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Notiziario Sezione di Torino Marzo 1985



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VITA SEZIONALE


   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL 13 DICEMBRE 1984


Il Presidente relaziona sull'attività dell'Associazione.
Nello scorso anno c'è stata una discreta presenza dei soci alle gite ed una buona attività individuale soprattutto dei giovani; i partecipanti al corso di ginnastica sono invece pochi. Anche il corso di sci ha avuto un discreto successo, mentre così non è stato per le domeniche in cui il maestro era a disposizione dei singoli soci. Per contro la gara sociale di slalom ha avuto una buona partecipazione.Le gite sci-alpinistiche sono state 8; questa attività è stata ostacolata dal maltempo mentre è andato molto bene il giro dell'Oberland Bernese. Le gite alpinistiche di luglio e settembre hanno avuto scarsissime presenze, mentre quelle escursionistiche sono state accolte favorevolmente. Ci sono state 7 serate in sede. Il Rally ha visto la partecipazione di una squadra. A proposito del Rally il Presidente dichiara di credere nella sua validità e di ritenere che le critiche dell'anno passato siano state costruttive. La settimana di pratica alpinistica è stata guastata dal brutto tempo, ma ha riscosso gli elogi di quasi tutte le Sezioni partecipanti. La celebrazione del settantennio al Rocciamelone ha visto la partecipazione di 160 persone. Verrà proposto ai soci di dedicare nel mese di agosto una settimana o 10 giorni ai lavori ancora da effettuare. È riuscita bene l'assemblea dei delegati a Pianezza. Il sabato a mezzogiorno è stato fornito un pasto in sede a 42 soci di altre sezioni. Il soggiorno estivo al Reviglio ha avuto un buon successo. Il bilancio è in attivo. Ci sono 10 soci in più dell'anno precedente. Per quanto riguarda l'aiuto agli alpigiani, invita i presenti a fare proposte sul modo di realizzarlo.Il calendario gite prevede, in base all'esperienza dell'anno scorso, più gite escursionistiche e soltanto 2 gite alpinistiche. È stato poi programmato un corso di sci-alpinismo.
Bo in merito all'aiuto agli alpigiani, propone di fare come la Sezione di Ivrea, che ha "adottato" una borgata dove i soci si recano a fare lavori di manutenzione a favore degli abitanti inabili.
Rosazza si chiede se si è in grado di fare questi lavori.
Rainetto osserva che i giovani sono assenti alla riunione di questa sera, e non crede che saranno disposti a prestarsi.
Viene deciso che il Consiglio farà un programma per coinvolgere i giovani in questa attività.
Buscaglione si chiede, data la scarsa partecipazione alle gite, se i soci vogliono andare in montagna oppure no.
Il Presidente risponde che la maggioranza dei soci ha preferito le gite escursionistiche; quest'anno il calendario è molto variato e si vedrà che esito avrà. Mochino osserva che i giovani non programmano a distanza, ed inoltre non vengono pubblicate notizie delle arrampicate fatte da questi individualmente. Bo fa notare che il programma gite va fatto e non è un programma individuale. Secondo lui manca un legame fra le varie età.
Paolo Pari osserva che la partecipazione media alle gite è stata di 19 persone, e di queste la maggior parte erano giovani.
Mario Palladino fa notare che se da una parte gite di richiamo non hanno avuto successo, altre combinate all'ultimo momento sono riuscite benissimo.
Il Presidente conclude dicendo che il calendario dovrebbe rispecchiare quello che desiderano i soci. Le cose non vanno benissimo ma neanche male. Quest'anno il corso di sci-alpinismo prevede il viaggio in pullman, che è un momento di vita sociale. Si verificheranno i risultati alla prossima assemblea.

Gestione Chapy
Il Presidente riferisce che ci sono stati notevoli problemi per la gestione burocratica e fiscale; ci sono stati disguidi ma in base all'esperienza il prossimo anno si potrà fare meglio. È stato ottenuto il permesso di soggiorno per 50 persone nel periodo estivo e per 30 in quello invernale.
L'incremento di presenze quest'anno ha provocato problemi per la gestione, la pulizia, gli approvvigionamenti, risolti con buona volontà dai direttori di turno.
Il Consiglio pertanto ha deciso di presentare una nuova proposta, e cioè che ogni partecipante al soggiorno provveda a fare una parte di pulizie, rendendo più semplice la gestione dal punto di vista burocratico. Così facendo sorge però il problema del vitto, poiché provvedere singolarmente soprattutto nel mese di agosto è impossibile, il Consiglio propone di incaricare una persona per la cucina, mentre al resto provvederanno i soci: ciò comporterebbe oltretutto più socialità. Il direttore di turno incaricherà i soci per fornire un eventuale aiuto in cucina.
Paolo Pari osserva che ciò non si può fare durante la settimana di pratica alpinistica, quando tutti sono fuori in gita, al che Bo risponde che è possibile e che è già stato fatto.
All'osservazione di un socio che ciò comporterà un calo di presenze, Bo risponde che più che un calo, si verificherà un ricambio.

Approvazione bilancio consuntivo 1983-84 e preventivo 1984-85
Buscaglione dà lettura e l'assemblea approva all'unanimità.

Nomina di un revisore dei conti
Poiché Destefanis ha dato le dimissioni, il Presidente propone la conferma di Carlo Donato e la nomina a nuovo revisore di Marco Valle. L'assemblea all'unanimità approva.

Quote sociali
L'assemblea approva l'aumento delle quote sociali.

Varie ed eventuali
Mochino rileva che nel bilancio manca una voce per aiuto agli alpinisti. Inoltre propone di organizzare un corso di alpinismo.

Il Presidente conclude affermando che durante il soggiorno al Reviglio si può assumere una guida la cui spesa sarà a carico della società, che per l'anno in corso si è organizzato il corso di sci-alpinismo con guida, e che inoltre si darà un contributo per le gite in pullman: ritiene sia questo il modo migliore per aiutare la nostra attività.
L'assemblea approva.
Bo propone di fare un'offerta a Specchio dei Tempi per gli anziani poveri. L'assemblea su proposta del Presidente decide di versare un contributo alla San Vincenzo della Parrocchia dell'Annunziata.
La Segretaria

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   LA SERA DI NATALE A RIVOLI


Superato brillantemente il traguardo dei 10 anni di continuità, l'incontro della sera di Natale ospiti di Padre Onorato ha continuato il suo cammino in amicizia e fede in un momento di vita fra i più sentiti.
Amici e soci hanno ascoltato durante la S. Messa le parole del Sacerdote particolarmente toccanti per il recente ricordo della strage del treno Napoli-Firenze e per i riferimenti ai valori della vita oggi brutalmente cancellati dall'odio e dalla violenza.
Questo incontro è stato caratterizzato da una improvvisa nevicata che ha maggiormente inciso sulla serata, all'insegna dello scambio degli auguri fra i presenti ed un ricordo affettuoso a quanti non erano riusciti a far parte dell'allegra compagnia.

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   CAPODANNO AL CHAPY


In occasione del termine dell'anno 1984 il gruppo giovanile della G.M. ha trasformato il rifugio "Natale Reviglio" in un luogo carico di musica e di allegria.
Questa è stata la linea di condotta principale, non sono però mancate le gite (testa Bernarda) che caratterizzano questa società.
La valida organizzazione ha permesso a tutti di non morire di fame. Non possiamo dimenticare a questo proposito il valido aiuto di Rosangela in cucina.
La serata di S. Silvestro è stata una delle più originali: è iniziata con il classico cenone alle 22,30, il quale è stato interrotto per venti minuti circa per i festeggiamenti, botti e stravaganze varie; dopo di
che, con straordinaria disciplina abbiamo ripreso a banchettare. Antonella ha dato il via alle danze con una sua composizione classica su musica moderna. Noi siamo ignoranti in materia, però è stata applaudita da tutti. I successivi tentativi di imitazione sono stati molti, ma si sono persi nella nottata anche se per molti era già mattino.
Così 1'85 è iniziato solo più con le "ombre" di questi protagonisti che invano cercavano un contegno per nascondere i propri occhi gonfi!
Marcello M.

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   CARNEVALE 1985


Anche quest'anno è arrivato il Carnevale e ci ha trovati con più o meno allegria, ma comunque con la voglia di festeggiarlo.
La giornata del 16 ha coinvolto tutti, grandi e bambini, i quali hanno iniziato nel pomeriggio a fare baldoria con allegria, bugie, ma soprattutto con tanti coriandoli e stelle filanti.
Tutti erano vestiti e ipertruccati: c'era uno zorro, un'odalisca, le fatine, i pirati....
E poi è stato il turno dei grandi, divisi in due grandi schieramenti: coloro che pensavano ad un appuntamento per ritrovarsi, mangiare e scambiare quattro chiacchiere più o meno velenose, tanto "a Carnevale ogni scherzo vale" e coloro invece che avevano tutta la fantasia per travestirsi e truccarsi.
Il tutto è iniziato con una grande preparazione del salone per mangiare, tanti erano i tavoli, i piatti, le posate, i bicchieri che passavano di mano in mano pronti ad essere sistemati.
Pronti, via: ecco lo scenario per un pranzo luculliano; non so se erano più veloci le forchette ad inforcare quei poveri bocconi, per altro deliziosi, o le mandibole a tritare il tutto.
Ma il tempo corre inesorabile, e quindi cambia lo scenario: via tutti i tavoli, le seggiole, i piatti, i bicchieri, si ha bisogno di spazio.
Entrano in scena dischi, piatti, amplificatori, computer, televisori, luci psichedeliche, diapositive dell'orrore (vari soci) e sotto le mani di "abili elettronici" (uno di questi pare sia stato premiato per il suo genio) il tutto per magia... non riesce a funzionare!
Però in questo mondo non c'è da stupirsi: vediamo camiciaie trasformarsi in cuoche, quasi architetti trasformarsi in ballerine, un perito trasformarsi in Woodstock e, perché no, un presidente in sonnambulo.
Ma la serata continua... la "Giovane Montagna Club's" dà inizio alle danze.
Il trucco si mischia al sudore, le ore ai minuti, il Carnevale è nuovamente finito anche per quest'anno, i travestimenti devono essere riposti, tutti ritorniamo ad essere "normali", solo più qualche traccia sfuggita all'opera di strucco sui nostri volti e tanti coriandoli ci ricordano ciò che è appena passato. E già le nostre menti corrono nella ricerca frenetica di una nuova occasione di divertimento.
Anna

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   GINNASTICA PRESCIISTICA


La ginnastica presciistica di questa stagione, a differenza delle gite sci-alpinistiche, non ha avuto molto successo. Complice l'ora non molto gradita, il luogo abbastanza fuori mano, un certo ritardo nell'organizzazione, e, perché no, un po' di pigrizia da parte dei partecipanti delle scorse edizioni, ci siamo ritrovati in uno sparuto gruppo a seguire le indicazioni di Massimo, per tenerci in forma ed allenarci per le fatiche, e le cadute, delle gite. Il corso è durato circa due mesi e si è concluso prima di Natale, lasciando lungo la strada alcuni partecipanti, mentre gli altri, sempre più svogliati, hanno deciso di non continuare a gennaio. Speriamo che per la prossima edizione ci sia un po' più di buona volontà e di voglia, in modo da ripetere il successo degli anni precedenti.
Uno degli ultimi sopravvissuti

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   GITE DI INTRODUZIONE ALLO SCI-ALPINISMO


Arrivati oltre la metà del nostro mini-corso di introduzione allo sci-alpinismo è d'obbligo fare un breve consuntivo sull'attività svolta.
Malgrado il tempo molto instabile e capriccioso di questo freddo inverno siamo riusciti a svolgere una discreta attività. Dopo la prima uscita caratterizzata da circa 6 ore di neve cadente e tormenta, siamo passati alla seconda gita con tempo splendido e abbondanza di boschina da bassa quota. La terza e la quarta escursione hanno invece visto il progressivo miglioramento di buona parte dei partecipanti, specialmente i novizi, che non si sono assolutamente fatti intimorire, né dai pendii a volte discretamente ripidi, né dall'abbondante neve fresca che ha per altro reso le discese piacevoli e tecniche allo stesso tempo. Abbiamo quindi avuto un buon numero di partecipanti, tutti soddisfatti, o quasi per le faticacce sopportate.
A proposito di faticacce, vorremmo ricordare a coloro (e speriamo siano in molti) che intendono partecipare al giro di 4 giorni nel massiccio del Monte Rosa il 25 aprile, di proseguire l'attività anche dopo l'ultima uscita del corso; perché un minimo di allenamento è indispensabile per intraprendere un raid di tale portata.
Un grosso grazie va perciò rivolto a quanti hanno voluto e potuto fin qui seguirci, sperando di avere sempre più partecipanti a tutte le manifestazioni.
Mario P.

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   XXI RALLY SCI-ALPINISTICO ALPI OCCIDENTALI - LAMONETTO 16-17 MARZO 1985


Questo è quanto ci è stato comunicato dagli amici di Genova, organizzatori del Rally:
in attesa di trasmetterVi quanto prima il tracciato definitivo del percorso, Vi anticipiamo le seguenti informazioni:
- Base del Rally sarà "Limonetto" raggiungibile da Cuneo prendendo la strada statale per Limone e successivamente per il Colle di Tenda (35 km circa da Cuneo).
- Il programma è il seguente:
SABATO 16 MARZO
. Nel pomeriggio arrivo dei concorrenti e accompagnatori presso l'Albergo "La Greppia" di Limonetto, situato in prossimità della stazione di partenza della seggiovia.
. ore 19,30 - cena
. ore 21 - costituzione delle giurie, sorteggio dell'ordine di partenza e comunicazioni del direttore di gara G. Pastine.
DOMENICA 17 MARZO . ore 6 - sveglia
. ore 6,30 - colazione
. ore 7 - partenza
. ore 12,30 - celebrazione della S.Messa presso il Villaggio Papa Giovanni
. ore 13,30 - pranzo sociale presso l'Albergo "La Greppia" . ore 15 - premiazione e commiato.
- Quota di iscrizione: L. 3.000 per squadra
- Quota di soggiorno: L.38.000 comprensive di cena, pernottamento, prima colazione e pranzo.
- Costo del solo pranzo per chi arrivi alla domenica mattina: L. 15.000
Per ovvi motivi organizzativi, preghiamo di comunicare il numero dei partecipanti (anche approssimativo) entro il 28 febbraio.
Ci auguriamo una buona partecipazione e un certo entusiasmo da parte di tutti i giovani e meno giovani. Per i dettagli e il regolamento di gara rivolgersi in sede.

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   NOTIZIE DALLA SEZIONE DI MONCALIERI


Gli amici di Moncalieri ci hanno comunicato alcune anticipazioni su due incontri-gite che verranno realizzati nel mese di giugno e settembre: questo per una previsione di massima sui costi e sulla partecipazione eventuale sul pullman di quella Sezione.

Sabato 22 - Domenica 23 giugno 1985
INCONTRO INTERSEZIONALE E GITA AL MONTE BALDO organizzata dalla Sezione di Moncalieri
Programma
sabato 22
h 14 - arrivo a Spiazzi di Monte Baldo e alloggiamento presso la casa albergo Stella Alpina Possibilità di escursioni o gite di breve durata nel pomeriggio
h 19 - S. Messa nel Santuario della SS. Vergine della Corona
h 20 - Cena, formazione delle comitive per le diverse salite del Monte Baldo,
pernottamento.
domenica 23
h 6,30 - colazione e partenza delle comitive
Pranzo al sacco
Rientro a Spiazzi previsto per le ore 16,30 e scioglimento dell'incontro.
Note logistiche
La casa-albergo Stella Alpina dispone di circa 120 posti letto distribuì ti in accoglientissimi appartamentini aventi la capienza di 2-4-6 posti letto (con lenzuola e coperte) dotati di bagno e doccia, il trattamento di ristorazione è molto apprezzabile. La casa è raggiungibile da Peschiera del Garda tramite la superstrada fino ad Affi e quindi con la statale n. circa km da Peschiera.
Quote
Mezza pensione, comprendente la cena del sabato, il pernottamento e la prima colazione della domenica: 24.000 L. comprensivo di bevande.
Prezzi singoli: 12.000 L. comprensivo di bevande.
Chi intende fruire dei pranzi al sabato o alla domenica deve comunicarlo all'organizzazione del convegno durante la comunicazione dell'adesione.
Organizzazione GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Moncalieri
Via Real Collegio, 41/b
Sarà presente presso la casa-albergo Stella Alpina dalle ore 11,30 del sabato 22/6.
Le prenotazioni dovranno pervenire entro il 15 giugno a :
Piero LANZA - Strada Stupinigi 19 - 10024 MONCALIERI - tel. 011/62.32.12

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   14-15 SETTEMBRE - INCONTRO SULLA LAGUNA


Pranzo al sacco il 14 con escursione ai Colli Euganei. Ospiti della casa del Pellegrino di Padova (cena - pernottamento - colazione con circa 25.000 L.) il 15 giro in "barcone" sulla Laguna (costo 10-12.000 lire) e mangiata di pesce in una delle tante isolette veneziane con la supervisione di Bepi Bona.
Viaggio in pullman: 20.000 L. circa.
Chi fosse interessato (anche se il decidere potrebbe sembrare prematuro, ma non sempre lo è per questioni di organizzazione) rivolgersi a Franco BO.

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   ATTIVITÀ RAGAZZI


SCUOLA DI SCI: grazie all'apporto di Roberto e Franco Graziano - seppure con due settimane di ritardo (per il freddo e la scarsità di neve) siamo riusciti a far partire questo breve corso di 4 Domeniche allo scopo di incrementare l'aggregazione dei ragazzi. Si sono già svolte 3 uscite:
- 3 febbraio - Col di Joux (16 ragazzi + 22 adulti)
- 17 febbraio - Col di Tenda (18 ragazzi + 10 adulti)
- 3 marzo - Pila (17 ragazzi + 12 adulti)
L'ultima gita in programma è per il 17 marzo a Valtournanche.

CARNEVALE IN SEDE: per preparare adeguatamente la sede agli adulti, nel pomeriggio di sabato 16 febbraio, una quindicina di ragazzi, con altrettante "balie", ha festeggiato il Carnevale con splendidi costumi (ingegnosissimo quello di Stefano Risatti integralmente costruito ed indossato dall'autore) e leccornie varie, lasciando i locali solo dietro "cortese" insistenza dei soci più "vecchi" che iniziavano il turno.

PROSSIME GITE: essendo l'attività escursionistica ancora tutta da definire, invitiamo gli interessati (nonché i rispettivi genitori) a farsi vivi con idee, proposte e disponibilità all'assistenza per stabilire un calendario un po' meno ballerino di quello dello scorso anno.
Nel frattempo, come prima gita della stagione ci aggreghiamo a quella sociale del 31 MARZO AL MONTE FREIDOUR - ROCCA SBARUA che effettueremo con mezzi privati. Ritrovo ore 8, Corso Stati Uniti ang. C.so Re Umberto.

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   SOGGIORNO ESTIVO ALLO CHAPY


Il Consiglio Sezionale dello scorso 1° marzo ha approvato il nuovo regolamento del Rifugio Reviglio. La novità più importante consiste nell'aiuto che tutti i soci partecipanti ai prossimi turni settimanali sono tenuti a dare per la gestione della nostra casa.
Infatti, per rendere lo Chapy un po' meno albergo e un po' più rifugio, ogni socio "... dovrà collaborare alla pulizia dei locali e dei luoghi comuni. A tal fine ogni giorno un gruppo di soci, a rotazione tra tutti i presenti, si incaricherà della pulizia ai piani (corridoi e gabinetti) di quella delle scale, dei locali comuni al piano terra, della pulizia delle parti esterne ed a coadiuvare il direttore in tutte quelle operazioni di gestione della casa, come l'apparecchiare tavola, il trasportare viveri, il bruciare la spazzatura e quant'altro sarà ritenuto necessario dal direttore stesso, eccettuato solo il fare cucina".
Si ritiene che il nuovo metodo adottato faccia sentire a tutti i soci, e soprattutto a quelli della nostra sezione, lo Chapy un po' più "nostro": sarà impegno di ciascuno di noi averne cura come della propria casa.
A tal fine si è ritenuto opportuno, anche in relazione al maggior sforzo che verrà richiesto a tutti i partecipanti al soggiorno, lasciare LE QUOTE INVARIATE RISPETTO ALLO SCORSO ANNO.
Il nuovo regolamento del Rifugio N. Reviglio sarà spedito a tutti i soci con il prossimo numero.
Il Presidente

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   CONSIGLI SEZIONALI


Il Consiglio Sezionale del 23.11.1984 ha approvato il programma del corso di sci-alpinismo e la relativa circolare ove viene inserita la frase "di ispirazione Cristiana" riferita alla nostra associazione.
A riguardo alcuni consiglieri, presidente compreso, manifestano perplessità e votano contro in quanto ritengono sia più coerente prima di tutto applicare tali principi.
Viene approvato il calendario gite e deliberato l'acquisto di due ricetrasmittenti.
Il consiglio dell'11/01/85 ha deliberato di coinvolgere nella prossima gestione dello Chapy, tutti i soci presenti ai turni settimanali. Viene deciso di coprire il passivo delle gite sci-alpinistiche e delle uscite sci in pista per ragazzi organizzate da Forneris. Approvato anche l'acquisto di un piccolo impianto stereo e di una più potente stufa a gas. Nel consiglio del 4/2/85 si approvano i programmi di massima delle gite del 25 aprile e si delibera di organizzare nell'ambito della Giovane Montagna sez. di Torino, lo sci club Giovane Montagna associato alla FISI.
Ammessi nuovi soci: Maragliulo Marcello - Giauano Sabina - Cuminetti Anna Maria, ai quali porgiamo il nostro benvenuto e l'augurio di una soddisfacente attività.
Prossimi consigli: Lunedì 15 aprile e Lunedì 17 maggio.

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   PROPOSTA


Da qualche tempo ne parliamo in sede, in gita! Proviamo a formare un coro!
Con un po' di buona volontà e l'impegno di qualche serata, forse si potrebbe tentare di fare qualcosa di buono, qualche consigliere si sta dando da fare in proposito, ma ci serve la Tua collaborazione: sei appassionato di canto di montagna, vieni in sede e parlane o telefona a:
Palladino Bruno - Castagneri Piero - Rosso Roberto.
Sarà un'occasione in più per ritrovarci in amicizia.
Castagneri P.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   13 GENNAIO 1985 - GITA SOCIALE - MONTE VECCHIO (1920 m)


Alle 6,15 del mattino del 13 gennaio è partito da Corso Stati Uniti un pullman gremito di ben 49 persone. Il numero parla da solo: una grande ondata di entusiasmo, curiosità e interesse è stata suscitata dal nuovo "Corso di sci-alpinismo 1985" da poco organizzato dalla Giovane Montagna Nevicava di già quando, alle ore 8,30 circa, siamo giunti con il pullman a Vernante (858 m) dove abbiamo calzato gli sci per effettuare la partenza.
I direttori di gita, l'aspirante guida Valerio Bertoglio e Mario Palladino, hanno seguito con pazienza e tenacia le loro classi di principianti, istruendole sulle principali ed elementari regole pratiche attinenti a questo sport.
Lungo il percorso si sono potuti ammirare, fin dall'inizio, dei singolarissimi gruppi di baite con i tetti di paglia, del tutto caratteristici di questo luogo.
Dopo circa tre ore di cammino, siamo giunti 100 metri più in alto del Colle Arpiola, sulle pendici del Monte Vecchio e, precisamente, a 1800 m di altitudine.
L'idea di raggiungere lo stesso Monte Vecchio (1920 m) non è neanche stata presa in considerazione a causa del freddo e delle condizioni atmosferiche poco favorevoli, che non avrebbero contribuito in nessun modo a rendere agevole o tanto meno interessante il percorso di salita. Per questo motivo abbiamo pensato di soffermarci pochissimo in modo da iniziare la discesa e soddisfare soltanto in un secondo momento i nostri istinti di fame.
Forse per i principianti (fra cui c'ero anch'io) sarebbe stato meglio iniziare il corso con una giornata di sole, ma, talmente belle erano le condizioni della neve, che neanche il freddo e la foschia sono bastati a rendere poco piacevole la gita.
Un grande senso di soddisfazione e contentezza è stato infatti espresso da parte di tutti noi che così in armonia abbiamo trascorso la nostra domenica.
Raggiunto il pullman, alle 16,30 siamo ripartiti e, dopo un viaggio condotto con una calma esasperante, abbiamo fatto in 4 ore, ritorno a casa.
Piergiorgio Rosso (P.G. Rosso) (P.G.R.)

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   27 GENNAIO 1985 - COL DI VAN


O.K.
Eccomi qui, alla seconda gita sci-alpinistica e già invischiata nella tela delle relazioni.
Qualcosa dovrò pur riuscire a scrivere accidenti!
E dire che speravo di essermi liberata dell'angoscia del foglio bianco una volta terminati i temi in classe del liceo... E invece eccolo ancora qui davanti a me ansioso di divorare tutte le parole che appena accenno a posargli sopra.
Bene. La mia non sarà una relazione tecnica perché non sono assolutamente in grado di farlo e temo terribilmente le aspre critiche che i ferratissimi in materia potrebbero muovermi. Unico dato che mi sento di fornire è che la gita si è svolta sulle Alpi Marittime causa mancanza di materia prima (volgarmente detta "neve") sulle nostre Alpi. Infatti il calendario prevedeva la Punta Melmise che era momentaneamente sprovvista di neve appunto.
I partecipanti sono stati molti, più di cinquanta, incoraggiati forse anche dalla presenza del pullman che socializza molto ed è tanto più comodo alla sera quando si è distrutti.
Il tempo, dopo aver battezzato la gita di apertura del corso, questa volta ci assiste e il sole caldo fa sì che si riesca a liberarsi di numerosi strati di vestiario.
Il colle è conquistato da tutti i partecipanti alla gita ma non senza fatica da parte di alcuni, me compresa, e di lassù la vista è splendida. Ci si sente a un passo dal cielo e le sensazioni provate sono indescrivibili...
La discesa è decisamente soddisfacente anche se la neve fresca caduta in nottata sopra lo strato gelato gioca dei brutti scherzi, chiaramente ai dilettanti come me e non ad alcuni sciatori provetti che mi precedono... Comunque, anche loro hanno alcune discussioni con dei cespugli che non ne volevano sapere di spostarsi.
L'ultimo tratto di discesa è da effettuarsi sulla strada che abbiamo già percorso in salita e per vivacizzare la cosa alcuni di noi improvvisano un trenino che per disguidi tecnici finisce in una grande ammucchiata!
Dopo questo exploit decidiamo di fare le persone serie e guadagniamo il pullman.
Non so se questa accozzaglia di impressioni e ricordi possa chiamarsi relazione, comunque rimane la consolazione che non dovrà avere un voto scritto in rosso e la massima punizione potrà essere quella di doverne fare un'altra! Alla prossima, quindi ....
Antonella

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   DOMENICA 27 GENNAIO


c'è stata la seconda gita di sci-alpinismo.
Mèta il "Colle del Van", una bella località sita nel cuneese.
L'entusiasmo in noi cresceva man mano che il pullman procedeva (lentamente!!!) questo perché il tempo era davvero bello.
La salita, non è stata particolarmente difficile a parte l'ultimo tratto, dove la fatica iniziava ormai a farsi sentire, e la pista da seguire maggiormente ripida.
Arrivati in cima però ogni stanchezza è stata dimenticata, il panorama davvero splendido ed il sole caldo ci ha ripagati pienamente delle tre ore di marcia, e dopo un panino ristoratore e qualche scambio di allegre considerazioni ci siamo preparati per affrontare la discesa.
La neve era ottima ed il divertimento assicurato, in quanto alcuni arbusti prima, ed una abbastanza fitta boschina dopo, hanno contribuito non poco ad agevolare le nostre numerose cadute.
Aggrovigliati tra i rami, sci, racchette, zaini ed... elementi della Giovane Montagna (tra i quali la sottoscritta) che tentavano di districarsi dalla poco comoda situazione.
Per consolare e soprattutto per rifocillare tutti, è stata fatta poi una fermata in una piccola osteria, che ci ha dato modo così di conclude re in allegria la serata e la bella giornata volta a termine.
Lisa Spinazzola

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   3 FEBBRAIO 1985 - QUASSOLO - PRAJA - CASE SOREI - TAVAGNASCO


Eravamo in 17 e se tra noi c'era qualcuno che pensava che tale numero por tasse "sgaro" è stato ampiamente smentito. E vi elenco subito i vari perché :
- partenza ad un'ora più che decente (8.00);
- veloce raggiungimento del luogo di inizio gita (meno rapido il ritorno);
- giornata stupenda, con un caldo fuori stagione;
- percorso panoramico che, benché ripido, è reso agevole da una mulattiera molto ben tracciata (cose di altri tempi!);
- cordialità, allegria, ottimo appetito, pasto coronato da una castagnata improvvisata ed egregiamente realizzata, previa costruzione di focolare, griglia, padella. Peccato che le castagne avessero un leggero retrogusto di ... gelato;
- ultimo, e non meno importante, il contributo dato da 17 persone alla riduzione dell'inquinamento atmosferico rinunciando alla fermata presso una manifestazione carnevalesca dei dintorni con distribuzione di ... fagioli.
Ciao, alla prossima volta.
A.R.M.

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   10 FEBBRAIO 1985 - MONT TELLIERS (2951 m)


Questa è stata la terza delle sei gite organizzate per coloro che (come me) desiderano accostarsi allo sci-alpinismo.
Ci siamo ritrovati, numerosi, nonostante le previsioni del tempo non fossero delle migliori.
Arrivati, in pullman, alla località di partenza (Bourg St. Bernard), posta subito al di là del traforo del Gran S. Bernardo, abbiamo mosso i primi passi, rassicurati dal pizzico di sole che la giornata sembrava regalarci.
La salita (durata circa tre ore e mezza) è risultata, per i meno allenati, un po' faticosa. Qualcuno ha incontrato delle difficoltà, ma è stato subito seguito dagli occhi attenti degli amici più esperti.
Alcuni di noi non ce l'hanno fatta ad arrivare sino in punta, ma ciò non ha impedito loro di godersi, tra un panino e l'altro, uno stupendo panorama.
A causa del vento freddo, che iniziava a farsi sentire, siamo dovuti scendere quasi subito, ma senza difficoltà, dal pendio ricoperto di una neve favolosa. Purtroppo la discesa è durata poco, ma il divertimento è stato molto.
Giovanna Castelli

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   24 FEBBRAIO 1985 - GRAN CIMA


Si tratta della quarta uscita sociale di sci-alpinismo.
Anche questa volta pullman completo e partecipazione entusiasta. Giunti a Champoluc la seggiovia ci porta al Crest e di lì calzati gli sci ci sgraniamo in lunga coda - prima per un lungo falsopiano poi per pendii sempre più ripidi fino al Lago Perrin.
Da questo punto il terreno è più uniforme e l'ambiente più interessante ma la fatica comincia a fare le sue vittime.
I moltissimi che raggiungono la vetta sono comunque appagati da un panorama fra i migliori che si possano desiderare.
Discesa su neve abbastanza buona fino al Crest, poi in pista a Champoluc.
A.F.

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   24 FEBBRAIO 1985 - VAL VERDASSA (INGRIA)


Ore 9 circa, 20 Giovani Montagnini in 5 macchine stanno percorrendo la tortuosa e stretta strada della Val Soana, in basso il torrente omonimo.
In prossimità di Ingria ci fermiamo, di fronte a noi innevata è la mulattiera per la Val Verdassa; il pallido sole ci sprona e piano piano ci inoltriamo nella valle. Attraversiamo borgate, ora disabitate, ci salutano galli e galline chiusi nelle stie al sole. Le varie borgate attraversate frazionano i partecipanti, i meno stanchi raggiungono Monteu per lo spuntino di mezzogiorno.
Le numerose borgate e la bella mulattiera ricordano ancora una volta quanto fossero abitate le montagne.
Ricordi a parte, dobbiamo tornare, ed il carnevale a Pont ci riporta in mezzo alla quotidiana realtà.
P.Z.

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SERATE IN SEDE


   SERATA DEL 7 FEBBRAIO CON PEPPINO CASTELLI


Con notevole curiosità, per il soggetto un po' insolito ed inconsueto, i soci hanno affollato il nostro salone. L'amico Castelli ci ha presentato, in circa duecento diapositive, alcune salite sci-alpinistiche nella catena del Caucaso, sulle pendici del monte Elbrus, a oltre 5500 m. Le ottime diapositive, un brillante commento e una digressione sulla visita di passaggio a Mosca, hanno riscosso l'attenzione e gli applausi del pubblico presente.
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   SERATE DI INTRODUZIONE ALLO SCI-ALPINISMO


Sono state organizzate in sede tra gennaio e febbraio da Valerio Bertoglio e Gianni Santilli quattro serate particolarmente dedicate ai partecipanti alle gite di introduzione allo sci alpinismo.
La prima ha illustrato con bellissime diapositive il lavoro e la vita del guardiaparco nel Gran Paradiso.
Nella seconda, un'équipe di medici specializzati del centro di medicina sportiva ERGE ha relazionato sui vari aspetti della medicina legati alla attività di montagna quali: traumatologia, alimentazione sportiva, stati di assideramento e congelamento.
Nella terza e quarta serata i nostri soci più interessati hanno potuto prendere dimestichezza con la manutenzione degli sci (sciolinatura e affilatura lamine) e con le carte topografiche (condotta di un itinerario, pericoli legati a condizioni di neve instabile, orientamento).
Un grosso grazie va rivolto a coloro che si sono dati da fare per la buona riuscita delle serate e anche a coloro che hanno seguito con interesse.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   14 APRILE - BECCA D'ARAN (2952 m)


Località di partenza: Valtournenche
Dislivello in salita: 1452 m
Tempo di salita : 4 h 30'
Difficoltà : BSA
Percorso:
Da Valtournenche si sale su mulattiera sino alla frazione di Cheneil (1 ora) posta in una stupenda conca. Attraversato l'ampio pianoro si sale per un canalone che diviene sempre più ripido, ma che non presenta difficoltà di sorta. Di qui, per facili pendii, si piega leggermente a sinistra e si perviene in vetta. Panorama stupendo del Cervino, Monte Rosa, ecc. La discesa avviene per il percorso di salita. Da Cheneil è anche possibile salire, come alternativa, alla più vicina punta Falinera
(dislivello 1262 m) con una altrettanto remunerativa discesa. Per chi ancora non lo conoscesse, l'agglomerato di Cheneil e la sua conca meritano di per sé una gita avendo caratteristiche ambientali ed architettoniche del tutto uniche.
Ritrovo di partenza: Corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto alle ore 5,30
Direttori di gita : Ravelli Pilli - tel. 87.64.24
Rosso Roberto - tel. 35.25.61
Mezzo di trasporto : pullman
Termine ultimo di prenotazione: 4 aprile 1985.

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   4 GIORNI SUL MONTE ROSA


Giovedì 25 aprile partenza con autopullman da Corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto, ore 6,30 per Alagna Sesia (1191 m).
Risalita con funivia alla Punta Indren (3260 m).
Calzati gli sci in ore 1,30/2 si raggiunge la capanna Gnifetti (3647 m), dove si passa il pomeriggio "comprando l'aria" e si trascorre la notte.
Venerdì 26 partenza per il Colle del Lys (4248 m), ore 2. Di qui i più abili potranno salire alla Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti, (4558 m).
Discesa per Grenzgletscher alla Monterosa-Hutte (2795 m).
Al mattino successivo Sabato 27 si formeranno due comitive, la prima salirà alla Silbersettel e quindi alla Nordend (4609 m) (ore 8) la seconda passando nei pressi dello Stockhornpass per il Gornergletscher salirà alla Cima di Jazzi (3804 m) (ore 5).
Il gruppo si troverà riunito nuovamente alla Monterosa-Hutte.
Domenica 28 costeggiando la Nord del Breithorn risalita al colle del Teodulo (3290 m) e discesa al Breuil (2025 m) donde l'antico torpedone della ditta VIAL ci ricondurrà alle nostre abitazioni.
Ogni possibile variante potrà essere effettuata per accontentare tutti i tipi di palato.
Il numero degli iscritti non potrà superare i quaranta.
Chi pensa di iscriversi all'ultimo momento rischia di non trovare posto.

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   25-26-27 APRILE - GORGES DU VERDON (Francia)


Una meraviglia senza pari in Europa, in verità "il più americano di tutti i canyon del vecchio mondo". Il Gran Canyon del Colorado gli è notevolmente superiore in grandezza e colori, ma è meno stretto e soprattutto meno verdeggiante. (E.A. Martel).
Vogliamo andarci? Le possibilità sono diverse:
* Gita esclusivamente turistica in automobile, con soste per ammirare il canyon dai vari punti panoramici. Il percorso circolare comporta circa 120 km e si può compiere senza fretta in 4 ore.
* Gita escursionistica con possibilità di percorrere facili sentieri di media montagna.
* Gita escursionista lungo il Sentiero Martel (La Maline - Chalet T.C.F. 892 m - Point Sublime 786 m). Il sentiero si svolge con un alternarsi di saliscendi, delle scale di ferro, delle gallerie (PORTARE LA PILA) ma, secondo gli esperti, non presenta alcuna difficoltà tranne la lunghezza. Per la percorrenza totale sono previste all'incirca 7 ore di marcia, quindi l'intera giornata del 26/4.
Il viaggio è previsto con autovetture private.
Per poter decidere sulla fattibilità o meno della gita, gli interessati sono pregati di farsi vivi in sede al più presto, sia per non dover dormire alla "belle étoile" che per poter eventualmente decidere per altra meta nel caso la proposta non fosse di sufficiente gradimento. Memento: documento valido per l'espatrio, Carta Verde, valuta francese, pila.

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   PUNTA ROSSA DELLA GRIVOLA 3630 m - 11-12 MAGGIO 1985


È la gita più impegnativa del calendario sci-alpinistico della Giovane Montagna, il dislivello complessivo supera i duemila metri ed è opportuno suddividere in due giorni la salita.
Gli itinerari di salita possono essere differenti.
* Un primo itinerario parte da Valnontey (1666 m) fa tappa al rifugio Vittorio Sella (2584 m) poi attraverso il Colle della Rossa (3195 m) con un traverso che richiede neve assestata conduce ad un dosso in prossimità del Col Pousset e da questo sci ai piedi in vetta su terreni facili.
È l'itinerario consigliabile per chi non vuole pernottare in tenda ma non è adatto come percorso di discesa, pertanto adottando questa via la gita diviene una traversata.
* Un secondo itinerario si snoda da Cretaz (1499 m) attraverso il vallone di Vermiana fino all'ampio pianoro del Pousset Superiore (2529 m) dove si pernotta in tenda. Il giorno dopo, imboccato il vallone del Pousset lo si segue tenendosi sulla destra fino a trovarsi sugli ampi pendii dove il percorso per la vetta risulta evidente. L'itinerario si presenta valido anche in discesa e può essere utilizzato da chi effettua la gita in traversata.
* Un terzo itinerario di salita che può essere preso in considerazione è quello che si svolge interamente nel selvaggio vallone del Trajo, partendo dall'abitato di Epinel (1420 m). Il punto di sosta per il pernottamento in tenda è un comodo pianoro posto a 2600 m in prossimità del colle del Trajo.
Il secondo giorno si raggiunge il ghiacciaio del Trajo attraverso una depressione laterale a circa 3000 m e lo si risale portandosi in prossimità del Colle della Nera. Da qui un comodo traverso conduce in vetta. Discesa per il medesimo itinerario.
Si tratta di una gita impegnativa che richiede allenamento ma che non presenta grosse difficoltà oggettive. L'itinerario su ghiacciaio richiede corda, piccozza e ramponi. Indispensabile il bel tempo per non perdersi e per apprezzare questa bellissima gita.
Direttori di gita: A. Guerci - tel. 51.76.72
G. Rocco - tel. 749.01.03

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   19 MAGGIO - USSEGLIO - FRASSINERE


Di questa bella traversata attraverso il colle della Portia non ci è giunta la descrizione. Per i patiti dell'escursionismo comunque - assicuriamo che tempo permettendo la gita sarà effettuata.
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   1-2 GIUGNO 1985 - VAL FORMAZZA (per escursionisti)


Domodossola (la città dell'Ossola) - ove si giunge dopo oltre 150 chilometri prima in autostrada e poi costeggiando il ridente Lago d'Orta rappresenta il vero inizio dell'escursione.
Una piccola digressione geografica permette di far rilevare che la Val d'Ossola più che un semplice solco vallivo, rappresenta una Regione formata da varie Valli, che formarono la Repubblica partigiana dell'Ossola nel 1944. Quella che noi ora risaliamo per circa 30 chilometri da Domodossola, è la Val Antigorio - quasi sempre ampia e verdeggiante - di cui molti abitati sarebbero meritevoli di una visita per l'armonia delle lapidee architetture medioevali. A Baceno, lasciato a destra il bivio per la Val Devero (meta di una scialpinistica di alcuni anni or sono), si prosegue sino a Foppiano ove hanno inizio gli arditi tornanti che ci sollevano al pianoro di Fracchie dove incomincia la Val Formazza tedescheggiante. Forse non tutti si sono chiesti del perché le testate di alcune Valli alpine (ad es.: Ayas, Gressoney, Sesia, la nostra Formazza, etc.) siano abitate da colonie alemanne e quindi di lingua tedesca. La spiegazione l'estraggo a piene mani da uno studio specialistico ("Dei Ticci, dei Walser e d'altro ancora"): "Nel XIII sec.diversi feudatari italiani del Vallese possedevano anche le "testate delle limitrofi valli padane ed in esse trasferirono un certo numero di famiglie alemanne penetrate nel Vallese attraverso la catena mediana. Lo scopo era quello di disporre, e senza indugio, di soldati anche se la stagione inclemente bloccava il transito attraverso i valichi. Questi pastori-guerrieri d'altra lingua e d'altra razza potevano venire impiegati con sicurezza anche contro la popolazione originaria con la quale venivano a confinare".
Esaurite le digressioni storico-geografiche, ritorniamo con i piedi per terra, o meglio con le ruote sulla strada che ci porta alle Cascate della Frua (1675 m) o del Toce - abbastanza spettacolari sempre che mamma Enel non stia prelevando le acque - e dopo poco sul piano di Riale a 1740 metri.
Qui si apre la testata di confine con due valloni: a destra quello del Passo di S. Giacomo ed a sinistra quello del Morasco che termina al Passo del Gries ed essendo servito da due Rifugi (il Città di Busto ed il Somma Lombardo). Pare che le preferenze escursionistiche si orientino sul primo che preannuncia un percorso più tranquillo in relazione anche all'innevamento.
Da Riale volgiamo quindi i nostri passi (abbiamo parcheggiato le auto) ad Est per ridenti pascoli intersecando più volte la rotabile militare di Passo S. Giacomo (volendo è possibile seguirne tutto il tracciato di 12 km sino al valico). A quota 2157 m (un'ora e mezza circa) ci accoglie il già Rifugio Val Toggia ora Maria Luisa, a breve distanza dalla diga che ha originato il bacino artificiale del Toggia, ove si pernotta all'ombra dell'incombente M. Basodino. Dopo il sonno che dovrebbe essere veramente ristoratore in quanto il Maria Luisa (di proprietà della Sezione C.A.I. di Busto Arsizio) è un bel rifugio con servizio d'alberghetto e con illuminazione e riscaldamento elettrici, con facile passeggiata (a parte l'eventuale necessità di superare scivoli di neve sul versante del lago) si raggiunge il Passo di S. Giacomo affacciantesi sull'elvetica Val Corno (con l'omonima Capanna che è punto d'appoggio per la sci-alpinistica al Blindenhorn). I panettoni circostanti possono rappresentare ulteriori tranquille mete, anche perché il viaggio di ritorno non è poi troppo breve!
F.P.

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   1-2 GIUGNO 1985 - MONTE BASODINO (3273 m)


Località di partenza:
Riale (Val Formazza) 1740 m (nel caso la strada sia sbarrata: Sottofrua 1510 m)
Pernottamento: Rifugio Maria Luisa 2157 m
Dislivello: 1° giorno 417 m
2° giorno 1116 m
Tempo di salita:
1° giorno h 1,30 2° giorno h 4-4,30
Difficoltà: BSA (corda, piccozza, ramponi)
La salita, interessante e di grande soddisfazione per varietà di panorami e conformazione dei pendii, si svolge in massima parte in territorio svizzero, sull'ampio e grandioso ghiacciaio del Basodino.
Percorso: da Riale, tenendosi a buona distanza dalla slavinosa bastionata che sorregge il lago Castel, salire i ripidi pendii a destra del Torrente Roni; imboccata la pianeggiante Val Toggia, raggiungere subito prima della diga omonima il rifugio.
Il 2° giorno, ridiscesa per qualche centinaio di metri la strada del giorno precedente, piegare a sinistra e, attraversando con alcuni saliscendi il pianoro compreso tra il lago Castel e il Bacino del Toggia, raggiungere la base del ripido canale che adduce alla Bocchetta del Castel. Risalirlo dapprima sulla sinistra e poi al centro; valicata la Bocchetta (2714 m), con una traversata discendente verso destra su terreno molto ripido portarsi sul ramo settentrionale del Ghiacciaio del Basodino e rimontarlo in direzione sud-est. Passando tra alcuni crepacci superare il salto che lo separa dal ramo meridionale e raggiungere la cresta est, che si percorre senza particolari difficoltà fino alla vetta.
La discesa si svolge per lo stesso itinerario.
Prenotarsi in tempo per la prenotazione dei posti in rifugio.
Ritrovo e ora di partenza da concordarsi in sede il giovedì precedente.
Mezzo di trasporto: auto
Direttori di gita : P.M. Ponsero - tel. 952.81.42
M.T. Bolla - tel. 347.23.07

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   28 MARZO 1985


Adami F. proietterà una serie di dispositive riguardanti India e Nepal.
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   11 APRILE 1985


Serata di diapositive di Alpinismo nelle Ande 1968 a cura di Bertino Fiolin Guglielmo
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   16 MAGGIO 1985


Serata di diapositive riguardanti alpinismo estivo in Oberland Bernese e alta valle del Rodano
a cura di Briccarello Ettore

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VITA SEZIONALE


   VITA SEZIONALE


Anna e Augusto BALBO hanno perso il loro Papà
Maria BRUNI ha perso la Mamma
La Giovane Montagna tutta partecipa commossa al dolore.

All'amico CAZZOLA Giovanni, Consigliere centrale della Sez. di Vicenza, le condoglianze della Sezione di Torino per la perdita del suo Papà.

Si pregano i Soci ritardatari a mettersi in regola con la quota sociale.
Chi non può passare in sede, può servirsi del Conto Corrente Postale n. 13397104 intestato "Giovane Montagna"
Ai ritardatari saremo costretti a sospendere l'invio del Notiziario e della Rivista.

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   LETTERATURA DELL'ALPINISMO


Fonte d'ispirazione per generazioni di poeti e scrittori, la passione per l'alpinismo nei suoi molteplici aspetti è stata al centro di un convegno organizzato a Torino presso il Museo Nazionale della Montagna nei giorni 8 - 9 febbraio a cura del C.A.I. ed Enti locali.
Notevoli gli interventi di R. Chabod (da De Saussure a Mummery), G. Garimoldi sulla importanza dell'itinerario descritto (guide, monografie), A. Gogna sui rapporti fra l'alpinista, autore ed editore, G. Gualco, direttore della rivista del C.A.I. sulla letteratura propria dell'alpinismo e la diffusione della stampa specializzata, di F. Benuzzi in una appassionata disamina sull'attività di Julius Kugy alpinista-scrittore. Con un intelligente confronto fra Eroe e antieroe, tra giornalismo e letteratura alpinistica con V. Varale - D. Buzzati ed E. Comici - G. Gervasutti, A. Papuzzi ha suscitato grande interesse e consensi unanimi fra il folto pubblico, mentre il giornalista E. Cassarà ha condotto
una cruda analisi sul "nuovo alpinismo è anche crisi di letteratura".
A tutti i relatori, 25 in totale, ha risposto con l'ultimo intervento Spiro dalla Porta Xidias, sui limiti e spazi per la letteratura di montagna.
Due giorni intensi di relazioni ed interventi allo scopo di analizzare e misurare le riuscite ed i fallimenti nelle opere che più hanno segnato la storia della letteratura alpinistica in Italia e all'estero. Contemporaneamente sono state approfondite certe questioni più esterne ma non meno importanti per definire il tema del Convegno: i canali di diffusione della letteratura alpinistica, le riviste, la situazione editoriale, il rapporto di questi prodotti con il pubblico degli alpinisti e con il grande pubblico.
Il Convegno 1985 è stato l'ideale continuazione di una analoga iniziativa del 1982 sempre dedicata alla letteratura della montagna: obiettivo, quello di esaminare i diversi aspetti di questa letteratura specializzata dal 1800 ai giorni nostri.
Franco Bo

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