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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1992



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VITA SEZIONALE


   24 dicembre - S. Messa di Natale


Appuntamento per tutti alla S. Messa di Mezzanotte, presso la Nostra parrocchia della SS. Annunziata (ingresso da via Po).
Terminata la funzione, nelle sale della nostra Sede, ci scambieremo gli auguri con un piccolo rinfresco.

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   Un anno di Giovane Montagna


Siamo giunti al termine di un altro anno e, in un periodo di apparente letargo, durante il quale però a tavolino si fanno bilanci e si preparano le gite per il prossimo calendario, viene spontaneo fermarsi un attimo e volgere lo sguardo indietro per analizzare come si sono svolte le varie attività. Un momento necessario prima dell'avvio di un nuovo anno.
Il bilancio della nostra sezione, per il periodo testé trascorso, si può considerare positivo, grazie alla buona partecipazione dei soci sia alle varie gite effettuate (compatibilmente con le condizioni meteorologiche), sia alle varie serate fotografiche e di cultura alpina.
Questo scritto rappresenta soltanto uno dei tanti punti di vista. Ognuno di noi può avere, infatti, un'opinione diversa a seconda di come si è trovato nelle gite o nelle varie manifestazioni.
Vorrei rivolgere a Tutti l'invito, per il nuovo anno, a partecipare e collaborare perché la sezione non sia per pochi, in modo da dare così quell'apporto di entusiasmo necessario per la buona riu-scita delle varie attività.
Zenzocchi C.

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   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI IN SEDE


Giovedì 10 dicembre ore 21:15

I soci sono invitati a parteciparvi per discutere e deliberare su:

la relazione del presidente,
il bilancio consuntivo e preventivo
e argomenti vari.




QUOTE SOCIALI
ORDINARI: 23 000Lit
AGGREGATI: 10 000Lit
Potete pagare sia in sede oppure alla posta sul
ccp n° 13397104 intestato a:
GIOVANE MONTAGNA SEZIONE TORINO
VIA S. OTTAVIO 5 10124 TORINO
ATTIVITÀ PREVISTA

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ATTIVITÀ PREVISTA


   CALENDARIO GITE 1993


E anche quest'anno un calendario gite alla fine ha visto la luce, forse un po' più faticosamente che nel passato. Mi correggo: tra il disinteresse e l'indifferenza generali, il che è forse peggio. Noterete che ci sono delle gite riprese tal quali dall'anno scorso: allora non furono effettuate probabilmente a causa del maltempo. E noi ci proviamo di nuovo. L'assenza di ogni ponte, a parte quello strettamente "torinese" del 24 giugno, ci ha impedito di mettere in programma la tradizionale gita scialpinistica di 3 o più giorni; speriamo che le altre mete proposte riescano a colmare validamente la lacuna e siano affollate di partecipanti. Segnaliamo ancora la gita al Gran Sasso, che occupa il suddetto ponte, durante la quale sarà anche possibile la visita ai famosi laboratori sotterranei. Incoraggiati - o illusi - dalle precoci nevicate di quest'autunno abbiamo infine deciso di proporre una vecchia usanza: un'uscita sulle piste di sci nel mese di dicembre.
Buon divertimento a tutti, e siete tutti invitati a partecipare numerosi.
La Commissione Gite



CALENDARIO GITE 1993

17 gen SA Bieteron (2764 m) Estoul
S. Bosa (Brusson)

31 gen SA P. Selletta (2574 m) Rodoretto
D. Cardellino

14 feb SA Quinzeina (2231 m) S. Elisabetta
M.T. Bolla

28 feb SA Gran Pays (2726 m) Lignan
D. Cardellino

7 mar E M. Cristetto (1612 m) Giaveno
C. Zenzocchi

13-14 mar SA 26° Rally scialpinistico Canosio
Sez. Moncalieri

21 mar SA M. Besimauda (2231 m) Pradeboni
M.T. Bolla

21 mar E Isola Palmaria Porto Venere
Sez. Moncalieri

28 mar SA 2° Sett. di Pratica di Scialpinismo Chialvetta
4 apr Comm. Centr. Alp.

4 apr SA M. Orsiera (2878 m) Pra Catinat
A. Guerci

4 apr E Orrido di Chianocco Chianocco
C. Zenzocchi

17-18 apr SA Pic de Rochebrune (3322 m) Cervières
M. Barbi

25 apr E P. Ostanetta (2375 m) Ostana
C. Bonfante

1-2 mag SA C. del Vallonetto (3166 m) rif. Levi
S. Bosa (Exilles)

9 mag E M. Antola (1597 m) Torriglia
C. Zenzocchi (Genova)

15-16 mag SA Trav. del Colle dei Becchi (2990 m) Diga di
M. Barbi Teleccio

23 mag E Fort de l'Infernet (2377 m) Cervières
C. Zenzocchi

30 mag A Courbassera (Palestra di roccia) Ala di Stura
Comm. Gite

5- 6 giu SA+A Dôme de Neige des Ecrins (4015 m) Ailefroide
C. e M. Barbi

6 giu E Gran Truc (2366 m) Ruata di
S. Bosa Pramollo

19-20 giu A P. Fourà (3411 m) Nivolet
C. Barbi

24-27 giu E+A Gran Sasso L'Aquila
Comm. Gite

3- 4 lug A+E Bessanese (3604 m) - P. Maria (3400 m) Pian della
C. Barbi Mussa

17-18 lug A Levanna Orientale (3555 m) Forno A. Graie
C. Barbi

lug-ago Soggiorno estivo al rifugio Reviglio Entrèves
Sez. Torino

22-29 ago A 16ª Settimana di pratica alpinistica Gruppo del
Comm. Centr. Alp. Civetta

10-11-12 E+A Raduno intersezionale estivo Rif. Pontese
set Sez. Ivrea

25-26 set E M. Mongioie (2630 m) V. Tanaro
E. Briccarello

9-10 ott E Alpi Apuane Resceto
C. Zenzocchi (Carrara)

24 ott E M. Bersaio (2386 m) Sambuco
E. Briccarello

30-31 ott Assemblea dei Delegati Vicenza
Sez. Vicenza

7 nov E Gita di chiusura e pranzo sociale

21 nov E Promontorio di Portofino Camogli
G. Forneris

28 nov Funzione religiosa al M. dei Cappuccini

5 dic S Sci in pista
Comm. Gite

24 dic S. Messa di Natale

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   SCUOLA DI SCI PER RAGAZZI


Anche quest'anno, grazie alla disponibilità del maestro Roberto Graziano, siamo in grado di ripetere la scuola di sci per ragazzi.
Come al solito il corso si svolgerà in 4 uscite a domeniche alterne con inizio verso i primi di Febbraio.
Per una buona riuscita del corso il numero sarà limitato a 12 iscritti.
Le gite si effettueranno in pullman e ovviamente saranno ben accetti tutti i soci amanti della neve.
Per informazioni ed iscrizioni (entro il 15-01-1993) rivolgersi a FORNERIS tel. 7765662

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   Soggiorno invernale al Natale Reviglio


Per la prossima stagione invernale e primaverile, sarà possibile trascorrere un periodo di vacanze al Reviglio nei seguenti periodi:
26 dicembre 1992 - 6 gennaio 1993
8/12 aprile 1993 (Pasqua)
Inoltre, è possibile soggiornare in altri periodi compresi tra febbraio e marzo '93 per almeno gruppi di 15 persone. Le sezioni o i gruppi interessati sono pregati di fare le prenotazioni con almeno 15-20 giorni di preavviso.
Nel periodo invernale, la disponibilità è di 35 posti.

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   17 gennaio - BIETERON (2764 m)(SA)


SALITA: Da Estoul seguire per pochi minuti la carrozzabile del Colle della Ranzola. Appena attraversato un piccolo rio svoltare a sinistra e salire per terreni aperti e in lieve pendenza verso l'alpe Fenilietta e poi, superata questa, verso l'Alpe Chanlossère (2004 m). Giunti ai piedi dell'ampio ed evidente dosso scendente dal Monte Bieteron in direzione Sud-Ovest, risalirlo interamente su pendii assai belli e a tratti sostenuti, fino a pervenire all'anticima, ove si lasciano gli sci. Percorrere subito dopo l'anticima una crestina rocciosa orizzontale, facile ma esposta, quindi per gli ultimi ripidi scivoli nevosi raggiungere la vetta.
DISCESA: Per l'itinerario di salita.

Dislivello di salita : 949 m
Tempo di salita : 3,30 ore
Ritrovo di partenza : C. Vercelli ang. Via Ivrea
Ora di partenza : 06:00
Direttore di gita : Sergio BOSA tel. 306552

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   31 gennaio - Punta SELLETTA (2574 m)(SA)


SALITA: Passate le case del campo di Clot e poco prima di Arnaud scendere ed attraversare il torrente ed imboccare lo stretto valloncello che si presenta di fronte. Percorrere il fondo a tratti ripido e quando si biforca, all'altezza del Clot della Rama 1759 m, prendere il ramo di sinistra raggiungendo così un pianoro a circa 2000 m. In fondo al piano portarsi sulla dorsale di sinistra e seguirla fino alla spalla 2343 m. Di qui risalire il pendio finale con gli sci fino alle roccette sotto la punta ed a piedi negli ultimi metri.
DISCESA: Si effettua per l'itinerario di salita.

Dislivello di Salita : 1142 m
Tempo di salita : 4 ore
Ritrovo di partenza : P.za Caio Mario
Ora di partenza : 06:30
Direttore di Gita : Daniele CARDELLINO tel. 872212

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   14 febbraio - QUINZEINA (2231 m)(SA)


Nel lontano 1980, la Quinzeina era stata la prima vera gita sociale scialpinistica dell'attuale direttore di gita e di qualche altro giovincello alle prime armi. La gita era stata molto bella e di ottimo auspicio per il proseguimento dell'attività. Oggi, eccoci di nuovo qui a proporla: speriamo che porti bene, tanto più che è S. Valentino ....
Per quanto riguarda l'itinerario, si parte dal Santuario S. Elisabetta (1211 m) si percorre dapprima un pendio a SE e successivamente la dorsale S fino all'anticima SE del M. Quinzeina (2231 m), dove si ferma la gita. La discesa può essere effettuata per lo stesso itinerario oppure direttamente per il canalone SE.

Località di partenza : Santuario S. Elisabetta (Valle dell'Orco)
Dislivello : 1098 m
Tempo previsto di salita : ore 3,30 - 4
Direttore di gita : M.T. BOLLA (tel. 34.72.307)

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   28 febbraio - GRAN PAYS (2726 m)(SA)


SALITA: Poco sopra le case di Clemenceau prendere il sentiero pianeggiante del Vallone di Chaleby, e, attraversato il torrente sul ponte (1702 m), salire all'Alpe Breva (1770 m). Piegare a destra e raggiunta l'Alpe Fonlin, imboccare in direzione ovest il valloncello compreso tra la Becca di Avuille e il costone roccioso che scende dal Gran Pays. Per dei ripidi pendii a destra guadagnare la cresta pianeggiante e quindi al vetta.
DISCESA: Per l'itinerario di salita. Eventualmente è possibile scendere in direzione Nord Est; giunti presso l'Alpe Léché (2298 m), piegare leggermente a destra per evitare un salto roccioso e raggiungere il fondovalle poco prima del ponte a 1702 m.

Dislivello di salita : 1099 m
Tempo si salita : 4 ore
Ritrovo di partenza : C. Vercelli ang. Via Ivrea
Ora di Partenza : 06:00
Direttore di Gita : Daniele CARDELLINO tel. 872212

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 14 gennaio - Alpinismo in Karakorum


Il nostro socio Francesco Arneodo ci presenterà la sua attività extraeuropea, svolta nel Karakorum.
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   Giovedì 18 febbraio - Terra di Francia


Una serata fuori dal normale. Invece di montagne, sempre montagne Sergio Buscaglione ci presenterà immagini turistiche di una Francia anche poco conosciuta. Un appuntamento da non perdere!
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ATTIVITÀ SVOLTA


   19-20 settembre - Punta Chalanson & Piccola Ciamarella


Nelle giornate di sabato e domenica 19 e 20 settembre sono andato con il gruppo della Giovane Montagna a fare un'escursione sulla Piccola Ciamarella.
Siam partiti sabato pomeriggio dal Pian della Mussa che si trova a quota 1600 m e siam saliti al rifugio Gastaldi che si trova a quota 2659 m, la notte abbiamo dormito in questo rifugio e l'indomani dopo parecchie ore di marcia siamo giunti sulla punta.
Quando raggiungo la vetta di una montagna, anche se per me sono le prime scalate, mi sento pienamente soddisfatto e mi prende una grande commozione di fronte allo spettacolo meraviglioso della natura.
In questo gruppo di alpinisti c'è anche mio padre, io mi trovo molto bene con queste persone che sono tutti esperti alpinisti e spero di fare ancora altre esperienze con loro.

Julio Benotto

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   Soggiorno estivo al Natale Reviglio


Il soggiorno al Reviglio, come sempre punto d'incontro dei soci di quasi tutte le sezioni, è stato gradito e apprezzato da tutti. C'è stata un'affluenza notevole nei sette turni. Numerose come sempre le gite escursionistiche; buone qualitativamente le uscite alpinistiche, che hanno avuto come palcoscenico il gruppo del Monte Bianco, Gran Paradiso e Grande Rousse. Nell'ultimo turno di agosto, abbiamo ospitato la settimana di pratica alpinistica, durante la quale è stato dato un apporto di giovanile entusiasmo all'alpinismo da parte dei partecipanti e, in particolare, da quelli che si accostavano per la prima volta ai "quattromila".
Nel chiudere queste brevi note, rivolgo un grazie sincero per la collaborazione data al buon andamento a Maddalena & C. e a tutti i direttori di turno.
Cesare Zenzocchi

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   11-13 settembre - Raduno intersezionale in Val Pusteria


Nell'ampia e amena Val Pusteria, tutta boschi e pascoli verdissimi, graziosamente punteggiata da bianchi casolari e dalla splendida visione delle cime che fanno corona e sfondo alla valle, ci ritroviamo nelle prime ore del pomeriggio dell'11 settembre '92 per il Raduno Intersezionale Estivo della Giovane Montagna.
Siamo un bel gruppo di torinesi che con numerosissimi soci di altre sezioni ci sistemiamo presso la Casa per ferie "EUROPA" di Dobbiaco. I più intrepidi, con il nostro Fiorenzo, si incamminano subito per il rifugio Comici, dove pernotteranno, per salire il giorno dopo al Bivacco "Ai Mascabroni" con un percorso molto interessante e tutt'altro che banale. Prima di cena ammiriamo i dintorni della bella località, visitando il paese di Dobbiaco e il bellissimo Lago di Braies alla luce del tramonto.
Sabato 12 di primo mattino, accompagnati in auto da gentili ed improvvisati "taxisti", dopo aver attraversato S. Candido ci inoltriamo nella Val Campo di Dentro attraversando un magnifico bosco di larici costellato da suggestivi "tabià". Dopo aver lasciato le auto raggiungiamo ben presto la splendida oasi di prato con a sinistra il Rifugio Tre Scarperi. Dopo il ghiaione, a sinistra del Pizzo Mattina, ci inerpichiamo a zig zag sulla mulattiera e dopo due successive rampe vediamo elevata di fronte a noi l'ardita, isolata ed elegante Torre dei Scarperi. Dopo essere passati accanto a resti di baraccamenti austriaci di guerra, aggiriamo sulla destra l'elegante spigolo della Torre di Toblin e arriviamo al largo Passo dell'Alpe Mattina, dove di fronte, superbamente belle, nel loro tipico aspetto, le Tre Cime di Lavaredo si elevano come le vele di una gigantesca fantastica nave.
La Forcella di Toblin si raggiunge comodamente ed il Rifugio Locatelli, nostra meta, sorge nelle immediate vicinanze. Tempo bellissimo, panorama ottimo. Mentre ci rifocilliamo il nostro sguardo vaga instancabile sulle principali cime che ci attorniano: Cima Undici, Croda dei Toni, M. Paterno, Tre Cime e più lontane la Croda Rossa d'Ampezzo e il Cristallo. Ferruccio, non sazio, va e torna da Forcella Lavaredo a passo di carica. Ben presto inizia la discesa per la Val di Sassovecchio. Passiamo accanto ad un caratteristico Crocefisso con panchina e lasciamo sulla destra i bellissimi Laghi dei Piani in cui si specchiano civettuole le cime dolomitiche.
La Val di Sassovecchio s'incunea verso il fondovalle, avendo a sinistra l'eccelso Gruppo dei Tre Scarperi e a destra le altissime Crode Fiscaline e la Cima Una che straordinariamente incombe con la sua formidabile parete Nord. Continuando a scendere scorgiamo ancora, tra gli intagli delle creste, la Cima Undici e la Croda Rossa di Sesto. Raggiunta la Val Fiscalina e la Capanna di Fondovalle incontriamo la rotabile (provvista anche di un folcloristico servizio di cocchio con cavalli) dove ci attendono le macchine. Gentilissimi e disponibilissimi "taxisti" ci riportano a Dobbiaco.
A sera ci ritroviamo tutti riuniti per ascoltare la S.Messa. Dopo l'ottima cena assistiamo al documentario, dal progetto alla posa, del Bivacco "Ai Mascabroni" a "La Mensola" di Cima Undici. (Quanti ragazzi di allora già ci hanno lasciati!)
Domenica mattina ci rechiamo a Teodore, nei pressi di Brunico, per visitare il Museo Etnografico Pusterese voluto dalla Provincia di Bolzano, affinché le radici della cultura contadina non vengano dimenticate ma continuino nel tempo per i giovani di oggi e di domani. Interessantissima la visita, con guida, alla casa nobiliare del 1700 circa, ed ai vari edifici esterni: mulini, granai, antichi masi dai balconi stupendamente fioriti, fienili, attrezzi, arredamenti contadini ecc. Abbiamo visitato accuratamente tutto e tutto abbondantemente fotografato. Veramente ottima l'idea dei soci di Vicenza. Ci ritroviamo poco dopo per il rinfresco e per ascoltare il saluto del Presidente Centrale. Siamo tutti molto contenti per questi tre giorni veramente stupendi (anche il tempo ci ha favoriti), ma nel salutarci sentiamo nel cuore un po' di nostalgia.
Un grazie veramente sentito agli amici di Vicenza. Bravi!

R.F.O.

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   11-13 settembre - Raduno Estivo in Val Fiscalina.


Il gruppo "C", presenti nella giornata di sabato 12 settembre al raduno intersezionale a Dobbiaco, era formato da quattro donne (Lina, Maria, Giuliana e Tina), capitanate dal paziente Aldo Cauda.
Dopo aver accompagnato con due automobili gli escursionisti al parcheggio di Valle Campo di Dentro, e lasciata poi una vettura in Val Fiscalina, con la capace Volvo di Cauda il gruppo "C" è andato all'esplorazione turistica della zona. Si è visitata la chiesa di Sesto, di cui si sono apprezzati gli affreschi della Navata e all'esterno la danza macabra, si è fatta una doverosa tappa ai vari negozi di artigianato locale con acquisti di grembiuloni blu e tovaglie a disegni tirolesi.
Fermata a Bagni di Moos, dove si è presa una importante decisione: se gli alpinisti salgono in alto, noi pure andremo in salita, ma con la seggiovia che ci porterà ai Prati della Croda Rossa. Qui si fa una breve passeggiata, si scattano fotografie, si tenta di parlare in tedesco con qualche escursionista austriaco, poi si ridiscende e si decide, poiché è mezzogiorno, di fare tappa al Rifugio dei Prati di Croda Rossa, dove per fortuna l'italiano è compreso e parlato.
Attorno si ha il paesaggio stupendo delle Dolomiti di Sesto e le Alpi Austriache. La prima discesa pomeridiana della seggiovia porta i "5" a Moos, si fa poi una breve puntata in auto fino al Passo di Monte Croce Camelino.
Si ritorna all'inizio della Val Fiscalina in attesa degli alpinisti-autisti che con le due auto in dotazione al gruppo "C" vengono portati a riprendere i pulmini e vetture per un rientro veloce in quel di Dobbiaco.
Qui il gruppo "C", ossia i "5" di Torino, rientra nella compagine della Giovane Montagna; tutti sono soddisfatti della giornata e soprattutto poco affaticati.
Tina Bonfante

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   27 settembre - Monte LOSETTA


Agli appuntamenti mattutini (ma cosa importa, tanto siamo tornati all'ora solare!), di Piazza Bernini e Piazza Caio Mario ci ritroviamo in otto, per dirigerci in Val Varaita.
Meta il Monte Losetta, splendido punto panoramico sulla parete Ovest del Monviso, il Visolotto, il Granero, la valle del Guil, la Val Varaita, ecc...
Le previsioni meteorologiche "promettono" (sic!) peggioramenti con precipitazioni pomeridiane.
Mentre procediamo verso Saluzzo, penso: da tre anni a questa parte l'ultima domenica di settembre è contraddistinta dal maltempo; una vera sfortuna, poiché in tale domenica mi è concessa l'opportunità di essere capogita. Che il tempo ce l'abbia con me? Speriamo che questa congiuntura negativa si esaurisca entro breve tempo.
Ma quando siamo a Sampeyre ogni dubbio viene fugato: piove!
Allora ci concediamo il lusso di fare i turisti: dopo una breve passeggiata nella Sampeyre del mattino, già tutta pronta per la conclusione di una fiera, scendiamo la valle principale fino a Melle, per risalire a Valmala ed al suo Santuario. Dapprima non piove, ma la nebbia ci nega la visibilità. Rimaniamo però ammirati dalla grandiosità dell'edificio, di circa 150 anni, e siamo colpiti dal suo contenuto e dal significato che esso ha. Scendiamo poi ancora fino al Castello di Manta, a pochi chilometri da Saluzzo: il giorno precedente è stato appena riaperto dopo alcuni restauri.
Ci caliamo così in piena epoca rinascimentale, girando fra le molteplici stanze ed ammirando infine gli affreschi, che costituiscono il fulcro della visita.
Anche se ci salutiamo a mezzogiorno, la giornata non è stata totalmente sprecata, e la meta prevista sarà pronta ad attenderci, con il bel tempo.
Ettore Briccarello

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   11 ottobre - Vallone di TALLORNO


La Valchiusella è sinonimo di pioggia, e anche noi ne abbiamo avuto conferma in questa tardiva gita d'autunno.
Siamo partiti da Fondo con buona visibilità, ma con il tempo incerto. Il sentiero per Tallorno è ben segnato e quindi abbiamo proseguito per l'Alpe. In lontananza il Monte Marzo era innevato e le prime gocce di pioggia che sono incominciate a cadere ci hanno fatto ritornare alle grange per il pranzo. Il tempo è ulteriormente peggiorato e la nebbia e la pioggia ci hanno accompagnati sul sentiero del ritorno fino alle macchine. Beh, una passeggiata l'abbiamo fatta! (frase che si pronuncia sempre quando la gita va storta)

Sergio Bosa

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   25 ottobre - Fort de l'INFERNET


Nell'accingermi a scrivere circa una gita mancata, mi è venuta spontanea questa presentazione meteorologica dovuta alla rilettura degli ultimi notiziari:
febbraio: ... inverno piuttosto avaro nel distribuire la "materia prima" per noi sciatori ....
marzo: ... il caldo. Ha sciolto la poca neve caduta nell'inverno ....
aprile: .... puntuale domenica mattina si è presentata la pioggia.
maggio: ... l'assoluta mancanza di neve ....
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settembre: ... i due giorni programmati sono stati belli come non mai ....
ottobre: Mancano pochi giorni alla gita programmata in terra di Francia, le previsioni fanno ben sperare. "Scatta l'organizzazione", perché tutto riesca per il meglio. Ma...ecco arrivare l'imprevisto: "abbondanti nevicate sulle Alpi occidentali, transito con catene sui passi alpini, apertura tra pochi giorni degli impianti di risalita al Sestriere per la gioia degli stagionali".
La speranza è che il versante francese ne sia risparmiato, ma informazioni telefoniche d'oltralpe la fanno svanire.
Pazienza! dobbiamo rimandarla a data migliore. Però, i quattro passi li faremo ugualmente, accontentandoci di una meta più vicina: Truc Castelletto.

Cesare Z.

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   25 ottobre - Truc Castelletto


L'escursione prevista per questa domenica era Fort de l'Infernet da dove, ci era stato promesso, avremmo goduto di un meraviglioso panorama. Invece un'abbondante nevicata, che fa ben sperare per la stagione sciistica, ha fatto cambiare il programma previsto. In sostituzione siamo andati al Truc Castelletto.
Ci siamo ritrovati in 13 in p.za Bernini alle ore 8,30, un'ora veramente simpatica; quindi siamo partiti per Condove, poi abbiamo proseguito fino a Laietto. Lasciate le auto a Pratobotrile, abbiamo imboccato un comodo sentiero tra i boschi e siamo saliti tranquillamente quasi fino al Truc Castelletto. Soltanto nell'ultima parte un forte vento ci ha fatto rallentare il passo. Giunti in cima abbiamo goduto anche qui di un bel panorama: sulla bassa Val di Susa, sui Laghi di Avigliana e giù, giù fino alle Marittime.
Terminata la gita ci siamo salutati a Condove, dopo aver fatto sosta in un bar gelateria per accontentare i gusti di tutti i partecipanti.
Giovanna Isacco

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SERATE IN SEDE


   Giovedì 24 settembre


Quando parliamo di sci alpinismo il termine Quattromila suscita in noi un senso di rispetto e di velato timore, tale è la nostra abitudine a scorrazzare per nevi nostrane a quote ben più abbordabili. Ma c'è chi sfugge a questa regola per scegliere mete decisamente "top" in termini sci alpinistici: Giulio Terragnoli ha scelto il Mutzag Ata, un settemila a nord dello spartiacque himalayano in territorio cinese.
Il racconto di questa sua spedizione, o se preferite di questa avventura durata un mese, ci è stato proposto dall'autore con una ricca documentazione fotografica, doverosa per un'impresa del genere, dettagliatamente commentata a viva voce.
La proiezione di diapositive era costituita essenzialmente da due parti: la prima riguardava il viaggio di avvicinamento al campo base, la seconda l'impresa scialpinistica vera e propria. L'interesse dei presenti è stato caratterizzato da un crescendo evidenziato dalle domande rivolte all'autore man mano più frequenti. La parte dell'avvicinamento graduale alla vetta con diversi campi in quota è stata senza dubbio la più affascinante, non solo per l'impresa in sé quanto per le frequenti inquadrature panoramiche su uno scenario totalmente diverso da quelli a cui solitamente siamo abituati.
Questo monte, per chi proviene da nord, e cioè dall'altopiano tibetano, si eleva come un'immensa massa ghiacciata al di sopra di un paesaggio desertico, caratterizzato dai tipici colori bruciati e monotoni. Le inquadrature in quota evidenziavano questo violento contrasto cromatico fra il bianco scintillante della neve e il bruno della pianura.
Al termine della proiezione l'autore ha ancora voluto regalarci qualche immagine sugli usi e sui costumi degli abitanti del luogo, dediti prevalentemente alla pastorizia e al "riciclaggio" commerciale di tutto ciò che le varie spedizioni al Mutzag Ata lasciano sul posto.
Un doveroso ringraziamento a Giulio Terragnoli da parte di tutti i presenti per la riuscitissima serata.
A.G.

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   Giovedì 22 ottobre


In estate era stato diffuso un invito, per una proiezione di diapositive scattate dai soci "durante l'attività sociale e non", a raccogliere materiale, e così è veramente stato. Come prima azione, è nostro dovere scusarci verso i soci, che hanno così calorosamente risposto, per le diapositive non tutte proiettate, ma una serata con 220 immagini si può certamente considerare valida.
Ed il valore è accresciuto se si considera che ci è stato possibile presentare le varie stagioni ed i vari aspetti della montagna: siamo stati in escursione sia in primavera che in estate ed in au-tunno, abbiamo calzato gli sci ed ammirato distese innevate, siamo saliti alle quote più alte, siamo stati condotti su rocce scoscese lungo tutto l'arco delle Alpi, ed abbiamo anche potuto contemplare angoli di quiete e scorci naturali.
Ma abbiamo anche avuto la riprova del nostro spirito sociale, di quanto sia costante la nostra presenza collettiva sulle montagne: un vivo grazie a tutti i partecipanti per la riuscita della bella serata.
Ettore Briccarello

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VITA SEZIONALE


   CONSIGLI SEZIONALI


Tra i lavori di ordinaria amministrazione si è fatto il punto circa i risultati ottenuti sulla promozione dell'attività alpinistica. Si prevede per il prossimo anno di ripeterla, cercando, però, di propagandarla per tempo.
Per le serate in sede, si è deciso di proiettare i film della cineteca CAI, compresi quelli premiati nei vari festival di Trento.
La commissione gite ha presentato il calendario gite per l'anno 1993 che, dopo alcune modifiche, è stato approvato.
Il prossimo consiglio è convocato per lunedì 11 gennaio.
Zenzocchi C.

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   LUTTI - Carlottina ROCCO


Là 'nt ël combal tut anlupà 'd silensi
mach j'ombre a marco el trapassé del temp
Carlottina Rocco à l'à lasane, pasand a la cordà del ciel, come as dis a la Giovane Montagna, con i tanti amis che a son pi nen su costa tera.
Ma "la fijetta da jeuj rient", parej a l'avia indicala Nino Costa, a l'à lasane n'eredità preciosa: la soa poesia semplice e sclina, come l'aqua dij rij del nòst e sò Piemont.
Tramont d'invern, tant che la seira a cala
na nivola se slarga parej 'd n'ala
legera e frisonanta an sla cità
.......
A l'orisont j'è 'l serce ed le montagne
le bianche ponte ch'a son parej compagne
che t'arciame per nom a u-na a u-na
E 'n frisson an pasa, a scoté le soe paròle che a descrivo Turin e le nòstre montagne.
Canson perduva ansema ij seugn sotrà
sota la senner ch'a la coatà la fiama
parej dla fior ch'a l'è gelà sla rama
ch'as deurvirà mai pi al sol dl'istà
Sintesi sublime 'd poesia, natura, ritrat e vita.
'T ricorderoma sempre, Carlottina, e 't porteroma 'n t'j nòstri coer.
Grasie per la giòia che 't l'as dane con la toa poesia e per l'esempi dla toa vita.
Sergio Buscaglione

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   Nascite


La casa di Beatrice e Marco Ravelli è stata allietata dalla nascita di due gemelli: Luigi e Carlotta.

Mirella ed Alberto Zenzocchi hanno reso nonno di Elena il nostro presidente: congratulazioni ed auguri.

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