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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 1997



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VITA SEZIONALE


   RINNOVO


Con la prossima Assemblea, scade il mio mandato e quello del Consiglio eletto dai Soci due anni fa.
Sono stati due anni intensi e pieni di attività, dove molte iniziative hanno trovato facile fortuna, altre si sono insabbiate dopo un promettente avvio; tra queste l'attività giovanile che, dopo una buona partecipazione al primo incontro, non ha più trovato adesioni in quelli successivi.
Non sarà facile ripetere le due fortunate esperienze degli anni ottanta: non essendoci familiari che frequentano la sede le comunicazioni epistolari lasciano il tempo che trovano.
Altra iniziativa temporaneamente sospesa è la palestra di arrampicata "indoor": si sono fermati i lavori perché non ci verrà rinnovato il contratto di locazione, e quindi nel prossimo biennio dovremmo abbandonare questa ampia e panoramica sede.
Questo Consiglio lascia due importanti impegni al nuovo che verrà eletto nelle prossime votazioni: la non facile ricerca di una nuova sede e (il secondo oltremodo importante), il futuro della casa per ferie Natale Reviglio. Una recente legge regionale della Valle d'Aosta ne ridimensiona fortemente la capacità ricettiva.
Oltre naturalmente ai tanti altri impegni che non sempre appaiono scritti, ma che il volontariato di molti soci provvede a ottemperare.
Grazie a tutti per la collaborazione che mi è stata data, e per il clima costruttivo in cui si è lavorato.
il Presidente Cesare ZENZOCCHI

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   Giovedì 23 ottobre - ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI


L'Assemblea ordinaria dei Soci è convocata giovedì 23 ottobre alle 21,15 h presso la sede Sociale per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente
2) Esame del bilancio consuntivo 1996/1997
3) Nomina del seggio elettorale per l'elezione del nuovo Consiglio Sezionale e dei Delegati al Consiglio Centrale 1997/1999
4) Varie ed eventuali
N.B. Il socio ordinario destinatario di questo notiziario è tenuto, sotto la sua personale responsabilità, a dare comunicazione di questa Assemblea a tutti i soci a lui aggregati.
MODALITA' PER IL VOTO.
1) I Soci troveranno allegata a questo Notiziario la scheda (o più schede) che dovrà essere spedita o consegnata in sede compilata e sigillata, al seggio elettorale entro le ore 23 di giovedì 23 ottobre p.v.
2) Come da Regolamento (art. 20-21) hanno diritto al voto i Soci con più di 16 anni e in regola con la quota sociale.
3) Il seggio elettorale resterà aperto solo la sera di giovedì 23
4) Dovranno essere eletti 14 Consiglieri e 12 Delegati. Si raccomanda di indicare i prescelti con cognome e nome.
L'occasione dell'Assemblea, è anche quest'anno il momento delle votazioni per il RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI e hanno dato la propria disponibilità a collaborare, per il prossimo biennio, nel Consiglio sezionale o come Delegati al Consiglio di Presidenza Centrale i seguenti soci:
Alberto BELLO, Carola RAINETTO, Cesare BARBI, Cesare ZENZOCCHI, Claudio BERNARDI, Daniele CARDELLINO, Enrico ROCCO, Ettore BRICCARELLO, Franco GHIGLIONE, Giorgio ROCCO, Giovanni FORNERIS, Lodovico SOLERA, Luca ENRICO, Luigi COSTA, Marco BARBI, Maria Rosa CASTAGNERI, Matteo ENRICO, Rosangela BOGGERO, Sergio BUSCAGLIONE, Stefano RISATTI.
Date le vostre preferenze a soci che si sono dichiarati disponibili a collaborare, e in particolare nei Delegati indicate soci che possano partecipare all'Assemblea dei Delegati.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   19 ottobre - Gita di chiusura tra le risaie del Vercellese


Località da visitare: Vercelli, San Nazzaro Sesia
Dislivello: 130 / 153 m, costante
Difficoltà: Turistica
Vercelli e l'Abbazia di San Nazzaro Sesia sono le località scelte per l'annuale gita di chiusura e l'occasione per passare assieme una giornata tra cultura e la natura delle risaie.
La celtica/romana Vercellae sarà la meta di domenica mattina; dopo la Santa Messa nella Basilica di Sant'Andrea, visita della stessa, insigne esempio di architettura "gotico-italiana". Seguirà la visita del Duomo di S. Eusebio, e nella chiesa di S. Cristoforo una serie di affreschi di Gaudenzio Ferrari. Dopo il pranzo in una trattoria di San Nazzaro Sesia, visita all'Abbazia di San Nazzaro, interessante esempio, unico nella Val Padana, di complesso monastico fortificato con mura di difesa, torrione d'accesso, torri angolari e merlature. Così munita e isolata, nonché? posta all'altezza del guado-traghetto del fiume Sesia, l'abbazia si colloca nella tradizione di questo tratto della pianura piemontese, dove sono diffuse le strutture difensive dei riceti. Venne fondata nel sec. XI (1049') su un più antico monastero benedettino. All'interno delle mura vi è una chiesa in stile gotico-lombardo del quattrocento, un chiostro con affreschi della storia di S. Benedetto e una foresteria certo conosciuta dai pellegrini in marcia sulla direttrice (Via Francigena) Vercelli, Pavia, Piacenza, Borgo S. Donnino, Pontremoli.
Ritrovo di partenza: p.za Pitagora 7,45 h; (c.so Cosenza / c.so Orbassano); p.za Bernini (istit. ISEF) 8,00 h
Mezzo di trasporto: pullman
Coordinatore di gita: BOGGERO Rosangela tel. 749.39.26; ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62

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   8-9 novembre - Assemblea dei Delegati


L'annuale Assemblea dei Delegati al Consiglio Centrale sarà organizzata dalla sezione di Pinerolo, nel suo cinquantesimo di fondazione, e si svolgerà presso l'Hotel Cavalieri a PINEROLO, strada Orbassano 11 - tel. 0121/39.62.10
Nella giornata di sabato, con inizio alle 15,30 h, si svolgeranno i lavori assembleari; dopo cena seguiranno le votazioni per il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza Centrale per il biennio 1997-1999.
Alla domenica mattina, dopo la Santa Messa presso il Santuario di "Madonna delle Grazie" sulla collina di S. Maurizio, è prevista una visita al Centro Storico di Pinerolo e i Musei Cittadini. Se poi l'orario lo permetterà, si visiterà la Mostra allestita per il Settantennio di Fondazione della Sezione G.M. di Pinerolo.
Dopo tanta cultura, alle 12,30 h, pranzo sociale presso il ristorante "Castello di Buriasco" in località Buriasco.
Per informazioni, quote e iscrizione all'Assemblea, si invita a provvedere in sede entro giovedì 30 ottobre p.v.

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   16 novembre - Traversata Prunetto - Cortemilia


Località di partenza: Prunetto (750 m)
Dislivello complessivo: 700 m
Tempo complessivo: 6 h circa
Difficoltà: escursionistica
Itinerario molto panoramico, tempo permettendo. Il percorso si svolge in zone poco popolate superando parecchi bricchi tra i più alti delle Langhe. Lasciato Prunetto, si raggiunge la sommità della collina in prossimità dei resti di un imponente castello medioevale, in abbandono, che la domina da secoli. Si prosegue tra vari saliscendi sino a Bergolo (616 m) uno dei più piccoli comuni del cuneese.
Si ritorna in cresta, e per sentieri e strade sterrate, con panorama sulla Valle Uzzone e sull'Alta Langa, sino a raggiungere la località Castella, per poi ridiscendere e raggiungere il piano. Nell'ultimo tratto si ammirano i ruderi delle fortificazioni che dominano l'abitato di Cortemilia, con la splendida torre che ne è l'emblema.
Ritrovo di partenza: p.za Bernini (istit. ISEF) 6,45 h; p.za Pitagora 7,00 h; (C. Cosenza / C. Siracusa)
Mezzo di trasporto: pullman
Coordinatore di gita: ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62

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   23 novembre - S. Messa al Monte dei Cappuccini


Come di consueto a fine novembre al Monte dei Cappuccini saremo attesi per un importante appuntamento: alle 9,30 h, avrà luogo la Santa Messa per la commemorazione dei Soci defunti.
Dopo la funzione saranno premiati i soci ventennali e più; seguirà un piccolo rinfresco: vi attendiamo numerosi.
Sono soci da 20 anni: Ci seguono da 50 anni:
Maria BRUNI; Aldo CAUDA; Luigi GIANOTTI; Giovanna RAINETTO SOLERA; Riccardo GIANOTTI; Lodovico SOLERA; Giovanna RIVETTI; Maria Cristina ROSAZZA
Ci ricorderemo inoltre di Fiorenzo ADAMI, che è socio da 60 anni, e di Rina CAMBURSANO BONANSEA, socia da 70 anni.

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   5-8 dicembre - Les Calanques (E)


.... a piedi, tra bianche scogliere e fantastiche insenature?
I posti disponibili sul pullman sono esauriti, pertanto si accettano adesioni con riserva di chi fosse ancora interessato, inderogabilmente entro il 9 ottobre p.v.
Riportiamo un programma di massima, ancora da definire nei dettagli e pertanto soggetto a variazioni:
- Venerdì 5 dicembre
Partenza di prima mattina per Cassis, passando per Cuneo, colle di Tenda, Ventimiglia e per autostrada lungo la Costa Azzurra sino a Cassis. Sistemazione per cena e pernottamento in albergo.
- Sabato 6 dicembre
Dopo la colazione, partenza per l'escursione a piedi da Cassis lungo les calanques, la Grand Candelle, salita al Mont Puget, sino a raggiungere nell'interno la Città Universitaria di Marsiglia, dove il pullman ci attende per riportarci in albergo.
- Domenica 7 dicembre
Ritorniamo con il pullman alla Città Universitaria, e riprendiamo l'escursione passando per il Col e le calanque de Sugiton, Morgiou, Sormiou, Col de Sormiou. Rientro in albergo.
- Lunedì 8 dicembre
Dopo colazione, con i bagagli personali e il pullman, raggiungiamo il porticciolo di Callelongue, frazione di Marsiglia da dove si percorrerà la parte ovest delle Calanques sino al Col de Cortiou, e ritorno a Callelongue. L'escursione si svolgerà solo al mattino, per permettere di rientrare a Torino non tanto tardi in serata.
Notizie Logistiche
Necessari: carta d'identità o passaporto (non scaduti), franchi francesi.
Mentre state leggendo questo notiziario i coordinatori sono appena rientrati dal sopraluogo per la sistemazione in albergo, (trattamento di mezza pensione), e le varie vie di accesso per il pullman. Pertanto, il costo e le altre notizie sul soggiorno, vi saranno date al momento della conferma dell'iscrizione, tassativa entro il 23 ottobre p.v., con il versamento di un acconto per la prenotazione dell'albergo (versamento in franchi francesi). Saldo del viaggio entro il 20 novembre p.v.
Mezzo di trasporto: pullman
Ritrovo di partenza: p. Bernini (ist. ISEF) 6,30 h; p. Pitagora 6,45 h (C. Cosenza / C. Siracusa)
Coordinatori: Ettore BRICCARELLO tel. 273.48.22; Cesare ZENZOCCHI tel. 349.79.62

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   27 DIC 1997 - 4 GEN 1998 - Reviglio Invernale


Capodanno sulla Neve
Apertura del Natale Reviglio
27 Dicembre 1997 - 4 Gennaio 1998
La casa per ferie Natale Reviglio verrà aperta a TUTTI i Soci, nel periodo sopra indicato, per trascorrervi un periodo di vacanza sulla neve.
Ricordiamo che nel periodo invernale i posti disponibili nella casa sono limitati, di conseguenza, invitiamo i soci interessati a prenotarsi per tempo.
Inoltre, non essendovi soci della sezione addetti alla cucina, è indispensabile che ogni gruppo di partecipanti abbia una persona in grado di svolgere le mansioni di cucina. È consentito l'uso dell'attrezzatura già presente, avendo cura di servirsene non più di due persone per gruppo, onde evitare l'affollamento della medesima. Nei locali del Reviglio sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili, che potranno essere acquistati al prezzo di costo.
Le prenotazioni vanno effettuate in sede, venendo o telefonando allo 011/817.48.06, il giovedì sera dalle 21.00 alle 22.30, oppure rivolgendosi a Cesare Zenzocchi tel o fax 011/349.79.62.
N.B. - Tutte le prenotazioni dovranno essere accompagnate da un acconto, inviato mediante versamento sul Conto Corrente Postale: n. 13397104 - Giovane Montagna Sez. Torino via Sant'Ottavio 5 - 10124 Torino, altrimenti non saranno ritenute valide.

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   Corso di Sci in Pista


La sezione organizza, per la prossima stagione sciistica, un corso di sci in pista. Avrà una durata di quattro domeniche e si svolgerà in località scelte di volta in volta.
Possono partecipare tutti i soci, adulti e ragazzi, che desiderano apprendere o perfezionare questa attività.
Le adesioni si ricevono in sede (tel. 817.48.06), e devono pervenire entro breve tempo, per dar modo di confermare quanto organizzato.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   giovedì 20 novembre - Diapositive di Laura Reggiani


LAURA REGGIANI presenta due serie di diapositive in multivisione con quattro proiettori in dissolvenza incrociata:

"H2O"
La prima serie ci accompagna a osservare le meraviglie dell'acqua in tutte le sue forme: rugiada, pioggia, torrente, lago, mare? ma anche nuvole, ghiaccio, neve?

" AUTUNNO "
La seconda serie ci immerge nei colori e nella magica atmosfera di questa stagione da molti ritenuta triste ma che invece ci sa offrire tanti doni ancora caldi di sole.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   11 maggio - Monte Maddalena (Brescia)


Quest'anno il raduno intersezionale di primavera si è svolto al Monte Maddalena, sopra Brescia, validamente organizzato dalla sezione di Verona.
Con buona partecipazione di soci da Torino, da Moncalieri e da Pinerolo, la partenza ha avuto luogo alle 6,30 con il nostro impareggiabile amico Sandro alla guida, giungendo alle 9,20 al casello di Brescia. Di qui, grazie alle segnalazioni approntate dagli organizzatori, è stato agevole salire al Monte Maddalena, raggiunto alle 9,50.
Dopo i primi saluti con gli amici provenienti da altre città, alle 10,15 si è officiata la Santa Messa. Concluso il rito, mentre un gruppo è andato sulle vicine falesie ad arrampicare, gli altri partecipanti hanno percorso le sommità del Monte Maddalena, del Monte Salema e della Costa di Denno per ritrovarsi poi nell'incontro conviviale ed ulteriormente socializzare con gli altri, fino alle 16 h.
Dopo i saluti, breve visita al centro storico di Brescia e poi a Torino, in tempo per le votazioni di ballottaggio.
Un vivo grazie agli organizzatori per il riuscito incontro.
Ettore Briccarello

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   11 maggio - MONTE PLU


In un'uggiosa giornata di maggio otto allegri figuri si aggirano alle pendici del monte Plu.
Dopo circa un'oretta di camminata per boschi e ruscelli giungiamo ai primi speroni di roccia che costituiscono l'attacco alla cosiddetta via della scuola. La pietra è ancora un po' bagnata a causa delle piogge dei giorni precedenti e il tempo non promette granché bene; comunque decidiamo di attaccare.
Il tempo di scaldarci e di riprendere confidenza con l'arrampicata poi procediamo abbastanza rapidi, mentre le alterne vicende meteorologiche ci offrono una leggera pioggerellina alternata a qualche pallido raggio di sole. Raggiunta così la metà circa della salita, il punto in cui si incrocia il sentiero, decidiamo di non sfidare oltre la buona sorte e ci apprestiamo alla discesa.
In breve siamo nuovamente all'attacco della via dove recuperiamo gli zaini e ci rifocilliamo velocemente per poi dirigerci a valle. Arriviamo al parcheggio di Brachiello appena in tempo per evitare la pioggia che infatti inizia a scendere con maggior insistenza.
Daniele Cardellino

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   18 maggio - In bici nel Vallone dei Carbonieri


Quella che segue è la relazione (semiseria) della mia prima gita in MTB.
Come per tutti gli adepti di un nuovo sport, l'entusiasmo suscitato dai "vecchi" praticanti si alternava a dubbi e perplessità. Sicuramente è faticosissimo. Però c'è l'allenamento di una stagione di scialpinismo. Di certo alla prima discesa mi ribalto. Ma in fondo ad andare in bici non si scorda mai. Alla fine, in un momento di bioritmi esageratamente alti, la storica decisione: proviamo!
Mi presento quindi al ritrovo concordato, in una chiara mattina di primavera (primo punto a favore della MTB: si evitano le levatacce). Il gruppo è notevolmente numeroso: tra affezionati bikers, soci, amici, amici degli amici, siamo circa una ventina. Conclusi i preparativi tecnici, finalmente si parte, chi in sella a mostruosità tecnologiche, chi (come la sottoscritta) pedalando su bici generosamente (o incoscientemente) prestate. Il percorso si snoda seguendo un'amena strada sterrata, molto regolare ma rigorosamente in salita. Il gruppo si diluisce, e iniziano le prime defezioni dovute a problemi tecnici del mezzo e/o del propulsore. Perfino il coordinatore di gita deve soccombere di fronte all'irreparabile, sconfitto da una pedivella traditrice (o spanata). I superstiti, tra cui compare il più giovane partecipante alla gita, si riuniscono al termine della salita. Dopo il consueto pranzo al sacco si affronta la discesa, più difficile per maggiore pendenza e fondo a tratti sconnesso. La discesa finale su asfalto concede un ulteriore divertimento, prima di raggiungere il parcheggio e ricomporre il gruppo per un ultimo saluto.
In conclusione, il mio primo approccio con la MTB è stato piuttosto positivo; mi auguro che anche questa attività della GM possa proseguire in futuro con nuove escursioni: credo proprio che riproverò.
Silvana Ponsero

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   25 maggio - Rocca Provenzale


La prevista gita alla Cristalliera per la "cresta accademica" è stata annullata a causa delle recenti, abbondanti nevicate.
I coordinatori di gita, Daniele e Claudio, decidono quindi che la nuova meta può essere la Rocca Provenzale: "via" da decidere...
Le condizioni meteorologiche, all'alba di domenica, sembrano discrete; lasciate quindi le auto a Chiappera proseguiamo a piedi fino a raggiungere la base della Rocca Provenzale. Qui, nostro malgrado, scopriamo di non essere gli unici ad aver scelto questa meta per trascorrere la domenica. Impieghiamo quindi buona parte della mattinata nella ricerca di una via abbastanza facile e non molto affollata: si opta alla fine per la "via Bonelli".
Dal momento della decisione alla partenza della nostra prima cordata trascorrerà ancora almeno un'ora; poi finalmente si inizia ad arrampicare. Procediamo tutti discretamente bene, chiaramente chi più e chi meno atleticamente, fino a raggiungere, dopo circa 4 ore di arrampicata, la vetta... il tempo nel frattempo è peggiorato ed il sole della mattinata ha lasciato il posto a spaventosi e neri nuvoloni. L'ultima cordata è appena uscita dalla "via" ed un violento acquazzone si "abbatte" su di noi.
La discesa avviene sulle scivolose placche della "via normale"; in breve tempo, ormai completamente bagnati, raggiungiamo alcuni amici che ci avevano aspettato alla base della "via"... togliamo le scarpette da arrampicata ormai inzuppate di acqua e di fango, infiliamo gli scarponi e sotto al diluvio che non intende darci tregua affrontiamo il fangoso e scivolosissimo sentiero che conduce alle auto.
Carola Rainetto

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   25 maggio - Escursione del 70 della sezione di Pinerolo


Accogliendo l'invito del Presidente della Sezione di Pinerolo (la quale festeggia quest'anno il settantennio di fondazione) partecipiamo in dieci alla gita, che ripropone il percorso della tradizionale "marcia dei tumin". Punto di ritrovo poco sopra Talucco dove, in un ampio spiazzo, si posteggiano le auto.
Gli amici della sez. di Pinerolo sono molto numerosi: partecipa anche il Presidente Centrale Piero Lanza.
Il tempo è grigio e molto incerto e subito dopo la partenza apriamo gli ombrelli. Percorriamo un sentiero abbastanza ripido nel bosco dell'Impero (rimboschimento effettuato negli anni trenta) e raggiungiamo il Colle Ciardonet dove depositiamo parte delle provviste. Il tempo non è bello, ma non piove più: purtroppo il panorama è offuscato da nebbie. Ci rimettiamo in cammino in direzione del Colle Sperina e qui arrivati ci dividiamo: un piccolo gruppo prosegue verso la cima del Monte Freidour, dove un cippo ricorda la caduta di un aereo inglese che riforniva i Partigiani; mentre il grosso della comitiva prosegue per il Colle dei Sette Comuni per poi ridiscendere, con un percorso a semicerchio, al Colle Ciardonet. Qui, recuperate le provviste e raggiunti dal gruppo che aveva effettuato la salita al Freidour, consumiamo il pranzo al sacco. Lieta sorpresa preparata dalle abili socie della Sez. di Pinerolo: un imprecisato numero di squisitissime torte, forse una quindicina, viene distribuita a tutti i partecipanti e infine, ad opera di uno zelantissimo socio pinerolese, viene servito un ottimo e fumante caffè.
Ci uniamo al Presidente Centrale per la preghiera degli alpinisti e in memoria dei soci deceduti, ricordando in particolare i molti soci della sezione ospitante vittima della loro passione per la montagna e, dopo piacevoli conversazioni e scatto di foto ricordo sciogliamo l'incontro avviandoci al ritorno alle proprie sedi. La gita, che temevamo molto bagnata, si è risolta positivamente con molta simpatia reciproca (e invito, ai soci pinerolesi, a partecipare alla nostra prossima escursione), ma senza "tumin", tranne che per i pochi che sono riusciti a trovarli sulla via del ritorno nei pressi di Talucco.
Orsola Valente

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   1 giugno - Monte Bausetti


Ogni tanto le previsioni del tempo sono veritiere. Infatti le piogge sparse previste sul Piemonte hanno accompagnato i 19 partecipanti per tutta la giornata, facendo rimandare ad altra data la salita al Monte Bausetti.
Dopo una prima sosta al santuario di Vicoforte, sotto una pioggia sempre più torrenziale siamo arrivati al reale castello di Casotto, dove una simpatica guida ci ha accompagnati a visitare gli appartamenti di Vittorio Emanuele II, dei suoi figli e della Bela Rosin.
Abbiamo quindi deciso di raggiungere il "Rifugio Ghiglione", situato in località La Cava, nel comune di San Michele Mondovì. Qui le cuoche della Giovane Montagna hanno preparato un'ottima spaghettata al peperoncino accompagnata da formaggio, salame, vino e caffè. Dopo il graditissimo pranzo il proprietario, trasformatosi in cicerone, ci ha guidati nella visita del rifugio e delle sue pertinenze con interessanti esempi di archeologia industriale. Sotto una pioggia sempre più fitta siamo quindi rientrati a Torino, ringraziando Franco per la sua cortese ospitalità.
Giorgio M. Robatto

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   7-8 giugno - Testa di Tablasses


Sabato 7 ritrovo alle 13 sul piazzale della Mirafiori Sud. Siamo un bel numero e partiamo quasi in orario (si fa per dire), meta: S. Anna di Valdieri. Segue la fila la "week end" di Stefano con una passeggera d'eccezione: la M. Bike, con il bieco fine di seminare i poveri tapini nel tratto fino al rifugio Questa. Arrivati a S. Anna breve sosta per mettere sotto i denti un panino, cambiarci e poi via alla volta del rifugio che raggiungiamo dopo una scarpinata prima in mezzo al bosco, poi attraverso una bella pineta dopo il vallone di Valasco, che ospitava, ai suoi tempi, una casina di caccia ora in ristrutturazione. All'inizio mangiamo un po' di polvere di un pedalatore di nostra conoscenza, ma poi, prima del rifugio, dove la salita si fa erta, chi si vede? È lui e la M.B. (a spalle): sorrisi di circostanza e qualche parola di solidarietà che non gli alleviano la fatica.
Eccoci al rifugio: solita prenotazione dei posti per la notte, magliette stese e attesa della cena. "Risotto ai 4 formaggi, costata alla fiorentina, nebbiolo d'annata, dessert a scelta: torta di fragole o mousse al cioccolato; optional: passito di Pantelleria"... Scusate, mi ero addormentato e stavo sognando. La dura realtà contempla: minestra di verdura, che aveva il grosso pregio di essere calda, per secondo non ricordo, ma l'abbiamo gradito! Per qualche piccola necessità: andare fuori all'aperto. Beh, è vero che siamo tutti vaccinati, e che siamo sopravvissuti alla "Gnifetti", ma a un rifugio si potrebbe chiedere qualcosa di più. Ottima l'acqua del lago.
A notte tutti a nanna. "Qualcuno ha la sveglia?": richiesta da marziano; la sveglia è nella testa, basta fissarsi l'ora. Infatti alle 5 tutti dormivano o quasi; perché alle sei, dopo lauta colazione, il piazzaletto antistante il rifugio era un brulicare di alpinisti pronti al cimento: ancora qualche foto e via. Si scende per 200 metri di quota e poi si risale nel canalone per circa 800, neve eccellente. Il sottoscritto vecchietto fa tardare un po' il paziente Daniele e il buon Ettore ma alla fine il colle è raggiunto e il Tablasses è a poche decine di metri. Qualche foto, panoramica col binocolo; il tempo è buono anche se non eccezionale. Ristorazione al sacco e arriva rapida l'ora di scendere, ma da dove? "non dal canalone di salita, meglio raggiungere il passo di Prefouns, dal quale, sul nevaio meno ripido, scendere a valle", così dispone il capo gita Claudio B., e pertanto tutti scendiamo per pietroni e dirupi fino al colle.
Breve tappa con scatto di foto di gruppo, poi giù fino a valle, mentre alcuni tapini risalgono al rifugio a ricuperare zaini, bici, ecc. E qui l'amico Stefano s'invola e si rifà ampiamente dei sorrisetti di solidarietà del giorno prima. Arrivo a S. Anna di Valdieri, riposino con merenda e poi tutti in macchina fino a casa: chi per un meritato riposo e chi per un salto in discoteca! Arrivederci alla prossima.
Ottavio Guittini

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   15 giugno - Testa di Garitta Nuova


Nel calendario sezionale del '97 era stata proposta la salita alla Cima di Crosa (2531 m) da Oncino in Valle Po. Ma a metà maggio, su consiglio di alcuni soci conoscitori della zona, un esame delle condizioni di innevamento e di viabilità da me personalmente effettuate ne ha sconsigliato la fattibilità.
In sostituzione, per rimanere nella zona, una valida alternativa era rappresentata dalla Testa di Garitta Nuova (2385 m) facilmente raggiungibile da Pian Muné (1500 m) sopra Paesana. Si è quindi optato per questa soluzione e il 15 giugno, di prima mattina, salendo a Pian Muné con le auto, era possibile ammirare il Monviso e le vette collaterali.... Parcheggiate le auto, il percorso escursionistico è iniziato sulle strade di servizio della stazione sciistica ma, raggiunta un'ampia sella poco sopra Rocca Cruèla dalla quale il panorama sarebbe stato ancora più evidente, le nebbie sono nel frattempo beffardamente salite.
Ciononostante, sia pur con un panorama ridotto, l'itinerario è proseguito per la cresta nord. Salendo, altre visioni ci appagavano gli occhi: un'ampia fioritura ammantava i pendii riempiendo di svariati colori i prati e le rocce circostanti. La vasta sommità della Testa di Garitta Nuova è stata così agevolmente raggiunta e dopo una breve sosta, nella fugace speranza di un miglioramento della visibilità, altrettanto facilmente siamo ridiscesi alle auto.
È stata una tranquilla giornata, con una meta variata all'ultimo momento per le condizioni della montagna, ma da essa appagati con gli stupendi quadri naturali che ha saputo donarci.
Ettore Briccarello

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   15 giugno - Col del Lys in MTB


Ebbene, vi sarete accorti che il calendario gite porta un'altra località (San Bernardo di Mares), il sottoscritto ha preferito cambiarla, provata la sua notevole difficoltà.
Siamo dunque andati al Col del Lys, nonostante lo scetticismo iniziale dei partecipanti alla gita.
Giornata splendida; lasciate le macchine al paesino di Richiaglio cominciamo a pedalare attraverso boschi di castagno e faggio. Il percorso non è particolarmente duro, alterna tratti di sterrato e asfalto, e tocca alcune borgate.
Arrivati al Col del Lys, ci spostiamo verso un prato tranquillo poco più su, mangiamo con appetito e dopo una piccola siesta torniamo verso il punto di partenza. Durante il ritorno sostiamo in riva ad una pozza d'acqua gelida dove alcuni temerari fanno il bagno.
Tutti contenti ritorniamo a Torino.
Antonello Saporito

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   21-22 giugno - Albaron di Savoia


Più di queste brevi note sarebbero eloquenti le belle foto scattate da Ettore: un paesaggio tipicamente natalizio, una fitta nevicata, i prati e le rocce uniformemente imbiancati, una fila di persone con giacche a vento, mantelli e ombrelli che si snoda lungo il sentiero che dal ref. des Evettes scende al posteggio di l'Ecot. Come potete immaginare si è forzatamente conclusa di prima mattina questa gita, iniziata il pomeriggio precedente sotto un cielo plumbeo foriero di pioggia, la quale è poi puntualmente caduta copiosa per tutta la notte mentre all'alba si è trasformata nella suddetta materia bianca. Ma non ci dobbiamo scoraggiare: alla prossima occasione saremo più fortunati.
Giorgio Rocco

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   SABATO 28 giugno - Sentiero Pier Giorgio Frassati


INTRODUZIONE
Sulla figura del Beato Pier Giorgio Frassati non mi soffermo, poiché credo che tutti sappiate chi sia. Se però ci fosse qualcuno che ancora è all'oscuro delle sue opere, farebbe bene a leggere una biografia di questo personaggio, eccezionale forse proprio nella sua quotidianità.
Chi conosce qualche cosa di lui, può facilmente immaginare i motivi che hanno spinto molti a condividere, fino a realizzare, l'originale idea di Mons. Franco Peradotto: intitolare uno degli innumerevoli sentieri delle nostre meravigliose montagne a colui che, anche attraverso un'attività alpinistica intensamente vissuta poi nella carità per le strade della nostra città.
Non a tutti è però chiara la scelta del luogo. Non si tratta di un sentiero nuovo, ma di quello che da immemore data porta dal paesino di Traves alle sue due principali vette: l'Uja di Calcante (1614 m) e le Lunelle (1384 m).
Questo perché proprio quel sentiero portò per l'ultima volta verso l'alto Pier Giorgio.
Di quella gita con due amici al Calcante e alle Lunelle rimane solo una foto, con una scritta di suo pugno: "Domenica 7 giugno 1925. Verso l'alto". E verso l'Alto, il Supremo, doveva portarlo una poliomielite fulminante soli 27 giorni dopo, il 4 luglio.
RELAZIONE DELLA GIORNATA
Venendo a noi, che ancora pellegrini percorriamo queste vie terrene tentando, spesso vanamente, di percorrere anche altre vie (Is 55,8-9), ecco a grandi linee come si è svolta la giornata.
Dopo il traumatico risveglio e i preparativi che, ovviamente, ognuno sbriga a casa sua, ci ritroviamo tutti in corso Regina Margherita alle 7,30. Cielo nuvoloso.
Partiti insieme alla volta di Traves, frazione Villa, vi giungiamo per almeno due strade diverse, ma incredibilmente di nuovo insieme. Ivi giunti, con solenne cerimonia, il Presidente svolge l'insigne vessillo dell'associazione e lo consegna commosso nelle fedeli mani del nostro nobile alfiere: stavolta ha beccato Carola.
Dopo qualche momento d'indecisione sul da farsi e sul dove andare, ci dirigiamo a visitare la mostra fotografica (poche foto e molte didascalie) sulla vita del Beato. Ma a metà visita siamo sorpresi da rulli di tamburi e squilli di trombe della banda di Traves che annunciano l'arrivo del cardinale di Torino e della novantacinquenne sorella di Pier Giorgio.
Ci si avvia tutti verso il campo sportivo, per assistere alla Santa Messa, durante tutto il corso della quale (circa un'ora) il nostro porta-insegne ha l'onore di rimanere in piedi presso il palco su cui era stato allestito l'altare. Sprazzi di sole, grazie all'intercessione del Beato.
Al termine della celebrazione le autorità illustrano l'avvenimento, ringraziando e riverendo tutti gli organizzatori e i partecipanti: inizia Mons. Peradotto, prosegue il sindaco di Traves (che legge un telegramma giunto in mattinata dal Capo dello Stato) e il dottor Valetto, Presidente dell'opera Diocesana P.G. Frassati, conclude Paolo Reviglio (figlio di Natale Reviglio, 5° presidente centrale della Giovane Montagna), travesino di adozione e membro della locale Pro Loco, organizzatrice dell'iniziativa.
Poi finalmente ci rechiamo tutti all'imbocco del sentiero, benedetto dal Card. Saldarini e inaugurato, tramite taglio del nastro, dalla signora Luciana Frassati Gawronska.
Mentre ricuperiamo gli zaini, le prime comitive iniziano la salita, così quando partiamo noi li abbiamo già persi di vista. Tanto che al primo bivio loro tirano diritto e noi giriamo a destra.
Ovviamente entrambe le direzioni portano alla meta, noi abbiamo scelto la più consona alle nostre elevate doti di resistenza e atleticità.
Il sentiero si snoda con diverse pendenze fra boschi di latifoglie e prati fino ai pressi della frazione Tornetti. Qui si divide nuovamente: una mulattiera di mezza costa porta alla borgata, un sentiero con tracce gialle e rosse si inerpica verso destra e uno marcato con segni azzurri sale a sinistra, attraversando una bellissima pineta. Questo, al Pian delle Draie (1080 m), si ricongiunge con quello seguito dalle altre combriccole, che raggiungiamo proprio lì.
È quasi la mezza, così pranziamo lautamente tutti insieme, seduti fra le betulle, mentre il cielo è sempre più chiuso.
Successivamente ad una breve capatina alla "Minera d'oro" abbandonata (che più che minerali di ferro e rame non ha mai prodotto) sulla via per l'Uja di Calcante, ripartiamo verso il fondovalle, questa volta seguendo l'altra via, una mulattiera, ben più larga e meglio tracciata. Essa passa per Pian Bacon (803 m), punto panoramico e attrezzato per picnic e ci riporta a Villa.
Sono le 15,30 e la Pro loco offre a tutti la merenda. Si vede che non capita spesso poiché incomincia subito a piovere.
Salutati vecchi e nuovi amici ripartiamo verso casa.
NOTE TECNICHE
La gita completa, con meta al colle delle Lunelle (1250 m) o all'Uja di Calcante (1614 m), non presentando notevoli difficoltà, è adatta a tutti, richiedendo solo fiato e gambe buone e rappresenta una tipica escursione di mezza quota.
Da Villa si prevedono tre ore di cammino fino al colle (con un dislivello di circa 600 metri) oppure quattro fino all'Uja (dislivello circa 1000 metri). Parecchie fonti nella zona (salendo conviene rifornirsi alla fontana Ginuvrai, 15 minuti dalla partenza).
Si può inoltre abbinare, per chi voglia arrampicare, a una "classica" dell'alpinismo torinese, le Lunelle, con la famosa "Placca Santi".
Attraverso colle Pra Lorenzo (1372 m), sulla via per l'Uja, si può scendere nella valle di Viù.
Traves (620 m) dista soli 39 km da Torino ed è raggiungibile via Venaria-Cafasse, o passando per Caselle-Lanzo.
Andrea Mosca

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   29 Giugno - Forti di Briancon in MTB


Purtroppo è andata male! Il tempo non ci ha assistiti e partire in bicicletta sotto la pioggia, dopo vari giorni di diluvio, non è il modo migliore per mantenersi in buona salute. Dopo alcuni "giri" di telefonate per individuare qualche meta alternativa a quote più basse, siamo stati costretti a rimandare la gita a tempi migliori (in tutti i sensi).
Maurizio Gamerro

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   6 giugno - Punta Venezia


Mai gita fu tanto sofferta nella scelta della destinazione!
Il Gran Combin già da un po' aveva lasciato il posto alla Dent D'Heren, poi, le cattive condizioni avevano fatto volgere il nostro sguardo alla più modesta Dent Parrache. Il brutto tempo intanto non ci rendeva certo facile la "vita" già complicata da opinioni contrastanti sul "la facciamo in giornata"... "no in due giorni"? "dormiamo qui,...dormiamo là,..non dormiamo"... Poi le parole del gestore del rifugio, il sabato stesso, placavano ogni discussione: "domenica la salita non è fattibile... c'è troppa neve instabile".
Non so dire da quel momento quante furono ancora le telefonate che si susseguirono. Poi la decisione: e così domenica mattina, sotto un cielo azzurro come ormai non osavamo più sperare, in otto ci troviamo al Pian del Re: sono le 7,30 h, ci guardiamo attorno e decidiamo di salire al Rif. Giacoletti per poi andare a fare la "via dei Torrioni" a Punta Venezia. Alle 9,30 h siamo al Rifugio, c'è ancora neve, ma il tempo è bello e la "via" pulita. Formate le cordate ci dirigiamo all'attacco. Per non caricare lo zaino, già un po' ingombrante, gli scarponi di molti resteranno nei relativi piedi e le scarpette "più o meno tecniche" a seconda dei casi, saranno apprezzate per la loro leggerezza soprattutto dalle nostre spalle.
La "via" si snoda su roccia per lo più solida eccezion fatta per alcuni blocchi messi lì forse apposta per stimolare l'attenzione. La "via" di III e IV sarà stata per i più banale ma per la sottoscritta e per qualcun altro che ben conosco... non proprio.
Quando ci si poteva distrarre lo sguardo cadeva inesorabilmente sulla Nord del Monviso, lì a un passo da noi, o sull'evanescente catena del Monte Rosa.
Terminata la "via" decidiamo di raggiungere la cima. Procediamo così più rapidamente ricollegandoci alla "normale". Scuri nuvoloni minacciosi ci tolgono il piacere di soffermarci in punta e ci accompagnano lunga la discesa avvenuta per le facili roccette che costeggiano il canale del Porco. Dopo una breve sosta nei pressi del Rif. Giacoletti per consumare un frugale "pranzo" e condividere allegramente un ricchissimo "tiramisù", riprendiamo la discesa per i ripidi e rapidi pendii di neve e in un'ora siamo alle auto.
Marta Rainetto

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   Natale Reviglio Estivo - 6 LUGLIO-24 AGOSTO - Le vacanze al Natale Reviglio


Anche queste vacanze al Reviglio sono finite, siamo ormai ritornati tutti alle abituali occupazioni; lasciandoci con un po' di rimpianto e con l'arrivederci al prossimo anno, ma anche con la speranza di ritrovarci prima, in qualche incontro intersezionale o in altre occasioni.
Le presenze sono state buone e ben distribuite nei vari turni, vi hanno soggiornato, oltre i soci della sezione di Torino, soci delle sezioni di Cuneo, Genova, Modena, Moncalieri, Padova, Pinerolo, Venezia, Verona, Vicenza. Il Reviglio ha funzionato senza problemi, tutti i presenti hanno apprezzato la piacevolezza del luogo e l'accoglienza avuta durante il soggiorno; la capacità e la gentilezza, e non da meno il buonumore di Anna e delle sue collaboratrici.
Le giornate sono trascorse veloci e chiassose, con il piacere di stare in compagnia e di far tardi la sera. In maggioranza accompagnate dal bel tempo che ha permesso di svolgere una buona attività sia alpinistica che escursionistica. Molte le mete: Aig. de Tré la Tête, Petit Mont Blanc, Cresta di Rochefort, Dom de Mischabel, Aig. d'Entrèves, Mont Blanc du Tacul, la Grande Rochère, traversata della Mer de Glace e altre ancora, oltre naturalmente le mete classiche panoramiche e i vari rifugi della zona.
A testimonianza delle gite e del periodo trascorso riporto alcuni brani, tratti dal libro gite del Reviglio:

.... Nella limpida luce del mattino a zonzo tra i crepacci del ghiacciaio del Piccolo M. Bianco, senza timore di rovinare con i nostri ruvidi piedini puntuti la candida e luccicante moquette che ricopre il nostro cammino. Un'elegante crestina, ripidi pendii, un po' di incertezza nel dove superare l'ultimo e più inclinato scivolo. Poi, ancora una volta, gentilmente sospinti dai caldi raggi del sole, arriviamo dove finisce il mondo, più in su non avrebbe senso salire; bisogna solo sedersi e lo sguardo prosegue per noi il cammino, abbracciando un panorama di sogno...
Daniele

.... arriviamo a Randa dove circa trenta ore prima siamo partiti carichi di peso e di entusiasmo. Qui tutto è fermo e perfetto come quando si è partiti, nessuno per strada, nessuna auto... qui il tempo si è fermato, ma siamo sicuri, per le gambe doloranti, le magliette bagnate, la stanchezza che ci schiaccia, che per noi sono state trenta ore piene di sensazioni forti, intense e gioiose che sicuramente ci hanno un po' cambiato.
Giorgio C.

... era la prima esperienza in questo soggiorno montano e per quasi tutti anche la prima volta in Valle d'Aosta. Oltre ad avere ammirato con grande gioia le bellezze naturali di questa stupenda valle e dell'imponente massiccio del M. Bianco, abbiamo potuto godere ed apprezzare con tutto il cuore la calda, cordiale accoglienza e lo spirito di amicizia di tutti i numerosi ospiti amici delle altre sezioni presenti?
Paolo

Con grande emozione decido di varcare la soglia misteriosa dei 4000, senza sapere cosa poteva succedere al mio esile fisico, seppur tenace e resistente. Non esperto di alta quota mi esaltava l'idea di superare quel numero e un domani raccontarlo con grande disinvoltura a chiunque. Decido pertanto insieme ad altri tre (e grazie a loro) di tagliare la testa al toro?, "la cima è conquistata. Grande gioia mi entra nel cuore dopo questa prova del fuoco e grande amicizia mi legherà d'ora in poi ai miei compagni di cordata.
Giorgio B.

Adesso tutto è ritornato silenzio al Reviglio. Fra qualche giorno lo prepareremo per il soggiorno invernale di fine anno e la neve lo circonderà poco per volta con il suo bianco manto.
Cesare Zenzocchi

Data - Impressioni cuoca Reviglio
Le Vacanze del Natale Reviglio viste da " oltre il passavivande
Sono tornata a casa dal Reviglio e tutti i miei amici mi domandano "Come sono state le tue vacanze a Courmayeur?". Forse non sanno che per me è stato un tour de force ma, vi dirò, molto piacevole.
Si comincia al mattino: la colazione! È l'unico momento in cui i nostri ospiti possono scegliere. Si scatenano! Enrico latte bianco, tazza strapiena con sponde incorporate, Ernesto caffelatte con più caffè, tazza grande tutto bollente, Mario the bollente, Gian Carlo e Cristina caffelatte, tazza piccola, Cesare caffelatte senza marmellata solo pane (lui risparmia, forse per la dieta oppure per fare quadrare i bilanci), Anna, caffè nero tazza piccola, Franco the piccolo? e così fino alle ore 9,00 termine ultimo per la colazione, stabilito dalla direzione. Alle 9,15 Giovanna e Giorgio vengono a preparare il biberon per Andrea e caffelatte per loro due, e così anche i ritardatari sono sistemati.
A questo punto fervono i preparativi per il pranzo. Con la mia collaboratrice di turno (Alice, Laura, Lella) si prepara il menù. Cerchiamo ogni giorno di variare con fantasia e poi tra carote, patate, porri, basilico, uova, farina e grosse pastasciutte speriamo di soddisfare ognuno.
La cena è il clou della giornata. Tutti a casa in allegria, contenti della gita magari fatta con tempo non proprio bello, raccontano le emozioni e pensano già al giorno dopo.
Prima di andare a letto e raggiunto l'accordo per la meta della gita, compilano le schede pasto e noi cuoche terminato il lavaggio delle stoviglie e consumato una frugale cena si ricomincia? pane, fontina, carne e tonno in scatola, salumi e frutta. Preparati i sacchetti, sistemati in fila sui tavoli si può chiudere bottega e andare finalmente a rimirar le stelle (se ci sono) per dieci minuti e poi assaporare un meritato riposo.
Ciao! Arrivederci al 1998,
Anna Agamenone

Impressioni aiuto cuoca Reviglio
Esperienza speciale!
È successo quasi per caso.
Un giorno, lo scorso inverno, mentre eravamo in coda ad uno skilift di Limone, Anna mi chiese se avevo voglia di andare con lei a trafficare tra i fornelli del Natale Reviglio al Chapy d'Entrèves durante l'estate.
Perché no? Risposi.
Un'esperienza di lavoro estivo, lontano dal mio ambiente abituale e lontano, soprattutto, dalle mie intense fatiche universitarie non fa mai male! Certo, mentre offrivo ad Anna la mia disponibilità non immaginavo affatto che avrei vissuto un'esperienza così positiva.
Ho avuto modo, nel corso di quest'estate, di lavorare anche in un altro rifugio, che si trova in Valle Gesso, in provincia di Cuneo. Posso così fare un confronto: posso dire con sicurezza, e senza retorica, di aver trovato, a Chapy d'Entrèves, nell'accogliente casa e tra i suoi ospiti, un ambiente molto speciale. Nessuno mai mi ha chiesto di lavorare per "produrre", per ricavare guadagno, come invece mi è successo nell'altro rifugio. Sempre l'unico fine del lavoro mio, di Anna, e di tutti coloro che ci hanno dato una mano, è stato quello di soddisfare e rendere contenti i nostri ospiti.
Lavorare per far star bene gli altri (e non per puro profitto) è cosa rara di questi tempi. E la positività della mia esperienza sta, di certo, in questo fatto.
Ma non solo.
Sta anche nella familiarità, nella confidenza, nell'amicizia e nell'allegria che si sono create tra me e tutti coloro che ho incontrato al Reviglio.
Ho trascorso tre settimane durante le quali mai, davvero, ho sentito il desiderio di tornare a casa; mai ho rimpianto la mia scelta. Ho sempre iniziato ogni giornata felice di poter trascorrere altro tempo tra quelle montagne e tra quelle persone; felice di ritrovare i volti un po' assonnati e i sorrisi aperti degli ospiti. Felice di chiacchierare con l'esuberante Anna, pelando interminabili montagne di patate per il minestrone e felice di imparare da lei piccoli segreti culinari. Felice, infine, di poter conoscere tanta gente; di poter avere a che fare con l'affascinante diversità delle persone che sono passate dal Reviglio quest'estate; di aver così arricchito la mia vita con questa esperienza che mi sarà certamente d'aiuto per affrontare quello che il mio futuro mi riserva.
Un grazie di cuore a tutti coloro che l'hanno resa così speciale!
Laura Conforti

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SERATE IN SEDE


   giovedì 22 maggio - Film in sede


Questa serata ci ha fatto sognare portandoci sul granito americano. Il primo film, "Cumbre", ci ha illustrato la salita in solitaria al Cerro Torre, nella Terra del Fuoco, in Sudamerica. La sua scalata è notoriamente avversata dal maltempo, che nella zona, all'emisfero australe, significa venti forti, neve e ghiaccio. Ma l'arrampicatore ticinese Marco Pedrini è riuscito ugualmente a salirne la parete da solo, cimentandosi con un verticale scudo di granito corazzato di "verglas", non senza aver dedicato qualche pensiero all'impresa di Cesare Maestri che, negli anni precedenti, aveva già salito la parete portandosi appresso fin sulla parte alta del muro verticale un compressore pneumatico per effettuare la via con i mezzi artificiali di allora. Impresa forse anche discutibile, ma che ha certamente fatto storia nel mondo alpinistico.
Il secondo film, "Capitan Crochet", ci ha invece condotti nel caldo e solare mondo verticale dello Yosemite, in California, con i suoi scudi di granito alti oltre mille metri, e sulle rocce di arenaria dello Utah, patria del "sassismo" o, per meglio dire, del "bouldering", traendo infatti questa pratica nome proprio dalla cittadina di Boulder, nella zona.
Questa volta non era più, come il precedente film, la cronaca di un'impresa compiuta, ma il racconto, o come si usa ora dire, la "fiction", di una serie di arrampicate che hanno avuto il potere di erudirci sulle varie malizie della scalata verticale.
Proprio una valida scelta la proiezione di queste pellicole nell'imminenza dell'estate.
Ettore Briccarello

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VITA SEZIONALE


   LUTTI


Le preghiere di tutti i soci siano di conforto alle famiglie Solera e Rainetto per la perdita del Padre, Mario Solera.

Il Signore accolga nel suo Regno Roberto Valle: grande è il rimpianto per la perdita di un amico preciso, attento e sempre discreto. A Luciana, Laura, Guido, Marco e famiglia rivogliamo esprimere la nostra amicizia e la partecipazione al loro dolore.

I Soci esprimono le più sentite condoglianze:
- a Marco e Jolanda Betemps per prematura scomparsa del figlio Guido.
- a Ugo Quaranta per la perdita della Mamma.
- ad Alda Germano per la scomparsa del Fratello.

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   Fiocco Azzurro


Diamo il benvenuto al piccolo Davide, venuto a completare la felicità di MariaTeresa Bolla e Gianni Antonucci. Da noi tutti le più vive felicitazioni.
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   Matrimoni


I migliori auguri di una vita gioiosa e serena alle nuove coppie di sposi, Marco Ponsero e Rossana, e Marco Demaria e Raffaella.
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   Sentiero del Pellegrino? (Via Francigena)- Sentiero G.M. Roma 2000?


Sentiero del Pellegrino? (Via Francigena)
Sentiero G.M. Roma 2000'
Questi alcuni nomi (provvisori) che sono emersi nelle prime riunioni, effettuate per verificare la fattibilità di questo percorso, da percorrere a piedi.
Partendo, per la parte occidentale, dall'Abbazia della Novalesa, e passando per la Val di Susa, Torino, le colline del Monferrato, la pianura alessandrina, lungo le colline del pavese e piacentino si raggiungerà Modena.
Modena, è su iniziativa di questa sezione, che a sua volta ha coinvolto le altre, sia occidentali che orientali, per realizzare questo progetto di ripercorrere a piedi, con zaino in spalla, la Via Francigena, è il punto di convergenza con il percorso orientale, che inizierà ad Aquileia. Da Modena si proseguirà lungo l'Appennino per giungere a Roma, dove l'Assemblea dei Delegati chiuderà la manifestazione.
Questo pellegrinaggio avverrà nei mesi di settembre e ottobre 1999, ritenuti i più adatti.
Logicamente non sarà più possibile ripercorrere le strade originali, e perciò si dovranno cercare itinerari alternativi, su strade poderali, provinciali, mulattiere e sentieri che seguano più o meno il percorso originale, oppure totalmente nuovo, come nel tratto delle colline del Monferrato.
La nostra sezione, assieme a quella di Pinerolo, avrà l'incarico di organizzare il percorso e le varie soste, per il tratto che va dall'Abbazia della Novalesa, Susa, Abbazia di Monte Benedetto, Sacra di San Michele, Avigliana, Sant'Antonio di Ranverso, Rivoli, Torino, fino alla Basilica di Superga; per poi passare il "testimone" alle sezioni di Ivrea e Moncalieri che proseguiranno il cammino lungo le colline del Monferrato.

Aspettiamo in SEDE i soci disposti a collaborare, per informazioni e ragguagli in merito.

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   GITE DEL 1998 - CERCHIAMO BELLE IDEE


In sede, nella bacheca dove solitamente vengono esposti avvisi di gite, manifestazioni e varie, è a disposizione dei Soci un foglio a cui sono invitati a riportare idee e suggerimenti per gite, serate o altre attività sociali.
La Commissione, incaricata per la stesura del nuovo calendario gite, provvederà a esaminarle.

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   Mostra a Pinerolo per l'Assemblea dei Delegati


INVITOA I SOCI
La sezione di Pinerolo della Giovane Montagna, in occasione della ricorrenza dei suoi 70 anni di attività, intende promuovere una mostra espositiva su tema della NATURA intesa nel più ampio senso del termine ed articolandola su diverse tematiche:
- Fotografie, architettura locale, dipinti, disegni
- Sculture, cartografia, origami, ricami, oggetti
- Piante, fiori, animali, minerali, legname, radici
ecc...
Il materiale raccolto verrà esposto, in occasione dell'Assemblea dei Delegati della Giovane Montagna, a Pinerolo nei giorni 8 e 9 novembre p.v.
Chi disponesse di parte del materiale richiesto, può rivolgersi entro giovedì 16 ottobre p.v., in sede a Cesare Zenzocchi oppure telefonando al 349.79.62.

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