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Notiziario Centrale Marzo 1941



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VITA SEZIONALE


   CI VOGLIONO IGNORARE


Sui giornali « L'Italia » e « La Voce del Popolo » sono apparsi nello scorso Febbraio alcuni articoli aventi per argomento l'assistenza religiosa in montagna. In essi essenzialmente si afferma che, per le folle accorrenti alla montagna domenicalmente, sarebbe ormai tempo fosse affrontato tale problema. Si lamenta peraltro che questo continua tuttora a restare insoluto, e pertanto l'imperativo della santificazione della domenica e dei giorni festivi trova delle inadempienze sempre maggiori.
Gli articolisti si riferivano in particolare alle masse sempre più numerose degli appassionati ai diporti invernali; in realtà tale preoccupazione possiamo estenderla a tutto l'anno, ogni volta in cui manifestazioni, raduni, gite sociali o individuali portano alla montagna comitive di persone, per le quali troppo spesso il pensiero più remoto è riserbato all'adempimento del precetto festivo.
Ecco perciò sempre di attualità la ragione principale dell'origine e dell'esistenza, tuttora incompresa, della « Giovane Montagna », ignorata proprio da coloro che, in svariati toni, levano alti lai di rammarico constatando il raffreddamento religioso fra le moderne soprattutto giovanili schiere alpinistiche.
Non ci possiamo però esimere dall'osservare: non è forse inspiegabile l'incomprensione e la prevenzione ingiustificata, nutrita in taluni ambienti nei confronti nostri? Dal 1914 la Giovane Montagna persegue inflessibile lo scopo d'indire ed organizzare gite sui monti, nelle quali si tenga stretto conto del precetto festivo e, in senso più lato, di giovarsi dell'alpinismo quale meraviglioso mezzo d'elevazione spirituale.
La serietà con la quale questi intenti sono stati perseguiti è stata spesso suffragata dai più alti riconoscimenti d'autorità religiose e civili; su tutte è sufficiente ricordare l'indulto concesso nel 1927 da Sua Santità Pio XI, in virtù del quale i sacerdoti partecipanti a gite promosse dalla Giovane Montagna, possono celebrare la S. Messa nei rifugi, nelle baite o addirittura sulle cime alpine raggiunte dalle comitive sociali nostre. Molti montagnini, almeno i più anziani, rammenteranno certamente le mistiche e commoventi funzioncine religiose svoltesi sulle vette del Rocciamelone, della Ciamarella, della Bessanese!
A quanti alpinisti, guide, montanari demmo la possibilità di compiere l'essenziale dovere della santificazione della giornata festiva! ...
Allora perché ci vogliono ignorare?
Perché non vengono appoggiate alla nostra organizzazione le frammentarie e sparse attività dei cattolici alpinisti? Non è evidente che una fusione di idee e di iniziative, nel nostro campo, gioverebbe a risolvere in gran parte il problema dell'assistenza religiosa in montagna......
In recenti scritti, Don Cojazzi ha auspicato come novello compito della Giovane Montagna il miglioramento dell'attrezzatura spirituale e materiale, atta ad agevolare ed incoraggiare l'espletamento di tale assistenza, a favore di quelli in genere che si recano nei centri alpini alla domenica e nei periodi feriali. Siamo decisi a intraprendere questo nuovo lavoro: lo sviamento spirituale di qualcuno, il raffreddamento di entusiasmo o l'abbandono di qualche altro non han certo infirmato o incrinato la saldezza dei propositi che animano la massa dei nostri soci. Un discreto numero di questi veste oggidì la divisa grigio-verde ed essi, in 'massima parte alpini, assolvono brillantemente il loro dovere verso la Patria in armi, lasciando a noi il compito di serbare in tutta la loro integrità le caratteristiche della Giovane Montagna.
Ci auguriamo unicamente che una più approfondita conoscenza di esse, valga ad apportarci senza indugio la collaborazione e l'adesione di coloro che, nel campo dell'alpinismo, mirano agli stessi nostri fini.
E. MAGGIOROTTI.

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   GITE SOCIALI


Partecipazione al Raduno Ciclo-Turistico indetto a Pinerolo dal Dopolavoro Provinciale.? 14 Aprile: Pasquetta

Gita a Chieri, Castelnuovo (ai Becchi), Albugnano (pranzo), Abbazia di Vezzolano 20 Aprile: - Direttore di gita: G. Viano.

Restano confermate le date delle prossime gite sociali, escursionistiche, alpinistiche e ciclistiche, ma le mete saranno stabilite di volta in volta.

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   SOLIDARIETÀ E QUOTE SOCIALI


Mai come nelle attuali contingenze, soci e le socie devono dimostrare efficacemente la loro solidarietà verso il sodalizio di cui fan parte.
Le difficoltà debbono, se mai, servire a stringere ancor più i vincoli della massa sociale. Un buon numero dei nostri soci più giovani compie eroicamente il suo dovere, sotto la bandiera della Patria, combattendo e soffrendo inevitabili disagi sui vari fronti di guerra. A coloro che restano, essi hanno lasciato il mandato dì mantenere integra e vitale la compagine della « Giovane Montagna ».
Uno dei primi doveri, il più semplice, per chi non l'ha compiuto, è quello di provvedere senza ulteriore indugio al pagamento della quota sociale!...

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   NOZZE


Rallegramenti ai novelli sposi Angelo Gay e Nella Borio.
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