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Notiziario Centrale Dicembre 1938



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VITA SEZIONALE


   CAMPIONATO INTERSEZIONALE DI SCI "COPPA ANGELONI"


REGOLAMENTO
1°) La Giovane Montagna, ha istituita una gara annuale di mezzofondo da disputarsi tra le varie sezioni per l'assegnazione della « Coppa Gianni Angeloni » donata dal padre Prof. Italo Mario.
2°) L'organizzazione della gara spetta per il primo anno al Consiglio Centrale e per per esso, negli anni successivi, alla Sezione vincitrice.
3°) La Sezione vincitrice deterrà la Coppa per un anno, ne avrà il nome iscritto sul basamento, e la restituirà al Consiglio Centrale un mese prima della disputa successiva.
4°) La Coppa passerà definitivamente alla Sezione che l'avrà vinta per cinque anni anche non consecutivi.
5°) La Coppa è assegnata alla Sezione che avrà raggiunto il miglior tempo sommando i tempi dei primi tre arrivati.6°)I singoli partecipanti alla gara dovranno avere la tessera della F. I. S. I.
7°) La gara sarà dotata annualmente di premi individuali che le Sezioni s'interesseranno di procurare.
8°) La quota d'iscrizione sarà ogni anno fissata dal Consiglio Centrale.
9°) Le iscrizioni nominative dovranno pervenire almeno cinque giorni prima al Comitato organizzatore. Non è ammessa la sostituzione.
10°) I partecipanti devono essere già compresi negli elenchi che annualmente le Sezioni trasmettono al Consiglio Centrale.
11°) Per quanto non è qui previsto vale il regolamento tecnico della F. I. S. I.
Il Presidente del Gruppo Sciatori G. M.
CARLO POL

PROGRAMMA
La gara si svolgerà il 29 gennaio p. v. secondo le norme del regolamento vigente, sul percorso qui indicato a titolo normativo:
Villa Clotès, Capanna Kind, Lago Nero, Clotès, Salice d'Ulzio.
Ore 7,30: S. Messa.
Ore 8,30: sorteggio dell'ordine di partenza.
Ore 9: ritrovo per la partenza ed inizio della gara. Ore 12: pranzo sociale. Proclamazione dei risultati.
Per il pernottamento dei concorrenti a Salice d'Ulzio la Sezione di Torino offre ospitalità nella «Casa dello Sciatore ».

ISCRIZIONI
Si riceveranno fino al 24 gennaio.
Tassa d'iscrizione: L. 2,- per partecipante.
Per le tessere F.I.S.I. prendere opportuno accordo col Presidente del « Gruppo Sciatori ».

COMITATO ORGANIZZATIVO
Carlo Pol - Presidente del Gruppo Sciatori.
Natale Reviglio - Presidente del Consiglio Centrale.
Bernardo Merlo - Presidente della Sezione di Torino e della Sotto-sezione C. A. I.
Francesco Martori - Direttore accantonamenti e rifugi.
I Presidenti delle Sezioni partecipanti.

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   RETTIFICA


Veniamo cameratescamente pregati di rettificare l'errore in cui siamo incorsi citando « La Stampa » del 2 novembre u. s., ove si legge la sigla C.A. A. I. (Centro Alpinistico Accademico Italiano) anziché C. A. I. (Centro Alpinistico Italiano) e lo facciamo di buon grado, ma dobbiamo naturalmente constatare che tale involontario errore tipografico non modifica affatto termini e giudizi.
N. R.

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   IL CASTORE


L'alba.
Tramestio nel piccolo rifugio, atmosfera di sveglia imminente, pigrizia in tutti.
Si scende di malavoglia, visi assonnati, teste irsute, ossa ammaccate. Che alpinisti di pessimo temperamento! scontrosi, misantropi, sembriamo affetti da chissà quale terribile iattura.
Una fumante scodella di latte ci riunisce attorno alle rozze tavole. Brevi conversari, tema obbligato: la notte trascorsa sul durissimo, freddo tavolaccio.
Dai grossi vetri semiappannati s'infila di soppiatto un timido raggio di sole e ci coglie, così, di sorpresa. Che tempo farà? Bello, risponde il coro.
E' l'aurora nel cielo, sui monti, nei cuori.
Piano, piano il sole invade il rifugio, trionfa in ogni angolo; urge in tutti una nuova vita. S'incrociano ordini e consigli, tintinnio di ramponi, Sbattere di piccozze, sferragliare di scarponi.
E' sorto il nuovo giorno.
Sono quasi le sei quando, usciti dal rifugio, calchiamo la neve ancora gelata.
Aria frizzante dei 3600, ghiacci e rocce confuse nel barbaglio accecante di un sole meraviglioso in un purissimo cielo. Il Castore vi balza ,orgoglioso. Digrada di lassù una sottile lama nevosa: di lì dovremo salire.
Rapidamente si formano le cordate: calziamo i ramponi e indossiamo le bianche maschere, che ci fanno sembrare accoliti di una qualche misteriosa setta.
I n cammino.
Già le tre cordate sono sulla distesa abbacinante del ghiacciaio. La salita non è dura; il passo si fa subito allegro e sostenuto.
Lievi strappi alla corda, qualche brontolio e relative proteste: Va pian, moleghe, che maniere xele queste! ». Il capocordata è già messo alla prova. Ma egli è anche l'uomo della pazienza. E un po' alla volta tutti si mettono d'accordo con lui, s'ingranano sul suo passo, il suo avvertimento è un comando.
La cordata sale metodica, sicura, supera guardinga l'erto tratto ghiacciato e curiosa si affaccia sull'esile crestina. Di là giganteggia il Lyskamm, in mezzo è uno sconvolto baratro. Anche la temuta crestina è vinta. Siamo sul vasto ripiano del colle del Felik, a cavallo tra Italia e Svizzera. Breve parentesi riposante, e riprende la cresta così aerea e tagliente, che talvolta un piede è in patria e l'altro all'estero.
Le cordate si inseguono, sospese volta a volta su irti cocuzzoli, profonde forcelle, brevi ripiani, in una continua indescrivibile tensione di cervello e di muscoli: s'aggiunge il vento del nord, gelido, violentissimo.
Ecco la vetta e l'ultima sua ripulsa: una paretina di ghiaccio.
E' il turno della piccozza: volano ovunque, sotto i suoi colpi, taglienti ghiaccioli.
Diciotto montanini calcano la cima del Castore, a tu per tu con l'azzurro intenso del cielo, alti sulle nebbie che convulsamente fluttuano laggiù sulle valli, sono in muta contemplazione di un mondo nuovo, meraviglioso, infinito di vette eccelse e ghiacci eterni, in intimo ideale colloquio col divino Creatore di tante bellezze.
La sosta è brevissima; quassù è impossibile resistere.
La discesa è una lotta senza quartiere col freddo e col vento sempre più violento che mozza il respiro e compromette ad ogni passo l'indispensabile equilibrio.
Sul ghiacciaio del Felik sostiamo. Salgono al viso vampe di calore bruciante.
Poi in breve raggiungiamo il rifugio, ove un formidabile applauso di tutta la comitiva riunita saluta questa vittoria in grande stile e un'altra ben più grande affermazione di capacità e passione della nostra « Giovane Montagna ».
Vengono poi le cante allegre e nostalgiche, eco fedele di tutte le valli, dal Friuli al Piemonte, vecchie strofe mille volte cantate, sempre presenti nel cuore a ricordare ed a porre accanto a questo, altri giorni di sole, di pura gioia, di vita sana e libera.
Un nostalgico arrivederci a questi monti meravigliosi e il tramonto ci saluta sulla soglia della nostra casetta di S. Giacomo, stanchi, bruciati e felici.
Brilla e si riflette negli occhi di tutti la fiamma viva, ardente di una stessa intima gioia, giusto premio alla fine di una indimenticabile giornata.
G. PIEROPAN Vicenza.

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   CRONACHE ED ASTERISCHI


*** Ognissanti. Gli appassionati della neve, han cominciato ad affollare in queste ultime ricorrenze di feste i treni domenicali della Val Susa. Al ritrovo in sede, tutti si affollano loro attorno: Come era la neve? Occhiate meste e desolate di risposta. Qualcuno in segreto m'ha poi confidato: Figurati che ho i calli sulle spalle pel gran sciare!...
*** Invece i rocciatori, favoriti da una serie di domeniche ideali per il bel tempo, mantengono le unghie ben affilate sulle pareti e le creste delle nostre palestre prealpine d'arrampicamento. E a notte fonda ritornano dai Denti di Cumiana, dai Picchi del Pagliaio, dal Plu, dalla vetustissima Rocca Sella. E così fonda è sovente la notte che seri incidenti hanno banalmente modo di concretarsi a loro danno sulle buie mulattiere di fondo (molto fondo) valle. Auguri agli infortunati d'ambo i sessi!
*** Riunione della Commissione gite. A Direttori di gita sono stati nominati alcuni giovani che nella scorsa stagione .si sono particolarmente distinti per la loro attività.
Accanto quindi al direttore anziano, essi rappresentano la giovanile continuità del nostro Sodalizio; essi abbiano però presente che è sull'alpinismo di Pier Giorgio Frassati ch'essi devono modellarsi e non su quello misantropo e feroce di molti quadrumani sportivi del monte, in esaltazione di gradi e di primati!
*** La Presidenza ha fatto pervenire in questi giorni il distintivo ricordo coniato per la celebrazione del Venticinquennio sociale ai Soci Fondatori della G. M. tuttora viventi. Essi sono: Cav. Mario Bersia, Fontana Pietro, Filippello Giuseppe, Lazzero Luigi, Rocco Antonio, Ing. Paolo Reviglio, Cav. Costanzo Seimandi, Sansalvadore Giuseppe.
Ad essi, che nel lontano 1914 posero le basi di quella Associazione Escursionistica Alpina denominata « Giovane Montagna » la cui attività è ispirata ai supremi principi della Fede Cattolica, della Patria Italiana, sopratutto, ovunque, sempre vada il vivissimo nostro augurio pel Cinquantennio montagnino!
*** La Sezione pinerolese ha già stabilito nel programma per l'anno XVII l'ac-cantonamento estivo ad Entrèves, in unione con i torinesi. In vista del fatto che i liguri saranno pure lassù per tutto il mese di luglio, Ciccio s'è messo le mani fra i resti di quella che fu una folta capigliatura e, in previsione d'un affollamento al
« campeggio » ancor maggiore di quello già eccezionale verificatosi quest'anno, non vede' altra soluzione che l'alzare di tre o quattro piani l'edificio scolastico che sinora ci ha ospitati.
Evviva il grattacielo di Entrèves!... Viva il grande albergo « Giovane Montagna »!...
*** 18 Novembre. All'Assemblea annuale, qualcuno ha osservato come nel nostro calendario per l'anno XVII ben poche siano le gite aventi carattere escursionistico, ac-cessibili anche ai « fià cürt ». Al che venne risposto che per ognuna di esse si avrà cura di organizzare una seconda comitiva con programma meno alpinistico. Qualcun altro fece però giustamente notare come alle adunanze della commissione gite molto, molto scarse furono le proposte ed i desiderata pervenuti dai soci...
*** Ci siamo assicurati per questa stagione invernale un servizio d'informazioni circa le condizioni della neve sulle montagne piemontesi. Esso non mancherà d'essere preciso ed inappuntabile. In modo particolare Scagno, per la Val Susa, ce ne ha assicurato la priorità e la precedenza su tutti i lavori d'ufficio!...
Faure da Salice d'Ulzio, Balosso dal Sestriere, Gianotti da Cervinia completeranno il servizio; apposito bollettino della neve sarà al riguardo esposto in Sede ogni venerdì.
*** 2 Dicembre. Provenienti dal Sestriere e da Salice una ventina di montagnini torinesi e fra essi parecchi dirigenti, convergono al Fraitève. Inizio della stagione sciatoria. Il cielo terso e la « grappa » di Bernardo son gli argomenti del cianciare che si fa crogiolandosi al sole di quei 2700 metri d'altezza. Ronzano e sibilano i cavi della funivia mentre lontana sfuma l'aguzza piramide del Pic de Rochebrune. Prima gita sciistica semi-sociale: velleità di vittoria alla Coppa Angeloni, propositi di grandi gite, critiche agli attacchi degli amici..., tutte vane ciancie che un'ora dopo inghiotte il canalone del Fraitève...
Il Cronista

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   ASSEMBLEA ANNUALE DELLA SEZIONE


Il 18 novembre, con l'intervento del Presidente Generale Arch. Natale Reviglio, ha avuto luogo l'annuale Assemblea.
Il Cav. Dott. Bernardo Merlo, nostro presidente sezionale, dopo aver porto ai numerosi soci intervenuti il saluto del Consiglio, ha esposto l'opera svolta nell'Anno XVI. Il quale si è chiuso in un modo veramente confortante sotto tutti i punti di vista, caratterizzato com'è stato da un netto e sensibile aumento nel numero dei soci, dalla larga partecipazione a tutte le gite sociali effettuate (particolarmente a quelle a Cheneil, Cristalliera, Rocciamelone, Uja di Ciardoney, Grigna, ecc.) e dal buon andamento della gestione economica e amministrativa.
Fra le principali manifestazioni e attività dell'Anno XVI sono stati i rinnovati campionati sciistici a Salice d'Ulzio, la Mostra fotografica, le conferenze di Don Cojazzi e del Prof. Angeloni. L'Accantonamento alpino svoltosi ad Entrèves merita un cenno particolare pel numero dei frequentatori, superiore ad ogni previsione e l'intenso lavoro di organizzazione ad esso inerente, nonché per la vasta risonanza ch'esso ha ormai acquisito nel mondo alpinistico torinese.
La gita jntersezionale alla Grigna è stata la manifestazione culminante dell'annata. La Sezione di Torino s'assunse il compito dell'organizzazione e vi partecipò con oltre cinquanta dei suoi soci; essa servì a cementare i vincoli di affettuoso cameratismo esistenti fra i montagnini delle varie sezioni.
Le previste risultanze favorevoli del bilancio per l'anno XVII saranno assicurate da introiti certi e da spese limitate all'essenziale, pur dando un maggior impulso all'opera di propaganda. Verrà proseguita l'effettuazione delle celebrazioni pel venticinquennio sociale: pubblicazione d'un numero unico, proiezioni cinematografiche di carattere alpinistico in sale pubbliche della città, allestimento d'una mostra artistica di pittura e fotografia alpina e infine una funzione religiosa in memoria dei soci defunti.
Sarà pure data particolare cura al miglioramento della biblioteca, provvedendola d'opere e riviste nuove. La Casa dello Sciatore a Salice d'Ulzio verrà anche pel prossimo anno gestita alle solite condizioni e l'Accantonamento estivo si terrà nuovamente ad Entrèves, disciplinando però maggiormente l'affluenza dei frequentatori, dato che vi prenderanno quasi sicuramente parte altre Sezioni della G. M.
Il calendario gite, elaborato dall'apposita commissione, è denso di escursioni ed ascensioni che si svolgeranno in tutte le più belle vallate delle Alpi Piemontesi. Dai 1700 metri del Cuccetto saliremo ai 4000 del Gran Paradiso! Non occorre raccomandare la collaborazione dei soci per la buona riuscita di ognuna di esse.
Infine Bernardo Merlo ricorda come il 29 Gennaio 1939 verrà disputata la Coppa Angeloni in una gara sciistica di mezzofondo, alla quale prenderanno parte i campioni delle varie sezioni montagnine.
Interloquiscono Pol, Fino, Navone, Morello circa la destinazione del saldo attivo del bilancio, l'effettuazione di gite escursionistiche, la dotazione di carte topografiche e sulla collaborazione pel miglioramento del notiziario mensile che, nel desiderio di tutti, deve ritornare ad essere in un non lontano avvenire l'apprezzata Rivista dei tempi passati.
Ed infine l'Architetto Reviglio riassume le varie discussioni, ricordando come l'anno testé decorso sia stato caratterizzato da un maggiore affiatamento fra le varie Sezioni della Giovane Montagna e da un maggior sviluppo in ciascuna di esse. Ricorda, fra l'altro, come soltanto due settimane fa egli abbia presenziato alla cerimonia della benedizione della Fiamma e del Gagliardetto dopolavoristico della Sezione di Genova, avviata ad un notevole sviluppo.
Si compiace quindi dei continui progressi fatti in tutti i campi dalla Sezione di Torino e s'augura ch'essa, fulcro com'è della G. M., sappia anche per l'anno XVII rimanere all'avanguardia del movimento che dal cielo protegge il nostro Pier Giorgio Frassati.

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   ACCORDO COL C.A.I.


In seguito a recenti intese del nostro Presidente con la Sezione locale del C.A.I. la Giovane Montagna è stata costituita in Sottosezione del C.A.I. su una base assai più ampia e con criterio più largo che per il passato.
Mentre annunciamo con soddisfazione l'accordo così raggiunto, che accoglie un nostro antico desiderio, facciamo presente che abbiamo allo studio quote speciali cumulative ridotte per la duplice associazione.
Comunque i nostri Soci mentre pagano la quota al C.A.I. facciano prendere nota del loro desiderio di essere iscritti alla Sottosezione Giovane Montagna.

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   GITA A LIMONE PIEMONTE


15 gennaio 1939-XVII
Ore 4,40: Ritrovo a Porta Nuova.
Ore 4,55: partenza.
Ore 8,05: Arrivo a Limone P. (m. 1010). S. Messa.
COMITIVA A:
Maire Buffe e Rifugio Tre Amis
(adatta anche a principianti)
Ore 9: Partenza da Limone.
Ore 11: Maire Buffe (m. 1531).
Ore 12,30: Rifugio Tre Amis (m. 2050). Ore 14: Ritorno.
Ore 16: Arrivo a Limone.
COMITIVA B:
Bric Costa Rossa (m. 2104)
(non adatta per principianti)
Ore 8,45: Partenza da Limone.
Ore 11,45: Punta Miranda (m. 2147).
Ore 13,30: Bric Costa Rossa (m. 2404).
Ore 14,15: Ritorno.
Ore 16,45: Arrivo a Limone.
Ritrovo delle due Comitive alla stazione di Limone alle ore 16,50. Partenza alle ore 17,05. Arrivo a Torino alle ore 20,25.
Le iscrizioni si ricevono in Sede venerdì 13 gennaio.
Quota di iscrizione: L. 18.
Direttori di gita: R. Rosso - L. Ventre.

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   TESSERA SOCIALE "AD HONOREM"


La Presidenza sezionale ha fatto pervenire in questi giorni la tessera sociale ad honorern al nostro carissimo amico Rev. Dott. Prof. Don Gian Luigi Zuretti per le sue benemerenze e per l'appoggio che ha dato e che dà al nostro Sodalizio.
Formuliamo l'augurio di potere ancora per molti anni calcare con lui le aspre e belle vie dei monti.

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   NUOVI SOCI


Diamo il benvenuto dell'Associazione ai seguenti camerati che si sono uniti alle nostre file: Rev. Prof. Adamini Don Mario, Quarello Pier Battista, Bertone Felice, Bellardo Renato, Crespi Enrico, Rolfo Francesco; e le signorine: Camera Carla e Ravizza Lina.
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   NOTIZIARIO MONTAGNINO


Sui giornali cittadini ed in modo particolare, sul quotidiano cattolico « L'Italia », si ha cura di fare inserire per ogni mercoledì o giovedì, trafiletti ed annunci concernenti la nostra attività. « L'Italia » inoltre riporta ampiamente i nostri avvisi ed i programmi di gite nonché i resoconti delle nostre principali manifestazioni.
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   "CASA DELLO SCIATORE" A SALICE D'ULZIO


Come di consueto è aperta la nostra Casa dello Sciatore.
I Soci sono pregati di presentarsi al Custode Sig. Luigi Faure fu Roberto con la tessera sociale onde godere delle riduzioni loro concesse.
Tariffe per il pernottamento
Soci G. M., L. 3,50;
Non Soci, L. 4,50;
Soggiorno, L. 1, per tutti indistintamente.
La tassa di soggiorno è dovuta da chi si serve della « Casa » senza pernottarvi.
Tutte le domeniche e giorni festivi alle ore 7,30 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale.

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   LUTTO


Raccomandiamo alle preghiere dei soci che lo conobbero e lo amarono l'ing. Tonino Severi morto a Milano il giorno 8 c. m.
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