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Notiziario Centrale Giugno 1939



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VITA SEZIONALE


   La benedizione degli alpinisti e degli attrezzi


Passo Fontana d'Oro, m. 1900, nel cuore di quella selva di guglie ardite e torrioni possenti, che forma l'angolo caratteristico e migliore del Pasubio.
Questa la galleria; ed ecco il quadro.
Un dirupato e verticale promontorio roccioso ed una angusta mensola naturale; su questa un piccolo Crocefisso, due candele, un altare con i paramenti delle grandi solennità. Corde e piccozze, chiodi, moschettoni, ramponi ed un mazzo di modesti profumati fiori dell'alpe.
Oggi si celebra la nostra festa, la festa della Giovane Montagna, la Sagra dell'alpinista che sale la montagna non solo con la forza dei muscoli ma sopratutto con l'anima, col cervello, col cuore; dell'alpinista che sulla vetta conquistata sa accostarsi a Dio con tutta la pienezza e la purezza dei propri sentimenti e della propria passione.
Questo il quadro; e la cornice?
Un'aerea piazzola, o meglio un ballatoio sull'orlo precipite del vajo del Ponte, ed intorno neve, sole, vette, nebbia e nubi.
Ed in attesa del sacro rito quaranta montanini, quaranta solide tempre di montanini, avvezzi all'alpe, alle sue fatiche, alle sue impareggiabili soddisfazioni.
Son saliti fin quassù con tutti i mezzi, dalla bicicletta all'asmatico torpedone, e poi per l'interminabile serie di gallerie semi-ostruite dalla neve.
Hanno recato con sé tutti gli arnesi della montagna, ed il fiammante gagliardetto, perché il Signore avesse a benedire, oltre alle anime ed ai corpi, anche il simbolo ed i mezzi.
Non sono molti purtroppo, ma di tutti certamente i migliori; parecchi ancora digiuni.
Monsignore, dai capelli ormai grigi è giunto sin qui tra i primi, con la Sua andatura sempre svelta; ha un incitamento ed un'allegra battuta per tutti. Passan gli anni, ma la passione non solo rimane, ma ingigantisce, magnifico esempio per i giovani d'oggi.
Ecco, ora tutto è allestito! Nel sacro, grandioso tempio, il più bello, il più mistico che Dio abbia concesso all'umanità, ha inizio e si svolge il Rito Divino. Nel silenzio sublime sola s'alza al cielo la voce del Sacerdote. Parla con Lui il cuore di ogni presente.
Passa in tutti un fremito di commossa emozione.
« Signore, benedici queste funi, questi attrezzi, questa sana gioventù che nell'ascesa al monte trova balsamo ed elevazione per tutte le battaglie dello spirito ».

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ATTIVITÀ SVOLTA


   12 Marzo 1939 - SESTRIERE - M. BANCHETTA - BORGATA TRAVERSE - COL BOURGET


L'erta salita dal Sestriere al Banchetta venne effettuata da tutti in circa un'ora e mezza e, dopo una sosta vicino alla stazione della funivia, in ammirazione del vasto e luminoso panorama, ci si buttò giù in direzione della borgata Traverse al fondo della Val Chisone, seguendo un magnifico percorso di discesa su neve ottima.
A Traverse, la famelica comitiva si precipitò nell'unica trattoria del paese dalla quale non ci fu verso d'allontanarla prima delle 10, ora in cui finalmente, grevi di sacchi, sci e pasta asciutta i gitanti cominciarono a calcare il ripido sentiero che in un paio d'ore li condusse al Col Bourget. Qui il vento gelido e l'ora tarda non permisero soste per cui, salutata la Val Chisone, per le notissime piste del Pian Bourget e Cìao Pais ci ritrovammo tutti un'ora dopo a Salice, entusiasti per la bella traversata, compiuta su di un itinerario poco comune.

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   26 Marzo 1939 - MONTE TABOR


Organizzata in luogo di quella stabilita in programma al Cappello d'Envie, ad essa aderirono 22 soci che, unitamente a 10 montagnini genovesi, invasero rumorosamente nella sera di sabato 25 marzo l'accogliente Rifugio III Alpini.
Il mattino dopo, Don Zuretti celebrò la S. Messa nella vicina cappella, poi la comitiva si snodò in lunga fila fra le belle pinete dell'alta Valle Stretta e, superata l'erta salita sotto la Testa del Cane, procedeva sino al Ponte delle Plancie. Qui il tempo, che poco prima sembrava promettesse una bella giornata, cominciò a guastarsi e man mano che la salita progrediva verso l'alto, peggiorava sempre più sino a trasformarsi in una violenta bufera accecante che obbligò tutti, nei pressi del canalone sotto la vetta, a voltare gli sci a valle.
L'ottima neve fresca, a ricompensa parziale del forzato mancato raggiungimento della meta, permise lunghe scivolate fino al Pian del Colle.

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   2 Aprile 1939 - SEGURET - CIMA DEL VALLONETTO


Per parecchi giorni, pesarono come un incubo nelle menti di sette nostri scalmanati sciatori che, partendo alle ore 8 da Ulzio e superate le balze sottostanti al Seguret giungevano alle 13 circa ai 2600 metri dei baraccamenti militari sotto il Colle Argentera. Nonostante il tempo pessimo ripartivano quasi immediatamente e, sfidando una bufera sempre più violenta, si portavano per le 15 a 70 metri sotto la Cima del Vallonetto (m. 3250).
Questi ultimi 70 metri venivano superati... in 3 ore di strenua lotta contro il ghiaccio insidioso della calotta terminale ed alfine alle 18 riuscivano a toccare il piccolo rifugio della vetta!
Gli scalmanati stessi, o quasi, compirono altre encomiabili imprese che raccomandiamo a tutti quelli che hanno del fiatone: e presto ne riparleremo.

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   16 Aprile 1939 - TESTA DI FURGGEN


Giornata più fulgente non poteva arridere al successo di questa gita effettuata alle balze immediate del Cervino.
Partita in torpedone da Torino, la comitiva dei montagnini partecipanti giungeva alle 9,30 al Breuil ove, inforcati immediatamente gli sci, superava la ripidissima e faticosa morena, costeggiando il ghiacciaio del Cervino, e per l'erto pendio finale i cinque o sei più forti erano alle 14,30 sulla Testa di Furggen, accolti da gelide ventate provenienti dalla Svizzera.
A ricompensa dello sforzo, davanti a loro si parava la distesa delle altissime vette dell'Oberland, dei Mischabel, del Vallese e del Monte Rosa ed a sinistra la bianca fantasmagorica parete Est del Cervino...
Ricongiuntasi la comitiva più a basso, i docili declivi del ghiacciaio della Forca ci permisero interminabili scivolate fino al Plan Maison dal quale in breve fummo sulla sottostante Conca del Breuil. Facce paonazze ed orribilmente abbrustolite furono per molti giorni susseguenti i visibili risultati della gita ma nel cuore di tutti è rimasta la gran luce che ci ha impermeati per tante ore alle basi del Cervino.
In tutta la giornata, la comitiva montagnina, escluso l'ultimo tratto di discesa, non ha incrociate piste di altri sciatori.

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   21 Aprile 1939 - PICCHI DEL PAGLIAIO


Intanto le prime ascensioni di roccia sciolgono i muscoli degli arrampicatori. Venerdì 21 aprile una prima comitiva di tredici montagnini s'è recata ai Picchi del Pagliaio ed alcuni dei nostri giovani, ai caratteristici notori passaggi di canalini e placche, nonché al Torrione Wollmann, ha dimostrato una notevole attitudine di rocciatore ed una promettente volontà di riuscita per le prossime scalate.
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   30 Aprile 1939 - MONTE CUCCETTO


Un sole gioioso di primavera accolse a Pinerolo i 26 montagnini torinesi partecipanti alla gita; a Pinasca le prime nuvolaglie cominciarono ad oscurare il cielo e quando un'ora dopo, superata l'erta salita d'una pittoresca mulattiera fra i boschi, si affacciarono al Colle del Sap, grossi goccioloni dell'incombente temporale mossero loro incontro dalla Valle del Dubbione.
Ci unimmo ad una dozzina di montagnini pinerolesi e, approfittando d'una sosta del maltempo, alcuni di noi, armati di corde, chiodi e martelli, s'avviarono battaglieri verso il cupo muraglione Sud-Est del Cuccetto. La maggioranza però, seguendo la comoda mulattiera lungo la cresta Sud, in un'ora e mezza si portava in vetta, ove il tempo schiaritosi alquanto, permise di godere un discreto panorama sulle valli circostanti.
Quando alle 17 ci ritrovammo al riparo dei casolari di Serra Marchetti, la pioggia riprese a cadere violentemente, ciò però non valse a spegnere l'abbondante allegria che torinesi e pinerolesi contribuirono a ravvivare in tutti i modi sino al momento del distacco a Pinerolo.

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   21 Maggio 1939 - LUNELLE DI LANZO


Poiché a causa del persistente maltempo, la gita sociale sciistica alla Punta Sommeiller è stata forzatamente rimandata, 14 dei nostri assaltano le Lunelle di Lanzo percorrendo le creste Nord ed Est in salita e discesa.
Colossali scoppiature, muscoli legati, giunture doloranti, ondeggiamenti preoccupanti furono i risultati più o meno generali di questa prima gita di roccia che, sempre in-teressante, terminò lasciando lieti ricordi a tutti i partecipanti.... compreso l'oste della trattoria di Trave!

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   28 Maggio 1939 - PICCHI DEL PAGLIAIO


Si rimandano nuovamente le gite in calendario. Non siamo riusciti a trovare un sacerdote che potesse venirci a celebrare la S. Messa al rifugio. Ma subito si pensa di ripetere la gita ai Picchi e ci troviamo in 24 a Sangonetto e poi su fino alle rocce di questa bella palestra, pieni di zelo nel far scuola ai novellini. La traversata viene compiuta all'andata ed al ritorno e complicata con la ricerca di nuovi passaggi, tanto che sono ormai le diciassette quando ci sleghiamo riprendendo la via del ritorno.
Il cronista

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ATTIVITÀ PREVISTA


   17-18 Giugno 1939 - MONTE PARAVAS (m 2929)


Programma: Partenza da piazza Paleocapa alle ore 15 in torpedone per Bobbio Pollice. Arrivo ore 17. Proseguimento per la Ciabota del Prà (m. 1732). Arrivo ore 20. Cena e pernottamento.
Domenica: sveglia alle ore 5 S. Messa, quindi in ore 2,20 al colletto Paravas (m. 2610). Di qui per il versante Est in ore 1,15 alla vetta, oppure in ore 2,30 per la cresta S. E. (via accademica).
Ritorno a Torino in serata.
Iscrizioni entro venerdì 16 c. m. (minimo di 18 partecipanti) accompagnate dalla quota di L. 22. Pernottamento a carico dei gitanti. Non soci L. 2 in più.
Equipaggiamento da alta montagna (piccozza, fascette).
Direttori di gita: P. Benna, A. Morello. Necessita la carta di turismo alpino.

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   1-2 Luglio 1939 - PUNTA DI CIAN (m 3321)


Programma di massima: Al sabato in auto fino a Valtournenche. Proseguimento a piedi fino a Cignana (m. 2108) in ore 2. Alla domenica per il vallone di Cignana e la cresta del Balalselmo in ore 4 alla vetta.
Spesa approssimativa L. 35 (più L. 3 pei non soci).
Direttori di gita: P. Milone e E. Magiorotti.
Il numero delle iscrizioni è limitato

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VITA SEZIONALE


   BIBLIOTECA


La biblioteca si è arricchita di molti bei volumi che i soci settimanalmente si contendono. Tra le novità più notevoli, oltre ai più aggiornati manuali di tecnica sciistica, segnaliamo « Scalatori » (ed. Hoepli) nuovo acquisto e « Vette » di Guglielmina e Lampugnani, dono del
consocio Cav. Bravo, che di qui ringraziamo.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Serata di proiezioni - 23 giugno 1939-XVII


In sede alle ore 21,15 si presenterà una ricca serie di diapositive con speciale riferimento al Gruppo del M. Bianco. Si raccomanda di intervenire puntuali e numerosi.
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VITA SEZIONALE


   XXII ACCANTONAMENTO ALPINO - Entrèves (Courmayeur) - 15 Luglio - 3 Settembre 1939-XVII


ACCANTONAMENTO
Avrà luogo ad Entrèves in locali chiusi e palchettati, illuminati elettricamente: i noti locali della scuola, con eventuali... dipendenze.
Le Signore e Signorine avranno a loro disposizione dei locali appositi.
Provvedersi personalmente lenzuola, federe, tovaglioli, ecc.
Chi si allontana dall'accantonamento per lunghe gite dovrà raccogliere ordinatamente tutto il bagaglio che intende lasciare onde evitare dispersioni ed ingombro.
VITTO
Per la mensa è adibito un apposito locale ed i pasti saranno serviti ad orario prestabilito.
L'eventuale assenza dai pasti deve essere preavvisata: la sera per la colazione ed il pranzo del giorno successivo; il mattino per la cena del giorno stesso.
ESCURSIONI
I partecipanti sono liberi di effettuare le gite e le ascensioni che meglio desiderano; s'intende sotto la loro piena responsabilità. E' fatto però obbligo di informare la Direzione circa l'itinerario ed il periodo di assenza dall'accantonamento.
La Direzione provvederà inoltre ad organizzare gite sociali, cercando di venire incontro ai desideri dei partecipanti e tenendo conto delle loro capacità tecniche.
DOCUMENTI
Carta di Turismo alpino (o documento equipollente) per i partecipanti che intendono far gite (confine italo-svizzero italo-francese). Tessere del C.A.I. e dell'O.N.D.
S. MESSA
Ad Entrèves.
COMUNICAZIONI
Ferrovia fino a Prè St. Didier.
Corriera da Prè St. Didier a Courmayeur ad ogni arrivo di treno.
Vi sarà servizio postale giornaliero da e per l'accantonamento.
Indirizzo:
« Giovane Montagna » Cormaiore per (Aosta) Entrevès
Ufficio postale, telefono e telegrafo a Courmayeur.
SERVIZIO AUTOMOBILISTICO SPECIALE
Si raccomanda per comodità e celerità il Servizio automobilistico F.lli Tabacco della C.I.T., piazza Paleocapa, in partenza il martedì, giovedì e sabato alle ore 7 con ritorno a Torino alle 20 e alla domenica in partenza alle ore 6 con ritorno alle ore 22.
Prezzi speciali per i Soci G. M.: L. 25 per corsa.
Prenotazioni e pagamento anticipato in Sede tutti i venerdì.
Il servizio ha inizio al 22 luglio p. v.
ISCRIZIONI
Le iscrizioni si ricevono in sede ogni mercoledì e venerdì sera accompagnate dalla relativa quota nelle seguenti misure (da tre anni invariate):

Turno d'una settimana L. 135
Due turni » 255
Tre turni » 380
Quattro turni » 500
Le quote suddette danno diritto alla completa pensione.
Le spese di viaggio saranno a carico di ciascun partecipante.
Compatibilmente con la disponibilità di posti saranno ospitati i Soci di passaggio ad Entrèves. Essi potranno usufruire dei servizi alla seguente tariffa: pernottamento, L. 6; pranzo, L. 6,50; cena, L. 6,50; colazione, L. 1,50.
Possono iscriversi all'accantonamento tutti i Soci delle varie Sezioni della « Giovane Montagna » e i loro famigliari. Sono ammessi anche i non soci purché presentati da un socio che ne assuma davanti alla Direzione tutte le responsabilità. I non soci dovranno pagare una tassa di iscrizione di L. 15.
Si raccomandano vivamente le prenotazioni onde evitare affollamento eccessivo.
Prenotazioni impegnative si accolgono solo accompagnate da congruo acconto. Si av-verte che i due turni settimanali di luglio necessitano di un minimo di 10 iscrizioni in tempo utile.

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