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Notiziario Sezione di Torino Febbraio 1969



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ATTIVITÀ PREVISTA


   16 febbraio - Monte Bieteron m 2764


Ritornando in Val d'Ayas non possiamo dimenticare l'amara esperienza dello scorso anno quando siamo andati al Colle Vascoccia a piedi per mancanza di neve. Quest'anno per fortuna l'inverno ha messo giudizio innevando abbondantemente i monti, per cui la salita che effettueremo ci ricompenserà delle delusioni passate.
ore 6,- S. Messa a S. Secondo;
ore 9,- arrivo ad Estoul (Brusson);
ore 13,- arrivo in vetta;
ore 17.- partenza da Brusson;
ore 19,- arrivo a Torino.
Direttori di gita: Bertolino M., Marchisio G.

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   2 marzo - Colle della Portia m 2187


Bella gita sci-alpinistica nella Valle di Viù. Da Usseglio si sale in seggiovia fino alle Grange Benot; poi, calzati gli sci, si risalgono i pendii che portano al Colle delle Lance (m. 2170): si scende, dal lato opposto, nella larga conca della Sogna e si attacca l'ultima salita che adduce al Colle della Portia dal quale i più volenterosi potranno salire alla Punta Grifone (senza sci) per godersi un supplemento di panorama, già bello dal colle. Il dislivello da superare dalle Grange Benot è di circa 800 metri.
ore 6,- S. Messa a S. Secondo;
ore 7,- partenza in pullman per Usseglio;
ore 9,- circa arrivo ad Usseglio, salita in seggiovia alle Grange Benot ed inizio gita; ore 12,30 circa arrivo al colle;
ore 13,30 circa inizio discesa;
ore 17,- partenza per Torino.
Direttori di gita: Donato C., Frigero S.

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   15-16 marzo - Crête de la Bianche m 2954


Dopo aver ammirato dal Pic Blanc du Galibier uno dei lati più spettacolari del massiccio transalpino, con questa salita andremo alla scoperta del versante meridionale del Delfinato, con pareti formidabili e dolci lussureggianti fondovalle.
Sabato 15 ore 14,- ritrovo di fronte a S. Secondo;
ore 17,30 arrivo a Valluise, sistemazione in alberghetto;
Domenica 16 ore 4,- sveglia;
ore 5,- partenza;
ore 11,- arrivo in vetta;
ore 16,30 partenza da Valluise;
ore 17,30 S. Messa nella Cattedrale di Briancon;
ore 21,30 arrivo a Torino;
Direttori di gita: Ceriana R., Piovano P.

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   29-30 marzo - Monte Matto m 3097


Questa classica gita sciistica, una delle più belle dell'Alpe Marittime, veniva un tempo effettuata con partenza da S. Anna di Valdieri superando in un sol balzo gli oltre 2000 m. di dislivello. Ora un accogliente rifugetto posto a poco meno di metà strada, dà modo di partire da una base avanzata di buon mattino per sfruttare le migliori condizioni della neve nella lunga discesa.
Sabato 29 ore 14,- ritrovo di fronte a S. Secondo;
ore 17,- arrivo a S. Anna (m. 1011) e proseguimento per il rifugio L. Bianco al lago Sottano di Sella (m. 1822);
ore 20,- arrivo al Rifugio (non esiste servizio di alberghetto);
Domenica 30 ore 4,- sveglia;
ore 5,- partenza;
ore 9,- arrivo in vetta;
ore 12,- rientro al Rifugio;
ore 17,- partenza da S. Anna;
ore 18,- S. Messa nella Cattedrale di Cuneo;
ore 21,- arrivo a Torino.
Direttori di gita: Barbero E., Peyretti F.

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   VI RALLYE SCI-ALPINISTICO ALPI OCCIDENTALI Artesina 8-9 marzo 1969


Domenica 9 marzo, sulle nevi di Artesina si svolgerà il VI Rallye « Giovane Montagna ». Il successo delle passate edizioni, ci fa sperare in una larga partecipazione sociale. Va ricordato che questo tipo di manifestazione non è una gara agonistica, ma piuttosto una dimostrazione collettiva di preparazione per la pratica dello sci-alpinismo, dove la regola-rità di marcia si fonde con l'aiuto reciproco fra i partecipanti. A tutt'oggi la sezione di Genova ha allo studio i vari problemi tecnici e logistici derivanti da questa importante manifestazione, per cui il programma dettagliato sarà esposto in sede.
Le iscrizioni, che ci auguriamo numerose, sia come concorrenti, sia come pubblico, saranno accettate in sede; ci permettiamo di invitare i soci a prenotarsi per tempo onde evitare complicazioni di carattere organizzativo.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Venerdì 28 febbraio - ore 21,15


Continuando nel ciclo di conferenze iniziato lo scorso anno riguardanti i vari aspetti dell'alpinismo, tratteremo questa volta la salita con mezzi artificiali. Abbiamo invitato uno dei più quotati alpinisti torinesi: Gian Piero Motti. Oltre che abilissimo arrampicatore sappiamo che è anche un brillante conferenziere per cui la serata non mancherà di essere interessante e sarà corredata dalla proiezione di sue diapositive scattate sulle vie più classiche delle Alpi e durante numerose prime ascensioni.
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   Venerdì 14 marzo - ore 21,15


Avremo nuovamente con noi l'istruttore nazionale di sci-alpinismo Luciano Ducato che ci presenta i suoi ultimi apprezzati films: « Liberi orizzonti » e « Svolazzi sul Monte Bianco ».
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ATTIVITÀ SVOLTA


   1 dicembre - Visita a gli Alpigiani


Preceduta da una breve ma sentita campagna tra i Soci, per la seconda volta in quest'anno ha avuto luogo l'ormai tradizionale manifestazione. E ancora una volta abbiamo raggiunto, sui monti della bassa Valle di Susa, Frassinere e le sue frazioni.
A Frassinere i 38 partecipanti hanno assistito alla S. Messa nella Chiesa Parrocchiale. Il celebrante ricordando il motivo della nostra presenza ha invitato tutti i presenti a porre sull'altare del Signore la loro offerta: noi i nostri doni e il nostro spirito di carità, gli amici alpigiani il !oro carico di fatiche, di amarezze e di disagi affinché Iddio benedisse e ridistribuisse le offerte. Questo pensiero ci ha fatto comprendere il vero significato della nostra visita: mettere qualcosa in comune, così come si usa tra fratelli, vivere una giornata con gli alpigiani da veri fratelli.
Non è stato sempre facile comprendersi ma al momento di ripartire, guardandoci, abbiamo capito che qualcosa si era fatto.
Restano poche cose da notare: un tempo splendido, il sole caldo e fortunatamente poca neve, l'incontro gradito tra vecchi e giovani (soci naturalmente), e nientemeno la riuscita dei collegamenti col radiotelefono.
Le persone visitate sono state: 27. Si sono distribuiti:
kg. 50 di zucchero;
kg. 50 di pasta;
kg. 50 di riso;
quantitativi minori di biscotti, cioccolato, caramelle, caffè, tè, olio, marmellata, sapone;
16 capi di maglieria per adulti e 2 per bambini;
10 giacche a vento;
kg. 3,5 di lana.

A questo elenco si devono aggiungere i viveri e gli indumenti in buon stato di conserva-zione portati direttamente dai Soci.
Per i viveri e gli indumenti acquistati la spesa è stata di L. 120.000, completamente coperta dal contributo dei Soci. Questa nota ha valore informativo e ci dà lo spunto per esprimere il sentito grazie degli amici alpigiani a tutti i Soci che hanno generosamente contribuito alla riuscita della manifestazione.
S. F.

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   8 dicembre - Monte Morefreddo m 2776


li tempo non ci ha favoriti. Da un giorno stava nevicando (per fortuna, in un certo senso, perché altrimenti avremmo trovato l'erbetta), il cielo era plumbeo e la visibilità ridottissima. A Pragelato, 5 partecipanti hanno preso la seggiovia proseguendo poi, quasi alla cieca, verso la vetta, in prossimità della quale però han dovuto fare un prudente dietrofront. Gli altri, costituenti il grosso della comitiva, sono saliti coraggiosamente dalla Val Troncea illudendosi anch'essi di arrivare in vetta. Dopo una discreta « scarpinata », diventa meta una baracca posta sul cammino, luogo ideale per un pic-nic. Riunitisi tutti in questo punto, si scende ancora in Val Troncea e ci si rifugia in « piola « a Traverses per rifocillare frate corpo.
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   22 dicembre - Lago Miserin m 2582


Un po' scarsa la partecipazione a questa gita, una delle prime sciistiche, che ha portato alcuni di noi a conoscere una caratteristica valle laterale della Vai d'Aosta, anche se meno famosa dei centri di Courmayeur e Cervinia.
La salita per Dondena ed il lago Miserin, raggiunto dal gruppo di punta, a conti fatti si è dimostrata piuttosto lunga e gli ultimi sono tornati a Champorcher solo con le ultime luci del giorno. Il tempo, discreto durante la prima parte della gita, era molto ventilato in alto, mentre nella valle, da Dondena in giù, si era al riparo. Arrivo a Torino ancora abbastanza presto. Partecipanti 16.

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   26-27-28-29 dicembre - Soggiorno invernale al Rifugio N. Reviglio


Pochi i partecipanti e molta la neve, in complesso anche questa volta l'esperimento è stato positivo soprattutto per quanto riguarda l'affiatamento, lo spirito di gruppo.
- 26: arrivo dei pochi, si batte la pista fino al Rifugio con una certa fatica; ricognizione dei combustibili: kerosene, carbone, gas e vino. Si avvia il complesso sistema di riscalda-mento da cui dipende lo sopravvivenza, infatti il termometro del salone segna + 2,5°. Mentre le gentili signorine elaborano preziose ricette di alta cucina, l'ingegnere progetta e costruisce nella neve trincee e trabocchetti, lavoro del tutto disprezzato dagli altri.
- 27: il tempo è buono e le piste di La Thuile ottime, ma qualcuno osserva giustamente che la neve è fredda, umida e sempre molto vicina!
- 28: chi per primo osò avventurarsi fuori dalle coperte vide un tempo pessimo e non poté riprendere sonno, gli altri invece continuarono a sognare magnifiche, interminabili discese; e sciando venne mezzogiorno... Intanto si scopre che nella notte un intero panettone completo della sua confezione è scomparso senza lasciare traccia e nonostante le indagini del legittimo proprietario, il caso è tuttora insoluto. Ad evitare che la giornata trascorra in un totale ozio alpinistico, progettiamo e realizziamo in serata una gita collettiva alla « Brenva »: ascensione lunga e irta di difficoltà e di emozioni nel regno delle più sublimi e squisite bellezze della natura.
- 29: Lasciando mesti i luoghi che videro le nostre gesta, un grido eruppe dai nostri
cuori: ritorneremo!
S. F.

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   5 gennaio - Pic Blanc du Galibier m 2949


Una giornata bella ma piuttosto fredda ha favorito i partecipanti alla programmata salita del Pic Blanc du Galibier.
Riunita la piccola comitiva di 13 persone (qualche superstizioso sottolineò il numero) ad Oulx, si partì con macchine private verso la vicina Francia; viaggio rapido senza alcuna difficoltà, facilitato dalle buone condizioni stradali.
A Maison du Sestriere, terminati i soliti preparativi di partenza, si prese a salire seguendo la traccia di un francese che ci aveva preceduti; le condizioni della neve non erano troppo buone, gelata e ventata com'era invitava ad un certo pessimismo sulla riuscita d'una buona discesa; infatti chi prese troppo di petto i pendii ripidi fece qualche rotolone perdiquota.
Dopo l'attraversamento della route nationale du Galibier le condizioni migliorarono; con un ampio giro su dossi e piccoli pianori, in breve si raggiunse senza particolari difficoltà la cresta dove di solito si lasciano gli sci.
Di qui con breve salita a piedi su pendio ripido fummo tutti in vetta; paesaggio stupendo su tutto l'arco alpino, finalmente innevato a dovere dopo alcuni anni di scarse precipita-zioni nevose.
Iniziata la discesa con un po' d'attenzione, la neve si rivelò migliore di quanto parve in salita, tanto che i più virtuosi si permisero qualche prodezza di carattere stilistico-pistaiolo. Gita fortunata, sia per le condizioni del tempo che per quelle della neve, senza alcun incidente ai partecipanti; questo soprattutto a dispetto del numero 13 portajella.
G. Leopardo

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   19 gennaio - Madonna di Cotolivier m 2105


Ritenuta sconsigliabile per troppo innevamento la programmata gita alle « Rocce Verdi », si è ripiegato sulla più sicura e familiare meta del Cotolivier. Stavolta la salita è stata effettuata da Ulzio e la via percorsa - tracciata da un formidabile battistrada - ci ha portati, attraverso una magnifica e panoramica zona, in un ambiente reso suggestivo dalla recente nevicata e da un tempo splendido. Inoltre ci siamo trovati in buona e numerosa compagnia, essendo presenti anche gruppi di persone appartenenti ad altre società alpi-nistiche ed è stato bello ritrovarci in tanti attorno alla Cappelletta del Cotolivier, quasi un raduno spontaneo di praticanti dello sci-alpinistico.
Nella discesa, sul versante di Chateau Beaulard, ciascuno ha avuto le soddisfazioni con-sentite dalle proprie capacità ed in base ad esse ha valutato la qualità della neve che dai più è stata giudicata buona.

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VITA SEZIONALE


   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI, tenutasi il 10 gennaio


Una constatazione punto piacevole: pochi i soci presenti. Cosa pensare? Che vi sia un gran disinteresse per le faccende della sezione anche se, dopotutto, i partecipanti alle gite ed alle manifestazioni sociali risultano mediamente in buon numero? Che la maggio-ranza dei soci trovi più comodo fruire di un'organizzazione senza curarsi dei problemi e delle incombenze che da essa derivano? Qui salta su l'ottimista ad oltranza a dire: la scarsità delle presenze si giustifica col fatto che quella sera vi era lo sciopero dell'A.T.M. Accettiamo questa giustificazione, facendo finta di ignorare il non basso indice di motoriz-zazione dei nostri soci e la consueta generosità nel dare « passaggi » agli appiedati.
Detto questo per chi sentisse di dover fare un esame di coscienza, rileviamo per contro che i soci presenti all'assemblea sono stati molto vivaci, molto interessati alle discussioni ed hanno dato un contributo di idee, di consigli e di proposte. I soliti pochi ma buoni. Andiamo però con ordine.
II presidente Marchisio, dopo la relazione sull'attività svolta nel 1968 e sottolineati i buoni risultati conseguiti, ha illustrato il programma per il 1969 soffermandosi sulle gite più impegnative quali la traversata Bétemps-Gressoney ed il Pizzo Badile, sulla necessità di adoperarsi tutti per la riuscita del raduno intersezionale che la nostra sezione organizzerà al Rifugio N. Reviglio, sui lavori che sarà opportuno fare per rendere più sicuro e più abitabile il rifugio in punta al Rocciamelone.
Dopo la lettura dei bilanci consuntivo '68 e preventivo '69 fatta dall'economo Annovazzi e l'approvazione degli stessi, si è aperta la discussione che, come detto sopra, è stata assai proficua. Indichiamo alcuni dei diversi punti toccati:
- opportunità della presenza di un sacerdote in talune gite per assicurare la celebrazione della S. Messa, la quale deve comunque costituire parte essenziale nelle gite, anche in quelle fatte con le auto private (proposte di avvicinare i Rosminiani ed i Missionari della Consolata);
- lavori al rifugio del Rocciamelone: un minimo di opere per riattarlo; necessità di un parafulmine più efficiente (purtroppo, il tipo che darebbe maggior affidamento costa 500/600 mila lire);
- visita agli alpigiani: ritenuta ancora valida la manifestazione, si propone di continuare a tenerla due volte l'anno, cambiando magari la località;
- proposta di allestire una mostra fotografica;
- opportunità di sensibilizzare i soci verso le assemblee.

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