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Notiziario Centrale Gennaio 1941



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VITA SEZIONALE


   IN PATTUGLIA ALLE GRANDES JORASSES


Ero salito alla P. Walker nell'agosto 1937 con-Morello ed avevo riportato una magnifica impressione da questa classica vetta fra le più belle e interessanti del gruppo del M. Bianco.
L'occasione di ripeterne la salita mi si presentò quest'anno quando nella primavera fui assegnato ad una compagnia del battaglione « Duca degli Abruzzi » della Scuola Militare Centrale di Alpinismo, dislocato a Courmayeur, in posizione quindi favorevolissima per le ascensioni più varie ed ardite.
Sabato 11 maggio alle ore 12 partivo da Courmayeur con 4 alpini, scelti fra i migliori della mia compagnia, per effettuare una ricognizione al rifugio, che trovai interamente coperto di neve, e al ghiacciaio di Plampincieux. Alle 20 ero di ritorno e l'indomani ebbi l'autorizzazione di portare una pattuglia alle Grand Jorasse: decisi la partenza per le ore 22, programmando così di compiere tutta l'ascensione d'un fiato.
Si aggrega a noi un mio collega che pensa anche ad alleviarci il tratto di stradone, mettendo a nostra disposizione un'automobile.
Invece di salire per il sentiero estivo prendiamo a destra per il torrente Marguera, tutto ricoperto di neve: camminiamo così più speditamente e sonnecchiando arriviamo verso l'una del giorno 13 sulla morena, che porta al rifugio. Troviamo anche qui neve abbondante ma gelata; la salita e più agevole; ritengo inutile passare dal rifugio e seguire la via estiva. attacchiamo invece per le rocce a destra; per ora avanziamo slegati e alle 3 siamo sul ghiacciaio inferiore di Plampineieux.
Qui formo due cordate: una con me gli alpini Mezzini e Rodigari, l'altra con il sottotenente Astorri e gli alpini Poma e Scandella: giudico per ora inutili i ramponi; avremo tempo di stancarci in seguito con tali arnesi. Alle (i siamo alla estremità superiore delle rocce Plampincieux e Tronchey- e di qui in breve ai seracchi, dove incominciano le difficoltà. Tentiamo a destra il canalone Whimper e con Mezzini vado ad esplorare, ma affondiamo fino alle ascelle su abbondante neve riportata, per cui ritorniamo indietro giudicando troppo lunga e pericolosa la salita da quella parte.
Non ci rimane che la via dei seracchi: infiliamo i ramponi, ché la traversata non è facile, e in breve arriviamo ad un passaggio obbligato che mi fa dubitare per un momento di poter continuare la salita da quella parte. A destra ed a sinistra due seracchi enormi a pareti lisce di ghiaccio, insormontabili; al centro, davanti a noi, un canalone ripidissimo e levigato di ghiaccio vivo. Non abbiamo tempo da perdere: breve consiglio, poi Mezzini attacca risolutamente il canalone; per mezz'ora riceviamo sulle mani e sulla testa i ghiaccioli staccati dalla sua piccozza; i suoi ramponi mordono rabbiosamente il ghiaccio, poi finalmente riesce a superare l'ostacolo. Salgo subito io, ché Mezzini mi grida di essere in posizione critica; col suo aiuto in breve sono da lui; facciamo una solida assicurazione e aiutiamo gli altri.
Rodigari, appena mi è . vicino, mi dice di sentirsi un piede gelato; pur nella posizione difficile in cui ci troviamo, gli facciamo dei massaggi perché possa riprendere la salita. Ogni tanto, mentre attende che si cerchi il passaggio migliore, pesta la neve per riattivare la circolazione del piede.
In questo tratto incontriamo qualche difficoltà e solo alle 11 siamo alla crepaccia terminale del ghiacciaio di Plampincieuux ; cerchiamo subito un passaggio e troviamo un ponte, poco solido, ma che ci permette di non perdere troppo tempo nell'attraversare.
Subito dopo ci si presenta un altro problema: o salire a destra e percorrere poi la cresta fino alla P. Whimper, o attaccare avanti a noi per un canalone e poi per il lato Ovest del Rocher Whimper fino alla cima. Ci atteniamo a quest'ultima soluzione tanto più che Astorri mi dice essere una via nuova!
Iniziamo alle 11,30 la salita per rocce miste a neve; procediamo nel primo tratto abbastanza in fretta, ma le difficoltà aumentano più sù poiché troviamo rocce difficili, miste a ghiaccio e vetrato, ricoperto da un leggero strato di neve non consistente. I nostri ramponi mordono bene, ma dobbiamo andare cauti per non volare da un momento all'altro; qualche passaggio molto delicato ed esposto ci obbliga a manovra difficili e lunghe; gli ultimi passaggi di roccia ci richiedono un'ora di lavoro e di fatica. Finalmente alle 13,30 siamo all'anticima e alle 13,45 alla vetta della P. Whimper (m. 4196).
Faccio qualche fotografia. Tutta una maestosa cerchia di monti è attorno a noi: il Dente del Gigante, il M. Bianco, il M. Maudit, tutta la catena delle Aiguilles di Chamonix col Grepon caratteristico, poi i Dru, l'Aiguille Verte, il M. Dolent e il Triolet; una leggera bruma ci nasconde il Cervino, il Rosa e i monti del Gran Paradiso. Ma abbiamo poco tempo di stare in contemplazione, tanto più che sta levandosi la nebbia e la di-scesa, specie nel primo tratto, è pericolosa.
Alle 14 iniziamo il ritorno per un canalone a Ovest della P. Whimper, che ci pare percorribile; dobbiamo prestare molta attenzione per non scivolare e piombare così sulla schiena del compagno che ci è davanti; alle 15 siamo alla crepaccia terminale che ripassiamo saltando e senza incidenti; ormai siamo al sicuro anche se la marcia diventa faticosa per la molta neve molle.
Il passaggio obbligato del canalone di ghiaccio richiede un po' di tempo, ma poi ci buttiamo per la discesa fino al rifugio, dopo esserci slegati per andare più svelti.
Sulle roccette del rifugio possiamo finalmente rifocillarci, ché in tutto il giorno abbiamo mangiato soltanto qualche pezzettino di cioccolato; facciamo su le corde, molto bagnate, poi per il canalone percorso in salita, divalliamo e arriviamo a Courmayeur alle 19,40, dopo complessive ore 21,40 di marcia.
Il sig. Maggiore comandante ci riceve entusiasta e si congratula con tutta la pattuglia, che ha compiuto l'impresa equipaggiata e armata, ufficiali compresi.
L'elogio vivissimo dei superiori e l'encomio di S. A. R. e I. il Principe di Piemonte, ci premia della nostra impresa, che riveste una particolare importanza per la rapidità con cui è stata portata a termine, date anche le condizioni invernali della montagna.
G. SCAGNO.

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   COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA


In seguito a deliberazione del Presidente sezionale, si rende noto ai membri del Consiglio che ogni primo mercoledì del mese alle ore 21, avrà luogo presso la Sede sociale la normale riunione, per discutere sui vari argomenti (l'interesse della sezione, comunicati in ,precedenza dalla Segreteria.
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   GITE SOCIALI


A causa delle attuali contingenze, e delle disposizioni con le quali sono state sospese tutte le riduzioni sulle FF. SS. pei viaggi in comitiva, la Presidenza ha deliberato alcune modifiche al calendario gite che verranno tempestivamente comunicate ai soci a mezzo del Notiziario mensile.
Al 2 febbraio avrà luogo la gita sociale alla PUNTA QUINZEINA (m. 2350) sopra Frassinetto, secondo il programma esposto in sede.
Seguiranno... novità della stagione: Frais (m. 1491), M. Montoso (m. 1776), M. Muretto (m. 2277).

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   COPPA ANGELONI


Per le ragioni suesposte, è stato pure deliberato di sospendere per quest'anno la gara intersezionale sciistica per la Coppa Angeloni; la Presidenza però si riserva di organizzare in località tuttora da stabilire, una competizione a premi pel carni. :nato sciistico della sezione di Torino.
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   COSTO DEI VIAGGI


Per le Ferrovie Torino Nord (Lanzo-Cere e Canavesana) il prezzo dei biglietti individuali e per comitiva non è variato. Vi sono inoltre speciali biglietti di andata e ritorno a Balme al costo di L. 20 (limitazione dei posti).
Anche per la S.A.T.T.I. (Pinerolo-Cumiana-Giaveno) nulla di nuovo.
Per andare a sciare in Valle di Susa con biglietti normali A. R. abbiamo, come è noto, le seguenti tariffe: Bardonecchia L. 36,40 - Ulzio L. 32 - Chiomonte L. 25,80.

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   VIAGGI A RIDUZIONE PER SOCI C.A.I.


Sono ancora ammesse le riduzioni individuali del 50 per cento e del 70 per cento per Soci .del C.A.I. con tesserino speciale CONI; sono pure possibili viaggi in comitiva con riduzione del 50 per cento per soci del C.A.I. a. qualunque categoria essi appartengano.
Per maggiori chiarimenti passare in sede.

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   CALENDARIO DE AGOSTINI


I soci che hanno prenotato il calendario atlante De Agostini - edizione Dopolavoro - sono pregati di venirlo a ritirare in sede.
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   Vita sociale


Iscrivetevi alla Sottosezione GIOVANE MONTAGNA della Sezione di Torino del C.A.I.
Soci effettivi: L. 40,50
Aggregati: L. 25,50

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