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Notiziario Centrale Agosto 1935
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VITA SEZIONALE
SULLA CIAMARELLA
.... una tranquilla salita dal Pian della Mussa al Rifugio Gastaldi fra nebbia e nubi che mal promettono pel domani, un discreto pernottamento, la S. Messa celebrata nella sala del Rifugio dal Rev. Don Massino del Convitto della Consolata, e poi una regolare marcia per Pian Gias, su, fra nubi e nebbia, fino in vetta.
Ecco la cronaca pura della gita « alpinistica ». Potremo aggiungere un tantino di neve fresca che rese un po' pesante l'ultima parte della salita, ed un rovescio di pioggia durante la discesa; ed è doveroso riconoscere l'esemplare marcia della comitiva guidata perfettamente da Banaudi.
Ma ciò che di intimo, « nostro », bello, al di là dell'atmosfera e dell'alpinistico rese sentita l'ascensione, solo i 24 gitanti che lassù udirono il messaggio del nostro Presidente Generale, e ad esso si uniformarono, possono sapere e ricordare nostalgicamente.
Ecco le parole dell'Arch. Reviglio, recate da Musso ai partecipanti, piamente riuniti dinnanzi all'antico Pilone, sulla vetta:
Caro Musso,
Quando mi parlasti della tua idea d'una Celebrazione Mariana alla Ciamarella sperai di parteciparvi.
Poi il pensiero della... ruggine tra le mie ossa, e l'indisponibilità del tempo mi hanno deciso a rinunciarvi. Molto a malincuore però. Rimedio alla meglio trasmettendoti questa mia modesta adesione.
Ti prego di dire ai nostri Amici, Consoci o no, che saranno con Te sulla Ciamarella domani, il mio desiderio di essere con loro, di testimoniare con loro che la Giovane Montagna vive ancora oggi di una vita spirituale che tocca le sue migliori manifestazioni quando piega il ginocchio sulle cime delle Alpi benedette dai Segni della Fede, o consacrate dai troni della Madonna.
Rocciamelone e Ciamarella sono le mete più significative del nostro cammino, le mete essenzialmente nostre, quelle che prediligiamo.
Ricordo la mia ascensione alla Ciamarella nel 1909, dieci anni dopo eretto il Pilone alla Consolata. Allora la Giovane Montagna non era ancora. Nel 1924 sulla Ciamarella si era in oltre cento!
Alcuni ci hanno lasciato per sempre da allora! Pier Giorgio, dieci anni fa; Gian Maria, quest'anno. Ti sarò grato se per questi nostri compagni chiederai ai convenuti della celebrazione odierna, una preghiera di suffragio.
Mi unisco col cuore - che piange ancora - alla preghiera vostra.
E chiedete alla Vergine Santa di benedire alla Giovane Montagna perché viva e fiorisca nel suo spirito, di benedire ai Suoi Soci ed alle loro famiglie, e di benedire alla Patria nostra, sui confini della quale è vigile custode e propiziatrice.
Aff.mo
Natale Reviglio
Natale Reviglio
Torino, 12 luglio 1935 - XIII.
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AD ENTRÉVES
Dai primi del mese il campeggio funziona in pieno.
Giorno per giorno affluiscono lassù soci ed amici che trovano nell'organizzazione nostra quanto di meglio con le esigenze del posto e della spesa modesta si possa loro offrire per le ferie alpine.
Pressoché tutta la nostra attività d'agosto è sottratta da questa nostra maggiore manifestazione. A settembre parleremo di essa in una relazione che ne confermerà l'immancabile perfetto esito.
I soci che desiderano partecipare ai turni s'affrettino ad iscriversi in Sede o a preannunciare ad Entrèves il loro arrivo.
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