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Notiziario Sezione di Torino Giugno 1988



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   12a SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA


RIFUGIO G.GNIFETTI AL GARSTELET 3647 m
24-31 LUGLIO 1988
Il compito di organizzare la settimana di Pratica alpinistica è toccato quest'anno alla nostra Sezione e la scelta, aderendo alla richiesta del Consiglio Centrale che voleva una settimana prevalentemente di "ghiaccio", è caduta sul gruppo del Monte Rosa con base alla Capanna Gnifetti (3647 m).
Lo scopo di questo incontro annuale è quello di arricchire l'esperienza personale di ciascun partecipante in un clima di sereno affiatamento; conseguenza logica è che quanto acquisito sarà poi trasfuso da ciascun socio nella Sezione di appartenenza.
L'attività di esercitazione ed alpinistica sarà calibrata al grado di preparazione di ogni partecipante: il programma diviene quindi solo un elenco di cose possibili e si adatterà di volta in volta alle esigenze e alle capacità di ciascuno.
In quest'ottica si richiede una attenta compilazione della scheda di adesione, indicando scrupolosamente e obbiettivamente il grado di preparazione personale, cosicchè risulti poi più semplice ed agevole il compito del Direttore Tecnico.
Per la buona riuscita dell'incontro si chiede una fattiva collaborazione a tutti i Soci partecipanti ed ai Presidenti delle Sezioni, raccomandando fin da ora la puntualità nelle iscrizioni e una attenta lettura del programma allegato.
Parallelamente alla 12- Settimana di Pratica alpinistica si terrà il "Corso per Istruttori di Alpinismo della Giovane Montagna" sotto l'egida della Presidenza Centrale.
Per l'adesione a tale corso, riservato ai più bravi, le informazioni e le iscrizioni vengono raccolte da Toni Feltrin (049-69.08.67).
Con l'invito a ritrovarci numerosi alla Capanna Gnifetti, un cordiale saluto.

IL PRESIDENTE
(Pierluigi Ravelli)

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   12a SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA


RIFUGIO G. GNIFETTI AL GARSTELET 3647 m 24 -31 LUGLIO 1988

DURATA - Dal pomeriggio di domenica 24 luglio alla mattina di domenica 31 luglio.

RITROVO - Il ritrovo è fissato per domenica 24 alle ore 16.00 al Rifugio G. Gnifetti (3647 m). Per agevolare la salita a chi non è pratico della zona o vuole salire con noi, diamo le seguenti possibilità alternative:
Da Gressoney - Ritrovo alle ore 10.00 alla partenza della seggiovia del Gabiet. Salita con la stessa e poi a piedi per facile sentiero e ghiacciaio (ore 4,30).
Da Alagna - Ritrovo alle ore 11.30 alla partenza della funivia. Salita in funivia sino a Punta Indren (3250 m) e poi a piedi per ghiacciaio e roccette (dislivello 397 m - ore 1).

PUNTO DI APPOGGIO - Si tratta del Rifugio Giovanni Gnifetti (3647 m) proprietà del CAI - VARALLO. L'alloggiamento avverrà in camerette di 6 persone. Per dormire vengono fornite solo le coperte in lana: si raccomanda di portare una federa per cusci-no. Occorre tener presente che è un Rifugio di alta quota perfettamente attrezzato per tutte le esigenze alpinistiche, dotato di servizi igienici, acqua corrente, self-service, telefono (0163-78015) ma non certo un albergo. La località più vicina da raggiungere è Alagna.

REQUISITI PER I PARTECIPANTI
essere soci della GIOVANE MONTAGNA in regola con la quota sociale;
età minima di 16 anni, con autorizzazione di chi esercita la patria potestà per i mi-nori;
certificato di idoneità alla pratica sportiva rilasciato dal proprio medico curante o dai centri autorizzati;
essere soci del CAI in regola con la quota sociale;
possedere un buon allenamento, considerata l'alta quota alla quale si svolgerà la Settimana.

EQUIPAGGIAMENTO
abbigliamento da alta montagna (non dimenticare duvet, occhiali da ghiacciaio, ghette, guanti....);
ricambi di biancheria personale, non essendo possibile lavare nulla nel periodo di durata della Settimana.

MATERIALE ALPINISTICO
Per ogni partecipante:
scarponi, ramponi, piccozza (utile un secondo attrezzo e/o martello da roccia o ghiaccio per chi li possiede);
imbragatura, discensore, alcuni moschettoni, cordini, fettucce;
casco e pila frontale;
corda, chiodi da ghiaccio e da roccia per chi è disponibile a fare il capocordata.

ASSICURAZIONE - Tutti i partecipanti saranno assicurati con una polizza cumulativa: a tal fine si raccomanda la puntualità nelle adesioni, che non saranno accettate dopo il 16 luglio.

COSTO - La quota di partecipazione è di L. 230.000 uguale per tutti. All'atto della adesione occorre inviare un acconto di L. 100.000 con assegno intestato a "GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Torino". La quota comprende il pernottamento in Rifugio, la colazione, il pranzo al sacco, la cena, il costo della guida. Rimangono a carico del partecipante il costo della funivia o della seggiovia.

ADESIONI - I nominativi dei Soci partecipanti devono essere scelti e presentati dalla Presidenza delle singole Sezioni e inviati, con la apposita scheda compilata in ogni sua parte, entro e non oltre il 16 luglio alla GIOVANE MONTAGNA - SEZIONE DI TORINO - Via S. Ottavio 5 - 10124 TORINO (telefono 011/839.87.00 solo il giovedì dopo le 21.00) accompagnate dalla quota di acconto.
Si fa presente che è obbligatorio compilare la parte "Curriculum alpinistico" con sinte-tiche indicazioni sull'attività di ghiaccio e misto svolta da ogni partecipante.

DIREZIONE - La Direzione della 12^ Settimana di Pratica Alpinistica GIOVANE MONTAGNA è affidata alla Presidenza della Sezione di Torino nelle persone di Pier-luigi Ravelli, Maria Teresa Bolla, Roberto Rosso, Valerio Bertoglio.
Responsabile della parte tecnica il nostro Socio Valerio Bertoglio, Guida Alpina.

INFORMAZIONI - Ulteriori informazioni e prenotazioni potrete averle direttamente da :
Bolla Maria Teresa (011/347.23.07)
Ravelli Pierluigi (011/ 51.80.41 ufficio)
(011/650.20.72 abitazione)
Rosso Roberto (011/ 35.25.61 abitazione)
(011/ 35.73.20 ufficio)
oppure telefonando in sede il Giovedì sera dopo le ore 21 (011/839.87.00)

PROGRAMMA - Da definirsi in base al livello tecnico dei partecipanti e alle condizioni meteorologiche. Di larga massima il seguente:

Domenica 24/7
Ritrovo ore 10.00 a Gressoney oppure alle ore 11.30 ad Alagna;
ore 16.00: Ritrovo al Rifugio Gnifetti (3647 m);
ore 17.30: Santa Messa;
Inaugurazione e formalità burocratiche.
Lunedì 25/7 - Mercoledì 27/7
Impostazione dell'attività didattica;
Manovre di cordata, doppie, nodi, ecc.....;
Impostazione teorica e pratica della tecnica di progressione su ghiaccio e su misto;
Recupero da crepaccio.
Luoghi di possibili esercitazioni:
Giordani (4046 m) versante 5-O - Via Calderini-Guglielmina - ghiaccio - F;
Ludwigshóhe (4342 m) Versante Nord - ghiaccio - F;
Schwarzorn (4322 m) Cresta sud - Via Pellissier - ghiaccio - F;
Piramid Vincent (4215 m) Parete 5-0 - Via Resegotti - Chiara - ghiaccio - MD;
Lyskamm Orientale (4527 m) Cresta Est - Via Hardy - Lochmatter - ghiaccio - MD;
Lyskamm Orientale (4527 m) Parete Nord - Via Hardy - Ramsey - ghiaccio - D;
Piramid Vincent (4215 m) Cresta del Soldato - misto F;
Lyskamm Orientale (4527 m) Cresta Sella - misto - MD;
Dufour (4633 m) Crestone Rey misto D.

Giovedì 28/7 - Sabato 30/7
Salite a secondo del grado di progressione dei partecipanti:
Traversata Piramid Vincent (4215 m) Schwarshorn (4322 m) Ludwigshöhe (4342 m) Parrot (4436 m) misto - F;
Zumstein (4561 m) e Punta Gnifetti (4559 m) - ghiaccio - F;
Traversata dal Lyskamm orientale (4527 m) al Lyskamm occidentale - ghiaccio - MD;
Traversata Zumstein (4561 m) Dufour (4633 m) e ritorno fino alla Punta Gnifetti (4559 m) - misto - MD;
Punta Gnifetti (4559 m) per la cresta Signal - misto - D.
Per quanto possibile si cercherà di combinare per sabato pomeriggio l'incontro di tutte le cordate in vetta al Rosa (Punta Gnifetti - 4559 m) per la celebrazione della S. Messa.

Domenica 31/7
Revisione delle nozioni acquisite e scioglimento del raduno. Ritorno, per la via di salita, ai rispettivi luoghi di partenza.

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   RIFUGIO NATALE REVIGLIO - CHAPY D'ENTREVES - COURMAYEUR


VACANZE ESTIVE 1988
Il soggiorno estivo 1988 al Rifugio Natale Reviglio è riservato sempre ai Soci Giovane Montagna in regola con la quota sociale dell'anno. Chi vuole partecipare al soggiorno deve attenersi ad alcune regole fondamentali qui brevemente illustrate:

NORME GENERALI - Il soggiorno è riservato ai soci delle Sezioni della G.M. in regola con l'annualità in corso. Alla pulizia ed al buon funzionamento della Casa sono pertanto tenuti a collaborare tutti i partecipanti, i quali si impegnano, all'atto dell'iscrizione, ad aiutare il direttore di turno in ogni lavoretto necessario per il buon governo del Rifugio stesso.

TURNI - I turni hanno inizio con il pranzo della domenica e termine con il pranzo dell'ultima domenica di permanenza.
Nessun rimborso è dovuto a chi, per qualsiasi motivo, dovesse interrompere il turno iniziato e nessun rimborso per pasti non consumati. Sussiste la possibilità di parcheggiare l'auto all'inizio della strada che sale al Rifugio, mentre il transito sulla stessa è assolutamente vietato dalle Autorità Regionali. Non sono ammessi animali domestici, mentre è obbligatorio dotarsi di lenzuola e federe (anche per quanti hanno la preferenza del sacco a pelo).
In caso di dimenticanza è disponibile un modesto numero di lenzuola e federe in loco.
La camera o il posto letto devono essere lasciati liberi, ordinati e perfettamente puliti per le ore 11.00 della domenica fine turno.
Il soggiorno estivo 1988 avrà il seguente calendario :
10/17 luglio 7/14 agosto
17/24 luglio 14/21 agosto
24/31 luglio 21/28 agosto
31 luglio / 7 agosto
PRENOTAZIONI - Le prenotazioni si ricevono inviando apposita scheda compilata in ogni sua parte accompagnata dall'acconto alla GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Torino, Via S. Ottavio 5 - 10124 Torino. Prima dell'invio della scheda sincerarsi della disponibilità dei posti.
Le quote di prenotazione in acconto o di partecipazione potranno essere versate tramite assegno bancario intestato a GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Torino o con bonifico sul c/c n. 17600 presso Istituto Bancario San Paolo di Torino - Succursale 6 - Torino.
Informazioni e prenotazioni presso la Sede Sociale, il giovedì sera dopo le 21.00 (tel. 011/839.87.00) o contattando il responsabile Sig. Rosso Roberto (abitazione: 011/35.25.61 - ufficio 011/35.73.20).

GITE ORGANIZZATE - Nel corso dell'apertura estiva del Rifugio Reviglio ogni setti-mana verrà organizzata una gita alpinistica fuori della zona di Courmayeur, al fine di perseguire una più completa attività sociale ed una miglior conoscenza della Valle
d 'Aosta.
Il programma di massima prevede l'effettuazione della gita a metà del turno settima-nale, a seconda delle condizioni del tempo, riscontrabili alla vigilia, con le seguenti mete:
1^ Settimana - Mont Fallère 3060 m
Punto panoramico unico su tutte le cime valdostane. Da Vetan (St. Nicolas) in circa 4 ore con un dislivello di 1300 m.
2^ Settimana - Monte Rutor 3486 m
Bel percorso su comodo sentiero e facile ghiacciaio. Dall'Arp Vielle (Valgrisanche) per il Rifugio Scavarda in circa ore 4½, con dislivello di 1300 m; consigliabili corda, piccozza, ramponi.
3^ Settimana - Punta Fourà 3411 m
Al centro del gruppo del Gran Paradiso con salita dal vallone di Seyua e discesa dal Pian del Nivolet. Da Pont di Valsavarenche in circa 5 ore e 1450 m di dislivello; consigliabili corda, piccozza, ramponi.
4^ Settimana - Granta Pareille 3387 m
Possente montagna che domina la Valle di Rhèmes. Dal posteggio di Tumel per il Rifugio Benevolo in circa 5 ore e 1500 m di dislivello; necessari corda, piccozza, ramponi.
5^ Settimana - Grand Traversiere 3496 m
Al termine della poco frequentata Valgrisenche con percorso su pascoli stupendamente fioriti, quindi su bel ghiacciaio e facile cresta terminale.
Da Uselères per il Rifugio Bezzi in 6 ore con 1700 m di dislivello; necessari corda, piccozza, ramponi.
6^ Settimana - La Vierge 3230 m
Poco conosciuta cima della Valpelline al cospetto di ghiacciai stupendi. Dalla diga di Place Moulin per l'interessante Comba d'Oren ed il Rifugio del Col Collon in circa 6 ore con 1350 m di dislivello; consigliabili corda e piccozza.

Ad insindacabile giudizio del direttore di turno è possibile lo spostamento di gite da una settimana all'altra, per motivi di carattere tecnico quali condizioni della neve, del tempo, numero dei partecipanti, mentre altre eventuali mete alternative sono:
Monte Emilius (3559) disl. 1500 m
Punta Basei (3338) 1450 m
Grande Arolla (3246) 1600 m
Becca Bianche (3261) 1650 m
Cima d'Entrelor (3430) 1500 m
Becca Rabuigne (3261) 1000 m
Bec du Lac (3396) 1500 m
Tutte le gite sono comodamente effettuabili in giornata dallo Chapy, purchè i partecipanti siano dotati di un buon allenamento.
Il luogo di partenza è raggiungibile con circa un'ora di macchina, salvo per la Vierge (Valpelline) dove è necessario un po' meno di due ore.
L'organizzazione è curata da : Sergio Buscaglione - tel. 0165/98.912 - St. Pierre Frazione Vetan - V.D.A.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   13 MARZO 1988 - ROCCA DELL'ABISSO


Domenica mattina: Limonetto pare preso d'assalto da orde di famelici sciatori-alpinisti. Pullman e auto sfornano davanti ai nostri occhi atterriti decine di esemplari di "quelli del CAI", ma ben presto ci rassicuriamo perchè loro calzano gli sci e si dirigono da una parte, mentre noi (che siamo furbi) prendiamo gli impianti e imbocchiamo un altro vallone.
All'arrivo dello skilift, però, ci ritroviamo in un posto che non corrisponde affatto ai vaghi ricordi della relazione. Una veloce consultazione con l'ornino degli impianti ci illumina, dissolvendo i fumi del sonno che avevano fatto trascurare un solo, piccolo, particolare: i mezzi di risalita da usare erano quelli di Limone!
La meta prevista è ormai irraggiungibile; non ci rimane che tentare di attraversare verso una delle cime vicine.
Partiamo baldanzosi verso la Rocca dell'Abisso, pensando addirittura di aver appena scoperto un modo per accorciare la gita. Comunque, è il destino che ci ha voluto qui, e noi lo seguiamo per colletti, dorsali e stradine, fino a sbucare sul Vallone dell'Abisso. Laggiù, orrore, un'immensa moltitudine umana, continuamente alimentata dal basso. E noi dovremmo tuffarci là dentro? La mia anima solitaria si contorce a quest'idea.
Chiudo gli occhi;. gli sci diventano cavalli focosi, la neve lascia il posto alla prateria e sette guerrieri Sioux si lanciano urlando dalle colline, assaltando le Giubbe Blu.
Riapro gli occhi: sto scendendo a scaletta per non rovinare le pelli, e mi sento tanto stupida.
Poi ci perdiamo di vista, confusi tra la folla, fino all'assurdo grappolo umano della cima.
La discesa è un continuo voltarsi indietro per cercare di non farsi raggiungere dalla piena, ma a parte questo è lunga e varia e riusciamo a godercela in pace.
Bella gita, non c'è che dire; peccato, però, non aver pensato di prenotare.
Maria Teresa

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   IMPRESSIONI SUL MONTE LERA


A. Fogar dice che "l'avventura" può essere sulla porta di casa. Un esempio è la gita del 13.3.88 al Monte Lera, in quel di Valdellatorre (non il Lera di m 3355) ed ecco i fatti:
raduno e partenza: partecipanti 23, massima puntualità
dirottamento su un sentiero sbagliato a cura di un'indigena
attraversamento della foresta nera (pini bruciati dall'ultimo incendio di 15 giorni prima)
quasi ammutinamento dell'intero gruppo, quando la cenere sollevata ha raggiunto le ghiandole salivari
ripetuti controlli delle carte topografiche e ricerca di un sentiero alternativo
incontro ravvicinato con serpentelli velenosi, prima solamente avvistati (non ridete. Non esageriamo: chiedete al gentil sesso quanto è durata l'orticaria provocata dall'esser passati nella pineta infestata abbondantemente dalla processionaria!!)
rintracciato finalmente il sentiero esatto
salita al colle delle Sette, dove si è posto il campo base e rifocillato lo spirito e il corpo !
esplorazione dei dintorni con suddivisione in gruppi verso le tre direzioni restanti: quota X, Cappella della Neve e Monte Lera (raggiunto utilizzando varie tecniche: scivolate sull'erba secca, sprofondamenti nella neve, saltelli sulle pietre e un distri-carsi tra rami e rametti, rovi e pruni; le abbiamo provate tutte per non perdere il filo di cresta e raggiungere la nostra meta)
il ritorno ci è parso particolarmente breve (la strada ora la conoscevamo BENE), ma non senza sorprese: ci imbattiamo ancora in un incendio. Abbiamo scoperto come è difficile aiutare a spegnere un fuoco senza nulla nelle mani.
Nonostante tutto c'è stato un arrivederci!
Alotto Maria

Un arrivederci.... sì, ma a quando? Il maltempo ci ha costantemente impedito di ef-fettuare le altre gite programmate (Bec di Mea, Picchi del Pagliaio e Monte Plu).
Commissione Gite

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   26-27 MARZO - TRAVERSATA TONALE PONTE DI LEGNO


Adamello, un monte rinomato storicamente, combattuto. Ed è proprio il paragone con i combattimenti sostenuti nella grande guerra che più si presta per descrivere questa memorabile gita.
Trentadue partenti, non tutti soci della G.M.
Il tempo è incerto: vento forte e poca neve. Giungiamo al Tonale alle 14 di sabato. La neve non ci sembra delle migliori. Un gruppo di scatenati approfitta degli impianti di risalita per farsi un pomeridiano e scaldarsi i muscoli in pista.
Gli altri si accontentano di arrivare al Passo Presena. Alla sera siamo tutti riuniti nel confortevole Rifugio "Città di Trento".
Si discute se fare o no l'Adamello, alcuni si convincono che è possibile.
Domenica: partiamo in diversi gruppi, i primi a muoversi tenteranno l'Adamello, altri vanno un po' per i fatti loro, altri ancora seguendo la guida puntano subito al Passo della Valletta, meta prevista dal programma.
Le ostilità si aprono subito con il clima veramente impietoso per la temperatura rigida ed il vento incessante. I più ardimentosi sono costretti a rinunciare alla loro ambiziosa meta. Gli altri raggiungono il Passo della Valletta imbacuccati come eschimesi. Purtroppo da questo colle il panorama non è così ampio da poter scorgere l'immenso ghiacciaio "Pian di neve". Ben visibile invece dal Passo Venezia raggiungibile in pochi minuti.
Radunata parte del gruppo si inizia la discesa del Ghiacciaio di Pisgana. Il terreno è abbastanza insidioso per i crepacci tant'è che due scialpinisti, non del nostro gruppo, si infilano in una voragine apertasi all'improvviso sotto i loro piedi. Estratti malconci grazie alla buona volontà di tutti, i malcapitati vengono portati a valle in elicottero. La discesa riprende col timore di essere inghiottiti da altri buchi; nella parte bassa si fa più ripida e la neve peggiora; alcuni di noi si demoralizzano e scendono come possono.
Le gambe sono stanche ed è forse la stanchezza che gioca un brutto tiro a Marco Ponsero che cadendo malamente si rompe una gamba. Nuovo intervento dell'elicottero che lo porta con Piermassimo all'ospedale di Edolo. Il morale è basso, la neve fradicia.
Raggiungiamo a gruppetti il pullman e verso le 17,30 ci ritroviamo tutti, meno due s'intende. Lungo la via del ritorno recuperiamo Marco e suo padre e così siamo di nuovo in 32. Giungiamo a Torino dopo le 23. Tutti facciamo gli auguri all'unico ferito della nostra compagnia. Resterà in tutti il ricordo della.... battaglia.... del Ghiacciaio del Pisgana.
A. Guerci

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   23-24-25 APRILE - TRE GIORNI DI SCIALPINISMO AL COL COLLON


Tre giorni di scialpinismo, una invitante presentazione sul Notiziario, brutto tempo secondo le previsioni meteo, tre auto (di cui una lasciata all'arrivo previsto, ma le cui chiavi furono peró dimenticate in una delle altre due), la strada ancora bloccata dalla neve ben prima della diga di Place Moulin, un tentativo di abbandono (subito represso) dopo poche ore di marcia, il tempo favorevole e addirittura splendido l'ultimo giorno (a dispetto e punizione di tutti quelli che sono rimasti a casa....), e poi le solite cose, la salita, la fatica, i panorami che si allargano sempre più, il rifugio, il colle che non arriva mai, il male ai piedi, la pelle di foca che si scolla, il sole che brucia faccia e col-lo... queste e innumerevoli altre sensazioni hanno accompagnato gli otto partecipanti, resteranno a lungo nella loro memoria e li faranno ripartire per nuove esperienze.
Che dire di più? Non certo un resoconto tipo: sabato 23 aprile, siamo partiti alle 10,35, ci siamo fermati per il pranzo alle 12,30, siamo arrivati al rifugio, siamo saliti sulla punta, siamo scesi al colle, ecc. ecc.
Vi propongo invece alcune considerazioni generali un po' cattivelle. Il programma base (salita al Rif. Col Collon, traversata per il Col de l'Evéque alla Cabane des Vignettes, discesa del ghiacciaio d'Otemma e rientro a Glacier scavalcando la Fenétre de Durand) è ben dosato e realizzabile da ogni scialpinista allenato (siamo ormai in avanzata stagione). La località scelta offre un grandioso ambiente glaciale d'alta montagna. Domanda: perchè soltanto otto partecipanti? Ancora una volta mi chiedo perchè la Commissione Gite debba ogni anno discutere per ore alla ricerca di un itinerario di più giorni adatto ad una larga partecipazione (diciamo fino a 20:-25 persone) quando poi ci ritroviamo regolarmente in pochi e quindi i minori problemi logistici avrebbero permesso di allargare le possibilità di scelta. E mai una volta che nell'annuale Assemblea dei Soci emerga qualche elemento chiarificatore.
Rassicuratevi comunque. Noi continueremo ad andare in montagna ed a proporre a tutti voi lettori di provare a vivere una di queste esperienze. Se alla partenza saremo i "soliti quattro gatti" sarà perchè urgentissimi, importantissimi ed improrogabili impegni avranno bloccato tutti gli altri che una volta di più ci reciteranno il noto alibi: "abbi pazienza, questa volta proprio non potevo, ma vedrai, alla prossima occasione, te lo prometto, proprio non mancherò".
Giorgio Rocco

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   29 MAGGIO - USCITA DI ARRAMPICATA


E' tutta la settimana che la pioggia ci impedisce di fare qualsiasi programma di uscita in parete, per cui ci ritroviamo giovedì sera in sede ad.... annullare la gita al M. Plu. Restiamo però Maria Teresa ed io, decise a scrutare il cielo fino al sabato sera, non si sa mai....
E così, dopo molti tentennamenti e telefonate concitate, eccoci, in compagnia di Teo e Daniele, all'attacco della Via Bric ai Denti di Cumiana. Finalmente assaporiamo la "gioia" di un'arrampicata su roccia bagnata, interrotta da passaggi nel bosco che riducono in uno stato pietoso le nostre scarpette, mentre la sottoscritta non esulta certo pensando al peso dello zaino che porta in spalla. Ma abbiamo detto che in roccia bisogna pur soffrire un po'! Siamo appena usciti da un tetto, quand'ecco ricomincia a piovere, e dopo mezz'ora la decisione quasi unanime è di tornare a casa (povero Daniele, aveva tanta voglia di andare a Foresto...), sperando in una domenica più fortunata.
La giornata finisce comunque in allegria, perchè Teo ci cucina un ottimo pranzetto a casa sua, mentre insieme facciamo progetti su vie di roccia nel Bianco.
Sabina

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   4-5 GIUGNO - GITA PREVISTA - TRAVERSATA TEODULO-MEZZALAMA


Storia di vento, neve e panchine.... ovvero di come fu che quattordici ostinati vollero andare a dormire al Teodulo nonostante il brutto tempo, si risvegliarono nella tormenta e ridiscesero quindi precipitosamente a valle con grave periglio, passando poi il resto della giornata chi a vagare alla ricerca delle auto, in altro loco depositate, e chi ad attendere pensoso su panchine affacciate sulla strada, per ritrovarsi infine ad obliar l'intera istoria nella piola usuale.
Maria Teresa

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SERATE IN SEDE


   GIOVEDÌ 14 APRILE


Divertentissima serata offerta da A. Mochino. Tutti aspettavamo immagini curate e scelte con particolare attenzione e cosi è stato, ma sulla qualità delle foto presentate è prevalsa l'ilarità che ha subito contagiato il pubblico. Il perchè di tale facezia è da ricercare nel carattere interlocutorio proposto dall'autore a commento delle immagini.
Infatti il sentirsi chiedere: "Indovinate un po' dove siamo qui... che posto è quello... che montagna è laggiù...." ha messo addosso al pubblico della G.M. una specie di euforia goliardica, gonfiata anche dai soliti amanti della battuta che con mezze frasi dette o bofonchiate hanno condito il tutto.
A ricomporre la platea sono state le belle diapositive di fiori presentateci da Lino Pacchiotti.
Un grazie ad entrambi per la serata riuscita.

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   GIOVEDÌ 12 MAGGIO


Serata d'eccezione quella proposta da Giovanni Bonfanti del CAI di Borgosesia; basti dire che l'organizzazione dell'opera (e il termine non è usato a sproposito) ha richiesto più di un anno di lavoro.
Usando la tecnica della dissolvenza incrociata con l'uso di tre proiettori, inserendo un piacevole commento parlato nella colonna sonora, scegliendo immagini colte da ciò che di più bello la natura ci offre, l'amico Giovanni è riuscito in impresa non facile: soddisfare in pieno l'esigentissimo pubblico della G.M.
Non posso descrivervi a parole le immagini perchè la penna non riesce a rendere certe emozioni. Vi posso assicurare comunque che una buona parte delle foto proposte era degna di ben figurare in un concorso.
Immagini semplicissime come foglie secche, fili di ragnatela, visi di bimbi, ritratte da chi ama veramente la fotografia e cerca di esprimere con questa tecnica i propri sentimenti riuscendo a cogliere quelle inquadrature che non tutti sono in grado di fare.
Unico neo la scarsa pubblicità che una serata del genere avrebbe richiesto per riscuotere una maggiore affluenza di pubblico.
Ritengo sia necessario riproporre la serata per permettere ad un pubblico più vasto di apprezzare l'opera. Un grazie particolare a Giovanni Bonfanti ed al suo collaboratore tecnico, con la speranza di rivederlo presto.
A. Guerci

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ATTIVITÀ PREVISTA


   3-4 SETTEMBRE - VALLONE DI PIANTONETTO


Gli itinerari alpinistici proponibili sono davvero molti e la scelta verrà effettuata in base ai partecipanti.
Ci limitiamo a presentare alcune possibilità:
Becco Meridionale della Tribolazione, cresta SSO: 200 m, difficoltà II e III; oppure via Malvassora: 200 m + 300 m di zoccolo, difficoltà IV e IV+
Becco di Valsoera, via Leonessa-Tron: 600 in, difficoltà IV e V.
Il pernottamento avverrà al rifugio Pontese, dal quale l'attacco degli itinerari presentati è raggiungibile in due ore circa.
Per quanto riguarda la parte escursionistica proponiamo la classica salita al Bivacco Carpano, in circa 3-4 ore dalla diga di Teleccio.
Ora e ritrovo di partenza sono da stabilirsi.
Per informazioni:
Francesco Arneodo - tel. 48.58.56
Maria Teresa Bolla - tel. 347.23.07

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   24-25 SETTEMBRE - STRADA ALTA DI VAL LEVENTINA AIROLO - BIASCA


La Val Leventina è la parte terminale della valle del Ticino tra Biasca e il San Gottardo. L'itinerario, che dovremmo percorrere, coincide in larga parte con l'antica mulattiera del S. Gottardo, di notevole importanza nel XII secolo, come via di comu-nicazione fra il nord e sud Europa.
Il percorso si snoda, in maggior parte, a mezza costa fra pascoli e boschi attraverso caratteristici villaggi. Il panorama si presenterà come la classica cartolina svizzera.
Il programma prevede:

Sabato 24
in auto sino a Biasca (autostrada Torino-Milano-Como-Bellinzona). Lasciata l'auto, si prosegue in treno fino ad Airolo, da dove si raggiunge, a piedi, Osco per la tappa serale. Si cenerà e si pernotterà presso l'alberghetto locale.

Domenica 25
lasciata Osco, si prosegue la camminata attraverso i villaggi Rossura, Cavagnago, ecc. sino a rientrare a Biasca.
Per necessità organizzative sono gradite le prenotazioni entro il 15 settembre.

Ritrovo e partenza sabato 24 alle ore 5.00 in Piazza Rebaudengo. Organizzazione gita a cura di Zenzocchi Cesare - tel. 349.79.62.
Mezzo di trasporto: auto private.

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   9 OTTOBRE - COLLE DEL BETH (m 2786)


Il Colle del Beth si raggiunge in 4 ore circa dalla frazione Balziglia, nel vallone di Massello.
Balziglia, m 1370, è celebre per l'eroica resistenza dei Valdesi trincerati sul vicino monte dei Quattro Denti, di fronte all'esercito francese nel 1690.
Durante il percorso, si attraversano diversi gruppi di baite con ottimi esempi di architettura alpina. Nelle vicinanze del colle si incontrano i laghi del Beth che, con numerose sorgenti, caratterizzano l'ambiente naturale.
Al colle si trovano i resti delle miniere di calcopirite. Queste erano in funzione nel secolo scorso in alta Val Troncea (ferrovia decauville e teleferica per il trasporto del materiale) e furono abbandonate nel 1904.

Partenza e ritrovo: ore 6.30 piazza Caio Mario (capolinea tram n. 4). Organizzazione gita a cura di Zenzocchi Cesare - tel. 349.79.62
Mezzo di trasporto: auto private.

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VITA SEZIONALE


   RICORDO DI PADRE LEVER


Accogliendo l'invito apparso sul Notiziario di marzo, una ventina di soci si è ritrovata domenica 22/5 alla Sacra di San Michele per la S. Messa in suffragio di Padre Lever.
C'erano i rappresentanti di quasi tutte le età del nostro sodalizio: dai "veterani" delle sci-alpinistiche, che ebbero Padre Lever come compagno e guida in moltissime gite, altri, che pur non calzando gli sci, lo conobbero come appassionato abitatore della Sacra, al più piccolo che ha conosciuto Padre Lever unicamente dal ricordo del papà.
Dopo la S. Messa, alcuni sono rientrati in Torino, mentre altri, i più, passavano alcune ore in compagnia e, cercando un po' di sole dopo una settimana di pioggia, scoprivano angolini tranquilli che il desiderio di "quote" più alte aveva fino ad allora impedito di conoscere e ammirare.
Alotto Maria

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   ALPIGIANI


Vi ricordate della famiglia Gallino che andavamo a visitare una volta all'anno al Bertessone (sotto il colle del Lys)? Dopo la morte della moglie, padre e figlia erano scesi a Grange di Avigliana; dall'aprile dell'anno scorso sono ricoverati presso la Casa della Divina Provvidenza di Giaveno.
Qui le ottime suore li hanno accolti e circondati di amorevoli cure, in modo parti-colare Giuseppina che questa primavera hanno preparato per la Prima Comunione.
La funzione ha avuto luogo domenica 17 aprile nella cappellina dell'istituto; Giu-seppina era fiera del suo abitino chiaro ed è stata commovente la sua partecipazione alla bella funzione, allietata dalla presenza di un gruppetto di bambini invitati per l'occasione e che hanno portato una nota di freschezza coi loro canti, con la piccola processione di apertura e coi loro chiacchierii nel ricevimento di conclusione, durante il quale sono stati distribuiti dei deliziosi sacchettini di confetti preparati da Rosangela per l'occasione.
Un grazie di cuore vada alle Suore anche da parte della Giovane Montagna!
G. Pari

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   VITA SEZIONALE


Maurizia e Carlo Guarlotti hanno il piacere di annunciare la nascita di
ELEONORA
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E' mancata la Mamma del nostro indimenticabile Gino Rainetto. A Giovanna, Carola e Marta la nostra partecipazione sentita.
Lutto anche nella famiglia di Aldo Cauda che ha perso la Mamma.
Tutti i Soci si uniscono al loro dolore.

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