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Notiziario Sezione di Torino Aprile 1967



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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Venerdì 12 maggio ore 21,15


proiezione di film e fotografie a colori dei soci M. A. Boggero, M. Depaoli e A. Morello.
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   26 Maggio ore 21,15


proiezione di film della Cineteca del C.A.I. premiati al Festival di Trento.
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VITA SEZIONALE


   RADUNO INTERSEZIONALE AL RIFUGIO A. PORRO


29.30 Aprile - 1° Maggio 1967
In sostituzione della gita all'Adamello, per la prima volta ci spingeremo nella zona del Disgrazia, dopo essere più volte stati nelle vicine montagne del Bernina.
Data la stagione, la nostra esplorazione avrà particolarmente carattere scialpinistico, pur offrendosi belle attrattive anche ai non sciatori.
La « Guida dei monti d'Italia » a pag. 569 così si esprime: « Val Ventina offre di gran lunga le più belle gite di Chiareggio, in ambiente di alta montagna degno di stare alla pari con parecchi grandi gruppi delle Alpi. Il rifugio Augusto Porro costituisce una base stupenda anche per lunghi soggiorni e rende le gite accessibili anche a modesti sciatori, purché ben guidati ».
La Presidenza Centrale metterà a disposizione dei gitanti una guida-sciatore.
Programma normativo:
Sabato 29/4 partenza in torpedone dalla sede alle ore 14,30 per Milano-Lecco-Sondrio, a Chiareggio alle ore 19 circa cena e pernottamento in albergo.
Domenica 30/4 ore 7 S. Messa, ore 8 partenza per il rif. Porro, arrivo alle ore 19,30 sistemazione, gita alla Bocchetta di Ceresone a quota 2625 in ore 2,30 di salita.
Lunedì 1/5 partenza dal rifugio alle ore 5 per il passo e pizzo Cassandra, m. 3222, e ritorno al rifugio alle ore 14;
ore 17 partenza da Chiareggio e, dopo breve sosta a Lecco, arrivo a Torino alle ore 23 circa.
Direttori di gita:
Viaggio in torpedone L. 3.500 - Tariffe CAI al rifugio.
Equipaggiamento: di alta montagna per le gite più impegnative; pelli di foca per tutti.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   ROCCA PROVENZALE (m 2402) - 14 Maggio 1967


Programma:
Ore 6 S. Messa alla chiesa di San Secondo e quindi partenza in torpedone per Acceglio Chiappera, m. 1620, e di qui in mezz'ora all'inizio delle rocce; con facile arrampicata si superano i 600 metri di dislivello in ore 3 circa.
Direttori di gita: E. Casassa e G. Marchisio.
Quota di iscrizione L. 1300.

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   CIMA BATTAGLIA (m 2298) - 27-28 Maggio 1967


Programma:
Sabato 27/5 partenza dalla sede alle ore 15;
ore 16,30 arrivo a Quincinetto, salita al villaggio di Scalaro (m. 1600 circa) per il pernottamento.
Domenica 28/5 sveglia ore 5 e partenza alle ore 6 per la vetta lungo il versante orientale o la via accademica;
ore 13 inizio della discesa,
ore 18,30 S. Messa a Quincinetto e ritorno a Torino.

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   PUNTA FOURÀ (m 3411) - 10-11 Giugno 1967


Programma:
Sabato 10/6 partenza dalla sede alle ore 15 per Ceresole Reale e colle del Nivolet, m. 2613, con pernottamento al Rifugio Città di Chivasso. Vedere tempestivamente programma dettagliato in sede.

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SERATE IN SEDE


   MANIFESTAZIONI IN SEDE


Le ricorrenti serate di proiezioni ci hanno fatto vedere sul nostro piccolo schermo tante belle immagini che hanno sollevato il nostro spirito.
Dalle belle diapositive di montagna estiva proiettate il 23 Dicembre 1966 dal sig. Giuseppe Ferrari a quelle magnifiche de « il mondo delle grotte » proiettate dal dott. Alfonso Lucrezi il 20 Gennaio.
Altra interessante proiezione a carattere speleologico è avvenuta venerdì 24 Febbraio con il magnifico e fantastico documentario del sig. Carlo Tagliafico: « mondo sotterraneo ».
Venerdì 10 Marzo siamo passati nuovamente alle vette con le diapositive del socio geom. P. M. Ponsero rievocanti le sue brillanti gite sci-alpinistiche che ci hanno fatto parecchio invidia.
Infine i film sonorizzati del presidente Bersia e quelli del socio Marocchino ci hanno fatto rivivere la nascita del Rifugio Natale Reviglio ed alcune belle gite sociali.
A tutti i collaboratori i più vivi ringraziamenti.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   PUNTA FONTANAFREDDA (m 2512) - 26 Febbraio 1967


La partenza, dopo la S. Messa a S. Secondo, riunisce sul pullman i 33 partecipanti poco ottimisti nella clemenza del tempo che, perfettamente nuvoloso, perlomeno riduce il traffico stradale.
A Buisson l'attesa per il trasbordo sulla microfunivia (8 posti) permette di rinfrescare le conoscenze tra le vecchie e nuove leve di Soci.
Chamois (il più alto Comune d'Italia), m. 1812, ci accoglie con un breve squarcio nella nebbia; la meta della gita si lascia intravedere.
I Soci impuri (tra cui il capo gita) sfruttano tutti i ganci meccanici a disposizione (la seggiovia al Lago di Lod e la successiva sciovia per quota 2225); i puri si servono solo della seggiovia; i purissimi si caricano il « legname » sulle spalle già a Chamois.
A mezzogiorno circa, 27 partecipanti, sulla sommità raggiunta in una fitta nevicata, elevano un pensiero alla Madre Celeste; su neve che avrebbe anche potuto dare delle soddisfazioni con una visibilità migliore, si divalla a Chamois.
Attorno ai piatti fumanti di polenta pasticciata, i gitanti si rinfrancano in allegro convito ripromettendosi di ritornare con tempo migliore a scoprire l'incanto dí questo angolo di mondo che in pieno secolo XX continua a vivere lontano dal rumore dei motori.

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   VERBIER (Vallese) e ROSABLANCHE (m 3336) - 25-26-27 Marzo 1967


Con il lodevole intento di far conoscere le montagne, lontane dalle nostre zone abituali, la commissione gite, da qualche anno, ha inserito nel programma una escursione nella vicina Svizzera.
Questa decisione è stata assai felice, poiché tutte queste gite hanno avuto ottimo esito, con piena soddisfazione dei partecipanti, anche quando la Pigne d'Arolla ci ha respinti.
L'ultima, in ordine di tempo, che prevedeva la salita alla Rosablanche, da Verbier, ha consentito di soddisfare due diverse esigenze, i... pigri che hanno ricamato sulle piste con l'aiuto dei mezzi meccanici, gli altri che si sono affidati alle loro gambe.
La zona visitata è molto interessante, la salita alla Rosablanche si svolge, con un percorso ad una altitudine media di 3000 metri, su un itinerario comprendente 3 piccole vallate, che vengono percorse trasversalmente, risalendo ai colli che le dividono (Col de la Chaux m. 2940, Col de Louvie m. 2921).
Se da una parte ciò costituisce un intralcio dovendosi togliere e rimettere le pelli di foca, dall'altra permette una visione panoramica eccezionale che si estende dal massiccio del M. Bianco, con splendide vedute dell'Aiguille d'Argentière e di Chardonnet, al gruppo del Grand Combin vicinissimo, fino alla stupenda parete Nord del Cervino, al Weisshorn, ai Mischabel e a tutte le montagne che li contornano.
La neve caduta nella notte aveva creato un terreno in condizioni eccellenti, e i ricami più perfetti trovavano un limite solo nella più o meno abile capacità individuale.
L'unico neo è la purtroppo ristretta partecipazione. Dove sono andati a finire i 5 volte più numerosi partecipanti alla scuola di sci?
Il nostro rammarico va per gli assenti che non hanno potuto godere con noi questa gita, svoltasi in condizioni che definirei ideali.
Carlet Ernesto

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   CIMA FLASSIN - 2 Aprile


Se credessimo al fato, lo penseremmo eretto minaccioso contro la GM a difesa della Flassin e poi ghignare soddisfatto perché anche stavolta, la terza in programma, non abbiamo potuto fare questa gita. Il venerdì precedente, saputo che anche a St. Oyen pioveva da giorni e la neve se n'era andata da buona parte del percorso, abbiamo soppressa la gita; pazienza, non è dipeso da noi...
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   LE CURBASSERE - 2 Aprile


D'accordo, venerdì 31 marzo il tempo non era invitante però ciò non toglie che molti soci avrebbero almeno potuto manifestare l'intenzione di partecipare alla gita, sia pure tempo permettendo. E per la domenica, che sole!
Inoltre, e ciò sia detto con tutto l'elogio dovuto ai pochi iscritti, non erano neanche tutti di quei soci per i quali si era pensata opportuna e gradita la gita. Già, perché le Curbassere dovevano essere il punto di partenza o se volete un primo allenamento di roccia per il rilancio di quelle gite più impegnative, di polso, più « alpinistiche « reclamate da chi pensa che alla « Giovane » si invecchia e si dorme.
Se esistesse il fato, per quanto avverso a noi, questa volta non avrebbe motivo di ghignare. Lui proprio non c'entrerebbe.
Scriviamo così per essere amari con qualcuno? No! Vogliamo egualmente bene a tutti. Cerchiamo solo di puntualizzare una situazione e, se possibile, risvegliare nei più giovani e nei più dotati, la volontà di andare in montagna e andarvi da alpinisti.
Coraggio, le Curbassere o altre montagne equivalenti sono sempre là, così pure altre ancora, gradatamente più impegnative, possono servire alla nostra preparazione. Basta accordarci. Una sede per ritrovarci, l'abbiamo. ...E allora dài...

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VITA SEZIONALE


   ULTIME NOTIZIE


Gressoney, 16-4-1967 - La Sezione di Torino ha vinto il rally sci-alpinistico delle Sezioni Occidentali, aggiudicandosi il trofeo per l'anno in corso.
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   AVVENIMENTI LIETI


Il 2 Marzo, nella chiesa della Immacolata Concezione si sono uniti in matrimonio i soci Anna Cosso e Giancarlo Pecchio. Ai novelli sposi vadano i nostri più fervidi voti augurali.
Il 21 Gennaio è nata Valeria: ai suoi genitori, i soci Michelangelo e Maddalena Gianasso, le nostre più vive felicitazioni.

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   LUTTO


Prendiamo viva parte al lutto della socia sig.na Renza Cravero, per la morte del padre; a lei il conforto della nostra lunga amicizia e della preghiera di suffragio.
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