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Rubrica Vita Nostra Agosto 1931



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VITA SEZIONALE


   Attività sciistica (febbraio-marzo 1931)


Dopo la « Marcia dei Tre Colli » di cui abbiamo letto la relazione nel N.° 5 della nostra Rivista, i nostri sciatori, nel mese di febbraio, si sono limitati a semplici se pur numerose esercitazioni sciistiche nei dintorni di Sauze d'Oulx. Ascensioni al Triplex, al M. Freitève, traversate al Sestrières per il Col Basset, il Col Bourget o il M. Freitève, traversate a Cesana per il M. Freitève: ogni domenica dalla nostra Casa dello sciatore di Sauze, sempre assiepata di soci e di amici, era uno sparpagliarsi - dopo aver ascoltato la Santa Messa nella bella Chiesa Parrocchiale per una delle mete sopra segnate da parte dei più abili, mentre gli altri - e qui aggiungiamo pure quelli che non avevano voglia di sfaticare tutta la giornata e quelli che amavano perfezionarsi in esercizi sciistici - si fermavano nella « Tampa ». Qualche volta si ritornava presto, cacciati indietro dal vento e dalla neve che sul piano del Lago Nero sferzavano gli audaci che tentavano sfidarli. E veramente quest'anno di neve c'era scarsità e spesso la cresta nera delle cime dei monti gettava un po' di sconforto nell'animo nostro, inducendo a rimanere sulla « tampa ». Unica gita interessante la « Punta Dormillouse » il 22 febbraio. Il sabato raggiungiamo in gruppo numerosissimo a notte alta le ospitali grange di Rouilles ove ci aggiustiamo come meglio è possibile per la notte: ma anche il duro pavimento cosparso di paglia ci è parso soffice e abbiamo tutti dormito profondamente: così che al mattino siamo presto in piedi, lieti e disposti alla lunga ascensione. Fa freddo, ma il cielo è sereno e ci promette una splendida giornata: ci raduniamo in raccoglimento nella piccola cappella ad ascoltare la S. Messa, celebrataci dal Rev. Prof. D. Zuretti che molto cortesemente ha voluto accompa-gnarci fin lì. Anzi il suo entusiasmo per lo sci è tale che ci seguirà poi fino al Col Bousson, con tenacia pari alla sua giovanile energia e ritornerà poi per la stessa strada di salita lieto anch'egli della bella giornata di « riposo » passata su fra i monti, in continua contemplazione ed ammirazione dei bei panorami, giochi di luce, angoli artistici che si susseguono davanti ai nostri occhi. E noi saliamo su verso il Col Chabaud, attraverso le case abbandonate di Chabaud, ma pur tanto pittoresche. La pineta ci avvolge e poi sul piano è il sole che ci accoglie. In ampi zig-zag saliamo il Col di Dormillouse e per la cresta alla vetta (m. 2929). Riposo ampio e sereno per gli occhi, per la mente, per il cuore - si sta così bene seduti al sole a godere di tutta quella pace -. E poi giù in discesa rapida e magnifica fino al Col Bousson; unico incidente una rottura di sci in un capitombolo senza più gravi conseguenze: ma ii malcapitato s iatore dovrà lasciarci e scendere senz'altro a Rouilles. Noi proseguiamo parte per il Col Begino, parte per il Poggio dei Carabinieri fino alla Capanna Mautino, indi per il Col della Luna a Clavières e Cesana. Discese veramente inebrianti e meravigliose con neve ottima, quando giungiamo a valle abbiamo il viso infuocato e gli occhi arrossati per la velocità, ma ci sentiamo felici davvero.
Invece il ritorno in treno fino a Torino è malinconico come tutte le cose belle che passano.
In marzo ricordo tre belle escursioni; la salita al Col Gondrand da Clavières in un giorno di sole magnifico con una discesa a Cesana su una strada perfettamente ghiacciata e levigata, la disputa del Trofeo Gemelli di cui parlerò più avanti, il giorno 15; il giro delle Tre Capanne (Kind, Mautino e Clavières) il giorno 22 e la traversata Clavières-Bardonecchia per il Col Trois Frères Mineurs e il Col des Acles il 29 marzo: nello stesso giorno altri salivano al Tabor da Bardonecchia. Magnifica davvero la traversata Clavières-Bardonecchia: eravamo in pochi e soli a godere di quell'immenso tappeto bianco che si stendeva nei valloni di Rio Secco e di Les Acles: e di lassù un distendersi ai nostri occhi ammirati di una folla magnifica di guglie, di punte, di vette tutte ammantate e inghirlandate di neve. La discesa dal Col Trois Frères a Les Acles nella seconda parte ci fu guastata da una immensa frana caduta parecchi giorni addietro e che aveva schiantato rami ed alberi sul suo passaggio ingombrando il fondo dei suoi blocchi duri e ineguali. Del resto neve buonissima in tutto il percorso e discesa in sci fino quasi a Bar-donecchia per la mulattiera gelata del Colomion. Invece non così bella era la neve sui pendii del Tabor, guasta dal vento dei giorni precedenti. Ma ugualmente bella e radiosa l'impressione che ne rimase nel cuore di ciascuno di noi quando a sera fatta riprendeva il treno per ritornare a Torino ove l'aspettava l'indomani la fatica del lavoro quotidiano.
In questo stesso mese abbiamo avuto la seconda disputa del Trofeo Gemelli: la nostra massima manifestazione sciistica aveva dovuto subire un breve ritardo a causa della scarsità della neve: ma questo servì a una maggior raccolta di premi. Una artistica grande medaglia d'argento si degnò inviarci S. A. R. il Principe di Piemonte, mentre il nostro Presidente onorario S. A. R. il Duca di Pistoia ci faceva pervenire una splendida scatola in argento per sigari. Ai due Principi di Savoia che così cortesemente hanno valuto manifestarci la loro benevole simpatia vada il nostro grazie riconoscente e l'assicurazione di un attaccamento saldo e devoto, che non conosce restrizione alcuna.
Altre medaglie ci pervennero da S. E. il Ministro della Guerra e dall'Amministrazione della provincia mentre l'A.N.A. volle anche quest'anno concederci il suo grazioso dono. A tutti il nostro ringraziamento sincero e devoto. E ancora segnaliamo a titolo d'onore le ditte che vollero coi loro doni rendere più attraente la gara: Ditta Regge: « La Casa degli Sport » un paio di bastoncini da sci - Ditta Angrisani, un paio di sci - Ditta Caudano, un affilalame « Gastok » - Ditta Dalmasso, un maglione lana - F.lli Ravelli, una piccozza - Ditta Castagneri, un
paio bastoncini da sci - e altri ancora da amici e ammiratori. Vada ad essi il ringraziamento sincero e riconoscente della « Giovane Montagna » tutta.
Anche quest'anno il tempo volle giocarci un brutto scherzo e così piovve e imperversò il brutto tempo fino alla sera della vigilia, in modo da far prevedere che anche l'indomani difficilmente si sarebbe visto il sole. E questo significò per molti l'abbandono della gara: due squadre di Torino e altre di fuori Torino non osarono affrontare il duro percorso in condizioni di tempo così poco sicure e ci si ridusse quindi ad avere alla partenza due sole squadre, una di Torino ed una di Aosta. E invece fu davvero una giornata magnifica: un po' di vento forse, ma un sole smagliante, e neve veramente buona. Il percorso era stato magnificamente segnato dagli amici Gally Beniamino e Berguin Firmino di Sauze d'Oulx dal traguardo di partenza fino al Freitève e giù fino a Bousson, mentre altri consoci della sezione di Torino avevano segnato il percorso da Bousson al Col della Luna e di qui a Cesana.
E la gara, dopo la celebrazione della S. Messa nella chiesetta di Sauze, ebbe inizio in modo singolarissimo: due squadre sole, le quali naturalmente - avendo la gara nel suo primo tratto carattere di marcia di resistenza e regolarità - salirono fino al Freitève, scesero a Bousson, sostarono per rifocillarsi e riposarsi, risalirono alla Capanna Mautino e al Col della Luna, sempre insieme, chiacchierando di problemi di montagna e sciistici, rievocando gare, gite, amici scomparsi, ammirando il magnifico panorama che si svolgeva d'intorno. Non occorre riparlare delle caratteristiche della gara: già i lettori della Rivista hanno letto quanto ne ha scritto e con ragione, l'amico Pol: mi limiterò pertanto a segnalare che al Colle della Luna dove la competizione si mutò in gara di stile e velocità, gli amici Rosso e Daviso, che ne avevano segnato con particolare precisione il percorso diedero il via alle due squadre nel seguente ordine 1° Torino, 2° Aosta. Giù in velocità per i campi magnifici che scendono a Clavières e poi per la mulattiera, su neve sempre buona: ma già al ponte di Clavières la gara era finita ché Aosta aveva raggiunto Torino. Del resto sullo stradone Clavières Cesana la corsa non si poteva più svolgere regolarmente ché la neve era fusa in una poltiglia di acqua neve e fango veramente faticosa.
A Cesana si radunarono poi tutti: concorrenti, giuria, controlli e amici numerosissimi per la cena in comune e per la proclamazione dei risultati: prima però l'amico Pol ricordò e il presidente Bersia rievocò con commosse parole la cara figura di due amici nostri scomparsi tragicamente sui monti: il Capitano Attilio Carrera sepolto dalla valanga in Val Rochemolle insieme a venti alpini fra i quali due soci della sottosezione di Prageato, e che l'anno scorso era fra i componenti della Giuria e si adoperò a tutt'uomo per il buon esito del 1° Trofeo Gemelli; e Ottorino Mezzalama pur esso membro del Comitato Organizzatore e di più collaboratore della nostra Rivista, perito sotto una lavina sui pendii morenici che portano al Rifugio Regina Elena in Trentino.
Ancora un pensiero d'omaggio al donatore del Trofeo Medaglia d'oro Bruno Gemelli, al nostro Presidente onorario e a S. A. R. il Principe di Piemonte, e infine la proclamazione dei risultati.
1°. - La squadra della Sezione di Aosta (Olivotto, Marguerettaz, Mathy, ris. Deffeys) che impiegò 45'30" nel tratto Col della Luna-Clavières-Cesana, e che si aggiudicò in tal modo per la seconda volta il Trofeo, conquistando inoltre i preziosi doni delle LL. AA. RR. il Principe di Piemonte e il Duca di Pistoia;
2°. - la squadra della sezione di Torino (Biginelli, Delmastro, Pol, ris. Musso) in 54'30", che si aggiudicò la medaglia del Ministero della Guerra e il Trofeo dell'A.N.A.
Con l'augurio di una clamorosa rivincita per l'anno prossimo in una competi-zione più numerosa e completa, si ritornò a Torino cantando « in perfetta letizia ».
Il 22 marzo poi una squadra di 4 consoci, guidati dall'ottimo ed infaticabile Rappelli Piero, prendeva parte alla gara sciistica « Trofeo Don » organizzata dallo Sci Club Valsesia: era un'occasione bellissima per visitare la zona, se pure ammantata di neve, dove doveva poi aver luogo il campeggio della sezione nell'estate. Ci fu di ottima guida il sig. Casaccia della « Giovane Montagna » di Novara e la giornata passò in allegria e in canti festosi; al mattino la gara meticolosamente e perfettamente organizzata in ogni particolare era brillantemente vinta dallo squadrone della Pietro Micca di Biella, mentre i nostri consoci non riuscivano che a classificarsi ottavi: il percorso, duro, di oltre 20 km. consisteva in due giri intorno ad Alagna e certamente non era adatto ai nostri sciatori, abituati ai facili pendii della Val Susa.
L'unico che si muoveva a suo agio e che se fosse stato solo - la gara era a squadre - si sarebbe certamente piazzato fra i primissimi, fu appunto il nostro campione Piero Biginelli che si prodigò a rianimare e sostenere gli altri compagni di squadra.
Ricordiamo che Piero Biginelli riascì a vincere il campionato bancario corsosi a Balme il 22 febbraio imponendosi in tal modo a un forte gruppo di agguerriti competitori: anche il consocio Buzio riuscì a far valere le sue capacità sciistiche classificandosi 6°.
E finisco queste mie istorie, con una constatazione dolorosa: abbiamo dovuto per varie ragioni prima ritardare e poi definitivamente sospendere per quest'anno la « Coppa Angeloni ».
Amici, che si fa? Avanti, e sempre meglio, e più in alto, per le maggiori fortune della « Giovane Montagna ». A un altr'anno dunque e ancora con maggior entusiasmo e più numerosa affluenza.
IL CRONISTA.

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   CRONACA


Tre consoci della Sezione di Torino ci hanno annunziato il loro matrimonio: Distefano Antonino con la sig.na Viaro Clementina; Leoni Arturo con la si-gnorina Maddalena Sasso; e infine il rag. Giovanni Denicola con la signorina Emilia Aragno.
Ad essi le migigri felicitazioni della « Giovane Montagna ».

Due nuove piccole culle hanno allietato la casa di fedeli amici nostri: la piccola Maddalena, nella casa di Giuseppe e Tina Viano; e il piccolo Pier Giorgio nella casa di Umberto e Maria Perotto.
Per essi gli auguri più affettuosi.

Il Console nostro - pardon, il reggente la novella Sezione - di Napoli, Armando Della Valle si è brillantemente laureato in chimica pura.

E dobbiamo infine ricordare la scomparsa di amici devoti:
Giovanni Viola, giovanissimo, che ricordiamo allegro e buono, compagno di tante gite sociali, è morto improvvisamente lasciando la famiglia e gli amici nel pianto.
Gioffredo Tersillo è pure mancato a noi, nel fiore dei suoi 25 anni.
Anna Olga Pilo di Capece spirava, nel mese di giugno, lasciando nel duolo i genitori e le sorelle Rosaura e Rosalba, attive e fedeli consocie.
E' pure spirata la signora Emilia Caligaris Arduin, la mamma dell'avv. Lo-dovico, già presidente della Sezione di Torino, e dei consoci dott. Alessandro e ing. Silvio.
Altri lutti dolorosi: la mamma dell'amico Federico Fogliacco, la mamma dei consoci Giuseppe e Attilio Buzzi, il papà della consocia sig.na Vincenzina Gallo.
Ricordiamo infine l'avv. Alfonso Farinet già deputato al Parlamento e per trent'anni consigliere provinciale di Quart e Gignod, zio dell'avv. Paolo Alfonso Farinet, socio della Sezione di Aosta, illustre amico della nostra Società.
Innalziamo la nostra preghiera al Signore, perché doni a quanti ha chiamato a sé la luce e la pace della Sua eterna gloria, e conforti quelli rimasti quaggiù nel dolore.

La Sezione di Pinerolo ci comunica:
L'egregio dott. Gino Cagnasso, già ottimo Vice Presidente della Sezione, è stato nominato testè Pretore Aggiunto a Lecco (Como). Al carissimo Amico, nostro collaboratore e valoroso alpinista, giungano graditi i rallegramenti più vivi ed i migliori voti della « Giovane Montagna ».
Il Consocio M. R. Don Pietro Audisio, già Vice-Curato della Cattedrale di Pinerolo, venne chiamato a reggere la Parrocchia di Pramollo (S. Germano Chisone). Alla cerimonia per la presa di possesso, la Sezione di Pinerolo era rappresentata ufficialmente. Al Rev. Don Audisio, felicitazioni ed auguri.
Il Dott. Giacomo Bona, già presidente della Sezione, si è laureato in Legge presso la R.a Università di Torino.
I consoci Carlo e Mario Balcet, si sono laureati, rispettivamente, in Medicina e Chirurgia ed in Chimica pura, presso la R.a Università di Torino.
Agli studiosi nostri amici, rallegramenti ed auguri cordiali.

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