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Notiziario Sezione di Torino Aprile 1995



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   Rifugio Natale Reviglio - Chapy d'Entrèves - Courmayeur - Vacanze Estive 1995


Il soggiorno estivo 1995 alla Casa per Ferie "Natale Reviglio" è riservato ai Soci della Giovane Montagna in regola con la quota sociale dell'anno in corso. Chi vuole parteciparvi deve attenersi ad alcune regole fondamentali qui brevemente illustrate:
NORME GENERALI - Il Socio, all'atto dell'iscrizione, si impegna ad aiutare e collaborare con il Responsabile di turno, in ogni occorrenza, per il buon funzionamento della Casa.
L'auto va parcheggiata nell'apposito parcheggio lungo la strada che sale alla Casa, mentre il transito, oltre il parcheggio è assolutamente vietato dalle Autorità Regionali.
Non sono ammessi animali domestici.
E' obbligatorio dotarsi di lenzuola e federe (anche per quanti preferiscono il sacco a pelo). In caso di dimenticanza, sono disponibili un certo numero di lenzuola e federe in loco.
TURNI - I turni hanno inizio con il pranzo della domenica e terminano con il pranzo dell'ultima domenica di permanenza.
Nessun rimborso è dovuto a chi, per qualsiasi motivo, dovesse interrompere il turno iniziato o non consumasse dei pasti.
La camera o il posto letto devono essere lasciati liberi, ordinati e perfettamente puliti entro le 11,00h della domenica di fine turno.
Il soggiorno estivo 1995 avrà il seguente calendario:
9/16 luglio
16/23 luglio
20/30 luglio
30 luglio/6 agosto
6/13 agosto
13/20 agosto
20/27 agosto (*)
(*) Il turno 20/27 agosto verrà effettuato se vi è un numero minimo di prenotazioni.
PRENOTAZIONI - Si ricevono dal 18 MAGGIO p.v. - Prima dell'invio della scheda, verificare la disponibilità dei posti, venendo o telefonando in Sede, il giovedì sera dopo le 21,00h (tel. 011/817.48.06) o contattando il responsabile sig. ROCCO Enrico (ab. 011/437.45.98 - uff. 011/48.70.36 con FAX) oppure mediante FAX (011/517.68.77).
Avuta conferma della disponibilità dei posti, inviare l'apposita scheda compilata in ogni sua parte, accompagnata dalla quota di acconto alla
Giovane Montagna - Sezione Torino
Via S. Ottavio 5 - 10124 Torino
Le quote di prenotazione in acconto o di partecipazione potranno essere versate tramite:
þ assegno bancario non trasferibile intestato alla Giovane Montagna - Sezione Torino
þ con bonifico sul c/c n° 108039 presso l'Istituto Bancario S. Paolo di Torino Filiale 8 - Corso De Gasperi 14, Torino
Ricordiamo che le prenotazioni, non accompagnate dalla quota di acconto, non saranno ritenute valide.
N.B. - Dopo il 7 luglio, chi desidera ancora prenotarsi, deve contattare direttamente il Responsabile di turno al Reviglio (telef. 0165 - 89.998).

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   Lavori di manutenzione al Natale Reviglio


Oltre agli annuali lavori di manutenzione, e altri, per predisporre la Casa all'apertura estiva, è prevista la revisione e riparazione del tetto in lose, che richiederà molto tempo. Alla data di pubblicazione di questo Notiziario, non è ancora possibile definire la data precisa dei lavori, che si svolgeranno in maggio e giugno.
Invitiamo quei Soci che vorranno dare la propria disponibilità a collaborare ai lavori, di prendere accordi in Sede con la Commissione Reviglio. Saranno tempestivamente informati della data in cui verranno effettuati i lavori.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   7 maggio - Incontro intersezionale di Primavera - Benedizione degli attrezzi (E+MTB)


Dopo l'esperienza irripetibile e straordinaria dello scorso anno al Monte Rama, nella speranza che si possa felicemente consolidare anche questo appuntamento di primavera, ecco un angolo di Canavese da scoprire insieme, alle pendici della "Bella Dormiente", in una zona poco frequentata e molto panoramica (sulle colline a nord di Castellamonte, tra le vallate del Piova e del Savenca).
PROGRAMMA:
7,45 - Ritrovo dei partecipanti in piazza Rebaudengo (lato c. Vercelli ang. v. Botticelli), partenza in auto per Rivarolo, Castellamonte, Castelnuovo Nigra e oltre, fino alla Cappella della Visitazione (1047 m).
9,45 - Appuntamento alla Cappella, con i partecipanti che provengono dalle altre Sezioni occidentali.
Si prosegue per comodo sentiero, sino a raggiungere per cresta la cima del Monte Calvo (1357 m), tornando attraverso il Pian del Nero alla Cappella della Visitazione, con facile escursione ad anello.
Tempo dell'intero percorso: 3,00 h circa.
Pranzo al sacco.
Con la mountain-bike, dalla Cappella della Visitazione, seguendo la strada che fiancheggia il Monte Calvo è possibile salire lungo le pendici della Punta di Verzel, sino a quota 1800 m circa.
15,30 - Santa Messa, con benedizione degli attrezzi, alla Cappella della Visitazione.
Scioglimento del raduno.
Informazioni in Sede, tel. 817.48.06, il giovedì sera.
Mezzo di trasporto: auto private
Coordinatore di gita: Stefano RISATTI tel. 819.36.41 Lodovico SOLERA tel. 75.73.31

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   14 maggio e 28 maggio - Ultime SciAlpinistiche


La destinazione del 14 maggio verrà scelta giovedì 11 maggio.
Visto che si tratta della penultima gita di sci alpinismo in programma, l'obiettivo è di effettuare un'ascensione in quota, sul gruppo del Monte Rosa.
Coordinatore di gita: Stefano RISATTI tel. 819.36.41
Analogamente giovedì 25 maggio si parlerà della gita del 28 maggio.
Coordinatore di gita: Enrico FRESIA tel. 954.09.81

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   28 maggio - Lago Bianco (2617 m) (E+MTB)


Materiale: MTB
Sono sicuro che saranno stati molti a domandarsi che cosa significava quella strana sigla sul calendarietto delle gite dell'anno chiamata "MTB".
Significa semplicemente MOUNTAIN BIKE, ovvero bici da montagna.
Ormai anche in Italia ha diffusione questo non poi tanto strano mezzo di locomozione. E` giusto quindi che anche la nostra sezione inserisca questa nuova disciplina montana nel suo calendario.
Si tratta di una gita molto semplice, in un luogo molto suggestivo, adatto anche a chi vuole cimentarsi con la MTB per la prima volta.
La partenza sarà al Confine di Stato sotto la diga del Moncenisio. Una strada sterrata in piano ci porterà sulla riva del lago per qualche chilometro. Successivamente inizierà una salita non ripida che ci porterà al lago Bianco con un dislivello inferiore a 600 m. Si proseguirà per un largo sentiero che si ricollegherà con una nuova strada sterrata. Una discesa dolce ci condurrà alle macchine.
Coordinatore di gita: Stefano RISATTI tel. 8193641

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   4 giugno - Palestra di Roccia (A)


All'uscita in palestra, che pure non è vincolante per il proseguimento dell'attività sociale, sono caldamente invitati a partecipare tutti gli intenzionati ad effettuare le successive ascensioni.
Verranno insegnate le tecniche fondamentali di progressione e assicurazione su roccia privilegiando l'apprendimento dei nodi e delle manovre di corda più che del gesto atletico fine a se stesso.
La meta verrà scelta in base alle condizioni meteo, al numero e al livello medio dei partecipanti e comunque si tratterà di strutture di bassa quota nelle vicine valli torinesi.
Le iscrizioni verranno prese entro e non oltre il giovedì precedente l'uscita, e, per quanto possibile, non telefonicamente.
Chi avesse problemi di attrezzatura o qualsiasi tipo di dubbio è pregato di recarsi il giovedì sera in sede.
Coordinatore di gita: ENRICO Luca tel. 8195313

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   10-11 giugno - M. Mongioie (2630 m) (E)


La gita era già stata programmata per la fine di settembre del 1993, ma l'inagibilità del rifugio nei giorni previsti ci ha costretti ad annullarla.
Si è pensato di riproporla nel calendario 1995, anche se contemporaneamente alla stesura di esso la valle Tanaro è stata funestata dal maltempo: sarà perciò nostra cura nei prossimi giorni verificarne l'effettiva fattibilità.
Notizie più dettagliate saranno fornite nell'imminenza della gita: siete dunque invitati a contattare i coordinatori e la Sezione nei giorni precedenti.
Si ripete pertanto il programma di massima già apparso sul Notiziario n°3 del Giugno 1993 in attesa di maggiori informazioni per gli orari di ritrovo.

Località di partenza: Viozene (CN) 1245 m
Dislivello in salita: 1° giorno 279 m
Dislivello in salita: 2° giorno 1106 m
Si raggiunge Viozene (1245 m) in alta Valle Tanaro passando per Ormea e Garessio. In un'ora si sale al Rifugio Mongioie (1520 m) di Pian Rosso.
L'indomani si attraversa l'altopiano in direzione N con sentiero via via più ripido e tortuoso snodandosi fra pietraie e costoloni. Si raggiunge così il "Piano dell'olio" (2083 m), poi si prosegue sul fondo del vallone, sempre in direzione N, infine il solco vallivo si allarga e si tocca il Bocchin dell'Aseo (2292 m) (2,30 h). Proseguendo ad O per detriti e gerbidi in un'ora si raggiunge il Mongioie (3,30 h totali), con panorama vastissimo che spazia dalla catena delle Alpi alle vette dell'Appennino Ligure ed al mare.
Coordinatore di gita: BRICCARELLO Ettore tel. 2734822
Mezzo di trasporto: auto private

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   17 giugno - Grande Rousse (3607 m)


Località di partenza: Uselères (Valgrisenche) 1780 m
Dislivello in salita: 1° giorno 1000 m - 2° giorno 811 m
Materiale: ramponi, piccozza, imbragatura, almeno due moschettoni a ghiera e altrettante fettucce
Si tratta di una gita alpinistica su un ghiacciaio esposto a nord e con non grandi dislivelli, adatta anche a chi è ai primi approcci con un ghiacciaio. Poiché si prevede una discreta affluenza di partecipanti e una delle caratteristiche per una perfetta riuscita dell'ascensione a livello di sicurezza è il fattore tempo, la gita si svolgerà in due giorni.
Si partirà da Torino alle 13,00 h per raggiungere con le proprie auto l'Alp du Mont Forciaz (2180 m) sopra Uselères (1780 m) in fondo al lago di Beauregard in Valgrisenche (se si avrà il permesso di transito).
Un comodo sentiero ci porterà al nostro bivacco Luigi Ravelli (2796 m) dove pernotteremo. Siccome il bivacco può ospitare solo 9 persone, saranno necessarie alcune tende per poterci sistemare tutti.
Si dovrà partire alle 5,00 h per poter arrivare sufficientemente presto in punta, in modo tale da evitare il pericolo di stacco di pietre dalla sommità del ghiacciaio causate dall'aumento della temperatura.
La discesa potrà seguire o il percorso della salita o il bordo a sinistra del ghiacciaio, a seconda delle condizioni di quest'ultimo.
Ritrovo di partenza: Torino 13,00 h
Mezzo di trasporto: auto private
Coordinatore di gita: Stefano RISATTI tel. 819.36.41

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 18 maggio - 21,15 h


Scialpinismo e Cascate di Ghiaccio
Maurizio BOVO, ci presenterà una serie di diapositive sulla sua attività scialpinistica e arrampicate su cascate di ghiaccio.

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   Giovedì 15 giugno - 21,15 h


La tragedia della Parete Nord dell'Eiger 1936
Film della Cineteca C.A.I., premiato al Festival di Trento 1982.
La parete Nord dell'Eiger, con i suoi 1800 m era la più alta e la più difficile, l'unica delle Alpi ancora da scalare.
Due alpinisti tedeschi Toni Kurz e Andreas Interstoisser tentano l'impresa nel 1936. Il film racconta tutte le fasi di questa pagina storica dell'alpinismo, fino alla tragedia finale in cui persero la vita i due alpinisti.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   15 gennaio - Cima del Bosco (ex Pitre de l'Aigle)


Come chiaramente espone il titolo di questa relazione la meta originaria della prima gita scialpinistica in calendario per l'anno 1995 era la Pitre de l'Aigle (val Chisone), con partenza da Traverses.
Abbondante la presenza di partecipanti (35 al ritrovo in piazza Caio Mario), scarsa quella della neve che, con chiazze sporadiche, punteggiava il nostro percorso di salita. Per questo motivo arrivati a Traverses e valutata la situazione si decide di ripiegare sulla gita di riserva, ovvero Cima del Bosco.
Da questo momento inizia l'odissea di un equipaggio di partecipanti attardatisi lungo la strada a causa del traffico. Complice l'elevato numero di persone il distratto coordinatore di gita (il sottoscritto ndr) non si è avveduto della mancanza dei suddetti fino a dopo aver valicato il Sestriere ed aver iniziato la discesa verso Cesana. A questo punto, mentre il resto del gruppo continuava verso Cima del Bosco, con una macchina siamo tornati indietro alla ricerca del dispersi. Ricerca rivelatasi purtroppo vana: loro vagavano cercando noi che facevamo altrettanto ed alla fine non ci siamo trovati.
Nel frattempo il resto del gruppo si era già incamminato su per i pendii di Cima del Bosco che man mano che la salita procedeva rivelavano sempre maggior penuria di neve, fino a dover lasciare gli sci ad un centinaio di metri dalla vetta e procedere senza per raggiungerla.
Aspettati gli ultimi e, dopo un tranquillo e frugale pasto riscaldato dai caldi raggi del sole di gennaio, è già tempo di calzare gli sci e cercare un percorso che si riveli abbastanza innevato da portarci fino alle auto.
PS Mi sento in dovere di porgere ancora le mie scuse ai dispersi, assicurando che farò il possibile affinché ciò non accada nuovamente (almeno a loro).
Daniele Cardellino

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   12 febbraio - Traversata Albenga - Alassio - Albenga


L'appuntamento era verso le 7 e tre quarti di domenica 12 febbraio '95, nell'atrio di Porta Nuova. I partecipanti scrutano fra gli scarsi viaggiatori presenti, si raggruppano e sono pronti per la partenza. Al Lingotto salgono gli altri componenti mancanti a completare il gruppo. Il totale raggiunge così il bel numero di 31 escursionisti. Tutti, o quasi, dal treno osservano il cielo commentando la possibilità di un accumularsi di nubi e di pioggia oppure di rivedere l'azzurro.
Alle 10,30 ore circa Albenga accoglie il colorato gruppo che si dirige, guidato dalla capo-gruppo verso il danneggiato ponte sul Centa. Attraversatolo si osservano i numerosi anatidi nel fiume e si inizia la salita su strada asfaltata, che poco dopo lasciamo per percorrere una comoda mulattiera. Più avanti la mulattiera si riduce a un facile sentiero che taglia ampli boschi misti di castagno, roverella e pino. Dopo circa un'ora e mezza di marcia agevole si giunge ad un'ottima sorgente che consente l'approvvigionamento. Il cielo si mantiene sempre grigiastro, con rade schiarite di azzurro. Il panorama si allarga e la vista spazia su Albenga con le sue torri, sulla fertile piana cosparsa di serre, sul mare.
Ancora un centinaio di metri di dislivello e raggiungiamo la sella o colletto a quota 448 m; a destra e a sinistra due piccole cime. Davanti ai partecipanti si presenta la vasta conca di Alassio e il grigio mare calmo. Il cielo non dà segni di voler migliorare. Ormai è giunta l'ora del "rancio" e il gruppo, sparso su un dolce declivio si ristora. Breve sosta e quindi si inizia la discesa verso Alassio che si avvicina sempre più. Si arriva al "barcon", punto panoramico: foto. Ora si riprende per poco la strada asfaltata per poi raggiungere, piegando verso levante, tra una fioritura di gialle mimose e di violacee bouganvillee la strada romana Julia Augusta, la vecchia Aurelia. La sua larghezza non supera i tre metri. Raggiungiamo e sostiamo in una cappella dedicata a Maria, situata a picco sul mare. Si prosegue ormai sempre in quota sugli antichi selci della strada romana. Qui l'occhio spazia dall'isola Gallinara a Capo Mele. La facile e piacevole marcia è più volte resa interessante da ruderi romani in restauro, da mimose e prati fioriti, da piante di carrubo verdeggianti. La vegetazione della macchia mediterranea prospera.
Ancora pochi chilometri e con ampi tornanti si riprende la via lasciata al mattino. Il ben organizzato viaggio si conclude a Porta Nuova con un arrivederci.
Leopoldo Barale

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   12 marzo - Anello di Monterosso


Gita iniziata sotto cattivi auspici ma finita bene; infatti, a prenotazioni avvenute, apprendiamo che il compartimento di Genova delle FF.SS sarà in sciopero. Fortunatamente il nostro solerte Presidente riesce a recuperare un pullman per cui la gita si è potuta effettuare approssimativamente con gli stessi orari previsti; in più, avendo la possibilità di far transitare il mezzo a Soviore, possiamo modificare il percorso fissando la partenza da Levanto ove troviamo altri 4 giovani soci già in loco e la comitiva dei genovesi che effettuerà il percorso Levanto-Punta Mesco con accompagnamento di guida naturalistica. Per un breve tratto qualcuno dei nostri si accoda ai Genovesi, poi, dato che il nostro percorso è più lungo, li abbandoniamo. Raggiunta da tutti Punta Mesco in circa un'ora e mezza e rifocillati i gatti locali, i più stanchi scendono direttamente a Monterosso per una erta scalinata, mentre la maggior parte prosegue sulla dorsale verso Colla di Gritta, dove ci si ferma per uno spuntino, e Madonna di Soviore che viene raggiunta in circa due ore di cammino. I più volonterosi, o masochisti che dir si voglia, proseguono poi per il sentiero in discesa a rotta di collo per percorrere i circa 500 metri di dislivello in una mezz'oretta ed arrivare puntuali all'appuntamento delle 16 con il pullman e gli amici scesi da Punta Mesco. L'autobus ci porta poi al Santuario a raccogliere gli ultimi amici fermatisi a godere le pace del luogo dando così la possibilità di conoscere il luogo anche ai componenti del primo gruppo.
Nonostante borbottii vari per la variazione del programma, ma con negli occhi (e nelle gambe) il bel tragitto percorso riprendiamo la strada di casa dove giungiamo verso le 21 h.
Giovanni Forneris

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   25-26 marzo - XXVIII RALLY SCIALPINISTICO


Il XXVIII Rally di scialpinismo della Giovane Montagna ha avuto luogo, quest'anno, a Vetan frazione di St. Pierre (Ao).
Mi si consenta di omettere i risultati della gara, ormai noti quasi a tutti, pregando altresì la redazione di inserirli eventualmente al fondo di questa relazione per dovere di cronaca.
Una squadra in particolare non ha partecipato alla gara, ma ha indubbiamente meritato il primo premio morale: la squadra degli organizzatori e di tutti coloro che hanno collaborato alla perfetta riuscita di questa manifestazione.
I suddetti sono riusciti a far sbocciare un evento che negli ultimi anni era un po' appassito (sei squadre nel 1993, nove nel 1994).
Quest'anno sulla linea di partenza sono transitate ben 17 squadre, accompagnate da un nutrito numero di sostenitori, tanto che l'albergo di Vetan non è stato in grado di ospitare tutti ed alcuni hanno dovuto alloggiare alla frazione sottostante.
Sabato sera, come da copione, dopo la S.Messa e la cena è avvenuta la formazione della giuria e l'estrazione dell'ordine di partenza. Chi, come me, è arrivato su quasi a notte fonda ha trovato tutto immerso nella dolce quiete che precede la tempesta della gara.
La sveglia suona prima dell'alba, una sostanziosa e quanto mai varia colazione ci attende, e dopo tutti in partenza, a scrutare gli avversari e cercare di ottenere qualche informazione utile da chi ha tracciato il percorso il giorno prima.
Poi via, uno dopo l'altro, come tante formichine ansimanti che vanno faticosamente su e giù senza sapere bene il perché.
Salita, discesa, chi facoltativa e chi no, ad un certo punto lo sforzo si conclude per tutti. Si passa quindi alle prove di sezione, cioè la discesa con barella e, in prima assoluta, quella di ricerca con ARVA.
Prova quest'ultima che spero sia stata utile a coloro che sfidando le gelide raffiche di vento vi hanno assistito, per comprendere l'utilità di quest'oggetto e la precisione e velocità con cui può essere localizzato un travolto da valanga se il soccorritore ha un minimo di esperienza nell'uso del cercapersone.
Rientrati in paese, dopo una premiazione veloce per motivi di orario ma ricca di premi per tutti, il momento più atteso da molti: tutti a tavola per un gustoso "rally" gastronomico delle specialità valdostane della casa.
Infine, come tutte le belle cose, anche questo gioioso convivio ha termine; già coloro che hanno un lungo viaggio davanti si apprestano a partire.
Saluti, baci, abbracci e soprattutto un arrivederci al prossimo Rally, più numerosi che mai.
Daniele Cardellino

RISULTATI FINALI
Classifica prima prova
1°) - TORINO 1 tempo 2:48:54 punti 238
2°) - MONCALIERI 3 tempo 2:52:34 punti 234
3°) - VICENZA tempo 2:55:12 punti 231
4°) - GENOVA 1 tempo 3:00:38 punti 216
5°) - TORINO 2 tempo 2:59:31 punti 207
6°) - VERONA 1 tempo 3:01:51 punti 203
7°) - PINEROLO 2 tempo 2:43:09 punti 200
8°) - VENEZIA 1 tempo 3:28:28 punti 198
9°) - VENEZIA 2 tempo 3:08:20 punti 196
10°) - MONCALIERI 1 tempo 2:59:49 punti 195
10°) - GENOVA 3 tempo 3:01:11 punti 195
12°) - VERONA 2 tempo 2:51:54 punti 193
13°) - IVREA tempo 2:58:23 punti 186
14°) - PINEROLO 1 tempo 3:30:41 punti 174
15°) - C.I.M. tempo 3:18:38 punti 166
16°) - MONCALIERI 2 tempo 3:20:34 punti 164
17°) - GENOVA 2 tempo 3:51:21 punti 133

Classifica prova barella
1) - MONCALIERI 1min 34s
2) - VERONA 1min 54s
3) - GENOVA 2min 03s
4) - IVREA 2min 14s
5) - TORINO 2min 17s
6) - PINEROLO 2min 44s
7) - VENEZIA 2min 54s
8) - VICENZA 3min 36s

Classifica Trofeo "Giovane Montagna"
1°) - TORINO 238
2°) - MONCALIERI 234
3°) - VICENZA 231
4°) - GENOVA 216
5°) - VERONA 203
6°) - PINEROLO 200
7°) - VENEZIA 198
8°) - IVREA 176

Classifica prova con "ARVA"
1) - TORINO 1min 15s
2) - GENOVA 3min 00s
3) - VENEZIA 3min 00s
4) - VICENZA 3min 30s
5) - MONCALIERI 4min 30s
6) - VERONA f.t.m.
7) - PINEROLO f.t.m.

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SERATE IN SEDE


   Giovedì 19 gennaio - Diapositive sull'attività 1994


L'iniziativa ha dato ottimi frutti ... infatti il numero di diapositive pervenute agli organizzatori di questa serata è stato veramente notevole.
Una bella "carrellata" di diapositive serie e spiritose ha così dato la possibilità ai presenti di ammirare e/o rivivere i momenti più belli delle gite sci-alpinistiche, alpinistiche ed escursionistiche, delle "uscite con guida", dei lavori di manutenzione al bivacco Rainetto, del Raduno intersezionale e di altri momenti ancora dell'attività sociale dell'anno scorso.
Un grazie agli "ideatori" di questa simpatica serata ed ai fotografi che hanno fornito il materiale per la sua realizzazione ed un invito rivolto a tutti i soci: "partecipate numerosi alle attività sociali e soprattutto ... scattate molte diapositive!"
Carola e Marta Rainetto

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   Giovedì 16 Febbraio - Svalbard, ultima Thule


Quest'estate sei nostri amici si sono diretti a Nord, anzi all'estremo Nord, raggiungendo le terre fra le più settentrionali del pianeta: le isole Svalbard. Abbiamo visto un angolo nuovo del mondo, anche se forzatamente di visione limitata: gli elementi dominanti sono stati ghiaccio, ghiacciai e nebbia.
Ma le diapositive sono state sapientemente commentate dal relatore, il nostro amico Sergio Buscaglione, che ha narrato le storie di quelle terre: sono state l'avamposto per le spedizioni alla conquista del Polo Nord, hanno visto la nascita e l'epilogo delle grandi tragedie legate a queste vicende. Emozionante è stato vedere il traliccio dal quale è partito il dirigibile ITALIA che, come tutti sanno, condusse la spedizione a concludersi in tragedia.
Un grazie all'amico Buscaglione ed agli altri partecipanti del viaggio per averci fatto conoscere quei luoghi lontani, così vicini al Polo Nord.
Ettore Briccarello

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VITA SEZIONALE


   Consigli Sezionali


Nel corso delle riunioni di Consiglio del 27 febbraio e il 27 marzo u.s., è stata esaminata la situazione riscontrata, al Natale Reviglio, per la costruzione della scala di sicurezza, necessaria per ottenere il Certificato Prevenzione Incendi.
Pertanto il Consiglio delibera di richiedere la concessione edilizia in sanatoria, per quelle opere eseguite negli anni passati, necessarie ad adeguare la Casa alle norme antincendio.

Sono stati ammessi i seguenti nuovi Soci:
Alberto LOMUSCIO - Giancarlo GAMERRO - Antonello SAPORITO

PROSSIMO CONSIGLIO: 22 MAGGIO

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   Notizie dall'Africa...


Pubblichiamo uno stralcio di una lettera che il nostro socio fratel Enzo Clerici, missionario in Africa, ha recentemente inviato a Rosangela ...
Gambo, 4 febbraio 1995
....
Negli ultimi tempi sono stati a Gambo diversi volontari e ospiti, due gruppi di 5, susseguenti. Hanno fatto dei bei lavori all'Ospedale. Il I° gruppo ha migliorato un po' le fogne e costruito un nuovo deposito dell'acqua del fiume, che, decantata, si usa per lavare. Chi era esperto di falegnameria invece ha fatto cose utili per la Chiesa, tra cui un altare nuovo per una cappella esterna. Il secondo gruppo, capeggiato da un medico, invece aveva un progetto più ambizioso: stanno mettendo su, in prefabbricati spediti dall'Italia, tre nuovi padiglioni per la pediatria. (Quelli vecchi erano da ristrutturare). Anche loro sono agli sgoccioli e tra pochi giorni partono.
Il mio viaggio di ritorno andò molto bene anche sotto l'aspetto doganale e non ebbi problemi. Come avevamo discusso alla Giovane Montagna, ho dedicato la somma che avevate raccolto al problema dell'acqua, sempre impellente e si può dire permanente. Ad esempio adesso è bruciata una pompa, quella che alimentava il depuratore. Pensare che qui è ancora un posto fortunato. In diverse città, dopo più di 4 mesi che non piove, hanno difficoltà d'acqua. Anche Addis Abeba non è messa gran che bene ed in diverse parti della città l'acquedotto è insufficiente. Si aspettano le "piccole piogge" che dovrebbero arrivare in marzo-aprile, speriamo. La nostra strada invece è ora rifatta e discreta: la missione contribuì per 1/3 del costo dei lavori, e la forestale per 2/3.
Ora, una curiosità: il dottore-chirurgo venne qui in ottobre con famiglia (tra cui 3 bambini piccoli), e la Signora Antonella mi chiese un giorno alcune riviste della Giovane Montagna che aveva visto tra la posta. E questo, dato che è nipote di uno dei fondatori della Sezione di Venezia, il Sig. Sopracordevole. ... Tanto per dimostrare che "il mondo è piccolo".
Spero che per te vada tutto bene, e Ti ringrazio sempre per la collaborazione generosa, assieme agli amici della Giovane Montagna.
Enzo

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   Quote Sociali 1995


Hanno già rinnovato la quota associativa 1995 l'81,5 % degli ordinari e il 78,7% degli aggregati.
Come da Regolamento della Sezione, è necessario pagare la quota associativa entro il mese di marzo (sic) dell'anno in corso:
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo in sede al giovedì sera (21:30 - 23:00) - se no che ci sta a fare? -, sia mediante versamento sul ccp 13397104 intestato a Giovane Montagna via S. Ottavio 5 Torino.
Coloro che risultano morosi troveranno inserito in questo notiziario un bollettino di ccp già compilato: dovranno perciò fare soltanto la fatica di andare alla Posta e pagare!!!.
In caso contrario questo è l'ultimo Notiziario che verrà loro inviato; inoltre sarà sospeso anche l'invio della Rivista.
Coloro che nel frattempo si fossero già messi in regola non tengano conto di questa comunicazione.
Vi ricordiamo le quote 1995: SOCI ORDINARI 25.000 Lit - SOCI AGGREGATI 10.000 Lit

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   Lutti


E' mancato il Padre del socio Norberto Burizzi: a lui e famiglia le condoglianze degli amici della sezione.
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   Nuovi libri in biblioteca


Diamo un nuovo aggiornamento dei volumi disponibili per essere consultati e letti.

Eraldo Quero - VALLI PINEROLESI, Scialpinismo - Ediz. C.D.A.
Settanta itinerari sci alpinistici alle porte di Torino, nelle valli pinerolesi, Chisone, Germanasca e Pellice.
Scenari per lo più sconosciuti in ambienti incantati dove cimentarsi in avventure senza fine.

Anna Lauveart - I GIORNI DELLA VITA LENTA - Ediz. C.D.A.
Il racconto di una spedizione alpinistica risveglia la memoria delle asperità della vita che troverà la sua "redenzione" nella profonda, grandiosa, spirituale solitudine dell'oriente islamico.

G.V.Avondo, V.Faure-Rolland - DALLA VAL SANGONE ALL'UBAYE - Ediz. C.D.A.
Cinquantotto itinerari dalla Val Sangone all'Ubaye, camminando alla scoperta alla scoperta della cultura, della storia, dell'architettura e dell'arte delle Alpi Cozie centro-meridionali.

Gian Piero Motti - LA STORIA DELL'ALPINISMO - Ediz. l'Arciere/Vivalda
L'alpinismo collocato entro la storia e la civiltà dei diversi paesi, mettendolo in relazione con lo sviluppo delle idee e del costume, coi fatti sociali e politici, vedendolo come quel fenomeno di cultura, e non solamente sportivo.

Amilcare Crétier - DIARIO ALPINISTICO, Ascensioni in Val d'Aosta 1912/1933 - Ediz. Nuovi Sentieri.
Il Diario riporta le sue ascensioni, arricchite di annotazioni personali, inoltre ricorda l'epopea di quegli anni e serve ad approfondire meglio un periodo importante della storia dell'alpinismo.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   22-23 luglio - Lyskamm


"Di nuovo e ancora più forte ho avuto l'impressione trascendentale della sacralità della solitudine, del silenzio che tranquillizza quasi violentemente". Così scriveva Richard Wagner di ritorno dall'Engadina; così si potrebbe scrivere, ammirando quella calma solenne, quella sorta di ieraticità che i Lyskamm e il Monte Rosa tutto sanno suggerire.
Tutto ciò, però, il silenzio e la solitudine in particolar modo, sembrano ormai solo più un ricordo di lontane cronache alpinistiche od oggetto di romantiche descrizioni. La facilità d'accesso ai rifugi e quella a numerose vette sovrastanti i 4000 metri hanno fatto di queste splendide montagne un posto sovraffollato di alpinisti veri o presunti.
Ma la "popolata" notte passata al rif. Mantova e le "code" vere e proprie, per riuscire a ritagliarsi un posto nella traccia che porta al Col del Lys, passano in secondo piano di fronte alla radiosa alba di questa domenica di metà luglio.
I Lyskamm, almeno loro, con quell'appellativo che suona da monito costante a colui che s'appresta a toccare i suoi fianchi, [Lyskamm infatti, in lingua walser, significa "divoratore di uomini"] restano pressoché? deserti di fronte ai loro cugini "4000". La gioia che provo nell'attaccarli, dal Col del Lys, è immensa, ma nello stesso tempo una sorta di timore, soprattutto reverenziale, frena un poco i miei entusiasmi e mi pone costantemente all'erta. La cresta si fa subito diritta ed esposta, tanto che in certi punti bisogna fare solamente affidamento sul proprio equilibrio, in piedi su di un'esile traccia che da entrambi i versanti, nord e sud, cade a picco per centinaia di metri. Noi, piccoli uomini, sospesi tra la terra e il cielo ...
Ma i Lyskamm, loro, così temibili, oggi sono proprio mansueti; superato infatti il primo tratto, la cresta si fa camminabilissima e le cornici hanno un aspetto solido anche per l'alpinista più scettico.
Sono le 9,00: siamo in vetta al Lyskamm Orientale; il panorama è grandioso, ma la strada ancora lunga. Ma poco dopo, spinti dall'entusiasmo e da un vigore che la stupenda giornata dona ai nostri muscoli, giungiamo sul secondo Lyskamm, quello Occidentale. Il sogno che avevo cullato sin da bambino, si è finalmente avverato.
Ma proprio ora che ho raggiunto le sommità dopo una fantastica cavalcata su una delle più lunghe e belle creste delle Alpi e di conseguenza dovrei gioire come non mai, provo solo soddisfazione. La gioia più grande, infatti, l'ha sentita solo per una manciata di secondi, quando cioè ero a pochi metri dalla vetta e sapevo che niente poteva ostacolarmi dal conquistarla.
Così è fatto l'alpinismo, costante lotta per quell'ideale, la punta, che non si riesce mai a possedere pienamente.
Una relativamente facile discesa ci porta al rifugio Sella, dove giungiamo alle 11,30. Quando a Gressoney rivolgo i miei sguardi per ammirarLI ancora una volta, sembrano sorridermi, da lontano, beffardi.
Matteo Enrico

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   Luglio-Agosto 1995 - REVIGLIO ESTIVO


Si è chiuso il 27 agosto, dopo sette settimane di apertura, il Natale Reviglio. Più che buona è stata la partecipazione dei Soci, provenienti da diverse Sezioni, che ne hanno vivacizzato il soggiorno.
Nel mese di luglio, come è ormai consuetudine, la presenza è stata caratterizzata in maggioranza da Soci torinesi, mentre nel mese di agosto, in prevalenza vi sono stati Soci delle sezioni liguri, venete e di Pinerolo.
In agosto l'inclemenza del tempo, piuttosto instabile e bagnato nel gruppo del Monte Bianco, non ha permesso molte attività alpinistiche mentre numerose sono state le gite escursionistiche. L'attività con guida alpina, riproposta anche quest'anno, ha avuto la possibilità di effettuare due sole ascensioni. Con la proiezione di film della cineteca CAI e di diapositive si è cercato di intrattenere piacevolmente le serate dei Soci.
Inoltre permettetemi di ringraziare tutti i Soci che, rispondendo alla richiesta della Commissione Reviglio, si sono prestati per i vari lavori manuali, necessari per preparare, organizzare e gestire questo soggiorno.
Un grazie anche a Maddalena e Laura, per la collaborazione offerta, nel risolvere i quotidiani problemi.
Cesare Zenzocchi

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   2-3 settembre - Biv. C. POL e Testa della Tribolazione


La gita prevista per questo primo week-end di settembre avrebbe dovuto "contare" numerosi partecipanti ... il giovedì precedente ci ritroviamo in sede e scopriamo che i numerosi partecipanti sono in realtà solo sei.
Nonostante l'esiguo numero, decidiamo comunque di dividerci in due gruppi: i più temerari partono venerdì sera decisi ad iniziare la salita al bivacco verso le 5 dell'indomani mattina, mentre gli altri pensano sia meglio partire da Torino ancora a notte fonda, ma non affrontare il freddo della nottata in tenda. Il mattino seguente, verso le 5,30, quando Cesare e Carlo arrivano al campeggio di Valnontey, ci trovano ancora intenti a ... dormire ... possiamo così gustare insieme una calda tazza di latte e Nesquik.
Ancora al buio iniziamo la nostra salita e passo dopo passo, verso mezzogiorno, giungiamo al bivacco. Notiamo ben presto che il signor Gabutti ha già fatto buona parte del lavoro di riordino coperte e materassi e per questo lo ringraziamo; a noi non rimane che ripulire l'area intorno al bivacco dalle immancabili scatolette arrugginite e dalle bottiglie ed attendere l'elicottero sonnecchiando sotto un caldo sole. L'elicottero fa una prima comparsa senza l'evidente carico e subito pensiamo che il ns. Presidente abbia "vinto" un giro premio; verso le 15,00 finalmente l'elicottero scarica il materiale e soprattutto il nostro cibo ... così mentre iniziamo i lavori di manutenzione e pulizia, Daniele prepara un ottimo piatto di spaghetti con sugo ai funghi porcini. Il freddo si fa presto sentire e così acceleriamo i tempi per terminare i lavori ... alle 18,00 possiamo comunque constatare che il bivacco è pulito ed in ordine ... ceniamo e dopo cena ci rechiamo in visita all'altro bivacco dove familiarizziamo con alcuni alpinisti intorno ad una deliziosa crostata e ad un ottimo bicchiere di moscato gentilmente offerti dalla nostra sezione. Domenica mattina, "il gruppo più velleitario" e cioè tutti, parte per la Testa della Tribolazione ...supera il ghiacciaio della Tribolazione, affronta la cresta nevosa e le rocce terminali e verso le 9,00 è in vetta ... alcune foto, una preghiera e poi riprende la discesa.
Alle 11,00 siamo nuovamente al bivacco, ancora qualche ritocco, il pranzo e poi l'impresa più impegnativa: sistemare negli zaini tutto ciò che ieri avevamo fatto "arrivare su" con l'elicottero. Vinta anche questa battaglia, scendiamo a valle.
Carola e Marta

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SERATE IN SEDE


   Giovedì 18 maggio - Scialpinismo e cascate di ghiaccio


Maurizio Bovo, che ci ha già fatti stupire con altre imprese, questa volta ci ha presentato due novità, almeno tali per la maggioranza di noi.
La prima di esse: nelle comuni gite scialpinistiche note ad un gran numero dei presenti, lo abbiamo visto salire, e come lui i suoi compagni di gita, con una strana tavola sullo zaino. Si trattava del surf da neve. E` anche stato parimenti meraviglioso vederli scendere disinvoltamente, anche laddove i pendii non erano più perfetti. Veramente un'esperienza nuova.
Il secondo modo nuovo per andare per monti, ripeto per la maggioranza degli astanti, è stata l'arrampicata sulle cascate di ghiaccio. Qui ci ha fatto veramente vedere come ogni cascata sia un microcosmo a sè stante, come giornalmente ogni singolo getto d'acqua subisca variazioni, diventi ghiaccio, ed ogni giorno sia più o meno accessibile. Sarà dovuto alla sensibilità dello scalatore affrontarlo o meno, ed una volta affrontato ci ha anche fatto vedere quanto in genere sia ripido questo ambiente e come le dimensioni assurgano a valori nuovi.
Infine, per chiudere in bellezza, ci ha proposto una valente impresa compiuta recentemente, nell'arco di una ventina di ore, con un compagno. Avvalendosi dei nuovi sci, più corti e più leggeri, che son già stati di aiuto alle "discese in surf", sono saliti fino alla base della parete Nord del Gran Paradiso, l'hanno scalata con gli sci sugli zaini, ed infine, al momento di scendere, grazie a tali sci, in breve tempo sono giunti alla base.
E` stata veramente una serata "mozzafiato" e non ci resta che elevare un plauso per tante novità e tanti modi nuovi di affrontare i monti.
Ettore Briccarello

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VITA SEZIONALE


   16 ottobre - Consiglio


Il prossimo Consiglio è convocato per lunedì 16 ottobre 1995.
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   Nuovi Soci


Sono stati ammessi come Soci i signori:
Clotilde ROSAZZA Maria PRAT
Enrico LANDOLFO Vincenzo LANDOLFO
Mirella BOTTIN Elena ZENZOCCHI

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   Premiati a un concorso


Le più vive congratulazioni ai fratelli Luca e Matteo ENRICO per il secondo premio ottenuto nel concorso indetto dalla Commissione Centrale del Servizio Valanghe del CAI, per la realizzazione grafica di un LOGO.
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   Sposi


Cristina Cignetti (GM Moncalieri) e Maurizio Gamerro hanno coronato il loro sogno d'amore con il matrimonio: un augurio di felicità.
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   Fiocco azzurro


E' nato Andrea, per allietare la casa di Antonella e Marco Barbi: tanti auguri.
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   Lutti


E' mancato Michelangelo Gianasso; le preghiere di tutti i vecchi amici della sezione siano di conforto alla moglie, Maddalena Viano, e alle figlie.

Ad Augusto e Roberto Mochino le più sentite condoglianze per la perdita della Mamma e della Nonna.

Siamo vicini alla socia Patrizia De Bernochi per la perdita della Mamma.

La scomparsa di Carlo Donato
Il 7 agosto scorso il generoso cuore di Carlo ha ceduto alla malattia che da mesi Lo tormentava, lasciando nel dolore le sorelle Lina e Maria e quanti Lo conobbero ed apprezzarono.
La notizia della sua morte, avvenuta nel pieno periodo di ferie, raggiunse in vari modi gli amici che si ritrovarono numerosi, nell'afosa Torino, per rendergli l'estremo saluto.
Per i soci più giovani il nome di Carlo può non significare molto, ma per noi anziani, la sua scomparsa ci riporta agli anni "ruggenti", quando lo avevamo ideale e comprensivo compagno di ascensioni.
Pervenuto alla G.M. nel 1956 dall'Oratorio Salesiano di Valdocco, partecipò con entusiasmo e disponibilità alle attività alpinistiche della Sezione. Frequentò la casa per ferie sin dai tempi del soggiorno ad Entrèves e molti soci - torinesi e non - ricorderanno la sua discreta e sorridente presenza sia allo Chapy che ai campeggi delle altre Sezioni.
Amava la montagna in tutti i suoi aspetti: ascensioni, escursioni, gite invernali, ma dovette abbandonare l'attività alpinistica a causa di due gravi infortuni sciistici avvenuti durante gite sociali. Continuò comunque a frequentare la G.M. mettendo a disposizione capacità e tempo: curò la redazione del "Notiziario" e fu più volte eletto Consigliere.
Mentre rinnoviamo alle sorelle le condoglianze della Sezione, vogliamo dire a Carlo il nostro "grazie" per averci regalato tanti anni di fraterna amicizia.
Sandra e Franco Ghiglione

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