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Notiziario Sezione di Torino Marzo 1984



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 12 GENNAIO 1984


Il Presidente riferisce sull'attività svolta nel periodo trascorso dopo l'ultima assemblea.
È iniziato il corso di sci, al termine del quale il maestro sarà a disposizione dei soci per lezioni fuori pista.
All'assemblea dei delegati svoltasi a Padova la nostra Sezione ha sollevato il problema della Rivista che non si ritiene bene impostata; le altre Sezioni si sono invece dichiarate soddisfatte.
È stata buona la partecipazione dei soci alla cerimonia al Monte dei Cappuccini seguita dal pranzo sociale, e al ritrovo a Rivoli in occasione del Natale.
Sono state messe in calendario una serie di manifestazioni: il 15-16 settembre al Rocciamelone, a novembre assemblea dei delegati e in concomitanza mostra di pittori di montagna; settimana di pratica alpinistica al Reviglio dal 19 al 26 agosto.
È stato poi approvato dall'assemblea il bilancio preventivo 1983-84. Sono stati nominati revisori dei conti Carlo Donato e Giancarlo Destefanis.
Per quanto riguarda l'attività sociale 1984 il calendario quest'anno prevede delle uscite in palestra di maggiore difficoltà. Verrà riproposto inoltre il gruppo ragazzi in montagna.

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   XX RALLY SCI ALPINISTICO - 25-26 Febbraio


Sabato arriviamo a Lignan (Saint Bartelemy) sotto la neve. Incertezza diffusa fra tutti sulla possibilità di effettuare il Rally.
Gli amici di Ivrea, organizzatori della manifestazione contano le defezioni di coloro che spaventati dal maltempo non si presentano all'appuntamento.
Ora dopo ora però si constata che la volontà e l'entusiasmo è più forte di quanto si pensasse. Arrivano gruppi anche da lontano come Genova e più ancora Verona.
Continua a nevicare e viene rimandata ogni decisione al giorno successivo.
La domenica mattina il direttore di gara con uno sparuto gruppetto parte di notte sotto la neve per ribattere la pista ormai scomparsa.
Per radio viene dato il benestare e il Rally parte in ritardo (ore 8,00) e con percorso ridotto.
La neve si infittisce sempre di più e la visibilità è pessima.
Anche il percorso in barella viene effettuato in condizioni avventurose ma il Rally nonostante le avverse condizioni è riuscito bene sotto tutti gli aspetti. Per la partecipazione (13 squadre), per l'ottima ospitalità, per l'atmosfera di solidarietà, allegria e amicizia di tutti.
I RISULTATI:
Classifica a squadre: 1° Ivrea - 2° Genova - 3° Torino - 4° Pinerolo
Classifica per sezioni: 1° Ivrea - 2° Torino
Il trofeo è quindi passato nelle mani degli amici Eporediesi ai quali va anche il nostro ringraziamento per l'ottima organizzazione.
La classifica completa e dettagliata sarà pubblicata sulla rivista.
A. F.

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   INCONTRO DI NATALE


Anche quest'anno per la notte di Natale ci siamo trovati numerosissimi presso la casa dei Servi di Maria di Rivoli per la messa comunitaria celebrata da Padre Onorato.
Successivamente nel sottostante salone ci siamo riuniti per il consueto scambio di auguri.
Un momento di amicizia che unisce tutti i soci, anche i non presenti nella festa più dolce e sentita dell'anno.

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   CAPODANNO IN SEDE


Quest'anno un gruppo di soci si è trovato in sede la notte di Capodanno per un allegro "cenone".
Molta allegria, i consueti brindisi, scambi di auguri e molta amicizia, anche se abbiamo riscontrato la totale assenza di giovani che forse hanno iniziato più sportivamente in montagna.

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   SCUOLA DI SCI


Anche quest'anno con 27 partecipanti per complessive 7 domeniche si è tenuto il corso di sci che ha toccato le principali località sciistiche del Piemonte e della Val d'Aosta: Cervinia - La Thuile - Bardonecchia - S. Sicario - Clavière - Monginevro.
Il maestro di sci Roberto Graziano è ancora disponibile fino ad aprile per istruzione integrativa di fuori pista collettiva o individuale.

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   CARNEVALE IN SEDE


Giovedì grasso l° marzo, si è svolta in sede una festicciola con ben 55 partecipanti decisi a passare una serata in allegria.
Alcuni volenterosi e volenterose hanno predisposto una tavola calda veramente notevole. Altri hanno procurato musica e luci psichedeliche. Qualcuno (pochi in verità) ha indossato abiti e trucchi carnevaleschi. Insomma, una serata di allegria e amicizia all'insegna del carnevale.

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   IL QUESTIONARIO


Era speranza del Consiglio sezionale che il foglietto azzurro allegato all'ultimo numero del Notiziario servisse per dare un'indicazione su cosa pensano i soci sull'attività della nostra Sezione, quali critiche muovono e quali proposte fanno; esaminando i risultati possiamo ritenerci soddisfatti di come si è risposto all'iniziativa. Qui di seguito riportiamo per grandi linee i dati più significativi, mentre il dettaglio lo troverete in bacheca.
Innanzi tutto un dato: al questionario hanno risposto 72 soci, il 20%: non sono né pochi, né tanti, più o meno è il totale di chi frequenta assiduamente l'attività sociale anche se era logico aspettarsi qualche cosa di più.
Esaminando le varie risposte balza subito in evidenza come nelle gite vi sia una netta preferenza per quelle escursionistiche, e questo anche tra i giovani: la commissione gite ne prenda atto nel redigere il prossimo calendario, senza dimenticare che, al limite, escursionistica può essere considerata la normale al Viso. Per lo sci, invece, i maggiori consensi vanno allo sci-alpinismo, mentre ad un discreto gruppetto interessa lo sci da fondo: e qui non riesco a capire come, nonostante numerosi tentativi fatti, non si riesca a far partire un gruppetto affiatato anche per questa specialità.
Se da un lato consola il fatto che alle gite la maggioranza di chi non partecipa è perché ha altri impegni, può indurre a riflettere quel 26% che non ritiene adatte alle proprie capacità le gite proposte e che quindi probabilmente si riallaccia alla preferenza per le gite escursionistiche.
Ed eccoci alle proposte ed alle idee nuove. Un discreto numero di soci chiede che nelle serate in sede vengano proposti argomenti sulla storia e sull'evoluzione dell'alpinismo, anche con conferenze e dibattiti, mentre sembra esserci una netta preferenza verso temi naturalistici e alpinistici classici.
A molti potrebbe interessare un corso fotografico con relativo laboratorio, mentre, soprattutto i giovani, richiedono un corso di alpinismo, o per lo meno qualcuno che dia loro le prime nozioni e li segua nelle uscite in palestra e in gita.
Altri ancora chiedono un piccolo bar in sede e soprattutto più ragazze! (ma che aspettate a portarle?).
Si scopre che allo Chapy la maggioranza ci va perché è economico e per la compagnia, con buona pace per chi l'aveva pensato come base di una notevole attività alpinistica; la Rivista fondamentalmente non piace e il notiziario invece incontra notevole successo. A gran voce per la
rivista si richiedono maggiori articoli di alpinismo e veste grafica migliore, mentre per il notiziario si suggerisce di corredarlo di qualche articolo di alpinismo. Interessante e da prendere in considerazione la proposta di inserire una rubrica con l'attività individuale, facendola conoscere a un maggior numero di persone e rendendola di conseguenza più sociale.
Ho lasciato per ultimo due dati emersi alla domanda: "Che cos'è che non va alla Giovane Montagna?" e che hanno un po' movimentato l'ultimo consiglio: l'amicizia e l'ambiente "arcaico". E qui occorre chiarire, cercare di comprendere e pensarci su un attimo.
Una parte dei soci e, si badi bene, non solo i giovanissimi, se la prende con i "vecchi"; l'età, certo, ha la sua importanza, ma non significa un bel niente: ho conosciuto giovani di ottant'anni e vecchi di trenta. Si lamenta la chiusura di una parte dei soci verso tutto ciò che è nuovo e diverso, il non voler comprendere i problemi degli altri, il trasportare all'interno dell'associazione la nevrosi e le preoccupazioni che già ci assillano nella nostra vita quotidiana.
Purtroppo noto con preoccupazione che c'è chi ritiene che il problema più grande sia lo sci in pista, chi l'alpinismo estremo, chi la manutenzione dello Chapy, chi il conto economico, perdendo così di vista il fatto che intorno a noi si muovono realtà molteplici tutte degne di attenzione. Le critiche nascono proprio di qui, dal voler sempre far pesare tutto quello che si fa, dimenticando, innanzi tutto, che il dettato dell'articolo due non è messo lì per caso e che il dare senza nulla pretendere in cambio non è un'utopia marxista. Il rapporto di ciascuno di noi con la Giovane Montagna è sempre stato un dare e un avere: credo che tutti abbiano avuto dalla G.M. qualche cosa di buono e che prima o poi hanno dato o daranno qualcosa alla G.M. E allora non comprendo perché ci si preoccupa se i giovani non vanno a lavorare allo Chapy e se non partecipano alle assemblee: ma lasciamoli andare in montagna in pace, ora che possono farlo! Un giorno poi, daranno anche loro qualche cosa all'associazione, come ora stanno facendo i loro genitori. Se qualche volta ci gratificano di un "Va ..." è perché, nella loro ottica, ce lo siamo meritato: non chiudiamoci allora a riccio, ma cerchiamo di capire il perché e di affrontare il problema serenamente, da amici.
E qui nasce la seconda osservazione messa in risalto: la mancanza di amicizia, sintetizzata in quell'affermazione di un giovanissimo che scrive: "più amici e meno alpinisti". Sull'amicizia si ritorna più volte, ricercandone anche le cause ed individuandole nella frantumazione dell'attività sociale. Il discorso si riallaccia al precedente ed ha suo motivo d'essere nella radicalizzazione delle idee di ciascuno di noi. Sforziamoci dunque di capire anche gli altri, per poter camminare sempre tutti insieme, giovani e non, sulle vie dell'alpe, non dimenticando mai, e questo sì che è veramente importante, che cosa vuole dire essere Giovane Montagna.
(Pierluigi Ravelli)

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   PELLEGRINAGGIO A ROMA


Il pellegrinaggio intersezionale previsto per fine aprile non potrà essere effettuato per il semplice motivo che a Roma in quel periodo il Sommo Pontefice non c'è.
Tutto quindi è rimandato a data da destinarsi e i soci saranno avvertiti tempestivamente.

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   LAVORO A CHAPY


Anche quest'anno dedicheremo un fine settimana di lavoro per portare al Chapy le provviste per l'estate e predisporre il fabbricato all'apertura. Approfitteremo per continuare diversi lavori di manutenzione intrapresi lo scorso anno.
La data fissata è: 9-10 giugno.
Tutti i soci giovani e anziani, purché abbiano tempo e buona volontà, sono invitati. Buon lavoro!!

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ATTIVITÀ SVOLTA


   4 dicembre - TRAVERSELLA-PASSO PIAN DEL GALLO (1802 m)


In trentacinque ci siamo ritrovati per quest'ultima gita escursionistica dell'anno '83. Verso le nove giungiamo nei pressi della miniera abbandonata di Traversella; lasciato il pullman proseguiamo lungo detriti alluvionali.
La splendida ma fredda giornata ci induce a cercare il sole passando da un sentiero all'altro. Si raggiungono così le baite di Pian del Gallo. Breve sosta, poi a gruppetti si prosegue per il Passo del Pian del Gallo. Un ampio panorama si apre al nostro sguardo sulla sottostante Valle d'Aosta, verso la Cima Battaglia, la Colma di Mombarone e più lontano il Cervino, il Breithorn, ecc....
Tutti soddisfatti per la bella giornata si rientra, percorrendo finalmente il giusto sentiero, a Traversella.
Zen. Ce.

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   8 gennaio 1984 - PUNTA FALITA (2633 m)


Una gita sci-alpinistica nella terminologia matematica può essere definita binomio salita discesa, la vetta non è che una parentesi.
Ai partecipanti che, fiduciosi per la neve assicurata, si accingevano a lasciare l'abitato di Vens per la conquista della Punta Falita, la gita appariva subito come un complesso polinomio: 3 salite e 3 discese. Scherzi del caso: "Chi vuole la neve se la sudi". In parole semplici, l'attacco del pendio vero e proprio che conduce alla vetta richiedeva il superamento di una quota iniziale e la successiva discesa nella Comba di Vertosan, operazione da ripetere al ritorno.
Gita movimentata nel complesso quindi, sci a spalla per la prima salita, ai piedi per la prima discesa lungo la strada coperta di neve, nuovamente ai piedi stavolta con le pelli per raggiungere la vetta. Lassù gradita sorpresa, ci attendevano ben tredici gradi tutti sotto zero che svolazzavano in un fantastico turbine di vento. Poi la discesa con sci ai piedi su neve molto irregolare, quindi l'ultima salita lungo la strada, sci ai piedi con o senza pelli ed infine l'ultima discesa che non commento per mancanza di neve.
Mi sembra doveroso aggiungere che quasi tutti i meno tredici gradi del la vetta avevano deciso di tenerci compagnia fino alle macchine e che queste, indugiando a lungo con loro, non volevano saperne di partire.
A. G.

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   22 gennaio - PUNTA GIMONT


Domenica 22 gennaio non essendo effettuabile la traversata Pragelato - Salbertrand per carenza di innevamento, in alternativa si sceglie la punta GIMONT.
Aggregati al pullman della scuola di sci, giungiamo a Clavière e di lì, in quattro, risaliamo la pista che costeggia gli impianti. Giunti al secondo tratto di impianto incontriamo altri tre amici e con loro proseguiamo. Il freddo e il vento rendono piacevole il movimento. Giunti sulla cresta in prossimità della cima, l'intensità del vento aumenta ed il tempo fino allora sereno si rabbuia improvvisamente ed inizia a nevicare. Decidiamo un rapido rientro tra le lamentele di qualcuno che imprecando urla: "Ma voi non vi fermate mai".
La nevicata della notte precedente ha deposto quaranta centimetri di farina impalpabile che ci rende piacevolissima la discesa tra la fitta pineta.
Giungiamo a Clavière sotto una copiosissima nevicata.
R. R.

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   5 febbraio - PIC BLANC DU GALIBIER


Questa volta non abbiamo dovuto cambiare programma.
La gita era effettuabile e in diciannove ci siamo avventurati sui magnifici pendii che sovrastano il Col du Lautaret nonostante certe catastrofiche previsioni meteorologiche. Il tempo in realtà è stato bellissimo e ci ha permesso di ammirare un panorama stupendo dal Delfinato al M. Bianco.
La discesa prima su neve ottima, poi un po' insidiosa, ha soddisfatto comunque tutti.
Il ritorno dato il traffico intensissimo si è rivelato estenuante per chi è sceso dalla Val di Susa e più o meno altrettanto per gli ottimisti che risaliti al Sestrière sono scesi per la Val Chisone.
A. F.

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   19 febbraio - ROCCA LA MARCHISA


Il ritrovo, alle ore 5,45, ci permette di giungere a Chiazale, in Val Varaita, di buon mattino e di iniziare per primi la salita del vallone di Traversagn.
La giornata, nonostante il freddo pungente, è splendida. Dopo una breve sosta all'inizio del pianoro delle Grange di Traversagn, riprendiamo la salita fino al colle di Vers, che raggiungiamo quattro ore e mezza dopo essere partiti da Chiazale. Vista l'ora già avanzata e la stanchezza diffusa, rinunciamo a salire in vetta, e, consigliati anche dalla temperatura molto rigida, scendiamo a rifocillarci poco sotto il colle.
La neve è scarsa, ma molto bella e così, almeno nella prima parte della discesa, il divertimento è assicurato. Un po' più di attenzione invece per aggirare, sci in spalla, il bastione della Rocca Vuorze. Rimessi gli sci, scendiamo fino a Chiazale cercando tra le pietre il percorso migliore.
Breve sosta in un bar per un caffè ristoratore e poi ripartiamo alla volta di Torino.

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SERATE IN SEDE


   Giovedì 19 gennaio


nella sala della nostra Sede abbiamo avuto la visita di Giorda e Zuccon con una serie di bellissime diapositive dell'ultimo anno della loro attività.
Partendo dalla stagione sci-alpinistica, continuando con le palestre piemontesi, liguri e francesi approdano nel gruppo del Monte Bianco in agosto con salite sul pilastro Rosso del Brouillard, sui Dru, sul Capucin, sulle Aiguilles di Chamonix.
Pur praticando l'alpinismo ai massimi livelli i nostri giovani amici hanno dimostrato una grande sensibilità a tutto ciò che all'arrampicata fa da corollario; la baita, la vecchietta, i colori, la sfumatura delle nebbie, la solitudine.
Ringraziandoli, ci auguriamo di averli ancora con noi il prossimo anno.

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   Giovedì 23 febbraio


Gli amici del CAI Varallo ci hanno presentato un documentario per ricordare la figura e l'opera di don Luigi Ravelli, sacerdote, scrittore e alpinista, autore della guida della Valsesia e fondatore della Giovane Montagna Novarese nel 1924.
Ovidio Raiteri e Giovanni Bonfanti hanno realizzato, trasportando in diapositive 350 fotografie, un'opera di notevole valore storico-documentario commentata, in voce, da alcuni amici del "Paribel". Sono cosi scorse immagini di imprese alpinistiche di inizio secolo, di gite della Giovane Montagna e di Sante Messe celebrate sulle cime Valsesiane; in ultimo una carrellata delle opere realizzate in Suo onore.
L'augurio più bello è che la Giovane Montagna Valsesiana possa presto rinascere e rinverdire gli antichi allori.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   25 marzo - MACHABY (798 m)


Da pochi anni la Corma di Machaby si è posta all'attenzione degli arrampicatori ma in breve tempo è diventata il più importante centro di scalata della valle d'Aosta e la sua fama è anche dilagata nelle altre regioni, grazie ad alcune pubblicazioni. Non per questo le sue rocce sono estreme, esistono anche possibilità per gli arrampicatori medi che non desiderano cimentarsi su difficoltà superiori al V grado. L'arrampicata a Machaby è all'insegna della placca, non esistono praticamente passaggi di forza o di fessura. È per questo il luogo ideale per chi vuole imparare non essendo indispensabile l'allenamento di braccia. La via più accessibile e nello stesso tempo più interessante è la Via del Banano che offre 7 tiri di corda su difficoltà in genere di IV con due passaggi di V.
Ma Machaby non è solo il luogo per arrampicare; bellissima si rivela la passeggiata al pittoresco paesino di Machaby posto a poca distanza dall'uscita delle vie, in un'oasi naturale incredibile, considerata l'irrisoria distanza dal fondo valle.
Per chi volesse saperne di più sotto l'aspetto alpinistico ed escursionistico si consiglia di consultare il n. 42 della Rivista della Montagna.
Direttore di gita: Maurizio Oviglia - tel. 32.30.69

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   1 aprile - TRAVERSATA CLAVIERE-BARDONECCHIA


Località di partenza: Clavière
Dislivello in salita: 1341 m
Tempo di salita: ore 4,5 - difficoltà B.S.
Percorso: da Clavière (1760 m) si percorre il Vallone di Rio Secco e tra abeti e larici si giunge alle grange Boisses (2029 m). Un tratto a mezza costa e per ampi pendii si raggiunge il Colle Trois Frères Mineurs (2589 m). Di lì, per l'ampio Vallone si scende al punto di attraversamento del torrente des Acles presso gli omonimi Chalet (1879 m). Si riprende a salire fino a raggiungere il col Des Acles (2217 m) e il passo della Mulattiera (2412 m).
La discesa dal colle si svolge praticamente sulle piste del Melezet.
Partenza: Corso Stati Uniti ang. Corso Re Umberto - ore 6,00
Direttori di gita: Adami F. - tel. 606.23.83 / Ponsero P.M. - tel. 953.11.22

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   15 aprile - MONTE PLU


Il monte Plu costituisce una delle più antiche palestre torinesi della Val di Lanzo; esso si divide in diversi settori: la cresta della Scuola, la cresta Botto, la Piramide, lo Sperone Grigio.
È proprio quest'ultimo settore quello che proponiamo per quest'uscita a chiunque interessi un'arrampicata sostenuta, ma mai estrema e nello stesso tempo non facile. Sulla bella parete del Monte Plu si svolgono per adesso due vie: la Classica e la Diretta. La prima presenta difficoltà di IV e V, mentre la seconda è più sostenuta e presenta un passaggio molto difficile in fessura.
Si tratta comunque di arrampicate lunghe ed è quindi necessario dosare bene le proprie forze.
Accesso da Brachiello in l h e 45 per buon sentiero e un canalone spesso di neve (utili gli scarponi).
Partenza: Piazza Statuto ang. Corso Inghilterra - ore 6,00
Direttore di gita: M. Oviglia - tel. 32.30.69

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   15 aprile - COLLE D'ATTIA (2104 m)


Località di partenza: Ala di Stura (1075 m)
Dislivello di salita: 1029 m - Tempo di salita: ore 3,00-3,15
Lasciata a Bracchiello la comitiva diretta allo Sperone Grigio del Monte Plu, si prosegue con mezzo a quattro ruote per Ala di Stura, punto di partenza della nostra escursione. Usciti dall'abitato di Ala si inizia la salita verso i casolari di Pian d'Attia per poi proseguire per il Colle omonimo.
Tempo permettendo belle vedute verso la Torre d'Ovarda, la Croce Rossa, la Ciamarella ed in primo piano l'Uja di Mondrone.
Partenza: Piazza Statuto ang. Corso Inghilterra - ore 6,00
Direttore di gita: Zenzocchi - tel. 349.79.62
Mezzo di trasporto: auto o pullman.

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   Sabato 21-Martedì 25 aprile 1984 - CINQUE GIORNI IN OBERLAND BERNESE


Approfittando del prossimo ponte pasquale verrà organizzata dalla commissione gite una sci-alpinistica di più giorni nell'Oberland.
Il programma di massima dovrebbe prevedere la salita alla Finsteraarhornutte e la traversata alla Konkordiahutte e alla Hollandiahutte con discesa a Blatten. Per i più allenati possibilità di salita al Finsteraarhorn (4273 m) e all'Ebnefluh (3962 m).
In alternativa, non essendo ancora esattamente definito il percorso, si prevede la salita al Jungfraujoch e al Monch (4099 m), discesa alla Konkordiahutte e traversata a Blatten attraverso l'Hollandiahutte. Ce ne sarà per tutti i palati: da parte nostra cercheremo, nel limite del possibile, di accontentare tutti, con percorsi alternativi per i più allenati e ricongiungimento nei rifugi con il gruppo dei più tranquilli. È allo studio la possibilità di associare la marcia di avvicinamento ai rifugi utilizzando il trenino dei ghiacciai o un piccolo aereo. Particolari in sede appena definito il programma.

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   MONTE GIORNALET (3063 m)


Località di partenza: Valle Argentera - Pont Terrible (1642 m)
Dislivello: 1421 m - Tempo di salita: 5 ore
Attrezzatura: ramponi talvolta utili.
Il Monte Giornalet rappresenta con la vicina Rognosa del Sestriere una accoppiata piuttosto ambita dagli sciatori-alpinisti che frequentano la Valle di Susa. In tempi passati queste gite, se pur note, non erano considerate "classiche" come le non lontane Dormilleuse e Terra Nera; in questi ultimi anni invece la ricerca continua di nuove mete ed una certa tendenza a affrontare difficoltà sciistiche un po' maggiori ha fatto sì che gite come queste vengano annoverate fra le "nuove classiche".
Il percorso di salita al Giornalet parte dal Pont Terrible, poco dopo Sauze di Cesana e risale la Valle Argentera fino a Brusà del Plan dove, riattraversato il torrente costeggia, in un bellissimo bosco il corso, piuttosto scosceso, del Rio Colombiera. Al termine del bosco un breve traverso permette di raggiungere il valloncello proveniente dal Colle delle Rocce Platasse (2751 m) alla sinistra del quale appare la piramide finale del Giornalet. La risalita del gran pendio Ovest su un terreno di prim'ordine, pur se piuttosto ripida non presenta particolari difficoltà.
In caso di condizioni non ottimali o per coloro che nutrissero minori ambizioni il Colle delle Rocce Platasse rappresenta una meta insolita, ma di tutto rispetto.
Partenza: ore 4,00
Direttori di gita: M.T. Bolla - G. Bolla - tel. 34.11.85

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   13 maggio - USCITA IN VALLE DELL'ORCO


La valle dell'Orco è diventata da ormai 10 anni a questa parte, teatro dell'arrampicata che su queste lisce pareti dall'aspetto vagamente yosemitico ha assunto una dimensione sportiva. Le possibilità sono veramente tante e non basterebbe un libro ad elencarle! Pur essendo le vie tutte difficili, esistono anche possibilità per gli arrampicatori medi, possibilità che proponiamo per questa giornata. Per chi desidera arrampicare in placca consigliamo la Via delle Placche al Sergent, splendida arrampicata di 200 metri di IV con passaggi di V (indispensabili le scarpette a suola liscia ed i nuts). Per chi voglia impratichirsi con la scalata in fessura proponiamo la fessura per PA (difficoltà di IV/IV+), breve ma di soddisfazione. In ultimo per chi voglia un'arrampicata di stampo più classico allora può salire la bellissima Via del "Pesce d'Aprile", 150 metri di diedri e placche molto sostenuti (IV/V e un passo di V+). Altre possibilità sono a discrezione dei capicordata iscritti. Si rammenta ancora l'uso delle pedule di arrampicata che facilita enormemente i passaggi e dei blocchetti di incastro; spesso molto utili. Non sono indispensabili i chiodi. Invitiamo a partecipare chiunque voglia conoscere questa valle nella quale l'arrampicata di palestra ha assunto nuovi significati; nello stesso tempo ci auguriamo che anche "gli estremi" comprendano la bellezza dei luoghi percorrendo queste vie, certo più facili, ma ugualmente splendide!
Partenza: ore 6,30 corso Vercelli ang. Via Ivrea
Direttore di gita: M. Oviglia - tel. 32.30.69

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   13 maggio - COLLE DI PERASCRITTA (2154 m)


Partenza da Chiaves - Prati della Fontana.
Il dislivello varia da 450 m a 1100 m a seconda di quanto si vuole sfruttare la carrozzabile esistente fino a Prati della Fontana.
Da Chiaves, passando per Fontana Sistina si raggiunge Prati della Fontana (1708 m). Di qui per vaste praterie passando per l'Alpe di Monastero (1970 m) e il piccolo Lago di Monastero (1992 m) si tocca il colle di Perascritta (2154 m) tra "La Rossa" e la "Punta dell'Aggia" (2253 m).
La dolcezza del paesaggio rende la gita particolarmente raccomandabile agli amanti dell'escursionismo.
Ritrovo partenza: piazza Bernini - ore 7
Direttore gita: Boggero Rosangela - tel. 749.39.26

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   19-20 maggio - BARRE DES ECRINS (4101 m) - LA ROCHE FAURIO (3730 m)


Località di partenza: Ailefroide 1874 m
Dislivello in salita: 1° giorno: 1296 m. 2° giorno: 931 m oppure 560 m
Tempo di salita: 1° giorno: 4 - 5 ore - 2° giorno: (secondo le condizioni)
Difficoltà: B.S. (piccozza e ramponi)
Percorso: da Cézanne saliremo per ripido sentiero prima su pietraie, poi su terrazze erbose, infine sul ghiacciaio Glacier Blanc raggiungeremo il rifugio omonimo a 2550 m (ore 2). Di qui percorrendo la morena sinistra del ghiacciaio si raggiungerà il rifugio des Ecrins 3170 m al disopra del grande nodo di seracchi (ore 2,30).
Il giorno successivo si raggiungerà il colle des Ecrins (ore 1) di qui risalendo i magnifici pendii N raggiungeremo il Dôme de Neige des Ecrins. Dal Dôme si raggiungerà la cima per cresta 4101 m. I tempi di salita del colle des Ecrins dipenderanno soprattutto dalla condizione della montagna. Si tratta comunque di una gita di alta montagna che richiede una buona preparazione.
Per coloro che non si sentissero di affrontare la Barre des Ecrins, è prevista dal colle des Ecrins la salita a La Roche Faurio 3730 m di fronte alle Barre des Ecrins. L'ambiente è ugualmente grandioso, ma il percorso più breve e meno impegnativo.
Ritrovo di partenza: Sede
Direttori di gita: Barbi M. - tel. 77.57.33 / Ponsero P. M. - tel. 953.11.22 / Rosso R. - tel. 35.25.61
Mezzo di trasporto: auto private

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   2-3 giugno - TESTA DI MONEY (3572 m) - BIVACCO CARPANO (2865 m)


Punto culminante della lunga costiera tra il Colle della Pazienza ed il Colle di Money.
Dal bivacco Carpano raggiungere l'estremo lembo del Ghiacciaio della Roccia Viva a poca distanza dalla Bocchetta di Monte Nero e alla base della parete.
La crepaccia terminale non presenta difficoltà, spesso è anche invisibile. Attaccata la parete, salirla in direzione nord-est, per moderati pendii di neve e facili rocce, fino alla vetta 2 ore dal bivacco.
Ritrovo partenza: ore 13,30
Difficoltà: Medi Alpinisti
Direttori di gita: M.T. Bolla tel. 341.185 - R. Rosso tel. 35.25.61 - P Castagneri tel 679191
Mezzo di trasporto: macchine
Per gli escursionisti il bivacco Carpano sarà una bellissima gita facile, ma in ambiente severo e di alta montagna.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   22 MARZO


Verrà in sede Andrea Castellero con 330 diapositive 6x6 fatte durante le sue più belle salite prevalentemente nel gruppo del M. Bianco. Castellero è istruttore nazionale di alpinismo e istruttore della Scuola "Gervasutti" del CAI.
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   19 APRILE


Saranno proiettate una serie di diapositive riguardanti traversate in sci nell'Oberland Bernese di Adolfo e Giuliana Franzini.
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   24 MAGGIO


Saranno ospiti della Giovane Montagna "ij Brandè" gruppo di poeti e scrittori piemontesi che operano con passione per difendere e far conoscere la lingua e le tradizioni del nostro Piemonte.
Le loro "Vijà" sono già conosciute e apprezzate dai nostri soci e contiamo su una larga partecipazione.

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VITA SEZIONALE


   VITA SEZIONALE


ALDO MORELLO
Domenica 5 febbraio compiva la sua ultima gita con la salita al Monte del Signore il dottor Aldo Morello.
La Giovane Montagna tutta lo ricorda impareggiabile ed insostituibile amico, sempre pronto e disponibile organizzatore dell'attività sociale per moltissimi anni, vicepresidente centrale e "missus dominici" della presidenza di allora presso le altre sezioni.
Pronto alla battuta, d'animo buono e sempre gentile con tutti, resta per sempre nei nostri cuori.
Riportiamo il breve profilo che Padre Onorato ne ha tracciato durante la sepoltura.
Qualche tempo fa era normale leggere sul notiziario: "partenza della gita: ritrovo a San Secondo" e anche Lui, Aldo Morello, - quasi sempre leggermente in ritardo - quante volte è venuto all'appuntamento. Però, per questo suo ultimo ritrovo, ci ha preceduti tutti, cogliendoci quasi di sorpresa, andandosene in punta di piedi come si fa in un rifugio, per non disturbare gli altri.
E così la G.M. "che ai suoi ideali dedicò tutta una vita" si è ancora ritrovata una volta qui a San Secondo per l'arrivederci a Morello che temporaneamente si slega dalla nostra cordata per aggiungersi a quella più numerosa di Lassù: la cordata dei vari Pier Giorgio Frassati, Pol, Reviglio, Ravelli, Viano, Milone, Rocco, Castagneri....
E se molti ospiti del nostro Rifugio Reviglio hanno potuto godere dei magnifici panorami della Val Ferret e Val Veny lo devono anche a Morello, perché era sempre Lui a portarsi in gita coloro che erano alpinisticamente meno dotati. E se qui stamane siamo così in tanti e di tante sezioni è anche per manifestargli la nostra riconoscenza per tutto quello che ha saputo dare alla Giovane Montagna in altruismo, entusiasmo e buon umore.
A me rimane il rimpianto di un appuntamento mancato. Giovedì scorso era da Pio Rosso e giovedì, domani, volevo andare da Morello perché mi parlasse delle origini della nostra Associazione, di Pier Giorgio Frassati, del Coraggio Cattolico, della FUCI, delle loro riunioni clandestine durante il ventennio per alimentare l'entusiasmo che faceva ardere la fiaccola della loro Fede e l'amore per la Montagna - perché questo è sempre stato il binomio inscindibile che ha distinto la nostra Associazione: l'incontro è solo rinviato in data da destinarsi: quando questo avverrà non sarò più io a programmarlo.
Arvdse Dutur Murel! Buna gita!
(padre Onorato)

È mancata all'affetto della famiglia la Mamma di Ernesto Casazza. Partecipiamo commossi al suo grande dolore.

La casa di Gian Piero Rasetto è stata allietata dalla nascita di Eleonora. felicitazioni e auguri vivissimi.

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   CONSIGLI SEZIONALI


Consiglio del 9 gennaio 1984: Esame e approvazione del bilancio preventivo. Viene discusso il problema della sicurezza nelle gite: se ne riparlerà approfondendo la questione. Verrà effettuata una mostra di pittori di montagna (responsabile Buscaglione). Per la settimana di pratica alpinistica è nominato responsabile R. Rosso.
Consiglio del 6 febbraio 1984: Viene istituito il gruppo giovanile: responsabile p. Onorato e Forneris con Zenzocchi C. in rappresentanza del Consiglio. Approvazione del programma della settimana di pratica alpinistica e quello per il proseguimento dell'attività sciistica. Responsabili per il Settantennio al Rocciamelone sono nominati Bolla e Adami.
I prossimi consigli sezionali sono convocati per il 2 aprile, 7 maggio, 4 giugno, alle ore 21,00.

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   BIBLIOTECA


Nuovi volumi sono disponibili in biblioteca.
G. Gionco, A. Malusardi - Dallo Stelvio a San Candido - Ediz. CDA
112 itinerari sci-alpinistici dallo Stelvio a San Candido attraverso le principali vallate del Trentino e dell'Alto Adige.
R. Messner - La mia strada - Ediz. Dall'Oglio
Fatti e avventure vissute che hanno lasciato una traccia nella vita del grande alpinista. Fanno parte del libro anche diverse interviste rilasciate dall'autore.
Maurice Hergoz - Le grandi avventure dell'Himalaya - Ediz. De Agostini
Edizione in due volumi, il primo dedicato all'Annapurna, Nanga Parbat e K2; il secondo all'Everest, Bainta Brakk e Dhaulagiri.
In questi due volumi sono ricostruite le imprese più esaltanti e le vicende più tragiche.
G. Doglio, G. Unia - Abitare le Alpi - Ediz. l'Arciere
Il volume tratta dalle prime presenze dell'uomo sulle Alpi, dai pastori della preistoria sino a considerare la situazione evolutiva più recente.
M. Vaucher - Le Alpi Pennine - Ediz. Zanichelli
Le 100 più belle ascensioni fra il Gran S. Bernardo e il Sempione.
André Roch - Grandi imprese sul Monte Bianco
Narra in forma avvincente le "prime" di tutti i principali itinerari sui diversi versanti del Monte Bianco. Dalla prima conquista del "Tetto d'Europa" alle ultime imprese su itinerari ritenuti impossibili. Il volume è corredato da schizzi e da bellissime fotografie.
Peter Boardman - Montagne Sacre - Ediz. Dall'Oglio
Oggetto di questo libro sono viaggi in zone incontaminate dell'Asia e dell'Oceania, con ascensioni su tre cime considerate, dalla popolazione locale, sacre agli Dei.
Bersezio, Tirone - Monte Bianco: nel castello di neve e ghiaccio - Ed. Zanichelli.
Il Monte Bianco fa da sfondo a questa guida che contiene 70 itinerari sci-alpinistici adatti alle diverse capacità.

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