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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 2009



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.







ATTIVITÀ PREVISTA


   29 novembre - S. Messa al Monte dei Cappuccini


Alle 09,30 h del 29 novembre ci troveremo al Santuario di Santa Maria
del Monte, o Monte dei Cappuccini, per il consueto incontro annuale. Ci
sarà la Santa Messa in suffragio dei soci deceduti ed al termine ci ritroveremo
per celebrare i soci a noi fedeli da 20, 50 e più anni, e cioè:
20 anni: Luca BORGNINO, Alessandra BRUNETTO, Vincenzo FERRARO,
Paola SALASCO;
50 anni: Celestina DE PAOLI CHIAPPERO, Anna Maria FARÒ, Franca Maria
GUIDA, Padre Onorato LOVERA, Leonardo VIANO;
60 anni: Adelina CORNAGLIOTTO.

F a t e a t t e n z i o n e a l l a d a t a : l a m a n i f e s t a z i o n e h a
d o v u t o e s s e r e s p o s t a t a a l 2 9 n o v e m b re .

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   29 novembre - gita al parco di Superga


Sto setacciando la collina di Torino per trovare il percorso più idoneo ad
una passeggiata pomeridiana e, prima di novembre, l'avrò senz'altro scovato.
Chi desidera quindi completare, camminando, una giornata che iniziamo
insieme con la Santa Messa al Monte de Cappuccini (occhio alla data!),
ricordi di portarsi appresso un paio di scarpe comode.
Laura Reggiani
Ritrovo di partenza.... : Monte dei Cappuccini dopo il rinfresco
Mezzo di trasporto .... : auto proprie
Coordinatore gita ...... : Laura Reggiani 011/388859 - 335/6814056

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   8 novembre - Gita di chiusura a Varallo Sesia


Varallo Sesia è il centro principale della Valsesia. La cittadina è molto graziosa;
sorge alla confluenza del torrente Mastallone, in una piccola conca
cinta di monti boscosi ai piedi del notissimo Santuario del Sacro Monte.
È nota sin dal 1028, con il nome di Varale; diventa libero comune nel XIII
secolo, dopo essere stata feudo dei Biandrate. Nel 1395 passa a Gian Galeazzo
Visconti, quindi agli Sforza e nel 1515 a Francesco I di Francia.
Programma di massima:
Al mattino: S. Messa alla Collegiata di S. Gaudenzio (su pittoresca rupe isolata).
Visita agli interni (Gaudenzio Ferrari).
Ore 11.00 circa visita della città: Piazza Vittorio, Teatro Civico, c.so
Roma e chiesa di S. Marco, via Umberto I, Palazzo dei Musei, Piazza
Ferrari e chiesa Madonna delle Grazie del 1400 (famosissima per il ciclo
sulla Vita e Passione di Gesù di Gaudenzio Ferrari, raffigurate in 25
scomparti sulla parete che separa il presbiterio dalla navata.
Ore 13: Pranzo
Pomeriggio: visita facoltativa al Sacro Monte:
Salita A: con funivia in 2 min
Salita B: a piedi in 20 min di strada selciata.
Da non perdere: la Basilica dell'Assunta e le cappelle n. 4, 25, 28, 34,
35, 36, 37, 38, 39, dedicate alla vita di Cristo.
Ritrovo e partenza..... : P. Pitagora 7,45 (lato farmacia)
P. Bernini 8,00 (contro C. Francia, arrivando da
P. Rivoli)
Mezzo di trasporto .... : Pullman
Coordinatori gita ....... : Bruna e Gianni RICCABONE tel. 011/356522
Prenotazioni ............. : in sede entro giovedì 29 ottobre (anticipo 15 euro
saldo 25 euro)

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   29 ottobre alle 21,30 h


Sergio Sereno ci allieterà con un programma alpinistico dal titolo
"Dieci scalate sulle Alpi?

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   19 novembre alle 21,30 h


Guido Vottero, già nostro applaudito ospite, torna per presentarci il suo
nuovo lavoro:
"Da Vernante al Monviso" : In giro per le terre alte del Cuneese.

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   ETRURIA - 3 dicembre alle 21,00 h - Immagini e ricordi del viaggio


Il ritrovo è previsto alle 19,00 h per un incontro conviviale di assaggi
che ognuno saprà fare per gli amici, e si concluderà con le immagini di
quanto hanno vissuto i partecipanti, presentate a tutti gli amici.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   Sci in Pista


Anche quest'anno si sono svolte le gite di sci in pista con la formula
"auto private", come negli ultimi anni, confermando purtroppo la tendenza
che vede il numero dei partecipanti sempre in diminuzione.
Abituati a come eravamo, almeno personalmente, nel passato alle gite
in pullman, e ovviamente a molti più partecipanti, si ha un po' un senso di
nostalgia quando ci si ritrova oggi in una decina di persone.
Fortunatamente, come nel passato, lo spirito che muove la nostra associazione
non è variato e l'affiatamento funziona anche con i piccoli numeri
e ci si ritrova sempre fra amici, accomunati dallo spirito GM.
Purtroppo l'amico Ettore che negli ultimi anni ha egregiamente organizzato
le gite, quest'anno non ci ha potuto essere con noi; il testimone
dell'organizzazione è passato allora al nostro onnipresente presidente, Daniele,
che ha altrettanto egregiamente continuato la tradizione.
Grazie ad un annata davvero eccezionale, almeno dal punto di vista
delle precipitazioni nevose, c'era davvero tanta neve e di buona qualità,
tutte le gite si sono svolte in serenità e quasi sempre accompagnati da
buon tempo.
Nel nostro peregrinare tra una località sciistica e l'altra, è proprio il
caso di dirlo, grazie al mal tempo, abbiamo anche avuto occasione di scoprire
una nuova meta. Infatti, grazie al vento che obbligava gli impianti di
Valtournenche allo stop forzato, per cercare un'alternativa, ci siamo spinti
alla scoperta di Chamois. Inedita a noi del gruppo, almeno nella sua veste
invernale, si è subito rivelata una meta tattica per un gruppetto come il
nostro. Raggiungibile solo in funivia da Brusson (poco più sotto sulla statale
rispetto a Valtournenche), si apre una valletta, al riparo del vento e ben
soleggiata che con la sua varietà di piste e una bassa frequentazione ci ha
permesso di apprezzare, anche se con soli tre impianti di risalita, per ben
due volte, una stupenda giornata di sci, che inizialmente dalla mattina
sembrava orientata al peggio.
Le gite si sono svolte:
L? 11 Gennaio a Crévacol: Come prima gita della stagione, la già collaudata
stazione di Crévacol - Saint Rhémy en Bosses (nella valle del Gran
San Bernardo). I partecipanti alla gita erano 9 ed hanno anche avuto
modo ad un mini scambio intersezionale con gli amici della sezione di
Genova, li confluiti, loro molto più impegnati di noi, per la loro prima
scialpinistica della stagione.
Il 25 Gennaio a Prato Nevoso: Purtroppo di persona non ero presente alla
gita, ma, con un po' di invidia, mi sono informato ugualmente sull'esito
della stessa, che pare sia stata uno spettacolo? soprattutto per la quintalata
di neve presente sulle piste.
L? 8 Febbraio a Chamois: Inizialmente da calendario era prevista a MonterosaSki,
ma già dal giovedì, con i soliti partecipanti affezionati, avevamo
scelto la meta di Valtournenche.
La giornata non era particolarmente bella; giunti alla meta, abbiamo
cambiato destinazione a causa del forte vento di quota che costringeva
quasi tutti gli impianti alla chiusura. Ed è qui che abbiamo scoperto
Chamois.
Il 22 Febbraio a Chamois: Il massimo della snellezza del gruppo l'abbiamo
ottenuto in questa gita, i partecipanti erano solo 4. Anche qui un notevole
fuori programma rispetto al calendario ufficiale; la gita inizialmente
prevista a Valtournenche, è stata poi dirottata a Chamois, a causa della
pioggia presente sulla nostra prima meta, che ci ha consigliato di spostarci
nuovamente a Chamois, allettati dalla possibilità di spingerci più in
quota, a vedere le condizioni meteo, senza rischiare di "sciupare" il giornaliero,
grazie alla possibilità della sola corsa di A/R in funivia. È stata
una scelta vincente perché il tempo, vista la nostra caparbietà, si è
commosso e si è rimesso al bello, smentendo ogni pronostico, e regalandoci
comunque una bellissima giornata di sci.
L? 8 Marzo a Torgnon (e prevista Gara Sociale): Anche qui, chi scrive purtroppo
non ha potuto partecipare, costretto a capitolare per il proseguo
della "pestilenza" di stagione. Mi dicono tuttavia che la prevista Gara
Sociale non è stata fatta ahimè per mancanza di iscritti.
Nel complesso l'esito generale della attività è più che positivo, speriamo
per un prossimo anno ci sia la possibilità di recuperare nuovamente
se non i numeri di una volta quantomeno qualche partecipante in più.
Luca Borgnino

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   10-15 maggio - a zonzo per l'Etruria


La colpa è tutta di Jolanda!
Due anni fa mi invitò alla gita in Croazia; vi partecipai con mia moglie
e ne restammo molto contenti. Conoscevo qualcuno, ma scoprii tanta gente simpatica e cordiale. Jolanda perse qualche chilo, ma tutto andò bene
ed io mi sentii già inserito nel gruppo.
L'anno scorso Jole avrebbe voluto riproporre l'esperienza di organizzare
un altro viaggio, ma sentiva il bisogno di appoggiarsi a qualcuno.
Mi "gettò il sasso" ed io lo "raccolsi......"
Cominciammo ad accendere le lampadine delle idee e tra tutte si accese
quella della Toscana e dell'Etruria in particolare. Allora partimmo per
un sondaggio esplorativo e ci convincemmo che poteva essere una buona
scelta. L'idea dell'Isola di Capraia ci è stata sconsigliata dal mare (in quei
giorni non navigabile), per cui optammo per l'isola del Giglio (scelta fortunata
!!!). Scoprimmo un villaggio, nuovo e proprio in riva al mare, sotto i
Pini Marittimi in mezzo al verde ed in posizione strategica per visitare i luoghi.
La cucina ci diede il "colpo di grazia".
Visti Vulci, Pitigliano, Sovana, Saturnia, Bolgheri, Massacciuccoli, le
Cave di Carrara; eravamo certi di non sbagliare. Ma non solo; c'era di che
vedere anche per più escursioni e giocare di fantasia.
E così fu!
Partimmo con la fase organizzativa e montammo un programma: inviti,
propaganda, passa-parola; ma le adesioni si facevano attendere.
Radunati i 32 partecipanti, il 10 maggio puntuali lasciammo le nuvole
piemontesi verso il sole della primavera toscana.
La compagnia non ha tardato ad affiatarsi ed il sorriso si è stampato
sul viso dei partecipanti (escluso l'autista! Sempre serio e professionale).
L'autodisciplina di tutti ha fatto sì che le cose filassero a meraviglia. La
Toscana ha fatto il resto: ci ha fatto vedere delle cose strabilianti come la
natura dell'Isola del Giglio (eccezionale in primavera ), la ordinata e spettacolare
Necropoli di Vulci ed il suo Castello ed il grazioso laghetto del Pellicone;
la Rocca di Pitigliano; le stradine etrusche scavate nel tufo alte fino
a 20 m di Sovana, che con il suo stupendo ed originale Duomo del XIII
sec. ci ha meravigliati per la semplicità ed il raccoglimento. Tutte cose che
passavano e ripassavano nella mente mentre eravamo immersi nelle calde
acque delle terme di Saturnia, dimenticando anche i "dolori" (fisici e spirituali
!!!)
Poi ancora, Bolgheri per una pausa poetica vicino a "nonna Lucia";
quindi Lucca, sorprendente e culturale; ed infine le Cave di Marmo delle
Alpi Apuane, imponenti e straordinarie e che, però, ci hanno fatto rientrare
nel freddo ed umido del Nord.
Ma eravamo tutti "ben temprati" dalla pantagruelica cucina toscana
del villaggio "La Pineta" e dalla scorpacciata di "lasagne" distribuiteci da
tutti in abbondanza e con un finalino di "panegacci" lunigiani che ci ha
predisposti per il viaggio di ritorno. (con il sorriso anche dell'autista Mario.....)
Tutti sono tornati vincitori, chi di partite a carte chi con il gioco del
"dado", chi con il frisbee, chi con poesie e canzoncine ironiche......
I particolari del viaggio e le immagini fotografiche le vedremo insieme
in una serata in Sede per rincontrarci e raccontare a tutti le "avventure" di
viaggio e le sensazioni vissute.
La data del 3 dicembre alle 19,00, per un incontro di assaggi che ognuno
saprà fare per gli amici, nella sede della G.M., metterà in immagini
quanto vissuto per i partecipanti e tutti gli amici.
Io ringrazio per l'opportunità datami, che mi ha molto gratificato, tanto
da sentirmi in dovere di diventare comunque Socio per rimanere ancora
con Voi.
Alla prossima! Grazie!
Franco Marchisio

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   10 maggio - Monte Sangiorgio


Nel giorno 10 maggio le famiglie Antonucci (dimezzata), Barbi e Valle
si sono recate a colle San Giorgio per un'entusiasmante gita sociale. Dopo
il ritrovo a casa Antonucci verso le 9,30 l'arrivo al parcheggio dove avremmo
lasciato le macchine fu verso le 10,00. Fu una partenza abbastanza
faticosa per alcuni membri del nostro minuto gruppo che si scoraggiarono
per via del sentiero "ammazza-gambe", ma dopo una breve pausa
si partì con rinnovato entusiasmo alla conquista del Monte.
Nonostante il cielo fosse grigio in breve divenne d'un azzurro splendente
con un sole alto nel cielo, lungo la salita, intanto, si delineava un
magnifico paesaggio che, come ben sapevamo, sarebbe stato il nostro
premio al raggiungimento della vetta.
Circa verso le 11,30 arrivammo in punta, dove ci attendeva un pranzo
anticipato rallegrato dalla presenza di un falco che svolazzò per circa
mezz'ora sulle nostre teste. L'atmosfera fu ricca di allegria e dopo divertenti
annunci pubblicitari si decise di andare ad esplorare i resti di una cappelletta
in stile romanico in parte restaurata, ma questa esplorazione non
fu che una delle molteplici tappe della nostra sosta sul santo colle, infatti
ci arrampicammo sul basamento di una croce, trovammo un pozzo lungo
un sentiero secondario, cercammo inutilmente di costruire un fortino ed infine,
last but not least, ci stuzzicammo vicendevolmente per una buona
mezz'ora utilizzando fastidiosi fili d'erba.
Purtroppo verso le 13,30 dovemmo intraprendere la lunga strada del
ritorno ( ) lungo la quale ci attendevano ancora innumerevoli sorprese
delle quali vorrei particolarmente ricordare l'incontro con il famoso "ragno
saltante", un piccolo aracnide appartenente alla famiglia dei salticidi che
anziché limitarsi a tessere la tela preferisce un fulmineo attacco a sorpresa
durante il quale immobilizza la preda con un balzo.
Circa verso le 15.00 ci attendeva un post-pranzo a casa Antonucci
dove l'infortunato Davide ci attendeva per sommergerci con una marea di
domande (da una a due). Dopo un paio d'ore di gradevole atmosfera, però
fummo costretti a tornare a casa, stavolta per davvero.
Speriamo che alla prossima gita sia presente anche Davide .
A questa gita della Giovane Montagna hanno partecipato: Silvia Antonucci,
Mariateresa Bolla, Andrea Barbi, Marco Barbi, Matteo Barbi, Antonella
Gamerro, Ilaria Valle, Marco Valle, Matteo Valle.
Andrea Barbi

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   24 maggio - (tentativo alla) Madonna del Ciavanis


Nel giorno 24 la Giovane Montagna si prepara a partire per una nuova
gita sociale: quest'oggi la meta è una chiesetta chiamata "Madonna del
Ciavanis" che è anche meta di pellegrinaggio. Dopo una breve sosta nei
pressi di Venaria Reale ci si avvia lungo la strada che ci porterà nelle valli
di Lanzo, precisamente a Chialamberto. Arrivati al parcheggio del paesino
Vonzo i nostri provetti escursionisti si accingono a partire allietati dalla
piacevole compagnia di alcuni nuovi acquisti tra i quali spiccano il cane
Lucky e la piccola Emily. Dopo un breve tratto sul sentiero iniziano però a
vedersi le prime difficoltà: una massa di tronchi trascinata a valle da una
valanga ci blocca il cammino, ma senza troppe difficoltà il nostro gruppo
continua imperterrito a dirigersi verso la sua meta. Circa un quarto d'ora
dopo, però, ci si inizia a chiedere se sia stata una buona idea proseguire
perché ci toccò deviare su un sentiero infestato dalle ortiche poiché il sentiero
normale era sommerso dalla neve. Nonostante le difficoltà incontrate
la decisione fu unanime: si andava avanti! Applicando questo motto alla
lettera si decise di costruire un ponte per attraversare il fiume impetuoso
che ci sbarrava la via dopo pochi minuti di lavoro il nostro prodigio ingegneristico
sorse: meglio del Golden Gate! Proseguendo su un tratto di terra
adiacente alla valanga si proseguì incontrando parecchie difficoltà; vedendo
che il sentiero era impraticabile si prese infine la dolorosa decisione di
rinunciare alla conquista della vetta e dopo aver trovato un calmo e placido
tratto di fiume ci si accampò per annegare nelle cibarie il dolore ed il dispiacere
della sconfitta dell'esercito della Giovane Montagna. Recuperate
le forze e l'allegria l'esercito spezzato ma non piegato ripiegò fino a Vonzo
dove dopo un saluto fra amici ognuno ritornò a casa.
Andrea Barbi

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   14 giugno - Lago la Manica (Parco Orsiera-Rocciavrè)


In una splendida domenica di sole, dieci volenterosi soci escursionisti
salgono in auto fino al Rifugio Selleries, poi calzano gli scarponcini e si impegnano,
con non poca fatica, a percorrere l'evidente serpentina che ci
condurrà ai laghi sovrastanti. L'abbondante neve ci sconsiglia, nonostante
i tentativi di qualche ardimentoso, la salita al lago della Manica, così optiamo
per il sottostante lago della Muta (detto anche del Laux). Lo spettacolo
che si offre ai nostri occhi è semplicemente grandioso, con la Cristalliera
che ci presenta i suoi splendidi speroni rocciosi, i quali spiccano come
gemme tra i canaloni innevati. Di fronte a noi un corteo di cime, dominate
in lontananza dal Re di Pietra, il Monviso.
Ma quel che vorrei sottolineare è lo spirito che ci anima, nonostante il
dislivello compiuto sia relativamente breve: siamo qui in amicizia, abbiamo
faticato insieme sul sentiero, qualcuno ha chiesto di essere atteso perché
aveva il fiatone Adesso tutti possiamo godere di questa meraviglia divina
?
Per qualcuno è una gita-pellegrinaggio:dopo un grave incidente in
montagna essere qui a ringraziare Iddio di poter ancora camminare, anche
se non si faranno più le scalate qualche primavera fa. Un bambino forse ricorderà
un compleanno festeggiato in riva a un lago, a giocare a palle di
neve e a scrutare col binocolo i camosci che invece si nascondono?
L'importante è che la gita abbia lasciato una traccia dell'Infinito nel
nostro animo!
Sabina Gianasso

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   20-21 giugno - Torre del Gran S. Pietro


Ancora una volta questa cima ci "respinge"; in questo caso senza neanche
partire da casa!
Le abbondanti precipitazioni dell'inverno hanno lasciato ancora molta
neve, e le condizioni della montagna non sono favorevoli alla salita.
A ciò si aggiunga anche il fatto che i soci interessati alla gita si contavano
sulle dita di una mano.
Purtroppo, quindi, la gita è stata annullata.

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   21 giugno - Inaugurazione del Sentiero Frassati della Valle d'Aosta


In Val d'Ayas, con inizio da St.Jacques, si snoda il sentiero P.G. Frassati,
per un percorso di circa 3 ore di cammino.
Io ho limitato la mia passeggiata a Fiéry, dove era allestito l'altare per
la celebrazione della S.Messa. L'invito a partecipare alla cerimonia ci era
stato caldamente fatto dal nostro Presidente Centrale Caprile, anche lui
partecipe con signora e numerosi soci genovesi.
Molto pubblico, molti venuti dal sud, da Roma, molti sacerdoti concelebranti;
il sole, l'entusiasmo e un panorama infinitamente bello hanno contribuito
alla riuscita della festa. Anche i nipoti Frassati tra la folla.
Infine una pantagruelica polenta ha accontentato lo stomaco vuoto di
ciascuno di noi, assieme ai prodotti valdostani tipici. Personalmente ho reso
omaggio anche a mio padre, compagno in alcune associazioni del beato
Pier Giorgio.
Maria Teresa Morello

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   4-5 luglio - Lavori al bivacco Ravelli


Dopo il veloce sopraluogo dell'autunno scorso, la constatazione del
cattivo stato della porta di ingresso, lo studio di una soluzione efficace ma
nel contempo semplice da realizzare lassù e la preparazione di tutto il necessario,
è infine arrivato il momento di passare ai fatti, sperando di aver
individuato il modo migliore per ripristinare il corretto funzionamento della
porta.
Mi preoccupa un poco l'innevamento abbondante di questa stagione
ma i contatti con le guide di Valgrisenche sono rassicuranti: ormai
l'itinerario fino al bivacco dovrebbe essere libero dalla neve; anche
l'instabilità atmosferica rischia di indurci a rimandare i lavori (dato che si
svolgeranno prevalentemente all'esterno), ma alla fine il brutto tempo
sembra non spingersi fino alla nostra zona, ed in effetti avremo soltanto un
breve rovescio di pioggia alla fine del pomeriggio di sabato.
Raggiunto di buon mattino il bivacco ci organizziamo per i lavori: poi il
tempo è volato via troppo in fretta, ma alla fine il bilancio è positivo, avendo
rimediato al massimo possibile al problema più grave, quello della porta
che non chiudeva più bene a causa del suo cedimento.
Ecco ora, in sintesi, tutti i lavori effettuati:
Porta di ingresso: - messa in quadro
rinforzo, sul lato interno, mediante una traversa diagonale in ferro
sostituzione di tutte le viti di fissaggio delle cerniere con bulloni da 8
mm (passanti, a testa bombata sull'esterno, con rondella e dado sul
lato interno)
rinforzo, mediante angolare in ferro, del punto della chiambrana dove
si innesta la leva di chiusura
Parti esterne in legno a vista (facciata e porta): rinnovo della protezione
con una mano di impregnante poliuretanico, ad elevata resistenza agli
agenti atmosferici e al sole
Cavi di ancoraggio: - sostituzione degli anelli di tipo aperto con altri
dotati di chiusura a vite
regolazione delle lunghezze dei cavi
messa in tensione
Arieggiate e spolverate le coperte
Riordino e pulizia generale
È ancora necessario applicare una seconda mano di impregnante
all'esterno: cercheremo di provvedere in autunno, dopo l'appuntamento e
l'impegno del Raduno Intersezionale al Reviglio.
La GM ringrazia i partecipanti (Daniele, Marta, Marco, Carlotta, Enrico, Silvana
ed il sottoscritto) e tutti gli altri che in qualche misura hanno collaborato,
in particolare:
Paolo per averci imprestato due capaci e leggere batterie al litio per alimentare
il trapano elettrico;
il Sindaco del Comune di Valgrisenche per il permesso di transito fino alle
A. di Mont Forciaz;
il Presidente delle Guide di Valgrisenche per le informazioni logistiche in
tempo reale e per l'aiuto che ci danno nel mantenere in ordine il nostro
bivacco.
Giorgio

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   18-19 luglio - Gran Testa di By


Quest'anno le gite alpinistiche interessano davvero a pochi soci. Inoltre,
quando contatto il rifugio Chiarella per prenotare i posti, scopro che è
ormai al completo.
La gita cambia destinazione ed andiamo al Rocciavrè.
Dal paese di Città (1076 m) risaliamo la valle del Gravio, raggiungiamo
il Piano delle Cavalle ed infine puntiamo al Colle di Pra Reale (2525 m).
Da qui attacchiamo la cresta NO che, per rocce rotte e qualche passaggio
di arrampicata, conduce alla vetta del Rocciavrè (2778 m).
Dopo esserci riposati e rifocillati, dato che la giornata è bella, decidiamo
di chiudere l'anello del percorso e scendiamo seguendo la cresta
che porta alla Punta del Lago, poi al Monte Pian Reale e scende al Colle
delle Vallette. Raggiunto infine il Colle del Vento riscendiamo nella valle del
Gravio e, ripercorrendo il sentiero dell'andata, torniamo a Città.
Una gran bell'itinerario, in una zona selvaggia ed affascinante; ma si
può ancora definire "sociale" una gita fatta in due?
Daniele

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   5-12 luglio - Soggiorno Ragazzi al rifugio Natale Reviglio


L?anno scorso l'avevamo chiamato Soggiorno "Bimbi", quest'anno
l'abbiamo promosso a "Ragazzi". I nostri figli stanno crescendo e anche
noi adulti, forti dell'esperienza dell'anno scorso, ci siamo sentiti un po' più
rilassati nell'organizzazione del soggiorno. Tutti i partecipanti alla scorsa
edizione hanno voluto tornare, trascinandone anche un paio di altri che
hanno rimpolpato le fila, per un totale di 12 ragazzi (14 in alcuni giorni) e
quasi altrettanti adulti (genitori, nonni e zii) che si sono avvicendati alla
guida della truppa.
Anche quest'anno, la nostra più grande riconoscenza va a Laura,
Franca e Cesare per tutto l'impegno, la generosità e l'affetto che hanno
saputo mettere nelle mille cose che hanno fatto per noi.
Tutte le uscite effettuate sono state minuziosamente descritte sul libro
del rifugio, diligentemente redatto ogni sera da Guidox (nome d'arte di
Guido Bolla, presente in qualità di zio) e poi da Francesca Girola (della tribù
dei Barbi) che ne ha raccolto il testimone per gli ultimi due giorni. Per ragioni di spazio, mi limito a riportare un breve riassunto: i racconti completi
vi aspettano allo Chapy.
La settimana inizia con una bella passeggiata al Colle della Croce e Lago
d'Arpy. Al lago ci concediamo una lunga sosta per prendere il sole e
giocare nell'acqua, cercando i tritoni alpini e altri animaletti; alla fine qualcuno
si fa un mezzo bagno fuori programma, ma per fortuna c'è un bel sole
e si rimedia qualche vestito di ricambio.
Visto l'inizio positivo, il giorno dopo insistiamo (il proverbiale "battere
il ferro finché è caldo") e ci dirigiamo al Col du Gran Ferret, gita più lunga
e ripida. La giornata è fredda e ventosa ma nonostante le lamentele tutti
raggiungono il colle. Scendiamo incalzati dalla minaccia del temporale, ma
tutti asciutti.
Mercoledì mattina si riposa e si pranza con polenta e altri manicaretti.
Per smaltire la mangiata qualcuno lancia l'idea di andare alla palestra di
roccia di Dolonne, così passiamo il pomeriggio ad arrampicare sulle placche.
Giovedì è dedicato alla scoperta dei laghi della Val Veny. Una piacevole
passeggiata ci porta al Lago Verde ma di qui non riusciamo ad attraversare
al Lago delle Marmotte: il sentiero è invaso dalle ortiche e pare ormai
abbandonato. Ripieghiamo quindi sulla lunga camminata di fondovalle fino
al lago del Miage.
Il giorno successivo la truppa implora il riposo, così si passa la giornata
alternando vari giochi, dalla partita di pallone ai giochi da tavolo a quelli
al torrente.
Per qualcuno sabato è già giorno di partenza, ma per chi rimane c'è
un ultimo lago da aggiungere alla collezione: il lago di Checrouit. Qui Silvia
si incarica di movimentare la giornata riuscendo a perdersi ma dopo
un'affannosa ricerca (la parola giusta sarebbe "rincorsa") viene ritrovata e
la giornata può chiudersi bene.
Questa la sintesi delle escursioni effettuate, però rileggendo le relazioni
originali mi accorgo che la parola più ricorrente è senz'altro "panini" e
in generale spiccano i riferimenti al cibo. Sarà pure che abbiamo mangiato
bene (ancora grazie, Franca!) ma il fatto certo è che Guidox è rimasto decisamente
colpito dalla voracità dei ragazzi, convincendosi del fatto che '4
preparatori di panini non potranno mai alimentare in modo soddisfacente
12 mangiatori che triturano 1 panino al minuto.... In effetti anch'io, pur abituata
ad avere in casa delle buone forchette, ho temuto ad un certo punto
di sognarmi di notte Davide Girola che tendeva una mano (a volte due) per
afferrare il prossimo panino!
Il tempo ci ha aiutati, risparmiandoci la pioggia e regalandoci belle
giornate di sole alternate ad altre un po' più nuvolose e fredde. Le passeggiate
sono state scelte cercando di accontentare tutti, anche se un piccolo
manipolo di coraggiosi avrebbe forse voluto fare qualcosa di più mentre altri
sarebbero stati sempre a poltrire.
Oltre che mangiare e camminare, i nostri ragazzi si sono dedicati anche
ad altro e le giornate sono volate, tra giochi di ruolo, partite a pingpong,
chiacchiere fino a tarda sera, osservazioni faunistiche (quest'anno il
nostro ospite esterno era un tasso, anzi una famigliola di tassi), raccolta di
legna, falò e via dicendo.
Ci siamo ritrovati così senza neanche accorgercene al momento di rifare
i bagagli per partire e a discutere su come perfezionare la lista della
spesa per migliorare ulteriormente la gestione del prossimo anno... il che
significa solo una cosa: siamo di nuovo contenti dell'esperienza, e i ragazzi
ancora di più.
Grazie a tutti e arrivederci!
Mariateresa

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   APERTURA ESTIVA NATALE REVIGLIO - 12 luglio-23 agosto 2009


Siamo ormai in autunno, tempo in cui possiamo guardare all'estate
appena passata, soprattutto quella vissuta alla nostra casa vacanze Natale
Reviglio. Possiamo dire che, i due mesi di apertura, sono andati molto bene.
Anche se l'apertura ufficiale era il 12 luglio, la nostra casa aveva già
accolto, la settimana precedente, il gruppo famiglie della nostra sezione in
autogestione.
Nelle settimane successive, vi è stata una frequentazione sempre più
numerosa, data dalla richiesta da parte di nostri soci, di poter soggiornare
anche solo qualche giorno, decisa all'ultimo momento. Queste presenze
fuori prenotazione, non sono state solo da Torino, ma anche da altre sezioni.
Per alcuni è stata una prima esperienza, per altri, un ritorno dopo alcuni
anni di assenza, con grande soddisfazione per l'accoglienza e
l'assistenza data.
Perché tutto ciò potesse avvenire, lo si deve a quanti, nel silenzio e
nello spirito della disponibilità, si sono offerti come direttori, avvicendandosi
nelle varie settimane, a cui va il nostro grazie. Invitiamo i nostri soci
di Torino, a proporsi per le prossime estati, quali direttori, perché possa
esserci anche un ricambio ed i nostri soggiornanti non vedano sempre le
solite facce.
Alla prossima estate!
Commissione Reviglio

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   23-30 agosto - Settimana di pratica escursionistica


Si è svolta dal 23 al 30 Agosto, presso la nostra casa vacanze Natale Reviglio,
la settimana di pratica escursionistica, con la partecipazione di 22
persone tra soggiornanti ed allievi.
Il programma, illustrato domenica sera da Beppe Stella e Lorenzo Tealdi,
tramite slide, prevedeva uscite giornaliere con difficoltà progressive.
Il coordinatore Lorenzo ha portato gli allievi ad apprendere sul campo come
condurre un gruppo, tecniche di orientamento in montagna, salita su
ghiacciaio, in cordata.
I primi due giorni, un gruppo di circa sedici persone ha potuto sperimentare
un mini trekking ad anello, con partenza e ritorno in val Veny con pernottamento
in albergo.
Il mercoledì è stato dedicato ad una giornata di riposo, in cui si sono affrontati
nel pomeriggio, i nodi e la calzatura dei ramponi. La sera, dopo
cena, Elisa Pistono ha spiegato, con l'ausilio di una cartina, come si leggono
ed interpretano le curve di livello e l'orientamento della bussola e
della carta.
Il giovedì, il gruppo levatosi molto presto, è partito per la volta del bivacco
Rainetto e salita al Petit Mont Blanc, dove ha potuto mettere in pratica,
sotto la guida di Lorenzo e Carlo, gli insegnamenti dati il pomeriggio del
giorno precedente. Alla sera, due persone del soccorso alpino della
Guardia di Finanza di Courmayeur, hanno spiegato a tutti i partecipanti
della settimana, quali accorgimenti deve avere un coordinatore prima e
durante lo svolgimento di una gita, quali procedure adottare in caso di
soccorso sia dei propri partecipanti che di persone estranee incontrate
sul proprio cammino. Nel caso in cui sia necessario chiamare l'elicottero
del 118 è stato spiegato cosa dire, come predisporre sia l'infortunato
che il gruppo e come guidare il pilota quando arriva in zona. Il venerdì, la
guida Giulio Beuchod ha illustrato al gruppo, con pratica sul campo, come
legarsi quando il gruppo deve affrontare un passaggio su sentieri attrezzati,
anche qui con la spiegazione di come adoperare le corde.
Il sabato, il gruppo ha concluso il percorso di formazione, scegliendo e pianificando
una gita.
La domenica, a malincuore, il gruppo ha concluso il proprio cammino. I
partecipanti, provenienti da varie sezioni d'Italia, hanno vissuto una settimana
molto intensa dal punto di vista emotivo poiché, essendo in pochi,
hanno potuto conoscersi molto bene.
Speriamo che qualcuno di loro, se non tutti, ritornino alla nostra casa in
villeggiatura.
Eugenio Gianotti

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   13 settembre - Gita al Lago Paschiet


Dopo gli ultimi preparativi finalmente la domenica 13 settembre ci
troviamo per il lago Paschiet; come al solito il ritrovo è in p. Pitagora.
Quando tutta la compagnia è al completo si parte con destinazione Balme.
Dopo circa un'ora e mezza di viaggio arriviamo alla partenza, situata a
qualche km di distanza dal centro del paese. Da qui inizia la nostra mitica
gita: uno dietro l'altro con lo zaino in spalla cominciamo a camminare e
dopo due ore di sentiero arriviamo ad un ruscello e a un bivio che ci condurrà
all'ultimo quarto d'ora di marcia. Finalmente arriviamo al lago Paschiet
e al tanto atteso pic nic.
Dagli zaini escono fuori innumerevoli panini pronti per essere mangiati
dopo la bella e lunga escursione.
Dopo il pranzo osserviamo le sponde del meraviglioso lago che però in
alcuni punti ci riserva uno spiacevole scenario: alcune trote alpine morte.
Ormai è giunta l'ora di ripartire per raggiungere le auto. Con calma ci rimettiamo
sul sentiero con una spiacevole sorpresa: la pioggia. Nonostante
questo inconveniente proseguiamo il cammino, giungendo infine all'ultima
tappa: la merenda nella piola del paesino di partenza.
Ilaria e Matteo Valle

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SERATE IN SEDE


   giovedì 16 aprile - L'allegra brigata alla conquista del Natale Reviglio


Avevamo già sentito raccontare e letto relazioni sulla splendida settimana
trascorsa al Natale Reviglio, da un nutrito gruppo di giovanissimi soci
con relativi genitori ed alcuni nonni e quindi dell'entusiasmo con cui tutti
avevano partecipato: ma vedere le foto e, soprattutto, il bellissimo filmato,
realizzato da Gianni Antonucci, ci ha permesso di ammirarli tutti in azione.
L'impressione che se ne ricava è di un'atmosfera gioiosa ed allegra, di
grande collaborazione di ogni partecipante, grande e piccolo, all'interno del
rifugio, di adesione abbastanza entusiasta alle gite, anche in giornate un
po' piovose.
Le esercitazioni di "scalate" sul balcone del primo piano, sono un
classico che piace sempre rivedere. La mimica dei giocatori di bocce veramente
esilarante.
I bambini che giocavano nel torrente: un quadro bucolico (ma cosa
cercano nell'acqua?).
L'inserimento iniziale del filmato di una bella bimba bionda (Maria Teresa
Bolla da piccola) che si aggira con passettini ancora un po' incerti davanti
al rifugio e sul famoso balcone del primo piano con i genitori, ha dato
l'idea della continuità e dell'affezione che si tramandategli anni per una
struttura che, da sempre, accoglie i soci desiderosi di condividere l'amore
per la montagna ( e che montagna: "il sabato delle Alpi"!) ed il piacere di
stare insieme.
Il panorama attorno allo Chapy è sempre superbo, ma va dato atto al
fotografo che è stato bravo a cogliere le immagini più belle e, soprattutto,
il filmato è stato godibilissimo, spiritoso, allegro, con una gradevole colonna
sonora.
Certo il regista è stato abile a cogliere i momenti salienti delle varie attività
ma bisogna riconoscere che aveva a disposizione un cast di attori veramente
eccezionali, che sicuramente nella prossima settimana auto gestita
riconquisteranno il "forte Chapy" e compiranno altre imprese che noi saremo
ben felici di rivedere in altri reportages.
Bruna Riccabone

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   7 maggio - La triade dell'Oberland


Serata altamente alpinistica, quella presentata dall'amico Massimiliano
Foriero che, oltre ad essere il Presidente della sezione di Ivrea, abbiamo
scoperto essere anche un valentissimo arrampicatore.
Peccato che gli alpinisti di casa nostra (peraltro non numerosissimi)
brillassero per la loro assenza: loro avrebbero potuto far tesoro delle notizie
tecniche e delle accurate descrizioni per le loro escursioni future. Quelli
come me, che hanno visto quelli cime soltanto dall'arrivo del trenino o forse
nemmeno, hanno comunque goduto dello stupendo spettacolo che si
ammira da più il alto e partecipato all'entusiasmo ed al brivido dei protagonisti
tesi al raggiungimento della meta e capaci, per quello sforzo della salita,
a portare a casa potenti immagini. Complimenti!!!
Laura

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   4 giugno - Canti & Poesie


Anche quest'anno, ci si ritrova per una serata in allegria. Le nostre
"cuoche", ci hanno preparato i loro gustosi piatti e noi apprezziamo....
Siamo serviti con maestria, come si conviene nei ristoranti, con aperitivo
e digestivo. Ma il bello deve ancora venire! Quale momento migliore
del dopo cena per rallegrare la compagnia con poesie e canti?
La nostra Olga, ci declama le sue poesie. Hanno un fascino particolare
in lingua occitana, sembrano musica che vibra e ti trasmette sensazioni di
stupore e di gioia. Naturalmente, per farcele meglio apprezzare, prima ci
vengono tradotte in lingua italiana, così abbiamo modo di gustarle maggiormente.
Scopriamo così una Olga nuova, che dal profondo vibra di sentimenti
e di una sensualità di cui ci fa partecipi. Le sue poesie, vengono intercalate
dai canti del nostro coro, diretto da Rodolfo Risatti ed accompagnato dalla
tastiera dal fratello Guido. Le canzoni ci fanno ritornare giovani e pieni di
bei ricordi (come vecchio scarpone) e persino il canto occitano ci riporta alla
sonorità ed alla cultura delle vallate alpine, tanto care agli appassionati
di montagna.
È poi la volta di Beppe Sinchetto che ci legge le sue poesie in piemontese
e che ci fa spaziare dai paesaggi di campagna agli affetti di famiglia.
Già in passato avevamo avuto occasione di apprezzarle, ed ora sono maggiormente
gradite per la sua spontaneità ed il saper cogliere nei momenti,
nei luoghi, nelle persone, il meglio, coinvolgendoci tutti.
La serata termina in allegria ed in scambio di auguri per le vacanze estive
che si avvicinano. Ed allora, grazie e buona estate a tutti.
Giuliano Santero

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VITA SEZIONALE


   LUTTI


A metà luglio la socia Laura Reggiani ha perso la Mamma; a lei e famiglia
le condoglianze di tutti i soci della sezione.
A fine agosto è mancata la Mamma del nostro carissimo amico Ettore
Briccarello: le nostre preghiere di suffragio gli siano di conforto per questa
grave perdita.

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   CONSIGLI di PRESIDENZA SEZIONALE


Il consiglio di sezione della Giovane Montagna di Torino eletto nell'ottobre
2007 sta per concludere il proprio mandato a conclusione di un biennio
che lo ha visto impegnato su più fronti.
Sono stati affrontati tanti impegni che hanno toccato molte attività inerenti
la vita sociale della sezione.
Il consiglio ha attivato dei progetti relativi al Natale Reviglio tra i quali, i più
importanti sono stati i lavori interni alla struttura e l'apertura della sottoscrizione
tra i soci, per la raccolta dei fondi per finanziare ulteriori lavori
come già riportato nei precedenti notiziari.
Tra le numerose attività, grande impegno è stato l'organizzazione del 37°
Rally di Sci Alpinismo avvenuto nel 2008 e il grande apporto dato in termini
di squadre e logistico in quello del 2009 organizzato dalla sezione di
Cuneo.
Per quanto riguarda le attività sociali in calendario in questo biennio, si è
avuto un buon riscontro e un buon numero di partecipanti in quasi tutte le
attività proposte.
Il Consiglio negli ultimo mese si è ancora riunito per ultimare
l'organizzazione dei 50 anni della casa per ferie che avrà luogo nei giorni
19-20 settembre 2009 in Valle d'Aosta e che coinciderà con il Raduno Intersezionale
estivo.
Come già riportato nel notiziario la due giorni si svolgerà nella giornata di
sabato 19 e di domenica 20 settembre. Verranno effettuate due tipi di uscite
una dedicata all'escursionismo e una dedicata all'alpinismo oltre ai
classici momenti di condivisione sociale.
Va ricordato che nel mese di ottobre avrà luogo l'assemblea ordinaria dei
soci convocata presso la Sede Sociale che avrà come punto importante la
votazione per il rinnovo del consiglio.
I soci sono quindi invitati a partecipare numerosi vista anche l'importanza
degli altri punti in o.d.g. tra i quali ricordiamo l'esame del bilancio consuntivo,
la relazione del Presidente e il progetto Reviglio e sottoscrizione.
Gianluca Rosso

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   Consiglio di Presidenza Centrale


Dal verbale del Consiglio Centrale del 6 Giugno.
1) Si è relazionato sulle attività intersezionali passate (Rally e Monte Baldo)
e future ( 50 anni Reviglio e Assemblea dei delegati).
2) Beppe stella comunica i risultati degli aggiornamenti neve ed auspica
che le singole sezioni organizzino serate sulla sicurezza
3) Si ascoltano le opinioni ed i commenti circa il convegno la forza di
un'idea? da parte di chi ha partecipato in vista di una relazione giornalistica
per la rivista e di una sintesi approfondita per l'assemblea dei delegati.
4) Si prende nota dei possibili candidati per il prossimo Consiglio di Presidenza
Centrale e si chiede alle elezioni di segnalare altri nominativi da
presentare alla prossima assemblea.
5) Sito internet. Vezzoso riferisce l'inserimento, nell'area in chiaro, del documento
'100 anni di Giovane Montagna?, delle relazioni del convegno
e di schede alpinistiche e scialpinistiche consultabili da tutti.
Laura Reggiani

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   1-2-3 maggio - CONVEGNO NAZIONALE "G.M. - LA FORZA DI UN'IDEA"


Il Convegno del 1-3 maggio a La Verna ha visto i soci della maggior parte
delle Sezioni, in un luogo che ispira silenzio e meditazione, a confrontarsi
sui vari aspetti dell'essere GIOVANE MONTAGNA oggi.
Il venerdì abbiamo camminato sul sentiero Frassati della Toscana, tra i boschi
di faggi e conifere del Casentino, raggiungendo poi il Santuario francescano
della Verna la cui visita è stata esaltata dalla competente ed appassionata
"guida" di Andrea Gherardini.
Sabato mattina i lavori cominciano presto, con la presentazione del Convegno
da parte del Presidente Centrale Luciano Caprile.
Le varie sessioni hanno struttura simile: i relatori propongono alcune riflessioni
sull'argomento della sessione poi c'è spazio per interventi e dibattito.
Così ci si confronta sulla dimensione spirituale e l'identità della G.M., sul
modo di viverne i valori in sezione, sull'importanza dell'attività didattica
sezionale e Centrale, sul ruolo delle famiglie.
Il dibattito è vivace ed approfondito, in alcuni momenti forse anche un po'
troppo acceso; così nasce anche una sessione serale, non prevista, per esaurire
gli argomenti della giornata.
Ristorati da non molte ore di sonno, domenica mattina, siamo pronti ad affrontare
la sessione dedicata alla cultura: che significato abbia per
un'associazione alpinistica come la nostra, come fare cultura in sezione e
trasmettere la nostra identità culturale.
In chiusura il Presidente Caprile traccia una breve sintesi delle discussioni.
Alle ore 12 tutto il nostro lavoro viene offerto nella Santa Messa a Colui
che preghiamo assistere il nostro cammino.
Gli interventi dei vari relatori sono stati tutti interessanti e, soprattutto,
sono serviti ad introdurre il vivace dibattito sui vari temi proposti: chi volesse
leggerli può trovarli sul sito della G.M., nelle pagine che riguardano il
Convegno.
La parte più proficua dell'incontro è comunque stata proprio quella dedicata
al confronto ed alla discussione.
Sono emerse realtà differenti, nelle varie sezioni, che però confluiscono a
creare l'identità associativa e che possono diventare spunti e stimoli per
nuove attività.
Don Anselmi (responsabile della Pastorale Giovanile CEI) ci ha esortato a
valorizzare il potenziale educativo del fare montagna, in particolare rivolgendosi
al mondo giovanile; gli strumenti sono non solo quelli della didattica
e della formazione alle varie attività alpinistiche (Beppe Stella - Giuseppe
Borziello), ma anche la trasmissione dei valori e della cultura che sono
alla base della nostra storia associativa (Luigi Tardini, Tita Piasentini, Stefano
Vezzoso, Germano Basaldella).
Non è assolutamente facile riassumere in poche righe quanto emerso in
questi due giorni di confronto. Gli Atti del Convegno potranno essere un
valido strumento per la programmazione dei prossimi anni.
Si sono evidenziate problematiche e difficoltà, alcune comuni al mondo associativo,
altre più specificatamente "nostre"; ma soprattutto è emersa, da
parte dei partecipanti, una grande voglia di lavorare insieme per il futuro
della Giovane Montagna.
Ritengo, in conclusione, che siano state delle giornate utili sia per le riflessioni
stimolate che per gli spunti propositivi emersi.
Sono un po' dispiaciuto per chi non ha potuto parteciparvi e soprattutto
per chi non ha voluto, considerandolo inutile a priori.
Penso che anche loro avrebbero potuto dare il loro contributo e ricavarne
qualche spunto di riflessione.

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