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Notiziario Centrale Aprile 1947



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VITA SEZIONALE


   STAGIONI MORTE


Per gli alpinisti, ci dicono molti, sono la. primavera e l'autunno. È difatti notevole il disinteresse che i più ostentano per il contatto con la montagna in queste stagioni. Quando i campi di sci delle Prealpi si spogliano del loro mantello e cominciano a inverdire e a fiorire, quando le prime nevi settembrine si fermano sulle roccie di nuovo irrigidite, lo sciatore che non perdeva un'occasione per lasciare la, città e il rocciatore che non vedeva che funi martelli e chiodi, sospendono troppo spesso la loro attività; la montagna non li interessa più.
È questo un pericoloso unilateralismo nel culto del monte, contro il quale la « Giovane Montagna » protesta.
Si sa che la storia dell'alpinismo ha attraversato tre fasi: una prima esplorativa, quando si attaccavano i grandi colossi, per trovare una qualsiasi via che permettesse di. conquistarne la vetta, una seconda tecnica con la ricerca di vie più eleganti e razionali e la conquista delle vette minori, una terza, acrobatica, che si logora nel cercare vie sempre più difficili a vette e su pareti già note. Sulle Alpi ormai anche questa terza fase finirà con l'esaurirsi e tra breve non ci sarà, nulla di nuovo da fare. Lo sci ha aperto una quarta fase, rendendo accessibili vette prima precluse. Ma quando anche questa fase sarà esaurita (e si esaurirà tra breve, se troppi riducono lo sci a uno sport da acrobazie in. recinto chiuso, a una specie di pattinaggio) cesserà forse il mordente dell'alpinismo?
Voglio dire che allora comincerà la fase più bella; quella di portare gli uomini a gustare la poesia della montagna. Ci saranno sempre gli acrobati della parete e della pista segnata, ma per loro la montagna si limita ad essere palestra di forze e di virtù fisiche, il che è troppo poco. La montagna deve assurgere, per la rigenerazione degli uomini futuri, soprattutto a palestra di forze e di virtù morali. E a me, che amo la montagna anche per gli ardimenti fisici e tecnici che richiede, sembra che la primavera e l'autunno, come stagioni agli ardimenti meno propizie, siano particolarmente indicate per questo alpinismo educativo e meditativo così necessario.
Andare, in liete compagnie di amici, al monte che comincia a ridestarsi dal sonno invernale. Osservare le ferite che il gelo ha aperto nei suoi fianchi, guardare il solco e i detriti della valanga e raccogliere i primi fiori. Girare per i declivi, guardando di sotto la vetta nota, ancora in veste invernale, interrompendo il canto degli uccelli che sentono più di tutti la primavera.
O il silenzio profondo della montagna d'ottobre, che si prepara ai mesi del silenzio bianco con lo sfolgorio dei, colori più caldi, con l'oro dagli inimitabili toni dei tramonti autunnali.
Abbiamo bisogno anche noi di questa mitezza delle « stagioni morte », dopo un inverno o un'estate che ci hanno logorato i nervi, sia col lavoro professionale, sia con le grandi imprese alpinistiche. I giovani forse sentono meno questo bisogno e vorrebbero di colpo passare dall'acrobazia di un « parallelo » in velocità a quella di un sesto grado. Ma questo non è perfetto amore della montagna, è una passione impetuosa che troppo spesso si conclude con un abbandono.
La Giovane Montagna deve essere maestra di amore perfetto: in questo equilibrio e in questa completezza che derivano dalle sue premesse spirituali è il segreto di una vitalità che lungi dall'esaurirsi, è più tenace dopo trentacinque anni di non inglorioso cammino.
a.d.m.

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   PROGRAMMA GITE PER L'ANNO 1947


13 aprile - M. Plu - Val d'Ala (Dir. Bolla Bertone - Rocco).
19 aprile - M. Tabor, m. 3177 (Dir. Marocchino - Fresia).
1 o 4 maggio - Picchi del Pagliaio, metri 2250 (Dir. Morello - Cerrato).
17-18 maggio - M. Albaron, m. 3600 (Dir. Banaudi - Bolla).
1 giugno - M. Villano, m. 2663 (Dir. Rocco Reviglio - Bersia).
14-15 giugno - Torre di Lavina, m. 3308 (Dir. Adami - Casalegno).
28-29 giugno - M. Rognosa d'Etiache, m. 3321 (Dir. Ravelli Gallo - Milone).
12-13 luglio - Inaugurazione Bivacco Carlo Pol, m. 3090, Gruppo del Gran Paradiso (Dir. Ravelli Fresia Gracco Banaudi - Milone).
25-26 luglio - M. Levanna, m. 3555, (Dir. Adami - Marchesa - Bertone).
Agosto - Accantonamento estivo ad Entréves (Courmayeur) (Dir. Martori Francesco Consiglio Direttivo).
6-7 settembre - M. Rocciamelone, m.3537, (Dir. Viano - Reviglio G.).
13-14 settembre - M. Becca di Gay, m. 3625, (Dir. Adami - Rocco).
27-28 settembre - M. Bessanese, m. 3632, (Dir. Bertone - Casalegno).
26 ottobre - Gita di Chiusura (Dir. Consiglio Direttivo.
Nel mese di settembre si terrà ad Oropa un Convegno di tutte le Sezioni della Giovane Montagna indetto dal Consiglio Centrale. La Sezione di Torino incaricata della organizzazione vi interverrà col maggior numero di partecipanti possibile, spostando od annullando una delle gite in programma per detto mese.
Nei prossimi mesi primaverili saranno pure organizzate gite di allenamento a carattere escursionistico, onde dar modo alla maggior parte dei Soci (specialmente socie) di partecipare alle più lunghe gite estive.
18 maggio, - M. Civrari, m. 2300, S. Ambrogio), (Dir. di gita Viano, Rocco, Gallo).
LA COMMISSIONE GITE

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   GARE SEZIONALI DI SCI


Dopo la parentesi della guerra la nostra Sezione ha ripreso una manifestazione allora diventata tradizionale. Quest'anno le gare sezionali, anche se in tono minore date le condizioni generali, anche se non era in palio una coppa come pel passato, non per questo furono meno interessanti e vivaci.
A dir vero gli uomini hanno nicchiato parecchio a prendere il via mentre le donne hanno risposto all'appello con vivacità e spirito agonistico.
Il Sestrières ci ha accolti con una giornata radiosa di sole e con neve buona ed abbondante; la relativa brevità dei percorsi segnati ed i ricchi premi hanno fatto il resto. Oltre ai premi della Sezione, che non ha lesinato, vadano í nostri ringraziamenti alle ditte Marchetto, Giani (R. Cravero) e Ravelli che hanno contribuito coi loro doni all'ottima riuscita. A venerdì 14 corr. la premiazione con proiezione cinematografica di alcune scene documentarie. Le premiazioni avverranno in base alle seguenti classifiche: Gara Maschile (mezzo fondo) 1° Rocco Luigi in 35'; 2° Bolla Giuseppe in 36' 10"; 3° Ravelli Luigi in 37' 10"; 4° Rainetto Luigi in 38'.
Gara Femminile (discesa libera) 1° Cravero Renza in 3' 9"; 2° Milone Bice in 3' 5"; 3° Paiusco Marisa in 4' 30"; 4° Villata Lina in 5' 3"; 5° Giacomasso Adelina in 5' 14"; seguono Rocco Carlottina, Pilo Rosalba, Brunetta Delfina.

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