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Rubrica Vita Nostra Maggio-Giugno 1933



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VITA SEZIONALE


   CAMPEGGIO 1933


Quest'anno il nostro XVI° accampamento alpino avrà luogo in Valpelline, a pochi minuti da Ollomont, grazioso villaggio alpestre a circa due ore complessive, autobus... et pedibus da Aosta.
E tutto intorno prati verdi, pinete, aria, luce, montagne e montagne. Il Grand Combin, il Velan, il Pic d'Amianthe e tutta la catena dei Morion saranno palestra di ardimenti per i provetti nostri alpinisti. Ma anche per coloro che, di ancor modeste forze, sono nuovi ai più difficili cimenti, la valle offre innumerevoli e seducenti mete, quali il Col di Valsorey, la Téte Bianche di By, il Col d'Amianthe, la Fenétre Durand, il Mont Avril, il Gelé e tra tutti carissimo se pur di minor mole il Rocher Frassati, al cui nome va legato un dolce e mesto ricordo.
La Capanna d'Amianthe (m. 2965) con modesto servizio di osteria e l'albergo dell'Avv. Farinet nella conca di By (m. 2066) potranno facilitare le gite, che però si possono compiere quasi tutte dal nostro accantonamento: basta «se lever vite» come insegna l'Abbé Henry, nostro autorevole e benemerito socio onorario e alpinista valente oltre che autore di una preziosa guida dei monti della Valpelline, non pochi dei quali sono stati da lui scalati per la prima volta. Nel prossimo numero della nostra rivista sarà pubblicato un articolo illustrativo della zona ed alla fine di giugno invieremo ai Soci dettagliato programma del nostro XVI accantonamento alpino annunciando fin d'ora che sarà predisposta, per quelli che vi vorranno trascorrere le ferie alpine, un'ottima tavola, luce elettrica, servizio postale giornaliero, locali ampi e palchettati...
Per intanto raccomandiamo ai Soci di tutte le Sezioni che desiderano prender parte a questa simpatica manifestazione sociale, di inviare fin d'ora la loro adesione di massima, utilissima alla Direzione per poter vagliare la possibilità di sacrifici finanziari a migliorarne ancora il soggiorno.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   18 giugno - Punta il Villano (m 2663)


Come da programma già pubblicato nel .n. 2 a pag 48.
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   25 Giugno - Gita floreale al Frais


Il Frais, bellissimo pianoro verdeggiante a circa m. 1490 s. m., è regione molto boschiva. foltissima di pinete, e ricca di sorgenti freddissime. Abbondando il luogo della più svariata qualità di flora alpina, è quindi l'ideale per una bellissima gita floreale, che senza gran fatica è accessibile a chiunque, senza necessità di equipaggiamenti speciali.
Panorama magnifico verso la Valle Cenischia e il gruppo d'Ambin.
Programma. - Ritrovo alla Chiesa della Visitazione alle ore 5,30 p. la Santa Messa. - Partenza dalla stazione di P. N. alle ore 6,24. - Arrivo a Chiomonte alle ore 8,16 - Immediato proseguimento a piedi per il Frais, arrivo verso le ore 11. - Passeggiata facoltativa nei dintorni sino alle bergerie del Soubeirand; ore 12 pranzo al sacco.
Discesa per il ritorno alle ore 14,30 e partenza da Chiomonte alle 19,15. - Arrivo a Torino alle ore 21,02.
Spesa approssimativa L. 14,40. Iscrizioni in sede entro venerdì. Direttore di gita: Pietro Chiovatero.

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   8-9 Luglio - Uja di Mondrone (m 2964)


La salita all'Uja per la cresta nord, oltre che una gita ad uno dei migliori punti panoramici della valle d'Ala sarà per i nostri soci arrampicatori una buona preparazione per le maggiori imprese delle vicine vacanze estive.
Programma in linea di massima. Sabato 8 luglio: Partenza da Torino alle ore 18 circa. - Arrivo a Mondrone alle ore 20, Pernottamento. - Domenica 9 luglio: ore 5 S. Messa, ore 5,30 partenza. - Ore 9,30 arrivo al Colle dell'Ometto. In cordata per la cresta Nord. In vetta alle ore 12. La discesa su Mondrone verrà effettuata per il versante Est. L'arrivo a Torino avverrà alle 22 circa.
Maggiori particolari saranno pubblicati in Sede.
Direttori di gita: Rosso, Delmastro.

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   22-23 Luglio - Levanna Orientale (m 3555)


La classica gita di fine luglio ci riporta dopo un duennio ad una delle più belle vette della Val Grande di Lanzo; la facilità e la comodità della gita lasciano supporre una larga partecipazione di soci, giovani e anziani, che avranno occasione di passare lietamente una giornata in alta montagna e di compiere un buon allenamento per i cimenti delle ferie di agosto.
Sabato 22 luglio: partenza verso le 17 in torpedone per Forno Alpi Graie (metri 1226) e proseguimento a piedi per il Rifugio Paolo Daviso (m. 2350) (ore 3,30 di marcia) Pernottamento.
Domenica 23 luglio, ore 4, sveglia, S. Messa - Ore 5 partenza per il Colle Girard e la cresta S - O. In vetta alla Levanna Orientale (m. 3555) in ore 5 circa di marcia. Ritorno in serata a Torino.
Iscrizioni in sede entro mercoledì 19 luglio, ove i soci potranno prendere nozione del programma dettagliato, quota di viaggio e delle eventuali varianti.
Direttore di gita: Pio Costa.

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VITA SEZIONALE


   Bartolomeo Asquasciati


Domenica 2 aprile u. a. in San Remo, vittima di violenta se pur breve malattia, è deceduto il Cav. Dott. Bartolomeo Asquasciati.
Consocio nostro, autorevole ed entusiasta, ed altresì collaboratore affezionato e costante della Rivista, era entrato nella nostra famiglia per invito del compianto ed indimenticabile Prof. Roccati al tempo della sua Presidenza Generale.
Erano amici, compagni di esplorazioni e di studi nelle Marittime a entrambi tanto care e tanto note. Ma di più: sentivano entrambi con pari ardore la fiamma dell'alpinismo inteso come scuola di elevazione spirituale e morale, forti nella Fede, sostenuta e difesa senza ostentazioni come senza compromessi.
Alla Giovane Montagna l'Asquasciati - già celebre in alpinismo sia per la qualità e la quantità delle ascensioni, sia per le numerose e dettagliate relazioni e pubblicazioni - era venuto con tutto lo slancio del suo cuore generoso e il tesoro della sua esperienza e della sua non comune coltura. Pertanto alla Rivista dedicò spesso i suoi scritti, nei quali, all'aridità dei dati statistici, tecnici e geografici, compensava con tanta espressione del suo sentire che nessuna pagina risultava fredda nessun periodo vuoto di amore per l'Alpe.
Scriveva per estendere il più possibile ai suoi compagni d'alpinismo il godimento che personalmente provava tra i monti, non mai per spirito esibizionistico o retorico.
Campo prediletto dei suoi studi e delle sue esplorazioni - e il termine risponde meglio che non « ascensioni » - furono, come ho detto, le Marittime, dove contò non poche prime scalate, di cui le riviste alpine italiane da quella del C. A. I., alla nostra, alla rivista dell'U. L. E., ecc. ospitarono spesso la relazione vibrante e precisa.
Nella bontà dell'animo suo aveva riserbato un posto speciale per noi: il nostro programma - sentito e vissuto in pieno - il ricordo del suo grande collega, una affettuosa amicizia con il nostro gruppo di redazione, lo tenevano socio zelante: e se l'occasione lo portava a Torino non mancava di visitarci.
Questi colloqui, da cui non nascondo di aver più d'una volta tratto motivo di meditazione e di incitamento per la nostra azione in pro dell'alpinismo cristiano, ritornane in quest'ora inattesa e dolorosa a ricomporre la bella figura di questo cavaliere della buona battaglia. Purtroppo né lo rivedremo, né lo riudremo, né potremo onorare queste pagine di suoi scritti e studi.
Ma nel ricordarlo qui, nel cordoglio dell'ora, intendiamo fissarne pel nostro avvenire la presenza perenne ispiratrice di bontà e di Fede.
n. r.

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   Umberto Balestreri


Sulla montagna, - amata, studiata, scalata, - questo campione della nostra ge-nerazione alpinistica ha immolato la sua esistenza.
Non ricordiamo la sciagura, non rievochiamo la lunga e portentosa carriera.
L'una e l'altra son note, come nota la sua bontà d'animo, il suo attaccamento per la causa alpinistica e sociale.
Scriviamo il suo nome tra le nostre pagine, tra i nostri lutti, per tributargli un ultimo omaggio di fraternità e di gratitudine.
Perché nella sua tenace, convinta, seria opera di alpinista, silenziosamente e tuttavia autorevolmente, molte cose ci ha insegnato, molto bene ci ha fatto.
Per questo abbiamo seguito la sua bara coll'animo addolorato, condividendo l'unanime cordoglio, per questo abbiamo recitato per Lui dal più profondo del cuore la nostra preghiera, da Dio invocando per Lui la pace, la gloria delle purissime sfere.
c. p.

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