorso anno.
Eugenio Gianotti

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   CONSIGLIO DI PRESIDENZA CENTRALE


Nella riunione dell'ultimo consiglio centrale del 16 giugno, si sono affrontati
i seguenti argomenti:
- Calendarizzazione eventi del Centenario: la sezione di Roma si prende carico
di organizzare una udienza dal Papa per il 2014. Il 5 settembre '12 è
invece fissata la data per l'udienza dal Vescovo di Torino Nosiglia alle ore
11,30.
- Piasentini chiederà al CAI di poter porre all'interno del museo della montagna
al Monte dei Cappuccini, un simbolo che ricordi la creazione
dell'associazione in maniera permanente.
- Preparazione dell'assemblea dei delegati a Verona: Piasentini ha proposto
di aprire l'assemblea con un dibatti articolato su in tre argomenti: spirituale,
culturale alpinistica. Il titolo proposto per la due giorni è DALLA FATICA
ALLA SPERANZA "CAMMINARE INSIEME VERSO I 100 ANNI ". 1914-
2014'
- Per il dibattito sull'alpinismo, il consiglio ha proposto il titolo QUALE ALPINISMO
PER LA NOSTRA ASSOCIAZIONE'
- Commissione centrale CCASA: È stata costituita la commissione centrale
di sci alpinismo che è stata presentata in consiglio così composta:
Francesca Carobba (presidente); Giorgio Bolcato, Enea Fiorentini, Stefano
Governo, Federico Maschio, Enrico Porro, Beppe Stella.
Il consiglio ha poi approvato le attività estive di aggiornamento roccia il
29-30 settembre roccia ed escursionismo proposte dalla commissione.
Il segretario nazionale
Eugenio Gianotti

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   Giovedì 18 ottobre 2012 - ore 21,15


ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI
L'assemblea Ordinaria dei Soci è convocata mercoledì 17 ottobre 2012 alle
ore 12,00, ed in mancanza del numero legale, in seconda convocazione,
giovedì 18 ottobre 2012 alle ore 21,15 presso la Sede Sociale,
per discutere e deliberare sul seguente:
ORDINE del GIORNO
1) Relazione del Presidente.
2) Esame del Bilancio Consuntivo 01/10/2011 - 30/09/2012.
3) Relazione dei Revisori dei Conti.
4) Approvazione del Bilancio Consuntivo 01/10/2011 - 30/09/2012.
5) Quote sociali 2013
6) Esame ed approvazione del Bilancio Preventivo 01/10/2012 -
30/09/2013.
7) Progetto Centenario
8) Natale Reviglio: modifica tracciato della strada
9) Consuntivo attività sociale
10) Varie ed eventuali.

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