Scarica notiziario originale in formato pdf - Itinerari alpinismo trekking scialpinismo
Scarica notiziario originale
(formato pdf 9Mb)

Notiziario Sezione di Torino Aprile 1992



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   RIFUGIO NATALE REVIGLIO CHAPY D'ENTREVES


COURMAYEUR
VACANZE ASTIVR 1992

L'apertura estiva del Reviglio è fissata quest'anno dal 12 luglio al 30 agosto.
Come sempre possono partecipare al soggiorno solo i Soci della Giovane Montagna in regola con la quota sociale 1992.
Ulteriori informazioni saranno disponibili in sede e sul prossimo notiziario. Le iscrizioni si apriranno il 1 giugno 1992.
Dal 23 al 30 agosto la casa ospiterà i partecipanti alla 15ª settimana di Pratica Alpinistica, organizzata dalla Commissione Centrale di Alpinismo.

Torna a inizio pagina


   9-10 maggio - Lavori allo Chapy


Questo week-end è dedicato al completamento dei lavori conservativi all'esterno dello Chapy, iniziati l'autunno scorso. Inoltre, compatibilmente con la disponibilità dei partecipanti, si provvederà ad iniziare i lavori di piccola manutenzione all'interno, che saranno completati tra il 21 e il 28 giugno (la data verrà confermata nel prossimo notiziario).
Pertanto, si invitano i soci disponibili e volenterosi a prendere accordi con la commissione Rifugi e Bivacchi, per poter organizzare i lavori, che sono sempre molti.

Torna a inizio pagina


   QUOTE SOCIALI


Hanno già rinnovato la quota associativa 1992 soltanto il 72% degli ordinari e il 69,4% degli aggregati.
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo in sede al giovedì sera (21:30 ÷ 23:00) - se no che ci sta a fare? -, sia mediante versamento sul ccp 13397104 intestato a Giovane Montagna via S. Ottavio 5 Torino.
Avvertiamo inoltre che questo è l'ultimo notiziario inviato a chi non è in regola con la quota sociale. Per i ritardatari, gli smemorati e i super-impegnati, in questo notiziario abbiamo inserito un bollettino di ccp già compilato: dovranno perciò fare soltanto la fatica di andare alla Posta e pagare!!!
Coloro che nel frattempo si fossero già messi in regola non tengano conto di questa comunicazione.
Vi ricordiamo le quote 1992: SOCI ORDINARI 20.000 Lit
SOCI AGGREGATI 8.000 Lit

Torna a inizio pagina


ATTIVITÀ PREVISTA


   1-2-3 maggio - Tre giorni in Val Fomazza (SA)


P. D'ARBOLA (3235 m) - BLINNENHORN (3375 m)
Si avvicina la data del 1° maggio ed al momento in cui sto scrivendo queste note, dopo aver telefonato al custode del rifugio Mores, non posso far altro che sperare che il previsto maltempo riesca a salvare in estremis una stagione scialpinistica altrimenti destinata a terminare in anticipo per mancanza di neve. In ogni caso confermo quanto già detto sul precedente numero del notiziario:
venerdì 1° maggio: trasferimento in auto da Torino a Riale di val Formazza e probabile proseguimento in auto fino a quota 1837 m, partenza della teleferica di servizio dell'ENEL. Di qui in 2-3 ore, risalendo il vallone del Sabbione, si giunge al rifugio Mores (2561 m) dove pernotteremo in questi giorni.
sabato 2 maggio: salita alla Punta d'Arbola (3235 m) e ritorno al rifugio Mores. Per la salita (circa 700 m di dislivello) si prevedono 3 ore. Dal rifugio si scende alla diga del lago del Sabbione, la si attraversa e si costeggia la sponda sinistra orografica del lago. Dal fondo del lago si punta verso il ghiacciaio del Sabbione, si passa sulla destra della seraccata e si percorre il ghiacciaio in direzione sud raggiungendo quindi il passo del Vannino. Di qui si piega sulla destra verso l'antistante imponente Punta d'Arbola; si risalgono pendii progressivamente piú ripidi, si lasciano gli sci poche decine di metri sotto la nevosa cornice sommitale e si raggiunge la vetta a piedi senza difficoltà. La discesa si effettua per la stessa via di salita.
domenica 3 maggio: salita al Blinnenhorn (3375 m), discesa sul versante svizzero al passo del Gries per l'omonimo ghiacciaio e discesa diretta su Riale. Si prevedono circa 3 ore di salita per raggiungere la vetta e poi 2-3 ore per la suddetta discesa in traversata. Qualora il tempo o le condizioni non siano favorevoli è naturalmente possibile la discesa per la via di salita del 1° giorno, anche se molto meno interessante dal punto di vista sciistico. Dal rifugio, dopo aver attraversato la diga e costeggiato il lago, si sale obliquando progressivamente sulla destra. Giunti sotto il ripido versante sud-est del Blin-nenhorn, si piega ancora a destra e si sale direttamente passando tra due evidenti spuntoni rocciosi. Al termine di questo tratto si piega a sinistra e per i piú dolci pendii del ghiacciaio del Gries si giunge sci ai piedi a pochi metri dalla vetta, che si raggiunge facilmente a piedi. Discesi per lo stesso itinerario fino alla Gran Sella del Gries, si continua in direzione nord-est per il lungo e dolce ghiacciaio del Gries fin quasi al suo termine. Ci si tiene alti sulla destra e, con una risalita di pochi metri, si scavalca il Passo del Gries e si scende nel vallone di Morasco direttamente sino alla quota 1837 m dove abbiamo lasciato le auto il 1° giorno.
La partenza da Torino è fissata per venerdì 1° maggio alle ore 6.00 da corso Vercelli ang. via Ivrea.
Come già ricordato nel precedente numero di febbraio, il rifugio è molto frequentato; sarebbe stato meglio che gli interessati mi avessero comunicato almeno la loro adesione di massima in anticipo; in mancanza di ogni indicazione in tal senso da parte vostra ho cominciato a prenotare 10 posti in rifugio, sperando poi di riuscire a trovare una sistemazione anche per gli eventuali iscritti oltre tale numero. E' anche necessario dire al più presto al custode quante persone desiderano il trattamento di mezza pensione.
Equipaggiamento: per alta montagna, compresi piccozza, ramponi e imbragatura, svolgendosi su ghiacciai una parte dell'itinerario. Le corde verranno decise in base al numero dei partecipanti.
Per ogni altra informazione, telefonate in sede 8398700 oppure a
Giorgio ROCCO tel. abit. 9359608 tel. uff. 9513717

Torna a inizio pagina


   1-2-3 maggio - IL VERCORS


Dopo un fitto scambio di telefonate e informazioni con i vari "Sindacat d'Iniziativ", in zona, abbiamo tracciato un programma, che è, però, suscettibile di subire variazioni in loco.
In questi giorni (28/3 n.d.r.), da un'altitudine di 900 m, il Vercors è ammantato da un'abbondante coltre di neve. Pertanto, la prevista escursione al col de l'Arc (1713 m.) ci è stata sconsigliata, "permanendo in quel periodo la neve".
Ecco, in breve, che cosa vedremo in questi giorni:
Venerdì 1 - Partenza di primo mattino per Bardonecchia, St. Jean de Maurienne, St. Pierre de Chartreuse, Couvent de la Grande Chartreuse con visita al museo e al convento (solo dall'esterno);
si prosegue per Meaudre in Vercors (via Grenoble) per la cena e il pernottamento.
Sabato 2 - Dopo la colazione, la giornata sarà dedicata alle Gorges de la Bourne, alla Petit e Grands Goulets e la visita delle Grotte di Chorance.
Nel tardo pomeriggio, sosta a Villar de Lans per la S. Messa ed eventuale shopping; rientro a Meaudre per la cena.
Domenica 3- Da Meaudre è prevista un'escursione a la Moliere o altra località, compatibilmente con le condizioni ambientali; rientro per il pranzo.
Nel primo pomeriggio, partenza per Torino. L'arrivo è previsto in serata.


NOTIZIE LOGISTICHE :
La sistemazione a Meaudre prevede un trattamento di mezza pensione (cena, pernottamento e colazione), il pranzo al sacco per la giornata di sabato e il pranzo, presso l'albergo, per la giornata di domenica.
Nella quota è prevista anche la visita alle Grotte di Chorance.
Il saldo della quota DEVE essere effettuato entro il 30 aprile.
Necessari: carta d'identità o passaporto (non scaduti) e franchi francesi per lo shopping.
Mezzo di trasporto: pullman
Ritrovo e partenza:
p.za Pitagora (c.so Cosenza ang. c.so Orbassano) ore 6.15 p.za Bernini ore 6.30
Informazioni in sede al giovedì sera oppure rivolgersi a:
ROSAZZA Anita tel. 59.40.31 ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62

Torna a inizio pagina


   17 maggio - Colma di Mombarone (2371 m) (E)


Il Mombarone è la montagna che si erge a destra dell'imbocco della Valle d'Aosta.
Ci si può arrivare partendo di corsa da Ivrea (dislivello 2000 m, tempo da battere 2:03 h) oppure per i meno allenati dal santuario di S.Giacomo, 3 km a monte di Andrate.
Da qui parte un sentiero segnato con frecce gialle (è l'itinerario della corsa che si svolge nel mese di settembre): si toccano del cascinali a 1800 m ed un laghetto ai 2000 m e poi ci si ricongiunge con gli altri sentieri che arrivano da Donato-Netro e Graglia. Con un'altra ora di cammino si arriva al Rifugio, posto a 10min dalla cima. Nell'estate del '91 è stata ricostruita una colonna alta 8 m su cui poggia la statua del Redentore, abbattuta da un fulmine nel 1940.
Nelle giornate serene il panorama è veramente splendido.
Partenza: S.Giacomo 1300 m
Dislivello: 1000 m
Tempo di salita: 3:30 h
Ritrovo di partenza: P.za Rebaudengo; 7:00 h
Mezzo di trasporto: auto private
Direttore di gita: Sergio BOSA tel. 306552

Torna a inizio pagina


   23-24 maggio - Colle dei Becchi (2990 m)


La partenza è dalla Diga di Teleccio (1900 m). Dopo aver costeggiato il lago sulla destra si risale il ripido pendio e, dopo circa un'ora, si arriva al Rif. Pontese (2200 m), dove si pernotta nella parte invernale.
La mattina si scende leggermente, si attraversa il torrente e quindi si inizia a risalire il vallone che porta al colle dei Becchi in 2,5 h, dove è possibile godersi (tempo permettendo) il panorama sul Gran Paradiso. Dal Colle c'è la possibilità in circa 2 ore di raggiungere il Colle di Gran Crou (3315 m).
La discesa dal Colle dei Becchi si effettua lungo il Vallone del Gias della Losa fino all'Alpe La Bruna, e da qui lungo il Vallone di Noaschetta si raggiunge la strada per Ceresole (1100 m) dove con le macchine preventivamente lasciate si può raggiungere nuovamente la Diga di partenza.
Dato il notevole dislivello di discesa è consigliabile portarsi un paio di scarpe comode visto che difficilmente si porterà a termine la gita con gli sci ai piedi.
Sarà molto probabile, visto l'ambiente, incontrare camosci e stambecchi; si ricorda agli appassionati di portare macchine foto, teleobbiettivi, videocamere, ecc. ecc.
Dislivello di salita 1º giorno: 300 m
Dislivello di salita 2º giorno: 800 m (1300 m per il C. di Gran Crou)
Dislivello di discesa 2º giorno: 1900 m (2100 m per il C. di Gran Crou)
Partenza: nel primo pomeriggio di Sabato
Direttore di gita: Marco BARBI tel. 327150

Torna a inizio pagina


   31 maggio - P. Melasso (2079 m) (E)


La gita si svolge nel Parco Naturale Alta Valle Pesio, presso Cuneo.
Da Peveragno si risale la Valle Pesio, si oltrepassa la famosa Certosa (859 m) e si prosegue fino al Pian delle Gorre (992 m). ATTENZIONE !!: nel caso arrivassimo tardi le Guardie del Parco ci faranno fermare prima, con conseguente prolungamento del percorso a piedi, per evitare sovraffollamenti sulle aree di parcheggio.
Dal Pian delle Gorre si prosegue a destra, costeggiando il torrente in un bosco di faggi, si attraversa il Rio del Saut, si oltrepassa il Gias Fontana (1218 m), si varca il Pesio e si prende a salire decisamente passando per i Gias del Vaccarile (1668 m e 1911 m) fino all'omonimo Colle (2060 m) dal quale, volgendo a sinistra, si raggiunge la Punta Melasso (2078 m).
Estesa veduta sulle montagne circostanti il Parci Naturale e, verso occidente, su Marittime e Graie, dalla Rocca dell'Abisso al Monviso. Ma non dimentichiamo, al ritorno, di andare a visitare le meravigliose cascate del "Pis del Pesio": sono accessibili in circa 30 minuti dal Gias Fontane, particolarmente belle in primavera, allo scioglimento delle nevi.
Tempo: 3h, 3:30h
Dislivello: 1100 m
Direttore di gita: Ettore BRICCARELLO tel. 2734822

Torna a inizio pagina


   13-14 giugno - Barre des Ecrines (4102 m) (SA+A)


1º giorno. In auto si raggiunge Ailefroide (1503 m) e si prosegue per il rifugio Cézanne (1874 m; 1:30 h a piedi se la strada non è percorribile).
Si prosegue poi per il rifugio "des Ecrins" (3170 m) che si raggiunge in 4:30 h, passando per il rifugio du Glacier Blanc (2550 m; 2:30 h), dove gli eventuali escursionisti potrebbero fermarsi.
2º giorno. Per ghiacciaio si raggiunge la Brèche Lory in circa 4 h (3974 m). A questo punto chi si ritiene pago potrà ripiegare sul meno impegnativo Dôme de Neige (4015 m) che si raggiunge in circa 30 minuti. La salita alla vetta invece, caratterizzata da una non banale scalata di misto discretamente esposta, richiede ancora almeno un paio d'ore se le condizioni della roccia sono accettabili.
Dalla vetta si domina l'intero gruppo degli Ecrins, mentre in lontananza si possono distinguere il Monviso, il Monte Bianco e il Gran Paradiso.
La discesa si effettua per la stessa via di salita.
Equipaggiamento da alta quota.
Attrezzatura: corda, piccozza, caschetto, ramponi, qualche vite da ghiaccio, qualche moschettone ed alcune fettucce.
Utile qualche tendina nel casi nel rifugio non si trovasse posto per tutti.
Per gli sciatori sono necessari i coltelli da ghiaccio.
Carta d'Identità e franchi francesi.
Ritrovo di partenza: sabato 13 giugno 07:00 h in c. Vercelli ang. v. Ivrea
Direttori di gita: Cesare BARBI tel. 4520209 Alberto GUERCI tel. 5627672
Iscriversi tempo per prenotare i posti nel rifugio!

Torna a inizio pagina



PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 14 maggio


"Glaciazione e i fenomeni naturali dei nostri ghiacciai".
Il dott. Mortara del CNR, esperto glaciologo, ci intratterrà su questo tema proiettando delle diapositive. E' un argomento di sicuro interesse. Interveniamo numerosi.

Torna a inizio pagina


   Giovedì 16 giugno


Thailandia
Franco Ghiglione e Ferruccio Pari presenteranno una serata di diapositive sul loro recente viaggio nell'esotico Oriente.

Torna a inizio pagina



ATTIVITÀ SVOLTA


   19 gennaio 1992 - Punta Falinère


Prima gita sociale dell'anno, per molti il primo vero appuntamento con la neve, gli sci ancora impolverati dopo una lunga permanenza in cantina.
E iniziare subito con una giornata di sole non è da poco, e con la neve bella poi!!!
Abbandonato il progetto della Finestra d'Ersa a causa delle notizie poco incoraggianti avute dai soliti bene informati, si decide di rimanere comunque in zona e ripetere la ben collaudata Punta Falinère, dove hanno garantito buon innevamento.
Una lunga fila si snoda per i pendii; ognuno interpreta la gita a modo proprio: per costruirsi la salita "su misura" basta ascoltare gambe e fiato ... Così un solo piccolo gruppo arriva in cima, mentre gli altri si fermano a godersi il sole qua e là.
In discesa neve bella e divertente, e ancora il tempo di godersi il sole e il bellissimo panorama con vista sul Cervino (nonché, come terrebbe a sottolineare un partecipante che molti di voi riconosceranno facilmente, sulla Diga di Cignana ...).
Insomma, che la prima gita porti fortuna alle successive!!.
M.T.

Torna a inizio pagina


   2 febbraio - Madonna del Cotolivier


Sembra proprio che anche quest'anno l'inverno sia piuttosto avaro nel distribuire la "materia prima" per noi sciatori; spesso siamo quindi costretti a modificare il programma previsto per riscoprire delle gite magari conosciutissime ma pur sempre gradevoli: come la Madonna del Catolivier.
La giornata soleggiata, la neve decisamente bella (boschina a parte...) ed il dislivello piuttosto ridotto (circa 700 metri partendo da Chateau Beaulard) hanno reso questa gita decisamente piacevole e rilassante. Dopo una discesa un po' "in ordine sparso", ci ritroviamo alle auto nel primo pomeriggio, sicuri di poter rientrare a Torino evitando le famigerate code della Val di Susa, e magari con la speranza di poter ancora vedere il secondo tempo della partita di calcio ..
Silvana Ponsero

Torna a inizio pagina


   16 febbraio - Testa di Cervetto


Per mancanza di neve viene scartata la Quinzeina, in programma sul calendario gite.
Decidiamo di andare al Briccas, nella valle di Crissolo. L'appuntamento è al bivio di Oncino: qui casualmente incontriamo Bruno Palladino e la sua famiglia che sono diretti alla Testa di Cervetto e poiché la maggioranza delle macchine che arrivano da Torino sta prendendo questa direzione anche noi decidiamo di scegliere questo itinerario. Certo non saremo soli!
La montagna è ben innevata e la giornata splendida. A piccoli gruppi, in compagnia di un centinaio di persone, camminando di buon passo, alle 12 circa siamo tutti in cima. Il più affaticato appare Gianni, e tutti pensiamo che sia lo stress da matrimonio: invece è la fatica per portare un pesantissimo zaino da cui saltano fuori le bottiglie di spumante per festeggiare l'addio al celibato suo di Maria Teresa!
Dopo un caloroso brindisi agli Sposi è iniziata la discesa, resa piacevole dalla buona neve e dal buon umore.
La giornata è finita in gloria alla Piola della Celletta con dei buoni panini alle acciughe.
Teresa

Torna a inizio pagina


   22 febbraio - Traversata dei Forti di Genova


Quasi annualmente, percorro l'autostrada che da Genova porta a Sestri Levante, per raggiungere le mie origini maremmane. Diverse volte, ho notato sulle alture, nel tratto che dal viadotto Polcevera porta all'uscita Genova est, delle costruzioni dall'apparente stile militare e mi sono sempre domandato quale momento storico potessero rappresentare per la città di Genova.
E' proprio approfittando della gita organizzata dalla sezione di Moncalieri, a cui un buon numero di nostri soci ha partecipato, che ho potuto vederli da vicino e averne la risposta.
Raggiunta con il pullman la stazione della ferrovia Genova-Casella, il nostro arrivo ha fatto si che al normale convoglio venisse aggiunta una vettura tutta per noi. Lasciata la periferia della città, il paesaggio si presenta subito montano. In breve, il percorso tutto curve da treno svizzero ci porta a Campi, da dove ha inizio la traversata.
Lungo il percorso, la giornata, anche se nuvolosa, ci consente di avere una bella visione della città sottostante, della valle del Bisagno, del grandioso porto e delle "cattedrali" di oro nero.
Il sentiero segue il crinale delle alture su cui troviamo prima il forte Diamante, il più alto, poi uno dei forti "Due fratelli" (precisamente il "Minore"), per giungere al forte Puin, ristrutturato di recente, all'ora di pranzo. Durante la sosta, un volontario di una squadra antincendio ci fa da cicerone, illustrando ad alcuni di noi i vari forti disseminati lungo le alture: essi sono i resti di una poderosa muraglia difensiva che correva lungo tutto il crinale dell'anfiteatro montuoso, attorno alla città.
Soddisfatta la fame e la cultura, proseguiamo per il forte Sperone e successivamente per il forte Begato, dove finisce la traversata. Da Righi, scendiamo velocemente nel centro della città, con la funicolare. Qui il pullman ci attende, per riportarci alle rispettive sedi.
Tutto quanto sopra scritto è la cronaca di una giornata trascorsa con i soci-amici della sezione di Moncalieri, con l'augurio di poter partecipare ad altre, e non solo, gite escursionistiche , dando così modo di ritrovarci con le sezioni vicine a noi non solo in occasioni ufficiali.
Cesare Z.

Torna a inizio pagina


   1 marzo - Col Serena


In 13 abbiamo partecipato a questa bella scialpinistica, nella Valle del Gran S.Bernardo, guidati dal nostro capogita Marco, bravo e simpatico.
A me piace tanto la risalita, perché in silenzio mi godo il paesaggio; anche questa volta prima la pineta e poi i vasti pianori che portano al colle mi hanno incantata.
Sarebbe stata una giornata perfetta, se al ritorno Maria Rosa non si fosse fatta male a un ginocchio. Per fortuna eravamo quasi al termine della discesa e con l'aiuto di Marco e di altri Maria Rosa è potuta arrivare a piedi alle macchine.
Una tappa al C.T.O. e per la nostra amica un riposo di 40 giorni. Nell'attesa di riprendere insieme le gite Le facciamo un mucchio di auguri.
Teresa

Torna a inizio pagina


   14-15 marzo - Rally scialpinistico


Pazienza! Sarà per il buco dell'ozono oppure perchè siamo il Paese del sole, ma, già come in alcuni anni addietro, il Rally, organizzato quest'anno dalla sezione di Moncalieri a Canosio, ha avuto un solo vincitore: il caldo. Ha sciolto la poca neve caduta nell'inverno, rinviando al prossimo anno l'incontro di sci-alpinismo tra le varie sezioni.
Cesare Z.

Torna a inizio pagina



SERATE IN SEDE


   Giovedì 13 febbraio


Serata in famiglia il 13-02-1992 nel salone della G.M.: le coppie Orsolano e Bonfante hanno presentato la loro produzione fotografica. I coniugi Orsolano ci hanno illustrato con diapositive il loro trekking durato una settimana tra la Valmaggia e il Sempione. Oltre a montagne e ghiacciai abbiamo visto anche i vari rifugi che hanno dato ospitalità ai due impenitenti camminatori.
Molto più modestamente i coniugi Bonfante hanno presentato Balme, antico luogo di villeggiatura dei Torinesi, soffermandosi su case antiche, luoghi caratteristici, chiese, cappelle, antichi piloni votivi e simpatici animali.
L'ultima parte di queste diapositive documentava, iniziativa della Pro Loco di Balme, una passeggiata nei dintorni del Pian della Mussa guidata dal dottor Daniele Rosenkranz alla ricerca di fiori e piante ad azione medicamentosa.
T.G.B.

I coniugi Orsolano ci hanno accompagnati in una meravigliosa escursione fra il Canton Ticino e l'Ossola, consentendoci di ammirare vette importanti quali la Punta d'Arbola, il Monte Leone ed il Fletschhorn, di attraversare dolci conche quali l'Alpe Devero e l'Alpe Veglia, di affrontare ripidi pendii ghiacciati, quali la salita alla Bocchetta d'Aurona e di scorgere sereni laghi alpini, quali il Sabbione in Val Formazza ed il Lago di Devero.
Sono inoltre zone a noi poco note ma la cui bellezza è indiscussa: un vivo plauso agli Orsolano per avercele fatte ammirare.
Mentre a tutti conosciuta è la zona di Balme: ma i coniugi Bonfante ne hanno fatto conoscere anche gli angoli meno noti. Così abbiamo scorto l'aspetto architettonico di Balme, siamo stati guidati in escursioni naturalistiche, abbiamo ammirato i punti più celati di una vallata nota a molti.
E' stata una serata veramente ben riuscita, che ci ha offerto molti aspetti delle nostre montagne. E.B.

Torna a inizio pagina


   Giovedì 12 marzo


La professoressa Premoli ci ha condotti in una terra poco nota ma della quale abbiamo potuto ammirare le bellezze: l'Islanda. Al contempo è una terra di ghiacci, che ne coprono una vasta estensione, e di "fuoco", originato da vulcani e "geysers".
Le foto ce ne hanno fatto contemplare i vari aspetti, passando dalle aree verdi alle zone aspre e severe attorniate dai ghiacci o dalle lave, riempiendoci del desiderio di poterla un giorno ammirare.
E.B.

Torna a inizio pagina



VITA SEZIONALE


   LUTTI


Mario De Paoli
Il giorno 5 febbraio ci ha lasciati il caro amico Mario. Aveva ormai 80 anni ed era socio della Giovane Montagna dal 1938.
Da parecchi anni la salute non gli permetteva di partecipare alla vita dell'Associazione e lo si vedeva saltuariamente solo in occasioni particolari ed in estate allo Chapy. I suoi occhi allora si riempivano di manifesta felicità nell'incontrare vecchi amici (sempre meno numerosi), dimenticava gli acciacchi e diventava allegro e loquace.
Le nuove generazioni lo conoscevano poco, ma noi anziani lo ricordiamo con affetto e rimpianto. Gli volevamo bene per la sua disponibilità, la sua volontà di fare tutto quello che poteva per l'Associazione e per la solidarietà che dimostrò in molte occasioni.
Era un esperto fotografo dilettante; sia in questo campo che in altre cose era pronto a prestarsi per gli incarichi più svariati che potessero essere richiesti ai soci e li conduceva a termine con puntigliosa precisione.
Non dimentichiamo tante gite, tanti episodi, tanta allegria. Gli volevamo bene anche per le sue collere improvvise che si spegnevano rapidamente in un nuovo sorriso di amicizia.
Era un convinto sostenitore dei principi ispiratori della Giovane Montagna, e sentiva profondamente l'orgoglio di appartenere alla nostra Associazione.
Quando gli anni più verdi lo permettevano svolse intensa attività, sia alpinistica (salì al M. Bianco, al Dente del Gigante, all'Aiguille Noire, ecc.) che organizzativa, e tutti gli siamo grati della dedizione, dell'attaccamento, dell'amicizia dimostrati in tanti anni.
Fiorenzo Adami

Nello Cambursano
Ci siamo visti ancora al funerale di Mario. Era visibilmente stanco, ma ha voluto salutare l'amico scomparso.
Dopo poche settimane, il 1 marzo si è spento improvvisamente quasi non volesse disturbare, proprio come si addiceva al suo carattere così riservato e schivo. Aveva compiuto ormai 87 anni, ed era socio della Giovane Montagna dal 1928, quando lui ed altri amici fondarono la sezione di Pinerolo, della quale fu presidente per alcuni anni fino al 1937. Trasferitosi a Torino cominciò a frequentare la nostra sezione fino a diventarne socio. Questa lunga appartenenza alla nostra Associazione e la frequentazione estiva dello Chapy lo fece conoscere ed apprezzare da tanti soci di tutte le sezioni per il suo carattere mite e parco di parole.
In gioventù frequentò con successo l'Accademia d'Arte (con borsa di studio) ed in seguito fu professore di disegno e pittura per molti anni in scuole diverse.
Per i suoi meriti nell'insegnamento fu insignito nel 1975 del titolo di Cavaliere dal Presidente Leone, ma egli volle sempre tenere celata agli amici l'onorificenza che gli era stata conferita.
Conosciuto e stimato nell'ambiente artistico torinese per le sue opere e soprattutto come espertissimo restauratore.
Pare ancora di vederlo, particolarmente allo Chapy, con la sua valigetta da pittore a ritrarre scorci di quella montagna che egli tanto amava e che riprodusse in tante opere, molte delle quali si trovano nelle case di chi come noi, suoi vecchi amici, lo ricordano con rimpianto.
In gioventù fu anche attivo alpinista. Salì più volte Monviso, il Gran Paradiso, il M. Rosa e tante altre classiche piemontesi.
Lo ricordiamo per tutto quello che ha fatto per la Giovane Montagna e per l'esempio che ci ha dato.
Fiorenzo Adami

E' mancata la Mamma della socia Rosa Gaido: in questo momento di dolore i soci tutti le sono vicini con la preghiera.

Nel mese di marzo si è spento il Padre della socia Giovanna Rivetti: a lei le più sentite condoglianze della Sezione.

Torna a inizio pagina


   CONSIGLI SEZIONALI


Chiediamo scusa ai soci di aver trascurato questa rubrica negli ultimi notiziari, dando forse l'impressione di essere stati inoperosi, ma le riunioni si sono svolte regolarmente con l'attiva partecipazione dei consiglieri.
Tra i vari argomenti trattati, oltre quelli di normale amministrazione, si è affrontato un problema che si è accentuato negli ultimi tempi: il ringiovanimento della sezione.
Purtroppo, formule magiche non esistono, ma si cercherà di riprendere il dialogo con il "gruppo giovani", allora numeroso. Si promuoverà l'attività alpinistica sia con serate in sede che nelle gite in calendario, con la partecipazione della guida, in sostituzione della settimana alpinistica che, negli anni scorsi, si svolgeva al Chapy.
Si sono esaminate le necessità del Chapy circa il completamento dei lavori, per metterci in regola con le norme di sicurezza.
Il Presidente

Torna a inizio pagina


   SPOSI


Sabato 29 febbraio si sono uniti in matrimonio MariaTeresa Bolla e Gianni Antonucci: a loro i più fervidi auguri di una lunga e felice vita insieme.
Torna a inizio pagina