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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 1962



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ATTIVITÀ PREVISTA


   GITA DI CHIUSURA - CHIAVES 1049 m (Valle di Lanzo) 14 ottobre 1962


Laboriosa è la ricerca di una località adatta per chiudere in gioiosa compagnia l'anno alpinistico!
Forse i soci dimenticano lo scopo di questo ritrovarci, il quale non è altro che la ricerca di una tranquillità di spirito e di azione ed anche offrirci la possibilità di esternare il nostro grazie a coloro che ci hanno data la possibilità di raggiungere una mèta desiderata, riuniti in lieto convito. La corda che ci ha legato salendo l'erta ghiacciata o scalando gli appicchi rocciosi, non fu un simbolo ma una realtà che non si può facilmente dimenticare.
Abbiamo scelto Chiaves 1049 m, borgata posta sulla dorsale sinistra della Valle di Lanzo all'altezza di Mezzenile. È servita da una comoda strada automobilistica, con la sua ospitalità ci offre il mezzo di consumare un buon pranzo con minima spesa e volendo una bella passeggiata per arrivare in un'ora in vetta al Monte Garné. L'ambiente boschivo, in questa stagione autunnale, offre agli amanti della fotografia numerosi soggetti di valore, specialmente se il sole vivificherà la natura che sta avvicinandosi al riposo invernale.
PROGRAMMA - Domenica 14 ottobre:
Ore 8: S. Messa alla Consolata.
Ore 8,30: Partenza della n. Sede via Consolata 7 ed arrivo a Chiaves alle ore 9,30. passeggiata nei dintorni e preparazione per il pranzo.
Ore 12: Pranzo all'albergo o al sacco.
Alle ore 14,30 salita facoltativa al Monte Garné, 1400 metri.
Ore 18: Partenza con arrivo a Torino alle ore 19,30.
Si raccomanda di inviare con sollecitudine la propria adesione specificando se si intende consumare il pranzo all'albergo.

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VITA SEZIONALE


   FUNZIONE RELIGIOSA AL MONTE DEI CAPPUCCINI 4 novembre 1962


Nell'annuale ricorrenza del ricordo di coloro che ci precedettero nel segno della Croce e dormono il sonno della pace, la Presidenza sezionale rivolge un caldo appello a tutti i soci per unirsi in preghiera nella raccolta e francescana Chiesa al Monte dei Cappuccini.
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   DOMENICA 4 NOVEMBRE alle ore 10


assistendo alla Santa Messa celebrata in suffragio di questi cari Amici un tempo nostri bravi compagni di cordata, oggi ricordati nella più alta e luminosa visione dei cieli apertisi sulle erte vette alpine oppure nell'intimità della famiglia.
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   RIFUGIO NATALE REVIGLIO - CHAPY D'ENTRÈVES 1962


Le meravigliose condizioni del tempo nel periodo delle vacanze estive ci hanno permesso di svolgere una buona attività alpinistica, che si è concretata nelle più significative ascensioni nel meraviglioso ambiente del Monte Bianco.
Molte soddisfazioni e qualche delusione, in quanto qualcuno ha dovuto constatare come le maggiori ascensioni, cioè le salite classiche, rappresentano sempre un limite di difficoltà, che per superarle occorre una seria preparazione. Preparazione che occorre portare a termine con le ascensioni da effettuare durante l'anno sia individualmente, che frequentando le gite sociali.
In diverse uscite sociali abbiamo avuto, per la prima volta, l'accompagnamento delle Guide. Due volte il signor Ubaldo Rey reduce dal K 2 ed una volta il signor Franco Salluard. È stata questa una presa di contatto con le guide locali e praticamente abbiamo appreso molte cose, la principale, la necessità di un buon allenamento in alta montagna e conseguentemente la conoscenza della tecnica di ghiaccio.
Diversi soci anziani ancora una volta hanno guidato gruppi di cordate mantenendo così più vivo lo spirito sociale, ad essi la Presidenza rivolge il grazie più caloroso.
Come relazione tecnica, dal libro del rifugio stralciamo: risultano raggiunte 45 mete con un totale di 228 presenze, media poco più di 5 unità per mèta raggiunta. Questo dato è significativo perché conferma come in generale non sia possibile effettuare ascensioni a larga partecipazione in questo ambiente dei 4000 per eccellenza, sia per la natura del terreno, come per le difficoltà tecniche.
Di importanza alpinistica spiccano le mete: Monte Bianco, Grandes Jorasses, Dente del Gigante, Mont Dolent, Aiguille Croux, Torrione d'Entrèves, Aiguilles d'Entrèves, Tour Ronde, Mont Blanc du Tacul, Aiguille de Leschaux, Petit Mont Blanc, Ruitor.
Sono ancora stati raggiunti quasi tutti i rifugi e bivacchi della zona ed effettuate ascensioni alle punte più panoramiche, come: Tête de Ferret, Testa Bernarda, Monte la Saxe, Monte Chétif, Mont Grapillon.
Il sigillo delle grandi scalate l'ha impresso Enzo Montagna, socio della sezione di Genova con la salita al Dente del Gigante per la parete Sud ed al Monte Bianco per la via Major (sentinella di sinistra).
Ci auguriamo di ripetere e migliorare quanto si è fatto quest'estate, preparandoci con coscienza nel fisico e nello spirito.

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   29-30 GIUGNO - 1 Luglio - RADUNO INTERSEZIONALE A CORTINA


Gli amici veneziani organizzando l'annuale raduno ci hanno offerto un'ottima occasione per trascorrere brevi giorni su quelle montagne, che per le loro caratteristiche e nella struttura, differenziano sensibilmente dalle nostre. Esse ci hanno sempre sollecitato il desiderio di conoscerle e scalarle. Nella partecipazione abbiamo cercato di valorizzare anche la parte turistica, cioè il viaggio. Partiti da Torino nel cuore della notte, alle ore 5,55, attraversando il ponte sull'Adige che immette nel cuore di Trento il nostro sguardo si posò su una magnifica costruzione romanica: la Basilica di S. Lorenzo. Ci fermiamo. Sulla tabella degli avvisi leggiamo, ore 6 S. Messa. Iniziare la giornata coll'assistere alla celebrazione del Santo Sacrificio, era il dono più gradito. Trento ci ha poi interessato per i suoi monumenti e per i sacrari dei martiri nazionali che custodisce. Essi ci hanno richiamato alla memoria le poetiche invocazioni apprese sui banchi della scuola nella primissima giovinezza quando il fato non era ancora compiuto:
Odono i morti di Bezzecca, attendono
Quando? grida Bronzetti fantasma erto fra i nuvoli
Quando i vecchi fra sé mesti ripetono
che un dì con nere chiome l'addio Trento ti dissero
Riprendiamo e da Bolzano su, su in Val Gardena: Ortisei, Selva, Passo Sella, ove ci fermiamo circa tre ore, avendo così modo di ammirare il Sassolungo e l'architettura a castello del « Sella ». Ancora una breve fermata al Passo Pordoi con la visione del Piz Boè, discesa a Livinallongo e risalita al Passo Falzarego. Siamo ora nella zona dove gli Alpini hanno scritto pagine di gloria e di sacrificio. Alla loro memoria eleviamo la Preghiera.
Alle 17 eccoci al Pocol, sede della nostra fugace permanenza nelle Dolomiti orientali.
Troviamo un'organizzazione curata con dedizione e competenza e solo elementi imponderabili non hanno permesso di salire sul Paternò, mèta desiderata da molti. A tutti i Veneziani il nostro plauso per quanto hanno fatto.
Dopo una notte fredda, dove sulle alte cime è caduta la neve, di buon mattino i più fortunati raggiungono il rifugio Auronzo in macchina, mentre molti altri devono salire a piedi dal lago di Misurina. L'autista del « Leonino », impressionato dalla stradicciuola, invece di scendere e risalire con altri gitanti, ha ritenuto bene fermarsi al rifugio pensando che così la vita era più comoda.
Due cordate accompagnate dagli ottimi scalatori veneziani in 4 ore hanno raggiunto la Cima Grande di Lavaredo e di lassù nella preghiera hanno ricordato tutti i « Montagnini » che ci hanno preceduto nel segno della fede. Al ritorno al lago di Misurina con una simpatica bevuta accompagnata da canti alpini si è conclusa la bellissima giornata.
Purtroppo nella notte il tempo è cambiato così da privarci della visita alla zona delle Cinque Torri.
Alla funzione religiosa celebrata al Monumento Ossario dei Caduti hanno presenziato tutti i partecipanti al raduno suggellando così spiritualmente l'amicizia dei « Montagnini » che nella Giovane Montagna trovano il mezzo per elevare al Creatore la loro offerta alpina. Quarantadue sono stati i soci che hanno vissuto queste giornate di gioia e di rimpianto.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   GRAN PARADISO 4061 m - 2 - 3 Giugno 1962


In vetta tempo bello, ma freddo intenso: risultato 5 a 2. Hanno vinto gli appiedati. Al pluviometro si è fermata la numerosa comitiva degli sciatori da cui si sono staccati i due che hanno attenuata la sconfitta.
L'incontro con gli appartenenti alle sezioni di Ivrea e Genova è stata una piacevole sorpresa ed una dimostrazione che la Giovane Montagna mantiene una vitalità alpina più che soddisfacente.

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   PIC DE NEIGE CORDIER m 3630 - 14-15 luglio 1962


Sempre attraente il vicino Delfinato! Il perché, forse, lo troviamo nella analogia della sua conformazione montana, con le nostre familiari vette delle Valli di Susa e Lanzo, oppure nel percorrere le sue valli ancora lontane dalla meccanizzazione e poter godere la solitudine o la soddisfazione di incontrare ancora veri alpinisti.
Alle ore 19,15 siamo a Cézanne verde pianoro su ci si posa l'ultimo ciuffo di abeti che rendono il sito delizioso e mèta di domenicali ritrovi. Si parte quasi subito ed alle ore 21,30 entriamo nel confortevole rifugio del Glacier Blanc, questa volta non affollato. Un gruppo di francesi si fa apprezzare con canti polifonici che ci fanno dimenticare la necessità di andare a « nanna » per essere in piedi alle prime ore del giorno seguente.
Il tempo è incerto, le nubi e la nebbia sono in movimento non certamente nella direzione desiderata e così solo alle 5,15 lasciamo il rifugio con il dubbio di poter arrivare in vetta. Al colle ore 8,15 il nevischio ci mette alla prova, ma non ci ferma, in quarantacinque minuti siamo in vetta.
Siamo spiacenti, ma con questo tempo non è possibile distinguere il vicinissimo versante Nord della Barre des Ecrins e tutte le altre importanti vette. È stata una beffa perché appena raggiungiamo il Glacier Blanc una leggera brezza da Nord pulisce il cielo mentre il sole vivifica con luci ed ombre le vette. Ci fermiamo a lungo ad ammirare. Si pranza al rifugio ed alle ore 16 nella Cappella di Ailefroide, Don Piero Giacobbo celebra la S. Messa concludendo con la preghiera la giornata alpina e lo scioglimento della comitiva dei 22 gitanti.
A Torino verso le ore 21,15.

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   ROCCIAMELONE 3538 m - 8-9 Settembre 1962


Per noi salire il Rocciamelone non riveste solo carattere alpinistico, ma è ancora l'amabile incontro con la « nostra » Madonna. Nostra perché i primi soci della Giovane Montagna hanno voluto, con la Diocesi di Susa, là sulla vetta la Cappella S. Maria ed il rifugio che porta il nome della nostra Associazione. Questi motivi non sono però determinanti in quanto la Fede professata ci offre un orizzonte su cui appare « bianca più della neve » Colei che può consolarci ed esserci di guida per l'ultima meta.
Perché solo 26 partecipanti? Qualche anno fa il numero era ancora oltre quaranta. Non vogliamo credere alla insensibilità dei nostri soci per la gita che è la sintesi del nostro programma. Siamo sicuri che il prossimo anno crescerà nuovamente il numero, perché pensiamo che anche i più giovani e gli ultimi venuti alla Giovane Montagna sentiranno il richiamo che la Madonna del Rocciamelone rivolge a tutti i soci.
Lento ma con sicurezza il « Leoncino » ci porta a Malciaussia donde in due ore e mezza raggiungiamo il rifugio Tazzetti. Serata tranquilla e sveglia in ritardo, ore 4,30. S. Messa e quindi partenza per il colle della Resta alle ore 5,40; arrivo alle 7,30 e per il ghiacciaio in vetta alle 9 circa, preceduti dal gruppo salito da Susa. Ai piedi della Madonna uniti rivolgiamo la preghiera di propiziazione per le nostre famiglie e per tutti gli assenti che intimamente hanno desiderato di essere con noi per rendere omaggio alla celeste Madre.
La visione di tutte le cime più attraenti: dal Monviso al Cervino, dal Pelvoux al Gruppo di Trélatête, dalla Barre des Ecrins alle Grandes Jorasses, al Combin, al Rosa, così la Bessanese, la Ciamarella, ecc, ci appaiono nella luminosità della giornata. Solo il Monte Bianco è coperto dalla Punta Charbonnel qui vicina.
Poco prima delle 11 riprendiamo il cammino per il ritorno in città da dove ancora ripartiremo in cerca di questi attimi di paradiso.

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VITA SEZIONALE


   NOTIZIE DA RICORDARE


Riunione per il programma gite 1962
Martedì 9 ottobre 1962 ore 21,15. La Presidenza invita tutti i soci alla collaborazione, non solo con il suggerimento delle gite da effettuare, ma ancora con la prestazione personale nella direzione ed organizzazione delle medesime. A questa importante riunione oltre ai consiglieri sono invitati tutti i soci di buona volontà.

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   Lezioni di sci


Ricordiamo come anche quest'anno la Presidenza provvederà per l'effettuazione del Corso di sci. Si svolgerà nuovamente a Bardonecchia nel mese di Gennaio per un totale di 12 ore suddivise in tre domeniche. Gradiremmo le adesioni di massima per poter impostare, con la Direzione della Scuola, il corso affinché dia i migliori frutti. Rivolgersi in Segreteria.
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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Gruppo Fotografi


I soci fotografi annunciano due serate con proiezioni di diapositive a colori e precisamente:
Venerdì 19 ottobre ore 21,30, presenteranno: Chiantor Riccardo, Aghemo Piero.
Venerdì 9 novembre ore 21,30, presenteranno: Rosso Pio, Marocchino, Depaoli.

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VITA SEZIONALE


   Aiuto fraterno agli alpigiani


Stiamo preparando parte di quanto può occorrere ai nostri amici della montagna. L'esperienza acquisita nelle nove precedenti visite, ci suggerisce che qualche cosa non gira bene, nella esteriorità, nel sistema di distribuzione. Ma la sostanza, cioè la possibilità di procurare molti doni rimane quella che è: moneta per gli acquisti e tutte le buone donazioni in natura. Siamo sicuri che i soci della Giovane Montagna ci metteranno in grado di far fronte all'impegno che ci assumiamo con questa iniziativa.
La località non è ancora stata fissata, così la data precisa, ma di questa già possiamo dire che sarà all'inizio del prossimo mese di dicembre.
A tutti rivolgiamo l'invito di una fattiva cooperazione.

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   In famiglia


Hanno annunciato il loro matrimonio:
Signorina Margherita Dagna con il signor Giovanni Actis.
Signorina Giuliana Ressia con il signor Giancarlo Viarengo.
Porgiamo gli auguri più fervidi di una lunga felicità.

In casa del nostro Presidente Centrale, ing. Luigi Ravelli, è sbocciato il terzo fiore: Marco.
A Papà, Mamma felici ci uniamo tutti, augurando prosperità e bene.

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   NUOVI SOCI


Dal Consiglio Direttivo sono state accettate le domande a socio presentate a tutto Giugno:
ALLINEY Franco
AMBROSIN Anacleto
AMBROSIN Piero
ANDORMINO Giacomina
BEILIS Marilena
BONSIGNORE Maria
BORRIONE Maria Rosa
BRESCIANO Maria
CAMPIGLIA Giambattista
CERIANA MAYNERI Roberto
CHIAPPINO Egidio
CLERICI Luigi
CURLETTI Pier Paolo
DONATO Maria
FANTAZZINI Vittoria
FERRARI Giuseppe
FERRARIS Rosalba
FRIGERO Bruno
FRIGERO Silvio
GANDOLFO Gerardo
GARIS Franco
GAUDIO Giuseppe
GAY Angelo
GAZZONI Ugo
GIACCONE Sandra
GIOVANETTI Eligio
GORIA Fausto
GRISOTTO Andrea
GROSSO Dina
GROSSO Grazia
LUPANO Luigina
MARTIGNONE Luciano
MIGLIETTI Anna
MINETTO Silvana
MODOTTI Pier Luigi
NOERO Franca
PAZZAGLI Giuseppe
PESCARMONA Rosalba
RAIMONDI Nino
RASETTO Giancarlo
REVELLO Pier Giorgio
ROSSO Luigia
RUBATTO Anna
SAMBO Antonietta
SIGLIANO Natalina
SIGLIANO Anna
STRUMIA Bianca
TEOBALDI Michele
ZORGNOTTI don Giovanni
È con vera soddisfazione che porgiamo il benvenuto ad un così cospicuo numero di soci. Aggiungiamo però un nostro vivo desiderio: Questa adesione non sia condizionata ma, nel limite delle personali possibilità, fisiche e professionali, essa si trasformi in una attività sociale partecipando alle riunioni in sede e specialmente alle gite programmate. È un invito che rivolgiamo con insistenza, in quanto per ora, è mancato questo inserimento necessario per coloro i quali intendono svolgere nel tempo una vera attività alpinistica secondo gli intendimenti della Giovane Montagna. Cioè coscienza e responsabilità della propria preparazione, per non venir meno al principio morale del rispetto della vita in ordine anche con lo spirito della nostra professione di fede.

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