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Rubrica Vita Nostra Maggio-Giugno 1921



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VITA SEZIONALE


   Consiglio Centrale


Elezione
Nell'ultima adunanza del Consiglio Centrale della G. M., si è proceduto alla elezione delle cariche. Furono eletti:
Presidente Generale - Milanesio Cav. Rag. Stefano Vice Presidente: Caligaris Avv. Ludovico - Fino Cav. Geom. Felice Vittorio.
Consiglieri: Bersia Mario, Presid. Sez. Torino - Colletto Alessio, Presid. Sez. Susa - Dolci Pietro, Presid. Sez. Saluzzo - Pochettino Anna - Carpano Vercellone Teol. Secondo - Carmagnola Giovanni - Fontana Pietro - Bettazzi Giovanni Maria - Felix Giuseppe.
Segretario - Bettazzi G. M.
Cassiere - Reviglio Sig. Maria.
Revisori dei Conti - Felix Giuseppe - Sig.na Raviolo Tilde

Cariche sociali Sez. di Torino
Presidente - Mario Bersia.
Vice Presidente - Rappelli Piero.
Cassiere - Ilario Rag. Riccardo.
Segretario - Denina Ernesto.
Bibliotecaria Sig.na Marengo Tina
Economo - De Stefanis Francesco.
Presid. Commiss. Gite - Carmagnola Giovanni.
Delegato Commiss. Acquisti Collettivi - Casassa Dott. Prof. Adolfo.
Consiglieri effettivi: Fontana Pietro - Marino Antonio - Seimandi Costanzo - Nebbia Alessio - De Stefanis Francesco - Carmagnola Giovanni - Gaidano Paolo - Ilario Rag. Riccardo - Nasalli Rocca Avv. Angelo Maria.
Consiglieri supplenti: Mottura Vittorio - Felix Giuseppe - Marengo Tina - Gianotti Cleonio.
Delegati presso il Consiglio Centrale: Milanesio Cav. Rag. Stefano - Caligaris Avv. Ludovico - Fino Cav. Geom. Felice - Roccati Prof. Alessandro - Bricco Teol. Avv. Giov. - Pochettino Anna - Carpano Vercellone Teol. Secondo - Carmagnola Giovanni - Bettazzi Gian Maria - Ravasenga Francesco - Perardi Rina - Felix Giuseppe - Tealdy Roberto Lorenzo - Fontana Pietro.
Commiss. Acquisti Collettivi: Ravasenga Francesco (Presidente) - Seimandi Costanzo - De Stefanis Francesco - Marchetti Angelo - Felix Giuseppe.

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   Riassunto deliberazioni consigliari


L'attività delle assemblee, oltre che ai soliti minuti dettagli di vita sociale, si è soprattutto rivolta agli acquisti collettivi, alla Rivista, al Corso allievi direttori e alle gite. La Commissione Acquisti Collettivi composta dal Presid. Ravasenga, Segret. Marchetti, Felix Seimandi, De Stefanis membri, Dott. Casassa delegato, funziona egregiamente a grande vantaggio dei soci. La Rivista si è arricchita della collaborazione del Sig. Rapelli. Per la Scuola Direttori è stato compilato un regolamento, e si è deciso di costituire un fondo speciale. Così questa bella iniziativa potrà sempre meglio svilupparsi, con indiscutibile vantaggio. Per le escursioni, oltre quelle fissate nel programma già pubblicato venne decisa l'organizzazione di brevi passeggiate floreali, fotografiche, ecc. delle quali la prima alle Ciarmette è magnificamente riuscita. La settimana alpinistica, fissata per la fine d'agosto (21-28) è in corso di preparazione e di studio Posiol la Commiss. Gite, Sig. Carmagnola. Venne pure deciso e sta attuandosi l'ampliamento della nostra dotazione alpina.
È stata promossa una sottoscrizione per l'euroscopio di P. Boccardi che ha fruttato L. 125.
La Giov. Mont. si è fatta socia della Fotografia Subalpina. Venne ordinata la ristampa dei regolamenti sezionali in bella edizione, e la coniazione di distintivi mignons e speciali per direttori: verranno, appena pronti, posti in vendita ai soci.
Venne deciso di nominare soci onorari e benemeriti alcuni fra i cospicui benefattori della nostra società.
Si sta pure curando l'organizzazione di gite scolastiche per colmare la lacuna, ora cosi sentita nel campo nostro.
Il Teol. Prof. Carpano-Vercellone è stato pregato di occuparsi nella rivista della recensione dei giornali alpinistici esteri.

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   Per la partenza dell'Ing. N. Reviglio


Il mese scorso in occasione di un concerto organizzato dalla « Giovane Montagna » la Presidenza della Società offri all'ing. Natale Reviglio una medaglia d'oro per significare a lui tutta la gratitudine che i Consoci hanno verso chi sin dall'inizio ha dato completa la sua attività. Disse il Cav. Stefano Milanesio, Presidente generale, quale sia stata I'opera modesta, ma continua dell'ing. Reviglio specialmente in favore dell'iniziativa audacissima per la costruzione della Cappella-Rifugio su la vetta del Rocciamelone.
Ricordò pure come si deve la vita della nostra rivista per sei anni continui a la sua tenacia e come si sia reso fautore validissimo per la trasformazione del modesto periodico in elegante rivista di cui ornò con amore d'artista la copertina, la testata e varie pagine.
Pochi giorni dopo N. Reviglio partiva per l'Eritrea, per raggiungere il fratello ing. Paolo, ed alla stazione si rinnovava l'augurio degli amici della G. M.
A l'amico carissimo, il quale ha tanto fatto e tanto ci ha promesso di fare, inviamo il nostro più cordiale saluto, augurandoci che da un lavoratore cosi geniale noi possiamo sempre vedere compiuti lavori pari alle sue nobilissime aspirazioni.
E la « Giovane Montagna » farà sentire per mezzo suo la sua voce anche sulla lontana Africa italiana.

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   Concorso fotografico bimensile


È con vero piacere che riceviamo il seguente comunicato :
La Direzione del Gruppo fotografico, nell'intento di sviluppare sempre più tra i Soci il sentimento fotografico, affinando il gusto artistico nella migliore comprensione del bello coll'addestrare in pari tempo le singole abilità tecniche, ha organizzato un « Concorso fotografico bimensile ». Per prendere parte a tale gara ogni socio dovrà far pervenire al ritorno da qualsiasi gita una copia delle fotografie eseguite durante la escursione:
Ogni mese le migliori fotografie presentate verranno esposte nella sede sociale e fra queste la Direzione del G. F. sceglierà quelle ritenute degne di essere pubblicate nella Rivista.
Le fotografie dovranno essere consegnate al socio Pietro Rappelli, al quale potranno pure rivolgersi i soci per tutti gli schiarimenti necessari.
Auguriamo felicemente a questa ottima iniziativa della Sezione di Torino, iniziativa che servirà certamente ad aumentare ed a far apprezzare adeguatamente il valore artistico della Rivista.
Cogliamo intanto l'occasione per rallegrarci con il socio avv. Stefano Bricarelli, il quale noto nel campo fotografico per il suo originale buon gusto, inizia la serie di quelle manifestazioni di arte figurativa che il sole dipinge e la mano e la mente dell'artista dirige.
E la mano e la mente dell'amico Bricarelli non hanno bisogno di lode.
Ringraziamo anche la simpatica adesione del « Corriere Fotografico » che ci ha gentilmente fornito il cliché.

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   Sezione di Torino - Nuovi Soci


Severi Antonio Contini Francesco Domenichini Giovanni Casassa Dott. Adolfo -Grosso Emilio Circolo Universitario Cesare Balbo Bertana Enrichetta Bertana Maria Ballari Lucia Pavese Irene Permacino Francesco Galleano Rita Gariglio Domenico Vignolo Paolo Vignolo Giuseppe Graglia Serafina Graglia Luisa Bertolone Vittorio Goria Rita Giustetto Giuseppe Sertorio Lorenzo Garneri Magg. Enrico Annibale Pellissone Lucy Preve Geom. F.sco Berruto Enrica Zanini Giovanni Accomazzo Pietro Fassino Corinna Amato Antonio Ponti Emanuele Gaggiano Giovanni Agnès Anna Razzetti Maria Castaldi Margherita Marocco Maria Maudente Vincenza Demaria Carlo Ochetto Piero Claris Teresa Viano Giuseppe
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   Scuola Direttori di Gita


Topografia
Ing. N. Reviglio - L. Tealdy.
I. - Configurazione del suolo Alpino : Zona prealpina - Zona alpina - Roccia, Nevaio, Ghiacciai, Morene.
II. - Idrografia alpina.
III. - Rappresentazione grafica del terreno.
IV. - Curve di livello, segni convenzionali, lettura delle carte.
V. - Cenni descrittivi sulla catena delle Alpi.
VI. - Suddivisioni, Gruppi, Vallate principali e secondarie.
VII. - Rifugi, Capanne, etc.
Soccorsi d'urgenza
Dott. U. Perotti.
I. - Ferite semplici.
II. - » complicate.
III. - Medicinali.
IV. - Congelamenti e male di montagna.
Tecnica dell'alpinismo
Prof. T. C. Carpano Vercellone.
I. - L'alpinismo e le sue doti.
II. - Alimentazione in montagna.
III. - Equipaggiamenti.
IV. - Salite di Roccie.
V. - » » Ghiacciai.
VI. - Pericoli della montagna.
VII. - Come si prepara e si compie una ascensione.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   M. Rocciamelone m 3537


ore 5,45 partiti da Torino, ritrovo in Piazza Castello su un camion. Fermata a Viù ove il teol. G. Borghezio celebra la S. Messa, poi nuovamente in camion fino a Margone sempre sotto la pioggia torrenziale. Verso le 16 si inizia la marcia verso Malciaussia. La nebbia fitta e la notte ostacolano i gitanti; alle 0,30 al Rifugio di Fons ove si pernotta.
Al mattino, dopo la tormenta della notte, appare un po' di sereno. E' una alternativa di nebbia e di sole. Si riprende la marcia sopra la neve fresca e molle che rende più difficile il percorso. La tormenta coglie i gitanti nel momento più difficile, sull'ultima salita. Alle 14,15, ora legale, si raggiunge finalmente la statua della Madonna, salutata da un urlo di gioia. Il teol. G. Borghezio dice la S. Messa alla quale assiste S. E. Mons. Castelli, vescovo di Susa, salito da Cà d'Asti, per benedire i lavori incominciati della Cappella-Rifugio. La neve e il freddo rendono penoso il trattenersi sulla vetta, e tutti dopo un'ultima preghiera riprendono la via del ritorno per Cà d'Asti fino al Trucco ove si pernotta in una grangia. Al mattino dopo a Susa. Gita compiuta in circostanze di tempo estremamente dif-ficili.

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   M. Ciorneva - 2918 m - 20 agosto 1920


Alle 6 in numerosa comitiva da Ala pel Vallone facilmente si raggiunse un ripido pendio di roccie e pascoli alla cresta che in breve portò alla vetta alle ore 12. La nebbia fittissima non permise di godere l'ottimo panorama da questa cima, la quale è consigliabile sotto ogni rapporto.
Indi ritorno ad Ala per le ore 19.

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   Ciamarella 3676 m per cresta ovest 20 agosto 1920


In tre si giunse al Rif. Gastaldi alla sera. Il mattino seguente alle 51/2 pel Pian Ghias al ghiacciaio della Ciamarella che si attraversò nella parte più alta e dopo aver superata con alquante difficoltà la crepaccia terminale superate le roccie, S. Robert per una cresta interessantissima, date anche le condizioni della montagna, alle 11 si toccava la vetta.
La giornata splendida offrì un magnifico panorama, ma il vento freddissimo ci consigliò di ripartire al più presto ed alle 15 si era già al Pian della Mussa.

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   IIa gita sociale - Rocca S. Martino - Domenica 20 febbraio


Domenica 20 febbraio ebbe luogo la II° gita sociale con meta alla Rocca S. Martino. Alle ore 7, dopo aver assistito la S. Messa nella chiesa di Santa Barbara, 67 gitanti partivano dalla stazione P. S. alla volta di Pont Canavese. Alle ore 9,15 ripartivano da Pont, e per la ripida e monotona mulattiera raggiungevano la borgata Alpette, quindi breve alt per uno spuntino al sacco e per armarsi delle racchette, indispensabili a cagione dell'abbondante neve caduta di recente. La salita si riprese poi regolarmente ed ordinatamente, ed alle ore 13, i gitanti raggiungevano la vetta in numero di 63.
La nebbia, che avvolgeva in un fitto velo tutta la vallata e le vette circostanti, ha impedito ai gitanti di poter godere il panorama del gruppo della Levanna e del Gran Paradiso, ed ai direttori di gita di poter accennare ai novelli alpinisti alcuni dati sulle cime più importanti.
Dopo aver consumato il pranzo al sacco, alle ore 14,30 la comitiva iniziava la discesa, e ripassando per Alpette raggiungeva Pont Canavese per ritornare a Torino alle 20,30.
La gita diretta dai soci Sirombo, Bettazzi e Rappelli, lasciò in tutti i partecipanti il vivo desi-derio di ritornare presto sulle nostre care montagne.

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   III Gita Sociale - Roc Neir (Val Varisella) m. 1515, partecipanti 63 - 13 marzo


Alle ore 6, dopo la S. Messa al Santuario della Consolata, la comitiva con 4 automobili si portò a Fiano di dove prosegui a piedi fino a Varisella. Alla borgata Rancay si fece colazione, quindi per il Costone del Carmine si attaccò la scalata prima per praterie secche poi per roccia buona, e verso le 11½ tutti erano in vetta. Consumato il pranzo al sacco, venne un po' di tormenta di neve ad affrettare la partenza.
La discesa si fece per cresta ove si trovò neve abbondante sino al colle della Croce poi si discese a Valle. Ivi i valligiani improvvisarono una bella dimostrazione ai gitanti. Per carrozzabile la comitiva si riportò a Fiano e di qui cogli automobili a Torino ove si giunse verso le 20 ½.

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   Escursione allievi direttori di Gita. - M. Roccia Moross m 2050 - 3 aprile


La comitiva di 3 Direttori e 9 allievi direttori segui l'itinerario Pessinetto, Borgata Boian, ca-solari «Trucco, il Monte, la Villa » e per la propaggine sud della Cresta est delle Rocce Moross giunse alla base di queste. Si divise la comitiva in tre gruppi e per neve molle prima e poi per spuntoni di rocce si sali senza notevoli difficoltà.
La marcia fu resa faticosa dalla neve molle ed alta,
Essendo facile il formarsi valanghe venne deciso di scendere appoggiandosi alla base del crestone N. E. che dalla vetta scende al Vallone del Giardino; la discesa si effettuò fra detriti ripidissimi riprendendo poi la via già seguita nell'andata.
Se non fu necessario usare della corda pure la gita fu utile per il necessario addestramento alla ginnastica di roccia, roccia che in genere fu trovata buona, sebbene non vi si potessero trovare sicuri appigli.
Si ebbero cosi molti elementi per poter classificare gli allievi tenendo esatto conto della loro capacità.

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   IV Gita Sociale - Testa Pajan m 1857 - 17 aprile


I partecipanti a questa riuscitissima gita furono 87 che presero parte in tre vagoni riservati. L'itinerario fu Pessinetto, Bojan, Cappella del Giardino m. 3027. Breve alt, poi per la grangie del Belvedere, dove per il fortissimo vento fu necessario cambiare leggermente il percorso, fino alla cresta.
Per la sicurezza dei numerosi gitanti si dovette scalinare la strada e in numero di 81 si giunse alla vetta.
Vista stupenda specialmente verso la testata di Val d'Ala.
Fu indicato a tutti il nome delle principali vette. Il ritorno, avvenne felicemente.
Direttore di gita : DENINA.

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   V Gita Sociale - Colle delle Ciarmette m 1304 - 8 maggio


Questa è la prima delle gite brevi e vi parteciparono 35 persone.
Da questa comitiva a Traves si staccarono 10 soci per compiere un'escursione indetta dalla Palestra Alpina alla Cresta Est della Lunella e al Calcante, 1615 m.
I rimanenti per Pessinetto, Dojan, giungevano alle 11 al Colle delle Ciarmette. L'allegria non fu per nulla turbata dal cielo nuvoloso.
Furono raggiunti al Colle dai dieci di ritorno dal Calcante ed insieme, dopo aver fatta ampia raccolta di fiori e diverse fotografie, si iniziò la discesa.

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